domenica 26 novembre 2017

I Bucs resistono un quarto, poi è tutto facile per Atlanta

Le due vittorie contro Jets e Dolphins non avevano illuso nessuno, ma dopo queste recenti W consecutive, stasera si sperava quantomeno di assistere ad una prestazione "tosta" da parte dei Bucs, contro una squadra come i Falcons, forte ma non ai livelli eccelsi della scorsa stagione.

Invece, come al solito, quando da Tampa Bay ci si aspetta un passo in avanti ecco arrivare un passo indietro, ossia una prestazione senza nerbo, molle, in cui Julio Jones, ma anche Sanu, hanno brutalizzato la secondaria dei Bucs, con la difesa in difficoltà anche a limitare il gioco su corsa dei Falcons, nonostante l'assenza di Freeman.

In attacco, poco o nulla se non i due TD su corsa realizzati da Barber, con una linea offensiva peraltro alle prese con infortuni a ripetizione (tra l'altro ci sono da registrare "concussion" anche per Doug Martin e T.J. Ward) e con Fitzpatrick ritornato quello che ben conosciamo, il mestierante che non commette errori gravi ma da cui non ci si possono aspettare le giocate che risolvono la partita.

Poi, come sempre accade quest'anno, anche oggi a partita ormai compromessa è arrivato il solito quanto inutile e tardivo tentativo di rimonta da parte di Tampa Bay, che naturalmente non ha dato buoni frutti, esaurendosi di fatto in una mancata conversione di 4th and 1.

Purtroppo i Bucs sono questi: forti con i deboli (non a caso le W sono arrivate tutte contro avversari modesti dai record perdenti quali Chicago, Miami, Giants e Jets) mentre con le altre squadre (compresi i Falcons di stasera) è sempre andato in scena il solito copione: si finisce sotto di tanto a poco, si cerca una vana rimonta che mai una volta va a buon fine e si ritorna a casa con l'immancabile sconfitta.

Tampa Bay Buccaneers edizione 2017, in sintesi: la mediocrità nella sua massima espressione! 

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