domenica 27 maggio 2012

La nuova "politica" di Tampa Bay

Negli ultimi tre anni, ossia nel corso della gestione Morris, la "politica" dei Buccaneers è stata abbastanza chiara: cercare di ammassare talento giovane e affamato di vittorie ("yungry"...), affiancandolo a pochi veterani di valore, sperando che da questa combinazione potesse nascere la squadra destinata a raccogliere l'eredità dei grandi Buccaneers dei primi anni duemila.

Tutto questo, sorvolando ad esempio sull'aspetto extra-football, ossia senza dare troppa importanza al fatto che Tampa fosse diventata una squadra piena di "teste calde" e giocatori "problematici". E uno dei pochi meriti che vanno riconosciuti a Raheem Morris nei suoi tre anni da HC, è proprio quello di avere tenuto insieme uno spogliatoio che abbondava di soggetti problematici e dal carattere non facilmente gestibile.

Schiano parla alla truppa nel corso dei recenti OTA
Poi, è arrivato Greg Schiano...e la "politica" di Tampa Bay è radicalmente cambiata.

Il nuovo head coach dei Bucs si pone nei confronti dei giocatori in maniera radicalmente opposta rispetto a Raheem. Niente più musica rap sparata dalle casse durante gli allenamenti (che ai tempi di Morris erano molto "soft"), ma rispetto ferreo delle regole, mini-camp da affrontare con la massima serietà ed in cui ai giocatori è richiesto di dare il 100%, e nessuna sciocchezza tollerata off-field.

E per chi non si adegua al nuovo corso.... arrivederci e grazie. Emblematici a queto proposito i casi di Tanard Jackson e Kellen Winslow. Due dei pochi veterani di talento a roster, che Schiano non ha esitato a tagliare (Jackson) o scambiare per una settima scelta (Winslow), proprio perchè non in sintonia con il modo di intendere il football da parte del nuovo HC.

Schiano ha il massimo controllo, su tutto, anche su come e quando i giocatori possano rilasciare interviste ai giornalisti.... e come sottolineava il Tampa Bay Times, è cambiato anche il ruolo del GM Dominik, che se ai tempi di Morris era spesso colui al quale spettava l'ultima parola, appare ora più che altro come un esecutore delle volontà di Schiano. E, ad esempio, la scelta al recente draft di Goode e Tandy, voluti dal l'HC in quanto rimasto impressionato dai due giocatori nelle partite giocate da West Virginia contro Rutgers, la dice lunga sul potere decisionale di Schiano.

Sarà il campo a dire se la nuova "politica" di Tampa Bay sia quella giusta per voltare pagina e per lasciarsi alle spalle il disastroso triennio Morris. Forse, se a questo nuovo corso caratterizzato da rigore e disciplina si accompagnasse anche un po' di sana "elasticità mentale" sarebbe anche meglio; di sicuro, con coach Schiano, One Buc Place assomiglia più ad una caserma dei marines, che all'allegro luna park delle ultime tre stagioni...

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