mercoledì 23 aprile 2014

Carl Nicks sulla strada del recupero: sarà vero?

Mini-camp: Carl Nicks e Evan Dietrich-Smith
E' in pieno svolgimento il primo mini-camp stagionale, e coach Lovie Smith è rimasto favorevolmente impressionato dalla massiccia partecipazione dei giocatori (nessuna defezione, tutti e 75 presenti!) ad un mini-camp la cui partecipazione era "volontaria" e non "obbligatoria".

Dal Tampa Bay Times, così coach Smith commenta l'adesione integrale da parte dei suoi ragazzi al primo vero allenamento del 2014:
"Everyone has been here all offseason really, and that's what you expect," Smith said after a non-contact practice went 2 hours and 20 minutes at One Buc Place. "It's voluntary work, but if you want to get better, why would you pass up an opportunity? I appreciate that from the team. All you can do in April is just show up and try to get better."

Da parte dei giocatori c'è evidentemente spirito di competizione e il desiderio di guadagnare posizioni nella depth-chart. Ancora Lovie:
"They're anxious to prove where they belong on the depth chart," Smith said. "We're anxious to see where everyone belongs on the depth chart. We have a lot of work to do, a long ways to go, but we'll get there."

Tutti presenti dunque, anche se alcuni di loro, per problemi fisici, hanno semplicemente assistito agli allenamenti senza prendervi attivamente parte, come ad esempio il RB Mike James e la G Carl Nicks, ancora non pienamente ristabiliti dagli infortuni rimediati la scorsa stagione.

A proposito di "lungodegenti", qualche parola in più merita la guardia Carl Nicks, titolare di un contratto faraonico e quasi mai impegnato nei suoi primi due anni in maglia Bucs a causa di problemi di salute non proprio banali, prima all'alluce e a cui poi ha fatto seguito la famigerata infezione MRSA.

Carl Nicks, lo ricordiamo, firmò nel 2012 un contratto quinquennale da complessivi 47,5 milioni di dollari, cifre molto importanti per quello che avrebbe dovuto rappresentare un punto fermo della linea offensiva di Tampa Bay.

Dalle parole di Nicks, sempre tratte dal Tampa Bay Times, emerge una grande voglia di giocare da parte del ragazzo, dopo queste ultime due stagioni in cui ha dovuto giocoforza recitare il ruolo di spettatore:
"I got the chicken pox when it comes to that,'' Nicks said. "I've been scratching a long time. Now I'm itching. I don't want to force it, I don't want to rush it. When I come back, I want to play a lot more than two games.''

Nicks ostenta ottimismo, e la speranza è che non si ripeta quanto accaduto lo scorso anno, quando sembrava che il ragazzo fosse sempre sul punto di rientrare ma che invece, alla fine, è riuscito a scendere sul campo di gioco solamente in due occasioni. Ancora parola a Nicks:
"Lovie told me the other day my 80 percent is still pretty good,'' Nicks said. "If I'm not 100 percent, hopefully I can hit 99 percent, or 99.9. I'd be happy with that. I don't know about percentage. I've never been that guy. But obviously, I'm not ready to practice right now. But I feel comfortable saying I'll be back for training camp. That's the plan. Me personally I think I can, so we'll see.''

A preoccupare è soprattutto il fatto che ci sia un danno permanente al nervo del piede, che potrebbe limitarne sensibilmente il rendimento. Ecco le parole di Carl a questo proposito:
"My big thing is range of motion and flexibility and being able to push off it. I can still squat and lunge, do all those things. It's just the quick stuff, the power cleans, the quick agility stuff, pushing off and getting banged back. Those kinds of things I still struggle with. There's some nerve damage, so there's going to be pain, from what I'm told, for the rest of my life."

Un grosso "in bocca al lupo" a questo giocatore, con la speranza - finalmente - che questa sia la volta buona per il suo pieno e completo recupero e che nel corso di tutto il 2014 si possa vedere la Guardia #77 su un campo da football, intento a proteggere Josh McCown e ad aprire varchi per Doug Martin e Bobbby Rainey... good luck, Carl!

2 commenti:

  1. ...sinceramente? Ci credo poco. Se tornerà (se!) di sicuro non sarà la guardia che era una volta.
    Io procederei alla ristrutturazione del (pesante) contratto, cercando il modo di poterlo tagliare senza dead money per prima cosa. Vedrei se può tornare a giocare almeno una buona percentuale di snap e in caso lo proverei a tenere quest'anno, ma se per settembre/ottobre non fosse pronto procederei a tagliarlo. Una guardia probowler che prende un sacco di soldi e da due anni è in sideline purtroppo non ci serve...

    RispondiElimina
  2. Nonostante Nicks ostenti sicurezza circa il suo recupero, il dubbio che si tratti solo di frasi di circostanza è inevitabile, considerato tutto quello che gli è successo negli ultimi due anni. A me preoccupano soprattutto queste dichiarazioni rilasciate dallo stesso Nicks "There's some nerve damage, so there's going to be pain, from what I'm told, for the rest of my life".

    Un danno permanente ad una terminazione nervosa mi pare un problema molto serio per uno sportivo professionista, e non so se si tratti solo di sopportare una sensazione di dolore o se in effetti questo comporti una limitazione (e di che tipo) nelle prestazioni del giocatore.

    Peccato, perché a livello di Guardie la profondità a roster è davvero minima, soprattutto dopo avere (a mio avviso con troppa fretta) mandato Jeremy Zuttah a Baltimore. La linea offensiva dei Bucs avrebbe davvero un gran bisogno del pieno recupero di Nicks, fermo restando che una pick (come minimo) dovrà essere investita proprio in questo ruolo sia per tappare la falla apertasi con la cessione di Zuttah sia perché del pieno recupero di Nicks non credo sia convinto nessuno, a partire da Lovie Smith...

    RispondiElimina