domenica 5 novembre 2017

Saints sul velluto, Bucs non pervenuti

Come da facile pronostico, il match del Superdome si è rivelato poco più di un tranquillo allenamento per i Saints, che hanno agevolmente travolto i Bucs, squadra sempre più impresentabile e sempre più simile alle peggiori edizioni "all time" di questo team.

Ricordate, per citare esempi recenti, i Bucs di Raheem Morris (2011) o quelli di Lovie Smith (2014)?

Ecco, per certi versi la situazione attuale è ancora più sconfortante, visto che oggi sulla carta non mancano i buoni giocatori a differenza dei modesti interpreti presenti nei team del 2011 e del 2014, mentre sul campo sembra sempre di assistere a partite tra professionisti (gli altri) e dilettanti (i Bucs).

Poi, come spesso accade in casi simili, ci si mette anche la sfortuna, con Jameis Winston - che rimane comunque uno dei pochi punti fermi di Tampa Bay da cui bisognerà ripartire - costretto a rimanere a bordocampo per l'intero secondo tempo, a causa dei noti problemi alla spalla. Senza parlare del nervosismo sulla sideline, vedi la rissa col fallaccio di Mike Evans a partita ormai strapersa o dell'infortunio, che è sembrato abbastanza serio, che ha colpito il DE William Gholston.

Sul match, meglio stendere un velo pietoso. Bucs mai in partita e asfaltati dal primo all'ultimo minuto. Soliti problemi, con le due linee non pervenute: malissimo sia la OL incapace di proteggere Winston e di aprire varchi per le corse, così come la DL, incapace anche solo di avvicinarsi a Brees e se poi iniziamo anche a farci bloccare i punt...

Bene, anzi malissimo. E domenica prossima verranno a "banchettare" al Raymond James Stadium i NY Jets di due nostre vecchie conoscenze, McCown e Seferian-Jenkins; mentre i Bucs, tanto per cambiare, sono in corsa per il "solito" traguardo: la first pick overall del prossimo draft. Che tristezza... :-(

1 commento:

  1. Bah. Non so nemmeno da dove cominciare con le critiche, salto direttamente.

    #mainagioia

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