L’auspicio è che con il 2011 si sia chiuso in maniera definitiva il breve ciclo di Raheem Morris alla guida dei Bucs, triennio che in futuro verrà ricordato più che altro per le tante rovinose sconfitte che hanno persino consentito di ritoccare record negativi che resistevano da oltre vent’anni… anyway, Morris o non Morris, have a nice 2012!
sabato 31 dicembre 2011
Happy New Year!
Si avvicina il nuovo anno e la speranza, per tutti noi che amiamo questi colori, è quella di vedere nel 2012 non soltanto qualche vittoria in più da parte dei "nostri" Bucanieri, ma soprattutto parecchie facce nuove in quel di Tampa, sia sul rettangolo di gioco che - in particolare - sulla sideline.
L’auspicio è che con il 2011 si sia chiuso in maniera definitiva il breve ciclo di Raheem Morris alla guida dei Bucs, triennio che in futuro verrà ricordato più che altro per le tante rovinose sconfitte che hanno persino consentito di ritoccare record negativi che resistevano da oltre vent’anni… anyway, Morris o non Morris, have a nice 2012!
L’auspicio è che con il 2011 si sia chiuso in maniera definitiva il breve ciclo di Raheem Morris alla guida dei Bucs, triennio che in futuro verrà ricordato più che altro per le tante rovinose sconfitte che hanno persino consentito di ritoccare record negativi che resistevano da oltre vent’anni… anyway, Morris o non Morris, have a nice 2012!
giovedì 29 dicembre 2011
"Black Monday" is coming...
Arriverà il 2 gennaio, all'indomani dell'ultima giornata di regular season, il cosiddetto “Black Monday”, tanto atteso da buona parte della tifoseria NFL. Si tratta infatti del giorno in cui verranno diramati i comunicati ufficiali da parte di quelle franchigie che intendono cambiare guida tecnica, e mediante i quali verranno ringraziati per il lavoro svolto e contestualmente sollevati dall'incarico numerosi allenatori NFL.
E tra essi dovrebbe proprio esserci anche il “nostro” (ancora per poco, speriamo) Raheem Morris, che si accinge a chiudere nel peggiore dei modi il suo triennio da Head Coach dei Tampa Bay Buccaneers. Il record finale di questa stagione sarà infatti un probabilissimo 4-12, con dieci (dicasi: d-i-e-c-i-!) sconfitte consecutive molte delle quali veri e propri “massacri”, e sarà sufficiente subire 25 punti ad Atlanta per battere un record negativo di franchigia, quello del maggior numero di punti subiti nel corso di una singola stagione (risalente al 1986).
Non male, considerato che Morris è anche il Defensive Coordinator di questa squadra. E per riuscire a battere record negativi che risalivano agli anni “arancioni”, beh, vuol dire che peggio di così proprio non si poteva fare.
Eppure c'è chi ancora difende Raheem; le esternazioni più recenti a suo favore provengono da Ronde Barber, ultimo di una lunga serie di giocatori ad avere perso una buona occasione per tacere, non essendo ormai più difendibile in alcun modo l'operato del peggior HC (e DC) dell'intera NFL.
E Morris sbaglia, a mio avviso, anche nel continuare a ripetere col sorriso sulle labbra che lui non si licenzierebbe mai; si sbaglia perché il suo operato è sotto gli occhi di tutti, perché nonostante il discreto materiale umano a sua disposizione la sua squadra assomiglia sempre più a una truppa allo sbando, e si sbaglia infine perché un HC/DC incapace perfino di motivare i suoi uomini affinché perdano solo le partite e non anche la faccia, dovrebbe prendere finalmente atto della realtà.
Se proprio non intende dimettersi - che è poi l'unica cosa sensata che Morris avrebbe dovuto fare ormai da parecchio tempo - quantomeno il buon Raheem farebbe bene ad avere il buon gusto di tacere. Tra l'altro, queste continue manifestazioni di supporto e di fiducia a suo favore da parte dei giocatori, costituiscono delle “aggravanti”, e anche di un certo peso. Infatti, se Morris ha combinato tutti questi disastri con l'appoggio della squadra, è meglio non pensare a cosa avremmo potuto assistere se il team gli avesse invece remato contro...
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Goodbye, Morris... |
Non male, considerato che Morris è anche il Defensive Coordinator di questa squadra. E per riuscire a battere record negativi che risalivano agli anni “arancioni”, beh, vuol dire che peggio di così proprio non si poteva fare.
Eppure c'è chi ancora difende Raheem; le esternazioni più recenti a suo favore provengono da Ronde Barber, ultimo di una lunga serie di giocatori ad avere perso una buona occasione per tacere, non essendo ormai più difendibile in alcun modo l'operato del peggior HC (e DC) dell'intera NFL.
E Morris sbaglia, a mio avviso, anche nel continuare a ripetere col sorriso sulle labbra che lui non si licenzierebbe mai; si sbaglia perché il suo operato è sotto gli occhi di tutti, perché nonostante il discreto materiale umano a sua disposizione la sua squadra assomiglia sempre più a una truppa allo sbando, e si sbaglia infine perché un HC/DC incapace perfino di motivare i suoi uomini affinché perdano solo le partite e non anche la faccia, dovrebbe prendere finalmente atto della realtà.
Se proprio non intende dimettersi - che è poi l'unica cosa sensata che Morris avrebbe dovuto fare ormai da parecchio tempo - quantomeno il buon Raheem farebbe bene ad avere il buon gusto di tacere. Tra l'altro, queste continue manifestazioni di supporto e di fiducia a suo favore da parte dei giocatori, costituiscono delle “aggravanti”, e anche di un certo peso. Infatti, se Morris ha combinato tutti questi disastri con l'appoggio della squadra, è meglio non pensare a cosa avremmo potuto assistere se il team gli avesse invece remato contro...
mercoledì 28 dicembre 2011
Davin Joseph convocato al Pro Bowl
Tra i convocati al Pro Bowl, che si disputerà il 29 gennaio all’Aloha Stadium di Honolulu, figura anche – incredibile ma vero! – un giocatore dei Tampa Bay Buccaneers. Si tratta della RG Davin Joseph, che insieme a due giocatori dei Saints, Evans e Nicks, comporrà il trio di Guardie chiamate per la NFC.
Il Pro Bowl è un partita dal fascino modesto, in pratica una amichevole di fine stagione, che tra l’altro si giocherà la settimana prima del Super Bowl dunque senza alcuni dei migliori protagonisti. Ad ogni modo credo sia comunque una bella soddisfazione per un giocatore essere chiamato a disputare questo “all-star game”, e dunque complimenti a Davin Joseph, che forse non si aspettava nemmeno lui di essere convocato, stando alle sue dichiarazioni dal sito ufficiale dei Bucs:
“It comes as a surprise,” said Joseph. “Up front, we’ve been working hard all year, just challenging each other, from Game One to Game 16. It wasn’t anything I really expected. We’ve all been playing good up front, and this is just a great representation of the group of guys I play with. I wouldn’t be here without them. I want to say thank you to God, number one, and of course thank you to my teammates and coaches, and everybody that has helped me this season.”

“It comes as a surprise,” said Joseph. “Up front, we’ve been working hard all year, just challenging each other, from Game One to Game 16. It wasn’t anything I really expected. We’ve all been playing good up front, and this is just a great representation of the group of guys I play with. I wouldn’t be here without them. I want to say thank you to God, number one, and of course thank you to my teammates and coaches, and everybody that has helped me this season.”
lunedì 26 dicembre 2011
Ronde Barber, il Bucaniere numero uno!
Con la partita di domenica prossima ad Atlanta, che potrebbe anche essere l’ultima della sua luminosa carriera, il CB Ronde Barber diventerà il giocatore dei Bucs ad avere disputato il maggior numero di match con la maglia di Tampa Bay: ben 225!
Attualmente Barber detiene a pari merito con un’altra leggenda - Derrick Brooks - il record di presenze a quota 224, ma tra sette giorni sarà proprio Ronde a diventare il Bucaniere numero uno di ogni epoca. Sono trascorsi quasi 15 anni dal 1997, quando Barber venne scelto da Tony Dungy al terzo giro del draft, dai Virginia Cavaliers.
Attualmente Barber detiene a pari merito con un’altra leggenda - Derrick Brooks - il record di presenze a quota 224, ma tra sette giorni sarà proprio Ronde a diventare il Bucaniere numero uno di ogni epoca. Sono trascorsi quasi 15 anni dal 1997, quando Barber venne scelto da Tony Dungy al terzo giro del draft, dai Virginia Cavaliers.

Il primo anno non fu semplice per Ronde, che giocò solamente una partita. Ma le cose cambiarono radicalmente a partire dalla stagione successiva, tanto che dal 1998 ad oggi – incredibile ma vero! – Ronde Barber non ha più saltato una sola partita!
Ronde detiene tantissimi record, non solo per quel che riguarda i Bucs ma anche a livello NFL, dove è il CB con più sack combinati ad intercetti. Per 5 volte convocato al Pro Bowl, tra i protagonisti del Super Bowl vinto dai Bucs a San Diego nel gennaio 2003, di Ronde Barber i tifosi di Tampa Bay credo ricorderanno per sempre una celebre giocata, che spalancò ai Bucs le porte del paradiso: l’intercetto da 92 yards ai danni di McNabb riportato in endzone a tre minuti dalla fine nella finale di Conference tra Eagles e Bucs giocata a Philadelphia, con Tampa Bay che sovvertendo il pronostico sfavorevole espugnò un campo tradizionalmente avverso, volando così a San Diego a vincere il Super Bowl n.XXXVII.Barber entrerà a far parte non solo del Ring of Honor dei Bucs ma quasi certamente anche della Hall of Fame di Canton; la sua eccezionale carriera sul campo ma anche il suo irreprensibile comportamento fuori dal rettangolo di gioco (aspetto questo non così scontato tra i giocatori di football...), lasciano pochi dubbi a questo proposito.
Numero 20 sulle spalle, numero 1 per tutto il resto. Ronde Barber, una leggenda in Red & Pewter!
sabato 24 dicembre 2011
American horror story
Il titolo di questo post (nonché di una famosa serie TV made in USA) riassume in maniera concisa quanto efficace la terribile stagione 2011 dei Tampa Bay Buccaneers. Una stagione che è stata un vero e proprio museo degli orrori, in cui tutto quello che poteva andare male…è andato persino peggio e che per fortuna volge ormai al termine. Ancora un’ultima sconfitta domenica prossima ad Atlanta e poi la stagione 2011 sarà in archivio.
L’ennesimo massacro dei derelitti Bucs (48-16 il risultato finale per i Panthers) ha ricalcato il solito copione. Difesa di Tampa Bay del tutto incapace a difendere tanto sul gioco di corsa (270 a 59 le yards guadagnate su corsa rispettivamente da Carolina e Tampa Bay!) che sui passaggi (3 TD pass per Newton, panchinato misericordiosamente da Rivera nell’ultimo quarto). Ed attacco pasticcione e impreciso, che anche oggi ha regalato ben 4 possessi (a zero) agli avversari, a partire dal fumble di Blount nel primo gioco della partita dell’attacco dei Bucs.
Ormai assistere ad un match di Tampa Bay anziché un piacere è diventato un vero e proprio supplizio, dall’esito scontatissimo. Contro chiunque si giochi, l'esito finale sarà comunque di tanto (gli avversari) a poco (i Bucs). E Tampa Bay si dimostrerà generosa con qualsiasi squadra, regalando possessi con fumble e intercetti, oltre che fare omaggio di tantissime yards con penalità di ogni tipo.
Come detto, bisognerà aspettare ancora una settimana dopodiché – una volta chiuso il 2011 con un “brillante” record di 4-12 e ben dieci sconfitte consecutive! - ci sarà solamente da attendere il comunicato ufficiale della Proprietà con cui verranno sollevati dall’incarico gli incapaci che attualmente dirigono le operazioni dalla sideline.
Nel frattempo, che si vergognino – e molto – tutti coloro che hanno disonorato la nostra maglia in questi ultimi due mesi, a partire dal coaching staff mai una volta in grado di trovare le contromosse per salvare quantomeno la faccia, passando per i giocatori il cui impegno sul terreno di gioco è pari allo zero assoluto, per chiudere con la Proprietà che sino ad ora mi pare abbia brillato unicamente per l’assordante silenzio con cui ha passivamente accompagnato i Bucs nel burrone in cui sono sprofondati…
L’ennesimo massacro dei derelitti Bucs (48-16 il risultato finale per i Panthers) ha ricalcato il solito copione. Difesa di Tampa Bay del tutto incapace a difendere tanto sul gioco di corsa (270 a 59 le yards guadagnate su corsa rispettivamente da Carolina e Tampa Bay!) che sui passaggi (3 TD pass per Newton, panchinato misericordiosamente da Rivera nell’ultimo quarto). Ed attacco pasticcione e impreciso, che anche oggi ha regalato ben 4 possessi (a zero) agli avversari, a partire dal fumble di Blount nel primo gioco della partita dell’attacco dei Bucs.
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LaFell brucia Biggers e segna un TD da 91 yards |
Come detto, bisognerà aspettare ancora una settimana dopodiché – una volta chiuso il 2011 con un “brillante” record di 4-12 e ben dieci sconfitte consecutive! - ci sarà solamente da attendere il comunicato ufficiale della Proprietà con cui verranno sollevati dall’incarico gli incapaci che attualmente dirigono le operazioni dalla sideline.
Nel frattempo, che si vergognino – e molto – tutti coloro che hanno disonorato la nostra maglia in questi ultimi due mesi, a partire dal coaching staff mai una volta in grado di trovare le contromosse per salvare quantomeno la faccia, passando per i giocatori il cui impegno sul terreno di gioco è pari allo zero assoluto, per chiudere con la Proprietà che sino ad ora mi pare abbia brillato unicamente per l’assordante silenzio con cui ha passivamente accompagnato i Bucs nel burrone in cui sono sprofondati…
venerdì 23 dicembre 2011
Happy Holidays!
I Bucs si avviano a giocare (meglio: a perdere...) le ultime due partite di questa disgraziata regular season 2011, ed il morale di noi che amiamo il Red & Pewter è indubbiamente molto basso... meno male che a risollevarlo (il morale) però ci pensano loro, le nostre cheerleaders, indiscusse MVP di questa brutta annata. E quindi, Happy Holidays a tutti Voi da parte mia, ma soprattutto, da parte loro...!
giovedì 22 dicembre 2011
Le cuffie di Mark Dominik
Nel corso della partita di sabato scorso vs Dallas, le telecamere hanno inquadrato il GM dei Bucs, Mark Dominik, che assisteva alla partita dalla tribuna, più precisamente dal box generalmente occupato dagli assistenti allenatori. Ebbene, Dominik che seguiva attentamente il match con l’ausilio di un binocolo, aveva in testa le classiche “cuffie” della Motorola, identiche a quelle che aveva anche Morris sulla sideline.
Su forum e siti d’olltreocaeano si erano diffuse voci di ogni tipo sul perché il GM indossasse simile cuffie durante la partita e soprattutto su che cosa Mark Domink comunicasse, e a chi.
A precisa domanda su che cosa ci faccesse Dominik con le cuffie in testa, Morris prima l’ha messa simpaticamente sul ridere "He actually calls every offensive play and every defensive play,'' Morris quipped. "So under fire is Mark Dominik", per poi chiarire che è in realtà la prassi, che nel corso delle partite il GM segnali a Morris se sia il caso o meno di gettare in campo il fazzoletto rosso per chiamare un challenge, oltre ad aggiornare la sideline sulla situazione infortunati, sia dei Bucs che della squadra avversaria.
Direttamente dal St. Petersburg Times, queste le parole di Morris:
"No, Mark Dominik handles injuries for me on both sides of the ball. (Trainer) Todd (Toriscelli) is able to call up to Mark Dominik and Mark Dominik is able to call down and say, "Raheem, you lost this guy for a series, you lost that guy for a series.' Hey, (Rah), I think Romo is limping.' I wished he had said that but he didn't. Things of that nature.
"He tells me everybody who potentially may be hurt on the other team, what's going on. When (Matt) Schaub got hurt, he was the first person to know at the stadium. He let me know right away. "I don't know if he's coming back.' He ended up coming back and then left after our game. Great.'
Su forum e siti d’olltreocaeano si erano diffuse voci di ogni tipo sul perché il GM indossasse simile cuffie durante la partita e soprattutto su che cosa Mark Domink comunicasse, e a chi.
A precisa domanda su che cosa ci faccesse Dominik con le cuffie in testa, Morris prima l’ha messa simpaticamente sul ridere "He actually calls every offensive play and every defensive play,'' Morris quipped. "So under fire is Mark Dominik", per poi chiarire che è in realtà la prassi, che nel corso delle partite il GM segnali a Morris se sia il caso o meno di gettare in campo il fazzoletto rosso per chiamare un challenge, oltre ad aggiornare la sideline sulla situazione infortunati, sia dei Bucs che della squadra avversaria.
Direttamente dal St. Petersburg Times, queste le parole di Morris:
"No, Mark Dominik handles injuries for me on both sides of the ball. (Trainer) Todd (Toriscelli) is able to call up to Mark Dominik and Mark Dominik is able to call down and say, "Raheem, you lost this guy for a series, you lost that guy for a series.' Hey, (Rah), I think Romo is limping.' I wished he had said that but he didn't. Things of that nature.
"He tells me everybody who potentially may be hurt on the other team, what's going on. When (Matt) Schaub got hurt, he was the first person to know at the stadium. He let me know right away. "I don't know if he's coming back.' He ended up coming back and then left after our game. Great.'
martedì 20 dicembre 2011
Talib in IR, Haye a roster
Movimenti di fine stagione nel roster dei Bucs in vista delle ultime due partite, le trasferte a Carolina e ad Atlanta. E' stato inserito in IR il CB Aqib Talib (hamstring), che ha quindi giocato sabato scorso vs Dallas la sua ultima partita stagionale. Se quella con i Cowboys è stata anche l'ultima partita di football in assoluto per lui lo sapremo a marzo, quando Talib affronterà il processo per tantato omicidio, e nel quale rischia parecchi anni di carcere.
Il posto di Talib è stato preso nel roster dei 53 da una vecchia conoscenza: si tratta del DT Jovan Haye, 29 anni e già per tre stagioni a Tampa Bay (dal 2006 al 2008). Dopo due anni con i Tennessee Titans e una breve permanenza a Detroit, Haye ritorna ai Bucs per queste ultime due partite. Anziché sostituire Talib con un pari ruolo, si è deciso di irrobustire la linea difensiva, visto il già elevato numero di CB a roster. E le prossime partite, con Talib out, serviranno proprio per valutare meglio i vari Lewis, Gaitor, Mack, Biggers, e per cercare di capire se almeno uno tra questi potrà essere chiamato a recitare un ruolo da protagonista l'anno prossimo, visto che i due CB ad oggi titolari - Aqib Talib e Ronde Barber - per motivi diversi (processo per il #25 e pensione per il #20) difficilmente li rivedremo su un campo da football anche nel 2012.
Il posto di Talib è stato preso nel roster dei 53 da una vecchia conoscenza: si tratta del DT Jovan Haye, 29 anni e già per tre stagioni a Tampa Bay (dal 2006 al 2008). Dopo due anni con i Tennessee Titans e una breve permanenza a Detroit, Haye ritorna ai Bucs per queste ultime due partite. Anziché sostituire Talib con un pari ruolo, si è deciso di irrobustire la linea difensiva, visto il già elevato numero di CB a roster. E le prossime partite, con Talib out, serviranno proprio per valutare meglio i vari Lewis, Gaitor, Mack, Biggers, e per cercare di capire se almeno uno tra questi potrà essere chiamato a recitare un ruolo da protagonista l'anno prossimo, visto che i due CB ad oggi titolari - Aqib Talib e Ronde Barber - per motivi diversi (processo per il #25 e pensione per il #20) difficilmente li rivedremo su un campo da football anche nel 2012.
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