Forse anche banalizzando un po', il football
di Lovie Smith è sempre stato descritto come un gioco basato su una
difesa aggressiva in grado di forzare turnovers e su un attacco
imperniato innanzi tutto sui guadagni ottenuti sulle corse; magari un
football poco spettacolare e un po' "old school", ma sicuramente
essenziale ed efficace.
Ecco, quella che invece abbiamo visto
all'opera a Tampa in queste prime 11 partite di campionato sembra
tutto tranne che una squadra di Lovie Smith.
E in particolare, emerge l'evidente ed assoluta incapacità dei Bucs di stabilizzare il gioco sulle corse, con la conseguenza immediata di avere sempre in campo un attacco "monodimensionale", con le difese avversarie ben consapevoli del fatto che eventuali pericoli potranno arrivare solo dall'innesco di "armi" aeree, quali Evans, Jackson o Murphy.
E in particolare, emerge l'evidente ed assoluta incapacità dei Bucs di stabilizzare il gioco sulle corse, con la conseguenza immediata di avere sempre in campo un attacco "monodimensionale", con le difese avversarie ben consapevoli del fatto che eventuali pericoli potranno arrivare solo dall'innesco di "armi" aeree, quali Evans, Jackson o Murphy.
Cercando di valutare il running game di Tampa Bay, non si può prescindere dall'analizzare le prestazioni di Doug Martin, passato
da rookie fenomenale (solo due anni fa, non dieci...) a ferrovecchio
che al termine del campionato verrà quasi sicuramente svenduto a
chiunque sia disposto a offrire il solito piatto di lenticchie.
Eppure, come si diceva, il suo primo
anno in NFL era stato eccellente: utilizzato in maniera sin troppo
massiccia da Schiano, da rookie Doug Martin aveva corso per ben 319
volte, ammassando un totale di 1.454 yards e 11 TD (pù 49 ricezioni per ulteriori 472 yards e 1 TD), guadagnandosi
anche un meritato viaggio al Pro Bowl.
Poi una lunga serie di infortuni,
iniziata dopo sei partite dello scorso campionato con il KO alla
spalla e proseguita quest'anno con problemi a ginocchio e caviglia,
ha interrotto il percorso di crescita di questo interessantissimo
giocatore, ancora molto giovane ma già da molti ritenuto (quasi) a fine carriera.
In realtà, non è che gli altri due RB
attualmente alternati a Martin, e cioè Rainey e Sims, abbiano
combinato sfracelli; e la causa principale del perchè il gioco su
corsa dei Bucs sia quasi del tutto improduttivo dovrebbe forse essere
ricercata altrove, in primis in quella linea offensiva che
colpevolmente non è stata rinforzata in maniera adeguata tra free
agency e draft, e che fa una fatica tremenda ad aprire i varchi
indispensabili perché il RB di turno possa conquistare guadagni
importanti, anziché andare a schiantarsi contro il muro della D-line
avversaria subito dopo le prime due yards.
Capisco che l'orientamento da parte
dell'attuale HC sia quello di fare piazza pulita di quei giocatori
non voluti né scelti direttamente da lui (la lista sarebbe
lunghissima, dal Mike Glennon "figlio" di Schiano e dunque
emarginato a favore del McCown voluto espressamente da Smith, ai vari
Mike Williams, Mark Barron, Tim Wright, Donald Penn, Davin Joseph,
tutti tagliati o svenduti al peggior offerente); ma prima di
liberarsi di Doug Martin riterrei opportuno pensarci molto bene e, magari, cambiare idea a tenerselo in squadra anche se in realtà credo sia quasi inevitabile
che alla fine Lovie deciderà di liberarsi di uno dei pochi reduci
della vecchia guardia, per dare più spazio a Sims, il rookie da lui
stesso scelto nello scorso draft.
Al limite, nel 2015, io sacrificherei il pur ottimo rincalzo Bobby Rainey, limitando la rotazione dei RB tra Martin e Sims e con Mike James come ruota di scorta per le emergenze, ma al buon “Muscle Hamster” una possibilità la darei ancora.
Al limite, nel 2015, io sacrificherei il pur ottimo rincalzo Bobby Rainey, limitando la rotazione dei RB tra Martin e Sims e con Mike James come ruota di scorta per le emergenze, ma al buon “Muscle Hamster” una possibilità la darei ancora.
Tutto questo mi fa riflettere sul fatto
che, forse troppo spesso e forse con troppa fretta, noi "fans" (ma anche
giornalisti e addetti ai lavori), siamo i primi ad appiccicare
etichette "indelebili" (Gruden? Uno bollito che ormai a Tampa faceva l'impiegato... Schiano? Un incapace non in grado di
allenare in NFL.... Smith? Un vecchio saggio che ci tirerà comunque
fuori dal tunnel), il che rende poi difficile valutare cose e situazioni (che
non sono mai così nette ma che hanno mille sfaccettature) in maniera
distaccata ed obiettiva.
Dico questo - andando per un attimo
"fuori tema" dall'argomento RB - perché ogni tanto mi chiedo,
nell'andare a rivedere quanto fatto sin qui dalla nuova gestione
Licht-Smith (free agency, draft, trade varie, decisioni tecniche
relative alla squadra), che cosa avrebbero detto i tifosi o scritto i
giornalisti, se certe (limitiamoci a definirle "discutibili")
decisioni fossero state prese dal tandem precedente
Schiano-Dominik anziché da quello attualmente nella plancia di comando a One Buc Place... ;-)
Ad ogni modo, e per tornare "in
topic", voglio ribadire un concetto già espresso in precedenza e cioè che prima di giudicare l'efficacia di un RB non bisogna mai
dimenticarsi di analizzare con estrema
attenzione da quali giocatori è composta l'offensive line di una
squadra; e, valutata da questo punto di vista la la situazione in
casa Bucs, prima di pensare a qualche sostanziale modifica nella batteria dei RB sarebbe decisamente il caso di
rifondare una OL raccogliticcia e scombinata, che limitarsi a
definire "inadeguata" è ancora fargli un complimento...
Siamo sempre allo stesso punto, la prIma battaglia da vincere in ogni partita è quella delle linee, OL contro DL.
RispondiEliminaDa questa dipende il successo del running game e del passing game, con i relativi giocatori coinvolti.
La penso allo stesso modo, nonostante purtroppo c'è anche chi si ostina a giudicare tutto bello e buono ciò che Smith ha fatto sin'ora. E ad etichettare Martin come bollito.
RispondiEliminaA mio avviso il piccolo RB ha ancora molto da dire, ma non lo potrà fare a Tampa purtroppo. Anche se mi piacerebbe vederlo ancora portare il pallone per noi, voglio solo augurare a questo ragazzo il meglio e una carriera brillante, ovviamente in un'altra franchigia che, per sua fortuna, lo saprà valorizzare (come per i vari Blount, Wright, ecc ecc)