Ci hanno provato fino alla fine i ragazzi di Lovie Smith ad uscire dal Bank of America Stadium con la terza W stagionale, ma anche contro questi Carolina Panthers tutt'altro che irresistibili, soprattutto considerata l'assenza di Cam Newton, l'esito del match è stato quello abituale, per i Bucs 2014: ennesima L...
Quella tra Carolina e Tampa Bay è stata una partita di modesto livello tra due team dagli evidenti limiti, con i Panthers che comunque, grazie al pessimo livello della NFC South di quest'anno, sono ancora in pienissima corsa per un posto nei playoff, e che alla fine hanno complessivamente meritato di vincere la partita di stasera.
Che Bucs sono stati quelli scesi in campo a Charlotte?
Più o meno si è trattato della solita partita disputata quest'anno da Tampa Bay. Primo tempo "decente" e terminato addirittura in vantaggio, grazie ad una difesa attenta nel limitare in più occasioni l'attacco dei Panthers ai 3 punti del FG anziché concedere un TD e con l'attacco che pur combinando poco o nulla era comunque riuscito a mettere a segno un paio di big plays, la corsa per 63 yards di Doug Martin e il bel TD realizzato da Mike Evans con una splendida ricezione in endzone dal coefficente massimo di difficoltà.
Poi, nel secondo tempo, abbiamo rivisto i soliti Bucs "pasticcioni", quelli che commettono fumble, fanno una fatica tremenda a chiudere un primo down e non riescono a mettere mai in difficoltà il QB avversario. E soprattutto, che continuano a giocare con un QB i cui limiti sono sempre più evidenti. Tanto è vero che il match sbiadito ed incolore di McCown è stato in parte riscattato da un TD su corsa quando, non riuscendo a trovare un ricevitore libero, l'ex giocatore dei Bears si è messo la palla sotto il braccio e si è fiondato in endzone.
Il TD su corsa e una buona tenuta fisica nonostante i parecchi colpi ricevuti anche stasera sono state le cose migliori di McCown; perché in quanto a precisione sui passaggi e capacità di proteggere il pallone dai colpi dei difensori avversari alla ricerca di un turnover, siamo alle solite: troppi passaggi sparacchiati a caso, due fumble persi, insomma, il solito mediocre McCown. Poi è chiaro: non è (solamente) a causa del QB se i Bucs le perdono tutte, di sicuro però se speriamo che sia questo giocatore a caricarsi la squadra sulle spalle e a guidare i Bucs alla W, beh, aspetta e spera...
Rimanendo all'attacco, Doug Martin ha sfiorato le 100 yards grazie ad una corsa da 63 yards ad inizio partita, ma per il resto i suoi guadagni sono stati contenuti. Anche Mike Evans, splendido TD a parte, si è notato più che altro per avere fatto a sportellate per tutto l'incontro con il CB #24 dei Panthers, chiudendo il match con sole due ricezioni.
In difesa, da segnalare l'infortunio di Gerald McCoy uscito per un problema al ginocchio nella prima parte del match. Per il resto, solita difficoltà ormai cronica nel non riuscire mai a mettere pressione sul QB avversario, con Anderson che senza problemi ha sempre potuto potuto pescare il giocatore più libero e meglio piazzato, in particolare l'accoppiata formata dal WR Benjamin e dal TE Olsen, 18 ricezioni e oltre 200 yards in combinato per questi due giocatori, vere spine nel fianco per tutto il match per la difesa dei Bucs.
Se non altro stasera abbiamo evitato di prendere i soliti 30 punti, e tutto sommato si è trattato di una sconfitta "onorevole" (e quest'anno è già tanto), anche se l'impressione è che la partita fosse sempre in controllo da parte dei Panthers, a cui è bastato dare un filo di gas per portarsi a casa la vittoria.
Archiviata dunque la sconfitta numero 12 in 14 partite, c'è davvero poco altro da aggiungere, se non che continua - con Tampa Bay in pole position - la corsa verso la first pick overall, ormai l'unico obiettivo rimasto a questi derelitti Bucanieri edizione 2014...
Una domenica di normale amministrazione...
RispondiEliminaL'impressione è che i Bucs stasera ci abbiano anche provato, mettendoci impegno e buona volontà, ma i limiti di questa squadra sono troppi e troppo evidenti per sperare di vincere sia pure contro questi assai modesti Panthers, peraltro stasera guidati da un QB – Derek Anderson – che rivaleggia con McCown in quanto a mediocrità...
RispondiEliminaFinchè le nostre linee saranno queste, non andremo da nessuna parte, e le prenderemo anche da squadrette mediocri e con assenze importanti.
RispondiEliminaPrepariamoci anche per l'anno prossimo eh: in FA Smith strapagherà qualche altro prepensionato che verrà a sollazzarsi al calduccio della Florida senza sbattersi troppo; al Draft butterà la 1st overall per un QB mezzo runningback che farà la fine di Glennon...
Mamma mia che ottimismo.
RispondiEliminaE cmq se dovessimo chiamare Mariota (se) metteremmo finalmente un po di talento alle spalle del nostro centro. Ma l'avete qualche partita del qb di Oregon? Perche ridurlo ad un qb mezzo rb non da questa sensazione.
E cmq abbiamo cosi tanti ruoli con poco talento che pensare di risolvere tutto in una offseason è una utopia. Se ti capita un talento come Mariota e hai bisogno di un qb, e noi l'abbiamo, passarlo sarebbe un errore.
Quel che voglio dire è che tanto dobbiamo costruire un sacco, tanto non basterà una offseason, a sto punto cominciamo dal qb visto che ce ne è uno dal grande talento.
Certo potremmo andare avanti con Glennon e prendere un DT come Williams o un LE/OLB come Gregory. Ben venga. Ma avremo cmq il problema del qb. La nostra coperta è talmente corta che io penso che qualunque cosa prenderemo sarà un successo perche andrà a migliorarci.
Freeman80
Tra il pessimismo cosmico di Buccaneer e l'ottimismo sfrenato di freeman80, io mi limiterei a un po' di sano realismo confortato dai numeri: abbiamo perso 29 delle ultime 36 partite disputate e nonostante sia cambiato l'intero CS, il GM e un buon numero di giocatori continuiamo a fare, per usare un termine molto tecnico, schifo. Any given Sunday.
RispondiEliminaE quindi? E quindi niente ragazzi, speriamo che a One Buc Place abbiano le idee molto chiare e soprattutto abbiano già in mente qualche brillante soluzione per draft e free agency, perché personalmente, ma credo che il discorso valga un po’ per tutti i tifosi in Red and Pewter, io dall’anno prossimo vorrei anche tornare a gustarmi qualche vittoria e un football meno deprimente di quello che mi tocca vedere ogni maledetta domenica... mica chiedo i playoff, però una squadra da almeno il 50% di W inizierei a pretenderla, dopo oltre un lustro di batoste!
Ad ogni modo, cari fratelli di tifo, quando avete iniziato a sostenere questa squadra non lo sapevate che servivano spalle larghe e stomaco d'acciaio per non farsi travolgere dalla "Bucs life"?! ;-)
Resistere, resistere, resistere... e soprattutto GO BUCS, sempre!
@ Freeman80: guarda, sarà che sono molto cauto con l'ottimismo, ma sinceramente quest'anno non vedo neanche una ragione per esserlo. Lovie è arrivato e si è rifondato la squadra come gli pareva, ad oggi ha rifondato insieme ad essa un bel po' di record negativi e la tendenza non sembra cambiare.
RispondiEliminaIeri abbiam perso contro un QB peggiore del nostro, metà dei suoi palloni erano diretti più ai nostri CBs che ai suoi WRs, e nonostante tutto ha avuto la meglio, come all'andata, visto che abbiamo lasciato le solite 200 yds. a Olsen.
Qualcuno dirà che si tratta solo di sfortuna, scalogna ecc ecc, ma le partite sfortunate capitano una volta a te e una a me; qui purtroppo si parla di incapacità, c'è poco da fare.
Come le penalty assurde che ci prendiamo ogni volta: se siamo primi in lega per penalità prese la colpa è di chi non sa disciplinare a dovere la squadra, non è colpa del singolo, perchè le penalty le commettiamo in ogni reparto e per ogni motivo.
Su Mariota: senza dubbio per l'anno prossimo sarebbe un upgrade, solo che i QB dual-threat mi preoccupano non poco, non vorrei ritrovarmi nel 2016 con il sosia di Kaep, Manuel o RG III.....