domenica 20 novembre 2016

Bucs concreti e vincenti: espugnata Kansas City!

I Bucs che non ti aspetti - attenti, concreti, concentrati 60 minuti su 60 - vanno a vincere nell'impianto più difficile da espugnare di tutta l'NFL, quell'Arrowhead Stadium in cui i Chiefs erano reduci da dieci W consecutive, mettendo a segno il "colpaccio" che davvero in pochi si attendevano da questa insidiosa trasferta.

Certo, è importante rimanere con i piedi ben saldati a terra senza esaltarsi eccessivamente, però fa davvero piacere che dopo la convincente vittoria contro Chicago sia arrivata stasera un'altra W contro un team ben più quotato come i KC Chiefs.

E la W è arrivata nonostante le assenze di due elementi importanti della OL - Kevin Pamphile e Evan Smith - senza dimenticare che in pratica per tutto il match i Bucs hanno dovuto rinunciare al CB Brent Grimes, peraltro sostituito più che degnamente da un redivivo Alterraun Verner.

Ma andiamo con ordine: primo tempo molto equilibrato, con entrambe le squadre che producono drive molto lunghi anche se fanno fatica a capitalizzare una volta arrivati nella red zone: si va al riposo con KC avanti di 1 punto, ma con i Bucs bravi ad aprire il secondo tempo con un altro drive sostanzioso che li porta a mettere il FG del sorpasso.

E all'inizio dell'ultimo periodo, quando i Chiefs sono ad un passo dal mettere a segno il TD del contro-sorpasso, ecco la giocata del match: Alex Smith lancia in endzone, tutti si aspettano il TD e invece... intercetto di Chris Conte! Che peraltro non si accontenta e corre palla in mano per 50 yards, prima di essere placcato dagli avversari!

Winston capitalizza il turnover lanciando al TE Alan Cross il TD del +9, Kansas City prova la disperata rimonta arrivando a -2, ma le speranze dei padroni di casa si infrangono su un terzo e crucialissimo dovwn convertito dai due migliori giocatori dei Bucs: Winston to Evans, first down, e Tampa Bay ritorna in Florida con una W tanto bella quanto inattesa.

Menzione di merito per Jameis Winston (24 su 39 per 331 yards e 1 TD), che a parte un maldestro fumble ad inizio partita non ha sbagliato nulla, ha convertito tantissimi terzi down  tra cui quello decisivo per la W, e anche se questa sera Jameis non ci ha regalato big plays o giocate spettacolari, il ragazzo è stato concreto e preciso quando contava, nei momenti chiave che hanno fatto la storia della partita.

E poi nota di merito - quando ci vuole, ci vuole! - per il kicker Roberto Aguayo, oggi infallibile: oltre all'XP ha infilato tra i pali anche 4 FG su 4 tentativi, magari da distanze non siderali (31, 22, 41 e 36 yards), però fino a poche domeniche fa Aguayo sbagliava (di molto) anche gli XP, stasera invece ha calciato proprio bene, in mezzo ai pali, non lambendoli pericolosamente come ci aveva abituato nei primi match stagionali... speriamo continui così, avere un K affidabile è davvero di importanza capitale in partite combattute come quella di stasera.

Bene anche la difesa, che ha contenuto l'attacco dei Chiefs concedendo poco o nulla, e anche qui dobbiamo segnalare come Chris Conte - sì, proprio quel Conte che tutti avremmo spedito altrove fino a un paio di domeniche fa - dopo il big play messo a segno contro Chicago si sia ripetuto stasera, con quell'intercetto in endzone che ha significato davvero molto per la W dei Bucs.

Ritenere che questa W rappresenti l'inizio di un "turnaround", e che sia un punto di svolta per i Tampa Bay Buccaneers di Dirk Koetter credo sia decisamente prematuro, certo è che dopo 10 partite il record dice 5-5, la vetta della NFC South dista una sola vittoria, e questa squadra mi sembra stia diventando sempre più concreta, ci sono meno errori, meno penalità stupide (il marchio di fabbrica dei Bucs pasticcioni, perdenti e inguardabili che tanto bene conosciamo) e anche quella difesa che aveva iniziato malissimo la stagione prendendo 30 punti a partita sembra essersi data una bella registrata.

Abbiamo smesso di fare regali, se gli avversari vogliono mettere punti sul tabellone se li devono sudare, e se a ciò si aggiunge un attacco fluido e produttivo (Martin è parso ancora un po' indietro, ma comunque in crescita rispetto a domenica scorsa), con una linea che sopperisce bene alle assenze di giocatori importanti e può permettersi di buttare nella mischia un rookie come Caleb Benenoch senza accusare il colpo, beh, che altro dire...

...godiamoci questo momento, anche perché era davvero da troppo tempo che a fine novembre i Bucs non si trovavano con un record non perdente: 5-5, e domenica prossima al Raymond James Stadium arrivano i Seattle Seahawks, per quello che probabilmente sarà il match della verità per Tampa Bay, per capire se le W contro Chicago e KC sono state episodiche soddisfazioni, oppure se questi Bucs stanno, lentamente, ritornando ad essere un "vero" team di football...

2 commenti:

  1. Daje. Felicissimo di essere stato smentito dai nostri ragazzi. Non aggiungo altro al tuo articolo, hai detto tutto esattamente come avrei fatto io. Ah, una cosa: passrush non pervenuta stasera, non abbiamo neanche sfiorato AS11. Ma è andata bene lo stesso.
    Grandi ragazzi, stasera una volta tanto andiamo a letto contenti e soddisfatti.
    Chissà se prevedere un'altra rullata sabato prossimo...........

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    1. analisi di star che dice gia tutto. Mi piace sottolineare 2 cose però:
      1) la prova di Donovan Smith e Demar Dotson. Piu volte durante la telecronaca han sottolineato come i nostri OT han bloccato gli ottimi edge rusher di KC.

      2) Shorts, Humphries e Shepard. Bravissimi tutti e 3. Per noi è importante che non tutto debba passare sempre e solo per Evans per muovere la catena. Ieri gli altri wr han risposto benissimo, tenendo anche palloni non facili. Molto molto bravi.

      Chris

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