Il RB Michael Hill |
Non stiamo parlando di un "fenomeno", insomma, e del resto a questo punto della stagione è pressoché impossibile trovare giocatori di buon livello ancora disponibili e senza squadra.
La situazione in casa Bucs a livello di RB, come si diceva, è praticamente disperata, visto che sono "out for season" sia il titolare indiscusso (Doug Martin) che il rookie di belle speranze (Miek James), così come lo sprinter olimpionico (Jeff Demps) quanto il giocatore al secondo anno tutto da scoprire (Michael Smith).
Con quattro running back in IR - record del mondo o quasi... - da qui in avanti a portare il pallone dovranno pensarci il veterano Leonard e il semi-sconosciuto Rainey, sperando che l'ultimo arrivato Michael Hill possa fornire un qualche contributo. Non proprio la situazione ideale per togliere pressione, grazie al gioco su corsa, a Mike Glennon....
Tutto sempre più difficile, dunque, per il QB rookie da NC State, che dopo essere stato buttato nella mischia in maniera a dir poco frettolosa e avventata da Schiano, ha finito per ritrovarsi senza ricevitori o quasi (Mike Williams è in IR e di Vincent Jackson, nelle ultime partite, si sono perse le tracce), senza TE (e meno male che è spuntato fuori a sorpresa il rookie Wright) e adesso anche senza RB.
Se a questo aggiungiamo una line offensiva il cui personale cambia ad ogni partita e che ormai è stabilmente priva di quello che doveva essere il suo uomo chiave, cioè Carl Nicks, beh... tanto di cappello allo "spilungone" #8, che nonostante tutto sta tenendo il campo in maniera più che dignitosa.
Se poi il buon Mike riuscisse a giocare anche i secondi tempi delle partite con la stessa grinta, abilità e sfrontatezza che di solito esibisce nei primi due quarti, chissà che il QB starter del 2014 i Bucs non se lo trovino già in casa...
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