I primi allenamenti dei nuovi Bucs edizione 2015 si sono conclusi ieri a One Buc Place e sono stati l'occasione per l'HC Lovie Smith di vedere all'opera il giocatore-chiave scelto da Tampa Bay all'ultimo draft: il QB Jameis Winston.
Il rookie da Florida State University ha preso parte solamente a due dei tre giorni in cui si sono articolati questi primi allenamenti stagionali, dato che nella giornata di giovedì, insieme ad altri rookie, Jameis era in California per l'NFLPA’s Rookie Premiere, un evento riservato alle matricole appena entrate in NFL.
Ad ogni modo, i due giorni in cui Winston si è allenato con i compagni hanno permesso a Lovie Smith di valutare il processo di integrazione del giocatore con il mondo dei PRO, e le parole dell'HC dei Bucs lasciano ben sperare.
Ecco, tratti dal sito ufficiale, alcuni commenti di Lovie, partendo proprio da quanto di positivo mostrato da Winston nel corso degli OTA.
"We are seeing marked improvement,
like it should be," Smith told the media on Thursday following the Bucs'
OTA practice. "Going from the minicamp to now, he is feeling more and
more comfort in the pocket. There is a lot you ask a rookie to do, but
Jameis is picking it all up just like we thought he would right on
schedule."
Come detto, giovedì Jameis non era presente all'ultimo giorno di questo primo appuntamento con gli OTA, e per questo motivo nella giornata di mercoledì ha lavorato con particolare intensità, e con risultati più che positivi; ancora Smith:
"Yesterday
(Wednesday) was his best day," Smith said. "For him, it has been a lot
of individual work, but having a chance this week for the first time to
go against our best defense and things like that. Again, we have a long
ways to go, but we like where he is right now."
Ma in particolare che cosa ha apprezzato l'HC dei Bucs di quanto mostrato da Jameis nella giornata di mercoledì? Ecco la risposta del coach:
"For a quarterback, (it’s) completing passes and knowing what to do,"
Smith continued. "We ask the guys to do a lot, some things on the line
of scrimmage. He didn’t have his training wheels on or anything like
that. We kind of threw him out there and he’s handled just about
everything we have asked him to."
La prima settimana è dunque andata in archivio con risultati positivi, e con l'unica nota leggermente stonata relativa ad un lieve infortunio - nulla di preoccupante, per fortuna - al WR Mike Evans (hamstirng).
L'appuntamento con gli OTA è fissato per la prossima settimana: a partire dalla giornata di lunedì tutti di nuovo ad allenarsi a One Buc Place, per mettere le fondamenta di quella che speriamo possa essere una stagione in grado di regalarci qualche soddisfazione (e soprattutto qualche vittoria) in più rispetto alle ultime, deludentissime, annate...
venerdì 29 maggio 2015
mercoledì 27 maggio 2015
Bucs, primi giorni di OTA (Organized Team Activities)
Sono iniziati ieri a One Buc Place gli OTA (Organized Team Activities) per i Tampa Bay Buccaneers edizione 2015. Si tratta dei primi, blandi, allenamenti per i nuovi Bucs guidati per il secondo anno da Lovie Smith, a cui prendono parte anche i veterani, dopo i mini-camp dei giorni scorsi riservati ai soli rookie.
Sono allenamenti in cui non sono previsti contatti fisici tra i giocatori, dunque è una ripresa "soft" in vista della ripresa a pieno regime che, di fatto, avverrà nel corso del training camp che inizierà come di consueto a fine luglio.
Gli OTA attualmente in corso non saranno aperti alla stampa sino a giovedì, per cui non ci sono molte notizie da segnalare, se non che finalmente fa piacere rivedere su un campo da football i Bucs, in questa lunghissima e noiosissima offseason, in cui peraltro a Tampa è l'hockey NHL a tenere banco, con la squadra locale, i Lightning, in lotta con i NY Rangers per arrivare in finale di Stanley Cup (la serie è sul 3-3, venerdì a New York la decisiva gara 7).
mercoledì 20 maggio 2015
Extra-point, ecco cosa cambia nel 2015
I proprietari delle squadre NFL, riuniti in questi giorni in California, hanno deciso che dal prossimo campionato cambierà qualcosa per quel che riguarda l' "extra point", il punto addizionale che ormai era diventato una semplice formalità dato che il tentativo di trasformazione veniva calciato dalla linea delle 2 yards con una percentuale di trasformazione pari al 99%.
Le cose si complicheranno dunque un po' per i kicker, che dal 2015 dovranno mettere a segno l'XP calciando dalle 15 yards, una decina abbondante di yards più indietro rispetto a quanto accaduto sino ad oggi.
L'altro tentativo di conversione - quello da 2 punti - partirà invece sempre dalla "2 yard line", dato che non è stata accolta una proposta presentata dai Philadelphia Eagles, che proponeva di avvicinare alla "1 yard line" il tentativo di conversione da 2 punti.
Ma in mateiria di "XP" la novità più interessante è che dal 2015 in occasione di un tentativo di trasformazione (sia da 1 che da 2 punti) anche la difesa potrà mettere dei punti sul tabellone. Se infatti la "D" riuscirà a riportare nella endzone avversaria un tentativo da 1 punto bloccato o uno da 2 punti ad esempio recuperando un fumble o mettendo a segno un intercetto, la difesa metterà sul tabellone 2 punti.
Le cose si complicheranno dunque un po' per i kicker, che dal 2015 dovranno mettere a segno l'XP calciando dalle 15 yards, una decina abbondante di yards più indietro rispetto a quanto accaduto sino ad oggi.
L'altro tentativo di conversione - quello da 2 punti - partirà invece sempre dalla "2 yard line", dato che non è stata accolta una proposta presentata dai Philadelphia Eagles, che proponeva di avvicinare alla "1 yard line" il tentativo di conversione da 2 punti.
Ma in mateiria di "XP" la novità più interessante è che dal 2015 in occasione di un tentativo di trasformazione (sia da 1 che da 2 punti) anche la difesa potrà mettere dei punti sul tabellone. Se infatti la "D" riuscirà a riportare nella endzone avversaria un tentativo da 1 punto bloccato o uno da 2 punti ad esempio recuperando un fumble o mettendo a segno un intercetto, la difesa metterà sul tabellone 2 punti.
giovedì 14 maggio 2015
Un "patch" sulle maglie per i primi 40 anni dei Bucs
La stagione 2015 sarà la n.40 in NFL per i Tampa Bay Buccaneers, e per celebrare questa importante ricorrenza nel corso dell'intero campionato sulle jersey dei Bucs comparirà il "patch" che vedete in foto.
Nel "patch" - oltre ad un grande numero 40 - vengono riportate la prima (1976) e l'ultima (2015) stagione di Tampa Bay in NFL, il tutto con un tocco di "orange" intorno alla scritta "seasons" per ricordare il colore che più di ogni altro caratterizzò Tampa Bay dal 1976 al 1996.
Non è la prima volta che un "patch" commemorativo compare per l'intero campionato sulle jersey dei Bucs.
La prima volta accadde nella stagione 1985, per i primi 10 anni in NFL. Poi nel 2005 (per la stagione n. 30 tra i PRO) ed infine lo scorso anno, quando per l'intero campionato le lettere MG ricordarono il proprietario Malcolm Glazer da poco scomparso ed artefice principale della trasformazione - nella seconda metà degli anni '90 - di Tampa Bay in team vincente.
Per tutto quanto riguarda in maniera dettagliate la storia delle uniformi indossate dai Tampa Bay Buccaneers, vi rimando alla apposita pagine del blog dedicata a questo argomento:
http://italianbucs.blogspot.it/p/le-uniformi-dal-1976-ad-oggi.html
Nel "patch" - oltre ad un grande numero 40 - vengono riportate la prima (1976) e l'ultima (2015) stagione di Tampa Bay in NFL, il tutto con un tocco di "orange" intorno alla scritta "seasons" per ricordare il colore che più di ogni altro caratterizzò Tampa Bay dal 1976 al 1996.
Non è la prima volta che un "patch" commemorativo compare per l'intero campionato sulle jersey dei Bucs.
La prima volta accadde nella stagione 1985, per i primi 10 anni in NFL. Poi nel 2005 (per la stagione n. 30 tra i PRO) ed infine lo scorso anno, quando per l'intero campionato le lettere MG ricordarono il proprietario Malcolm Glazer da poco scomparso ed artefice principale della trasformazione - nella seconda metà degli anni '90 - di Tampa Bay in team vincente.
Per tutto quanto riguarda in maniera dettagliate la storia delle uniformi indossate dai Tampa Bay Buccaneers, vi rimando alla apposita pagine del blog dedicata a questo argomento:
http://italianbucs.blogspot.it/p/le-uniformi-dal-1976-ad-oggi.html
mercoledì 13 maggio 2015
Ring of Honor 2015: Doug Williams e Mike Alstott!
A partire dal 2009, ogni anno i Tampa Bay Buccaneers introducono nel "Ring of Honor" un grande ex del passato, allenatore o giocatore che sia, e l'elenco dei membri di questa esclusiva elìte comprende i nomi di coloro che hanno fatto la Storia dei Bucs: Lee Roy Selmon (2009), John McKay (2010), Jimmie Giles (2011), Paul Gruber (2012), Warren Sapp (2013) e Derrick Brooks (2014).
Nel corso di una conferenza stampa svoltasi a One Buc Place, è stato annunciato dal co-chairman Bryan Glazer che nel 2015 - in quella che sarà la stagione n.40 che i Bucs disputeranno in NFL - saranno due le introduzioni nel Ring of Honor: la prima riguarderà Mike Alstott (FB), che verrà celebrato nel corso della partita del 4 ottobre contro i Carolina Panthers, e la seconda sarà relativa a Doug Williams (QB) il cui appuntamento con il RoH è previsto per il 6 dicembre in occasione del match con gli Atlanta Falcons.
Si tratta senza alcun dubbio di due grandissimi giocatori, ed entrambi hanno contribuito a scrivere alcune delle pagine migliori della Storia della nostra squadra.
Doug Williams contribuì in maniera decisiva a trasformare i Bucs, appena entrati in NFL, da team abbonato alla sconfitta a squadra vincente, prendendola per mano e - indossati i panni di "franchise QB" - guidandola alla prima vittoria nel playoff nella magica stagione 1979, terminata ad una sola partita dal Super Bowl, con la sfortunata sconfitta nella finale di conference contro i Los Angeles Rams.
E poi l'immenso Mike "A-Train" Alstott, uno dei principali artefici della "rinascita" dei Bucs di metà anni '90, e parte integrante di quel gruppo di fenomeni (Sapp, Brooks, Lynch, Barber) che arrivò a conquistare, nella indimenticabile notte di San Diego del 26 gennaio 2003, il Super Bowl n.37.
Sia Doug Williams che Mike Alstott - più "istrione" il primo, un po' più timido il secondo - nella conferenza stampa svoltasi a One Buc Place hanno voluto ringraziare allenatori e compagni di squadra con i quali hanno condiviso le rispettive esaltanti avventure a Tampa.
E se Mike Alstott ha indossato sempre e solo la maglia dei Bucs nella sua carriera in NFL, Doug Williams lasciò Tampa dopo cinque stagioni per una disputa contrattuale con l'allora proprietario Hugh Culverhouse, con Williams che andò a cercare fortuna nella USFL - l'altra lega professionistica esistente al'epoca - per poi rientrare in NFL con i Washington Redskins, che Doug guidò alla vittoria, nel gennaio 1988, nel Super Bowl n.22.
Doug Williams e Mike Alstott, due giocatori molto diversi sia caratterialmente sia per come si è sviluppata la loro carriera a Tampa, ma entrambi definibili con un'unica - la stessa - parola: Campioni.
Firmati quattro rookie, acquisiti Swearinger (S) e Greene (LB)
Dopo la firma dell first pick overall Jameis Winston, arrivata poche ore dopo il termine del draft, i Bucs hanno annunciato di avere siglato un accordo con altri quattro dei rookie scelti un paio di settimane fa.
Hanno firmato il loro primo contratto da professionisti il WR Kenny Bell, il KR/PR Kaelin Clay, il LB Kwon Alexander e il RB/FB Joey Iosefa. Per tutti la durata prevista è quadriennale e a questo punto tra i rookie scelti da Tampa Bay rimangono da firmare solo i due uomini di linea Donovan Smith e Ali Marpet.
Ma in casa Bucs ci sono altri movimenti relativi al roster da registrare. Sono stati acquisiti due nuovi elementi per la difesa: si tratta della safety D.J. Swearinger e del LB Kasheem Greene, reclutati rispettivamente dai tagli di Houston Texans e Chicago Bears.
Sia Swearingr che Greene sono entrati in NFL nel 2013, il primo scelto da Houston addirittura al secondo giro (pick n.57 overall) ed il secondo al quarto round (pick n. 117 overall) dai Bears.
Si tratta per entrambi questi giocatori di una importante occasione di riscatto e soprattutto alla safety D.J. Swearinger non mancheranno le occasioni per mostrare di possedere il talento che spinse solo un paio di ani fa i Texans a draftarlo al secondo giro, considerata anche la modesta concorrenza nel reparto in questione, "rinforzato" (si fa per dire) solamente dall'arrivo di Chris Conte nel corso della free agnecy.
Hanno firmato il loro primo contratto da professionisti il WR Kenny Bell, il KR/PR Kaelin Clay, il LB Kwon Alexander e il RB/FB Joey Iosefa. Per tutti la durata prevista è quadriennale e a questo punto tra i rookie scelti da Tampa Bay rimangono da firmare solo i due uomini di linea Donovan Smith e Ali Marpet.
Ma in casa Bucs ci sono altri movimenti relativi al roster da registrare. Sono stati acquisiti due nuovi elementi per la difesa: si tratta della safety D.J. Swearinger e del LB Kasheem Greene, reclutati rispettivamente dai tagli di Houston Texans e Chicago Bears.
Sia Swearingr che Greene sono entrati in NFL nel 2013, il primo scelto da Houston addirittura al secondo giro (pick n.57 overall) ed il secondo al quarto round (pick n. 117 overall) dai Bears.
Si tratta per entrambi questi giocatori di una importante occasione di riscatto e soprattutto alla safety D.J. Swearinger non mancheranno le occasioni per mostrare di possedere il talento che spinse solo un paio di ani fa i Texans a draftarlo al secondo giro, considerata anche la modesta concorrenza nel reparto in questione, "rinforzato" (si fa per dire) solamente dall'arrivo di Chris Conte nel corso della free agnecy.
lunedì 11 maggio 2015
Bucs, movimenti a roster e dichiarazioni dell'OC Koetter
Si è concluso il primo mini-camp stagionale dei rookie, interessante occasione per vedere per la prima volta all'opera in casacca Red & Pewter i vari Winston, Smith, Marpet, Alexander, Bell, Clay, Ioesefa (e cioè i 7 giocatori scelti al draft), ma anche tutte le altre matricole "undrafted" o appositamente invitate a prendere parte al mini-camp, i cosiddetti "try-out players".
Ed è proprio di oggi la notizia che sono stati firmati dai Bucs alcuni di questi "try-out players" che si sono messi particolarmente in mostra in questa "tre giorni" di football: si tratta di Donteea Dye (WR), Adam Humprhies (WR), Edawn Coughman (OL) e Jared Koster (LB).
Da segnalare anche il taglio di un veterano, il WR ma soprattutto KR/PR Solomon Patton, mossa questa quasi inevitabile considerato che per riportare kick-off e punt è stato appena draftato uno specifico giocatore, Kaelin Clay da Utah.
Una notizia particolare riguarda invece un altro veterano dei Bucs, Matthew Masifilo; sino a ieri DT, da quest'anno Masifilo cambia non solo ruolo ma addirittura reparto e da uomo di linea difensiva cercherà di trasformarsi in offensive lineman, più precisamente in Guardia. Esperimento atipico, ma in effetti il settore dei DT è decisamente affollato e a fatica Masifilo avrebbe potuto trovare spazio considerato che per due posti il reparto vede già a roster i vari McCoy, McDonald, Spence e Melton.
Ma veniamo a Dirk Koetter, il nuovo Offensive Coordiantor dei Bucs che nell'appena trascorso fine settimana ha potuto condurre i primi allenamenti con i rookie dell'attacco, a partire dalla prima scelta assoluta Jameis Winston.
Quali sono gli obiettivi principali per l'attacco dei Bucs edizione 2015? Ridurre palle perse e sack incassati, sottolinea Koetter (dal Tampa Bay Times):
"(For) Lovie, Coach Smith, the No. 1 thing is turnover margin. We can't turn it over," Koetter said. "Whether it be the Bucs or any other team, turning it over at the quarterback position is the fastest way to lose games. There are some throws we have to be afraid of."
E a proposito die 18 intercetti lanciati lo scorso anno da Winston? Ne ha lanciti 17 di troppo, ha replicato Koetter!
"17 too many. We can't have unforced errors," Koetter said. "We give away possessions, it's no good. Our defense is going to do a great job of taking it away and we've got to do a great job of protecting it."
Ma sarà importante anche fornire una adeguata protezine al QB riducendo ilnumero di sack subìti. Ancora Koetter:
"Way too many sacks given up last year," he said. "I'm not criticizing anybody by saying that. It's just a fact. Where the Bucs, where we have to improve is first and foremost our quarterback play, and second we have to improve our o-line play. ... We can't have that many sacks. We can't have that many turnovers. Period. That's not a promise. I'm just saying we've got to improve if we want to be competitive, and we plan on being competitive."
Ed è proprio di oggi la notizia che sono stati firmati dai Bucs alcuni di questi "try-out players" che si sono messi particolarmente in mostra in questa "tre giorni" di football: si tratta di Donteea Dye (WR), Adam Humprhies (WR), Edawn Coughman (OL) e Jared Koster (LB).
Da segnalare anche il taglio di un veterano, il WR ma soprattutto KR/PR Solomon Patton, mossa questa quasi inevitabile considerato che per riportare kick-off e punt è stato appena draftato uno specifico giocatore, Kaelin Clay da Utah.
Una notizia particolare riguarda invece un altro veterano dei Bucs, Matthew Masifilo; sino a ieri DT, da quest'anno Masifilo cambia non solo ruolo ma addirittura reparto e da uomo di linea difensiva cercherà di trasformarsi in offensive lineman, più precisamente in Guardia. Esperimento atipico, ma in effetti il settore dei DT è decisamente affollato e a fatica Masifilo avrebbe potuto trovare spazio considerato che per due posti il reparto vede già a roster i vari McCoy, McDonald, Spence e Melton.
Ma veniamo a Dirk Koetter, il nuovo Offensive Coordiantor dei Bucs che nell'appena trascorso fine settimana ha potuto condurre i primi allenamenti con i rookie dell'attacco, a partire dalla prima scelta assoluta Jameis Winston.
Quali sono gli obiettivi principali per l'attacco dei Bucs edizione 2015? Ridurre palle perse e sack incassati, sottolinea Koetter (dal Tampa Bay Times):
"(For) Lovie, Coach Smith, the No. 1 thing is turnover margin. We can't turn it over," Koetter said. "Whether it be the Bucs or any other team, turning it over at the quarterback position is the fastest way to lose games. There are some throws we have to be afraid of."
E a proposito die 18 intercetti lanciati lo scorso anno da Winston? Ne ha lanciti 17 di troppo, ha replicato Koetter!
"17 too many. We can't have unforced errors," Koetter said. "We give away possessions, it's no good. Our defense is going to do a great job of taking it away and we've got to do a great job of protecting it."
Ma sarà importante anche fornire una adeguata protezine al QB riducendo ilnumero di sack subìti. Ancora Koetter:
"Way too many sacks given up last year," he said. "I'm not criticizing anybody by saying that. It's just a fact. Where the Bucs, where we have to improve is first and foremost our quarterback play, and second we have to improve our o-line play. ... We can't have that many sacks. We can't have that many turnovers. Period. That's not a promise. I'm just saying we've got to improve if we want to be competitive, and we plan on being competitive."
sabato 9 maggio 2015
Primi giorni di scuola per Winston & co.
Jameis Winston è stato tra i primi ad arrivare a One Buc Place venerdì mattina, per il mini-camp dei rookie della classe 2015 che terminerà domenica, ed ha accolto così le altre "matricole" in Red and Pewter:
"Get better," Winston told them. "We can’t be 2-14 again."
La prima scelta assoluta del draft si è dunque già calata nei panni di leader, e del resto non era certo a proposito di personalità o carisma che c'erano dubbi relativamente all'ex QB di Florida State University.
Per quel che riguarda invece quanto si è visto sul campo, i lanci di Winston non saranno stati tutti quanti perfetti, ma del resto questi sono davvero i "primi giorni di scuola" per i rookie dei Bucs, alle prese per la primissima volta con il mondo NFL e con tutte le grandi pressioni che questo comporta, soprattutto per quei ragazzi (gli undrafted e i tryout players) che a One Bucs Place stanno cercando di farsi notare per trovare spazio nel roster di Tampa Bay.
Lovie Smith, dal Tampa Bay Times, si è espresso così circa il primo giorno di mini-camp di Jameis Winston:
"I thought he had a typical first day,'' Bucs coach Lovie Smith said. “There were some balls he'd like to have back but we saw a lot of good things he did today.''
Sempre a proposito di Winston si è pronunciato anche il WR Kenny Bell, scelto al quinto giro del recente draft, il quale ha sottolineato il contagioso entusiasmo di Jameis:
"Love that dude. He's just infectious," said receiver Kenny Bell, a fifth-round pick from Nebraska. "His personality - he's actually my roommate for camp - you want to be around him. He's a great, positive dude. He lifts you up when you've made a bad play. He's just positive. He's an infectious personality that guys want to be around. Personality-wise, it doesn't get too much better. It's actually refreshing, because all the negative you've heard surrounding him, with everything that's happened, it's been awesome to get to know him and be his teammate."
Anche il RB Domonique Brown, un undrafted rookie messo sotto contratto dai Bucs al termine del draft, ha sottolineato le doti di leadership del nuovo QB dei Bucs:
"He's a great leader. When we first came to the complex, Jameis was outside, greeting all the rookies, himself just a rookie, just telling us 'Get better. We can't go 2-14 again."
Infine, parola anche a Donovan Smith, scelto al secondo giro del draft e probabile nuovo Left Tackle titolare, in pratica colui che sul terreno di gioco sarà la "guardia del corpo" di Winston:
"He makes light of every situation and makes you comfortable and everything," Donovan Smith said of Winston. "As a quarterback, that is his job and he’s doing a hell of a job already."
Per ora, dunque, un Jameis Winston praticamente perfetto: leader indiscusso e in grado di trasmettere entusiasmo agli altri rookie e desideroso di guidare la squadra verso un futuro diverso da quello disastroso degli ultimi tempi ed in particolare dell'ultima stagione. Speriamo che anche fuori dal campo da football la prima scelta assoluta confermi di avere intrapreso la strada verso la piena maturità, lasciandosi definitivamente alle spalle errori e sciocchezze che ne hanno sin qui "macchiato" la reputazione off-field, facendogli acquisire la fama di testa calda e ragazzo problematico.
"Get better," Winston told them. "We can’t be 2-14 again."
La prima scelta assoluta del draft si è dunque già calata nei panni di leader, e del resto non era certo a proposito di personalità o carisma che c'erano dubbi relativamente all'ex QB di Florida State University.
Per quel che riguarda invece quanto si è visto sul campo, i lanci di Winston non saranno stati tutti quanti perfetti, ma del resto questi sono davvero i "primi giorni di scuola" per i rookie dei Bucs, alle prese per la primissima volta con il mondo NFL e con tutte le grandi pressioni che questo comporta, soprattutto per quei ragazzi (gli undrafted e i tryout players) che a One Bucs Place stanno cercando di farsi notare per trovare spazio nel roster di Tampa Bay.
Lovie Smith, dal Tampa Bay Times, si è espresso così circa il primo giorno di mini-camp di Jameis Winston:
"I thought he had a typical first day,'' Bucs coach Lovie Smith said. “There were some balls he'd like to have back but we saw a lot of good things he did today.''
Sempre a proposito di Winston si è pronunciato anche il WR Kenny Bell, scelto al quinto giro del recente draft, il quale ha sottolineato il contagioso entusiasmo di Jameis:
"Love that dude. He's just infectious," said receiver Kenny Bell, a fifth-round pick from Nebraska. "His personality - he's actually my roommate for camp - you want to be around him. He's a great, positive dude. He lifts you up when you've made a bad play. He's just positive. He's an infectious personality that guys want to be around. Personality-wise, it doesn't get too much better. It's actually refreshing, because all the negative you've heard surrounding him, with everything that's happened, it's been awesome to get to know him and be his teammate."
Anche il RB Domonique Brown, un undrafted rookie messo sotto contratto dai Bucs al termine del draft, ha sottolineato le doti di leadership del nuovo QB dei Bucs:
"He's a great leader. When we first came to the complex, Jameis was outside, greeting all the rookies, himself just a rookie, just telling us 'Get better. We can't go 2-14 again."
Infine, parola anche a Donovan Smith, scelto al secondo giro del draft e probabile nuovo Left Tackle titolare, in pratica colui che sul terreno di gioco sarà la "guardia del corpo" di Winston:
"He makes light of every situation and makes you comfortable and everything," Donovan Smith said of Winston. "As a quarterback, that is his job and he’s doing a hell of a job already."
Per ora, dunque, un Jameis Winston praticamente perfetto: leader indiscusso e in grado di trasmettere entusiasmo agli altri rookie e desideroso di guidare la squadra verso un futuro diverso da quello disastroso degli ultimi tempi ed in particolare dell'ultima stagione. Speriamo che anche fuori dal campo da football la prima scelta assoluta confermi di avere intrapreso la strada verso la piena maturità, lasciandosi definitivamente alle spalle errori e sciocchezze che ne hanno sin qui "macchiato" la reputazione off-field, facendogli acquisire la fama di testa calda e ragazzo problematico.
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