A due giorni dal difficile match con i Cincinnati Bengals, l'infermeria dei Bucs è decisamente affollata ed in particolare sono quattro i giocatori che rischiano seriamente di saltare la partita con l'attuale capolista della AFC North.
Il centro Evan Dietrich Smith, il DT Clinton McDonald e i due TE Luke Stocker e Brandon Myers non si sono mai allenati nel corso della settimana ed è molto probabile che domenica saranno costretti a dare forfait.
Soprattutto nel settore dei TE la situazione è piuttosto complicata, visto che anche il rookie Austin Seferian-Jenkins è uscito malconcio dal match di Chicago e nei giorni scorsi si è allenato in maniera limitata; non a caso ad inizio settimana i Bucs hanno firmato il TE D.J. Williams e hanno promosso dalla practice squad un altro TE, Cameron Brate.
In quanto a McDonald, se il DT titolare non riuscirà a recuperare sarà il secondo anno Akeem Spence a prenderne il posto al fianco di Gerald McCoy. In attacco invece, il ruolo di centro potrebbe essere ricoperto da Garrett Gilkey, che in questi giorni ha sostituto negli allenamenti il C titolare Dietrich-Smith.
Altri due giocatori a rischio per domenica sono Lavonte David, sempre alle prese con i problemi muscolari che gli hanno fato saltare la trasferta di sette giorni fa, e la safety Dashon Goldson, acciaccato dell'ultim'ora che non è dato sapere se riuscirà a recuperare in tempo per domenica.
A proposito della partita con Cincinnati: riusciranno i nostri eroi nell'impresa di espugnare il Raymond James Stadium? Sino ad ora nello stadio di casa i Bucs hanno rimediato solo batoste, perdendo contro Carolina, St. Louis, Baltimore, Minnesota e Atlanta, tutte squadra non propriamente "irresistibili", a parte (forse) i Ravens.
Al di là di quello che sarà l'esito del match, sarebbe importante vedere un squadra concentrata e "presente" sul terreno di gioco per tutti i 60 minuti, non solo per i primi due quarti come è accaduto domenica scorsa a Chicago. Purtroppo, da un po' troppi anni a questa parte siamo costretti ad aspettare l'impegno domenicale di Tampa Bay sperando di perdere in maniera dignitosa, anziché di riuscire a strappare una W... e altro non possiamo fare che augurarci che Lovie Smith abbia ben presente la strada per condurre i Bucs fuori dal quasi decennale tunnel in cui la squadra ristagna da troppo tempo, dopo i fasti degli anni d'oro tra la fine degli anni '90 e i primi anni '00.
Ma nonostante tutto, ma proprio tutto... ora e sempre GO BUCS!
BRANCO
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