Prendo spunto da un intervento di un tifoso, Luca79, per cercare di fare il punto su coach Greg Schiano, autore in pochi giorni di un'incredibile "metamorfosi" a 360 gradi, che lo ha visto passare in meno di un mese da "dead coach walking" a "guru della sideline"...
Luca79, in un commento ad un post precedente, scrive così:
Ma secondo voi lo Schiano di oggi è lo stesso di due mesi fa?
Anch'io se pensassi a tutto quello che è successo lo caccerei anche se arrivasse alla fine con un record 8-8
Mi sbaglierò, però credo anche il suo approccio sia cambiato. Mi sbaglio?
Ma secondo voi lo Schiano di oggi è lo stesso di due mesi fa?
Anch'io se pensassi a tutto quello che è successo lo caccerei anche se arrivasse alla fine con un record 8-8
Mi sbaglierò, però credo anche il suo approccio sia cambiato. Mi sbaglio?
Credo che sia proprio questa "LA" domanda che molti tifosi
dei Bucs si stanno facendo, ossia se i recenti exploit della truppa guidata da
Greg Schiano siano solo un fuoco di paglia o se in effetti ci sia qualcosa di
concreto alla base di questo trend positivo iniziato in realtà con una
sconfitta (a Seattle in overtime, giocandosela però alla pari con una squadra
tra le più forti dell’NFL) e proseguito poi con le tre vittorie consecutive.
Non è facile rispondere a questa domanda, anzi, forse non è
nemmeno possibile farlo in questo preciso momento e bisognerà aspettare le
prossime cinque partite per avere le idee un po' più chiare in proposito e
qualche ulteriore elemento a disposizione per cercare di fare una valutazione minimamente sensata.
Tutti possono migliorare, e riuscire a farlo essendo
consapevoli di avere commesso tanti errori e cercando di correggerli (ed il
buon Schiano ne ha commessi anche troppi, di sbagli…) è sintomo di capacità e
intelligenza. Però voglio vedere – dico la prima cosa che mi viene in mente, di
certo non la più importante ma forse la più evidente – se alla prima occasione
Schiano tenterà nuovamente l'aggressione al QB avversario che si inginocchia
per terminare la partita, una giocata un po’ "vigliacca" che contribuì a creare
attorno a Schiano (e ai Bucs) un alone negativo, di squadra "sporca" guidata
sulla sideline da un "bullo", forse più adatto ad allenare un team di ragazzi
al college che una squadra di professionisti nell'NFL.
Quello della carica sul QB kneel magari sarà un esempio
banale, ma l'ottusa ostinazione con cui il nostro HC ha continuato a chiamare
questo gioco (non solo lo scorso anno ma anche in questa stagione, ad esempio
per ben due volte contro Arizona facendo infuriare a ragione Carson Palmer) mi
ha sempre fatto cascare le braccia, inducendomi a pensare che certe granitiche
certezze non sarebbero mai state scalfite. E di solito, chi si nutre di
"granitiche certezze" e non è mai sfiorato dal benché minimo dubbio, ha molto
spesso un posto assicurato dalla parte del torto…
Naturalmente non mi dilungo poi sugli altre mille episodi
più volte affrontati anche su questo blog, dalla discutibile gestione della
free agency alla maniera pessima in cui è stata gestita la "Freeman saga", per
non parlare poi di certe scelte tecniche (l'iper-utilizzo di Doug Martin, le
chiamate offensive troppo spesso figlie di un playbook conservativo
all'eccesso) o del fatto che stando alle dichiarazioni rilasciate "sottobanco" da molti giocatori, Schiano stesse per perdere lo spogliatoio, anche a causa di
certi comportamenti esasperati più da "sergente dei marines" che da capo allenatore.
Va benissimo la disciplina a maggior ragione considerando che i Bucs venivano
dall'"anarchico" triennio di Raheem Morris , ma anche trasformare One Buc
Place in Guantanamo non è stata forse la più brillante delle idee possibili…
Ecco, può anche darsi il caso che otto sconfitte
consecutive, l'essere diventato lo zimbello dell'intera NFL oltre che il
bersaglio di critiche ferocissime da parte di stampa e tifosi, essere stato ad
un soffio dal licenziamento (perché se la striscia perdente fosse continuata
credo che alla fine i Glazer lo avrebbero sollevato dall'incarico, magari
affidando il team a Wannstedt), ecco, un po' tutti questi elementi forse
possono avere indotto Schiano a compiere profonde riflessioni, a capire che
occorreva un radicale cambiamento a 360 gradi per cercare di salvare la pelle
e conservare il posto di lavoro anche per l'anno prossimo…
Tecnicamente, tanto per fare un esempio, il playbook
offensivo dei Bucs è adesso assai diverso da quello di inizio stagione, c'è una
varietà di gran lunga maggiore nelle chiamate (anche con un ricorso mai banale ai
trick plays), e occorre riconoscere che dal match di Seattle in avanti abbiamo
visto in campo un'altra squadra, rispetto a quella timorosa e improduttiva delle
prime sette partite, che sembrava giocare quasi con il freno a mano tirato.
Poi, c'è un altro punto in favore di Greg Schiano: e cioè
che il gioco è migliorato e sono arrivate le prime vittorie quando sono usciti
di scena a causa di infortuni giocatori importantissimi, del calibro di Mike
Williams e Doug Martin; senza contare che in pratica giochiamo senza il kicker
(il Lindell di oggi è del tutto inaffidabile) e non abbiamo mai potuto schierare
Carl Nicks, colui che doveva essere uno dei perni della OL.
Insomma, migliorare il rendimento del team e riuscire ad
arpionare qualche "W" quando in campo scendono le seconde e le terze linee
(vedi il "miracolo" compiuto dalla secondaria nel match di Detroit, priva dei suoi
uomini migliori – Goldson e Revis – ma capace di realizzare una prestazione perfetta), è sintomo che il
CS sta facendo bene il suo lavoro, e che la squadra lo segue. Perché altrimenti,
a Detroit, i Bucs avrebbero fatto la stessa misera figura che i Packers hanno
rimediato quattro giorni dopo, e anziché espugnare - con pieno merito - un campo
difficile come il Ford Field saremmo tornati in Florida con tanti punti (a
pochi) sul groppone...
Infine, Mike Glennon. E qui la faccenda si fa ancora più
interessante, perché non ci dimentichiamo che nessuno (ripeto: nessuno) dei presunti "esperti" di draft riteneva che questo giocatore potesse ritagliarsi un ruolo da
protagonista in NFL, a maggior ragione nel suo anno da rookie, per di più buttato
nella mischia in un momento in cui a Tampa regnava il caos più assoluto. Il
prodotto da NC State ha appena incamerato il riconoscimento di "offensvie
rookie of the month" e nel mese di novembre le sue statistiche sono davvero
superbe, oltre a avere condotto la squadra a tre W e ad una sola L (in
overtime). Chiaramente è troppo presto per dare giudizi su Glennon, che da qui
in avanti dovrà confermare le belle cose mostrate finora e migliorare sotto
tanti punti di vista, certo che se Schiano ci avesse visto giusto sul "pennellone" da NC State, beh… premesso che la gestione pessima di Freeman (che come ho ripetuto
più volte Schiano era liberissimo di scambiare sul mercato, ma doveva farlo a
febbraio, non a ottobre!) rimarrebbe comunque come una "macchia" nel curriculum
dell'ex HC di Rutgers, ma se Glennon si confermasse da qui a fine stagione sui
livelli dell'ultimo mese, credo che questo sarebbe un ulteriore punto a favore di
Schiano per la sua eventuale conferma, poiché davvero era l'unico ad avere intravisto
in questo giocatore un potenziale da vero “franchise QB”.
Ripeto, io direi di aspettare e di vedere come andrà a
finire questa stagione, prima di celebrare la conversione di Schiano da "fesso
patentato" a "novello guru della sideline"… certo, non si può far finta di non
vedere come i Bucs – ad esempio – domenica scorsa abbiano espugnato quella
Detroit che, quattro giorni dopo, ha spazzato via i Packers o come la squadra
sia uscita a testa alta e piegata solo in overtime da un campo proibitivo come
quello di Seattle. E poi, una volta i Bucs hanno vinto perché gli avversari
avevano problemi interni (Miami), un’altra perché erano in crisi profonda
(Atlanta), la terza perché ci avevano sottovalutato (Detroit)… e se invece i
Bucs stessero crescendo e diventando (con imperdonabile ritardo, certo) una "vera" squadra, tosta e con gli attributi?
Panthers, Bills, 49ers, Rams e Saints: le prossime cinque
partite ci diranno senz'altro qualcosa di più sulla nostra squadra e su chi la
guida dalla sideline, e se questo brillante mese di novembre sia stato solo
un'illusione o l'inizio di qualcosa di concreto e duraturo, in ottica 2014 ….. e
soprattutto ci offriranno ulteriori elementi, necessari per cercare di capire se
– dopo quelle di Ovidio e Kafka – si potrà includere anche Greg Schiano tra gli
autori di celeberrime "metamorfosi" passate alla storia…! ;-)