martedì 13 maggio 2014

Brett Smith, non esattamente un "franchise QB"...

Il QB Brett Smith
A draft terminato, lo possiamo dire: quel vecchio volpone di Lovie Smith si era divertito, nelle settimane che hanno preceduto le scelte dei nuovi rookie, a innalzare metri di cortine fumogene, "smokescreen" che neanche il Raheem Morris del 2009, che pure per mascherare la volontà di draftare Freeman aveva ingaggiato Byron Leftwich allo specifico scopo di mascherare l'intenzione di scegliere un QB....

Dichiarazioni di segno opposto, ma sempre di smokescreen si trattava,  per Lovie: "Al draft sceglieremo il prossimo franchise QB" aveva ripetuto più volte l'ex HC dei Bears, lasciando intendere - a chiare lettere, non certo velatamente - che Mike Glennon non rientrava nei piani nè suoi nè in quelli dell'OC Tedford e che dunque per il buon Mike i giorni a Tampa erano destinati a concludersi proprio in concomitanza del draft, nel corso del quale una trade avrebbe senz'altro visto protagonista il QB da NC State...

E invece no: nonostante un draft offensivo al 100%, nessun rookie scelto da Licht e Smith è un QB, e tutto sommato direi che è stato giusto così: con un veterano di esperienza (McCown) e un giovane il cui potenziale è ancora tutto da scoprire (Glennon) non c'era onestamente un bisogno primario di un altro QB, quanto di rinforzare altri reparti. Niente altro che "smokescreen", dunque, e cioè chiacchiere tese a nascondere gli interessi reali dei Bucs e a confondere le idee alle altre squadre sulle effettive strategie di Tampa Bay.

A dire il vero, però... un nuovo QB è arrivato ai Bucs, dopotutto! Anche se sembra un po' (tanto) difficile che l'undrafted rookie Brett Smith, compagno di squadra a Wyoming della sesta scelta Herron, possa mai diventare un franchise QB... anzi, sarebbe già tantissimo se alla fine Smith riuscisse a strappare a Mike Kafka il ruolo di terzo quarrterback alle spalle di McCown e Glennon.

Il Tampa Bay Times riporta alcune dichiarazioni rilasciate da Brett Smith; e subito è inevitabile parlare della "connectuion" che lega il QB Smith al WR Herron, due prodotti di Wyoming approdati a Tampa; ecco a questo proposito le parole di Brett Smith:
"We talked about this since we first got to college," said Smith, who ran a 40-yard dash in 4.51 seconds at his pro day, 0.1 better than the fastest quarterback at the combine. "So it's pretty amazing we're at the same place."

Brett Smith è convinto di avere un futuro nell'NFL e farà di tutto per dimostrare al CS quelle che sono le sue effettive qualità:
"I take a lot of pride in my work ethic," Smith said. "I want to show them how important this is to me, how much it means to me to be on this team, to fulfill whatever role they want me to."

Alto 1,85 m. per 93 kg., Smith è reduce da una stagione di college football nel corso della quale non sono mancati i momenti da ricordare; ad esempio - nonostante la sconfitta per 34-37 - le  383 yards e i 4 TD lanciati contro Nebraska, o la vittoria in overtime per 59-56 contro Hawaii, in cui Brett guidò il suo attacco a guadagnare 640 yards di total offense, di cui 498 su passaggio con 7 TD pass e anche 1 TD su corsa...

Ecco, la vita tra i PRO sarà un po' più dura per Brett Smith, che non incontrerà più avversari "collaborativi" come Hawaii; ma come dicevamo prima, se a settembre l'ex QB di Wyoming sarà riuscito ad entrare tra i 53 che inizieranno la stagione avrà già raggiunto un grande risultato;  per il "franchise QB", invece, se ne riparlerà eventualmente tra un anno, in occasione del draft 2015 (a meno che, un po' a sorpresa, non si scopra di avercelo in casa il QB del futuro: Mike Glennon!).

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