domenica 9 dicembre 2018

Vincono i Saints per 28-14, dura tre quarti il sogno dei Bucs


E' durato tre quarti il sogno dei Bucs di sgambettare i New Orleans Saints, entrati in campo forse convinti di spazzare via in scioltezza Tampa Bay e ritrovatisi invece a dover rincorrere sino all'ultimo periodo la squadra di casa, scesa in campo per la seconda domenica consecutiva indossando la divisa "all red". 

Purtroppo, a partire dal terzo quarto, che pure era iniziato bene per i Bucs con un fumble recuperato, i Saints hanno preso il controllo del match, limitando l'attacco di Tampa Bay e andando ripetutamente a segno, realizzando nel secondo tempo un parziale di 25-0.

I Bucs pagano a caro prezzo i due errori su due tentativi nei FG (Santos ha sbagliato sia dalle 40 che dalle 46 due FG abbastanza "facili", evidentemente la maledizione dei kicker continua), oltre ad un punt di Anger bloccato, che ha in pratica ha consegnato ai Saints tutta l'inerzia della partita. E poi, il black-out dell'attacco guidato da Winston, che nel secondo tempo non ha combinato praticamente nulla.

Si è vista dunque una partita a due facce stasera, con un tempo per parte; purtroppo per Tampa Bay,  Winston e compagni non hanno concretizzato come avrebbero dovuto fare quando il match stava andando dalla loro parte, a differenza di  Brees e soci che nel secondo tempo hanno messo la freccia sorpassando i Bucs e chiudendo il match con due TD di margine sul 28-14.

Da segnalare, nel gioco su corsa, l'assenza totale di portate da parte di Ronald Jones, evidentemente considerato oramai del tutto inadatto a tenere il campo da parte del coaching staff, se non nei giochi di special team. Che il rookie da USC si rivelasse un flop così clamoroso se lo aspettavano davvero in pochi. 

Peccato, perché non avere un solido gioco su corsa obbliga i Bucs ad un gioco monocorde basato sui lanci di Winston, che stasera si è limitato ad eseguire il "compitino", senza forzare anche quando sarebbe stato forse il caso, a partita compromessa, di andare un po' più spesso sul profondo, nonostante l'assenza di Desean Jackson ed un Chris Godwin meno puntuale del solito nel ricevere il pallone.

Finisce dunque come da pronostico al Raymond James Stadium, se non altro ci siamo tolti la piccola soddisfazione di tenere a distanza i Saints per tutto il primo tempo, facendo sudare a New Orleans una vittoria che alla vigilia del match erra data per scontata. 

Adesso rimangono tre partite, le due trasferte di Baltimore e Dallas e l'ultimo match al RJS contro i derelitti Falcons. In teoria dovrebbe essere alla nostra portata solo il match con Atlanta, vedremo se i Bucs ci regaleranno qualche altra sorpresa nei match - sulla carta proibitivi - contro Ravens e Cowboys.

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