sabato 12 maggio 2012

Brad Culpepper: ieri DT, oggi in causa contro l'NFL

Brad Culpepper in action!
I meno giovani se lo ricorderanno su un campo da football, con indosso la vecchia uniforme orange & white e il casco con Bucco Bruce: parlo di Brad Culpepper, DT dei Bucs tra il 1994 e il 1999. Culpepper era un discreto giocatore, non un grande talento ma senz'altro in grado di tenere il campo in maniera più che dignitosa.

Ebbene, adesso Brad Culpepper - appeso il casco al chiodo dopo una  lunga carriera che lo ha visto indossare anche le maglie di Minnesota e Chicago - è in questi giorni il protagonista di una causa intentata insieme ad altri 25 ex giocatori contro l'NFL.

Argomento del contendere, la “leggerezza” con cui per troppo tempo l'NFL (non) ha affrontato il problema delle “concussion”, ossia delle commozioni cerebrali sui cui danni a lungo termine si è invece molto parlato nei mesi scorsi, spingendo il commisisoner Roger Goodell a prendere misure importanti proprio per salvaguardare la salute dei giocatori.

Era invece ben diversa la situazione negli anni '90, quando Culeppeper giocava e, a sua volta, rimase vittima di episodi di questo tipo. E quando - così sostengono gli ex giocatori nella loro azione legale contro la lega - l'NFL taceva ai giocatori quelle che potevano essere le conseguenze a lungo termine di simili KO, con ripercussioni facilmente immaginabili sulla salute degli atleti.

Le accuse di Culpepper sono molto gravi e precise. Dal Tampa Bay Times, ecco le parole dell'ex DT:
“Did I know it’s going to potentially cause life-ending problems or dementia? Not like I do now,’’ Culpepper said. “Would that have changed how I feel about playing? I don’t know, I can’t put myself in that situation. Quite frankly, it probably would not have. But it’s like a cigarette. You know they’re bad for you, there’s warning labels all over the cigarettes. Yet, you may choose to do it. There were no warnings. It wasn’t like they sat a player down and said, “Look, if you get a concussion or you get numerous concussions, this could scramble your brain for good.’’

E Culpepper cita anche un episodio che lo vide protagonista in prima persona. Nel 1993, durante un ritorno di calcio in un match contro San Diego, Brad rimase a terra privo di conoscenza per una quindicina di secondi, dopo un durissimo colpo con un avversario. Ebbene, dopo una notte trascorsa in osservazione in ospedale, il giorno seguente venne dimesso e fu subito mandato al lavoro in sala pesi, per poi allenarsi regolarmente e giocare la domenica successiva come se niente fosse accaduto.

Oggi tutto questo non accadrebbe più, ma per chi all'epoca era trattato come “carne da macello” più che da “giocatore professionista”, è arrivato adesso il momento di far valere le proprie ragioni, in un'aula di tribunale.

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