Carl Nicks: lo rivedremo in campo nel 2014? |
Arrivato in Florida nel corso della free agency del 2012, dopo averlo "strappato" ai rivali di division dei Saints grazie ad un "contrattone" da quasi 50 milioni di dollari per 5 anni, si pensava che Nicks sarebbe stato una "garanzia" non solo dal punto di vista tecnico ma anche da quello fisico, non avendo questo giocatore mai saltato nemmeno una singola partita per infortunio nei quattro anni trascorsi a New Orleans.
Niente di tutto questo, purtroppo: fermatosi lo scorso anno dopo le prime sette partite per un grave infortunio all'alluce, si sperava di ritrovare il giocatore pronto al 100% al via dell'attuale stagione. Ma i problemi al dito del piede infortunato erano (e tuttora sono) purtroppo molto seri, e questi si è aggiunta un'infezione - l'ormai celeberrima MRSA - che di fatto ha impedito a Nicks di scendere in campo per quasi tutto il 2013, a parte una breve parentesi di due partite disputate ad inizio stagione, partite che rischiano seriamente di rimanere le ultime disputate, ma proprio le ultime in assoluto, visto che a causa delle precarie condizioni di salute sarebbe addirittura a rischio la carriera del giocatore...
Mike Garofalo di Fox Sports ha riportato alcune notizie preoccupanti sulle condizioni di Nicks, il quale in questi mesi avrebbe consultato parecchi medici ricevendo pareri discordanti, circa la possibilità di recuperare al 100% per poter così riprendere a giocare a football.
Il problema principale, stando a quanto riportato da Garofalo, non sarebbe tanto l'infezione da MRSA sebbene il virus in questione abbia colpito il giocatore per ben due volte, quanto il fatto che ci sarebbe un danno al nervo del piede tale da limitare sensibilità e stabilità dell'arto, cosa questa che - se confermata - metterebbe chiaramente a serio rischio la possibilità di proseguire la carriera tra i PRO da parte dello sfortunato giocatore.
Al momento non ci sono dichiarazioni ufficiali né da parte di Nicks né da parte degli stessi Bucs, per cui non resta che attendere l'offseason e vedere se queste pessimistiche previsioni saranno destinate ad avverarsi. Se così fosse sarebbe davvero un peccato, Carl è ancora giovane (28 anni) e la sua presenza - qualora il suo recupero fosse completo - darebbe alla OL tutta un'altra solidità tanto nella protezione del QB quanto nella capacità di aprire i varchi necessari per lo sviluppo dei giochi su corsa... ad ogni modo, un grosso in bocca al lupo al #77, in primo luogo con l'augurio di risolvere in maniera definitiva questi seri problemi e poi con la speranza di rivederlo su un campo da football, magari a partire dal prossimo training camp.
Nessun commento:
Posta un commento