lunedì 12 maggio 2014

Che draft è stato? Parlano Jason Licht e Lovie Smith

Mike Evans con Jason Licht e Lovie Smith
Che draft è stato quello conclusosi un paio di giorni fa, per i Tampa Bay Buccaneers?

A cercare di dare una risposta ci provano direttamente i due "autori" del draft dei Bucs, e cioè i responsabili delle chiamate che hanno portato i 6 nuovi rookie a One Buc Place.

Direttamente dal sito ufficiale, il GM Jason Licht e l'HC Love Smith hanno risposto a quelle domande che un po' tutti noi tifosi ci siamo fatti, dal perché alla fine non sia stato scelto quel QB che sembrava dovesse essere l'obiettivo principale del draft dei Bucs, alle ragioni per cui la linea offensiva sia stata sì rinforzata, meno però di quanto fosse lecito aspettarsi...

Parola dunque a Licht & Smith, con una sintesi delle loro dichiarazioni "virgolettate" tratte da Buccaneers.com, che qui trovate tradotte in italiano (la versione integrale, e in inglese, si trova come detto sul sito dei Bucs).

Jason Licht

(Sul futuro di Mike Glennon con Tampa Bay)
“Siamo tutti molto contenti di Mike, anche Josh (McCown) è entusiasta di Mike. E a proposito di Josh, si parla spesso della sua leadership. McCown è davvero un allenatore in più e sta lavorando affinché Mike possa migliorare e la cosa sta funzionando. C'è molto interesse per Mike (da parte di altre squadre) ma vogliamo che lui rimanga con noi. Vogliamo continuare a lavorare con Mike e siamo molto fiduciosi circa il suo futuro. So che nella Lega Mike gode di ottima reputazione e in molti credono che abbia prospettive molto interessanti davanti a sè".

(Sulla profondità del reparto delle Guardie)
"Oggi siamo messi meglio, ma oggi abbiamo solo sistemato un pezzo del puzzle... abbiamo la offseason, abbiamo la preseason, abbiamo i camp e dovremo sfruttare tutte le opportunità per continuare a cercare di migliorare questo reparto. Roma non fu costruita in un giorno, e anche qui di lavoro da fare ce n'è ancora molto".

(Sull'avere scelto solo giocatori dell'attacco)
"C'erano alcuni reparti in cui volevamo migliorare. Sentivamo di dover sfruttare il draft per diventare più grossi, più veloci, e più atletici. Josh McCown dopo il draft mi ha inviato questo sms: "Se per quest'anno a Natale volevi ricevere qualcosa di più di una semplice cartolina di auguri, missione compiuta!" Josh è soddisfatto del lavoro che il nostro staff ha fatto. E so che lo stesso discorso vale anche Mike Glennon, anche lui davvero molto contento del nostro draft".

(Sulla situazione a livello di RB, dopo l'arrivo di Charles Sims)
"Il nostro piano, a livello di RB, per adesso è quello di portarli tutti quanti al training camp. Stiamo cercando di valutare quali siano le soluzioni migliori per noi e comunque non c'è fretta di separasi da qualcuno che potrebbe essere ancora un pezzo importante della nostra squadra."


Lovie Smith 

(Sul tipo di draft svolto dai Bucs) 
"Non avevamo pianificato di portare a termine un draft tutto "offensivo" ma avevamo un ranking dei migliori prospetti che volevamo seguire e sono davvero molto soddisfatto di tutti e sei i giocatori che abbiamo scelto. Cominciando, ovviamente, da Mike Evans per finire con Robert Herron. Sapevamo che uno dei nostri need principali riguardava la posizione del ricevitore ma siamo stati in grado anche di aggiungere altri buoni giocatori, ad esempio a livello di TE con Austin Seferian-Jenkins, un ragazzo che non potevamo lasciarci sfuggire".

(Sul draft relativo alla linea offensiva)
"A proposito della linea offensiva, avevamo un piano preciso. Sapevamo che dovevamo colmare un need ben definito, relativo alla nostra OL. George Warhop (il coach della OL) ha svolto degli allenamenti prima del draft con Edwards e ne è rimasto entusiasta. Kevin Pamphile è venuto qui prima del draft e abbiamo avuto la possibilità di vederlo; ci siamo resi conto che si tratta davvero di un buon prospetto per quella posizione".
"Dopo il primo giorno del draft, in cui non avevamo rinforzato la OL, c'era un po' di preoccupazione. Persino mio nipote era un po ' preoccupato per la situazione della linea offensiva, proprio come voi ragazzi (rivolgendosi ai giornalisti). Ma ancora una volta, avevamo un piano, siamo stati in grado di affrontare la situazione, e comunque non sono tutti giocatori scelti al primo round quelli che poi finiscono a giocare da titolari in una linea offensiva, e questi due giocatori che abbiamo draftato (Edwards e Pamphile) hanno la possibilità di fornire un contributo importante".

(Sull'aver visionato molti QB prima del draft e avere dato fiducia a Mike Glennon)
"Abbiamo visionato molti giocatori in ruoli diversi, prima del draft. Abbiamo usato tutti questi incontri perché volevamo renderci conto di cosa ci fosse là fuori. E quando si ha la possibilità di fare dei paragoni e dei confronti, è bene sfruttare l'occasione. Abbiamo visionato tanti buoni quarterback e molti di loro potranno giocare, e a buon livello, in NFL. Ma non ho avuto la possibilità di conoscerli davvero e vederli in azione come ho invece visto Glennon, che ha tutte le qualità che si richiedono a un QB di valore... confermo che è Josh McCown il nostro QB starter, ma apprezzo molto Mike Glennon che credo abbia ottime possibilità di avere una carriera molto buona in NFL".

(Sulle qualità principale del WR Robert Herron)
"La qualità principale di Herron? 4.31 sulle 40 yards... grande velocità, ottima rapidità. Mi ha detto che sta lavorando anche sui ritorni di punt. Marcus Arroyo, il nostro allenatore dei QB, lo ha allenato a Wyoming, quindi sapevamo un po' di cose su questo giocatore. Herron ci dà una dimensione diversa. Si guarda a Vincent, si guarda a Mike - ricevitori grandi e veloci - ma quello che ci serviva nello slot era un giocatore proprio come Herron, dotato di quella sua particolare rapidità".

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