Non c'è mai stata partita al Raymond James Stadium, come era del resto abbastanza facile prevedere. Da una parte i Packers, troppo forti, compatti e assolutamente intenzionati a prendersi una vittoria che per Rodgers e soci significava agganciare i playoff; al cospetto di Green Bay la solita armata brancaleone in Red and Pewter, sempre ben disposta a recitare il consueto ruolo di sparring partner e guidata nell'occasione da un McCown ancora più imbarazzante del solito.
Il punteggio finale non rispecchia la netta differenza tra le due squadre vista sul terreno di gioco, con Tampa Bay che solo grazie ad una difesa comunque generosa nell'impegno profuso è riuscita a limitare i danni. In quanto all'attacco, definire "orripilante" la prestazione del reparto offensivo è ancora poco e non rende del tutto l'idea del livello di gioco esibito questa sera.
La OL è stata ancora una volta incapace di proteggere il QB (e lascia a dir poco perplessi l'esclusione per scelta tecnica del LT Anthony Collins), il quale McCown però ci ha messo molto anche di suo: al di là delle cifre pessime (12 su 26 per 147 yards, 1 intercetto e 1 fumble) l'ex QB dei Bears ha confermato, se mai ce ne fosse stato il bisogno, gli enormi limiti tecnici che ne hanno contraddistinto la decennale carriera in NFL.
Ecco, va bene tutto, però sarebbe davvero il caso che Lovie Smith la piantasse di sostenere - come ha continuato a ripetere da quando ha deciso di panchinare Glennon - che con McCown in campo i Bucs hanno più possibilità di vincere. La pianti, perché o ci crede veramente a questa sciocchezza (e allora ci sarebbe da preoccuparsi) oppure si limita a difendere in maniera goffa e inopportuna la sua decisione (clamorosamente miope) di portare a Tampa e di strapagare un giocatore scarso che in una ultradecennale carriera ha giocato bene solamente una manciata di partite.
Poi, ovviamente, se l'attacco dei Bucs è letteralmente inguardabile non è certamente solo colpa di McCown, che comunque non dà nulla a questa squadra, e la cui presenza sul terreno di gioco fa aumentare le possibilità di vittoria, sì, ma per gli avversari... Anche stasera il buon Josh è riuscito a lanciare un intercetto da dilettante, in tuffo per evitare il sack, un errore da principiante peraltro già altre volte commesso nel corso della stagione. E poi, quando riusciva a mettere in aria il pallone, le poche volte che - poco protetto com'era dalla linea offensiva - non veniva piallato al suolo dai DL dei Packers, sono usciti spesso lanci fuori direzione o clamorosamente lontani dalla traccia corsa dal WR. Un disastro, per dirla in due parole.
Sull'altrettanto fallimentare gioco sulle corse, poi, ripeteremmo le cose già dette nelle precedenti partite di questa stagione. Che a correre ci sia Martin o Sims, il risultato non cambia: se va bene si portano a casa un paio di yards, altrimenti si perde solamente terreno; e se mai una volta (mai!) la OL riesce ad aprire un minimo varco ai RB, il risultato non può che essere quello di stasera: 17 yards per Martin e addirittura un -1 per il rookie Sims....
Continua dunque la striscia di sconfitte casalinghe e in questa stagione siamo già arrivati a un rotondo 0-7: chissà se domenica prossima contro New Orleans riusciremo nella non facile impresa della perfect season casalinga "al contrario", cioè a perdere tutte e 8 le partite disputate al RJS... intanto, la corsa verso la first pick overall prosegue, e c'è da dire questi orripilanti Bucs proprio se lo meriterebbero di scegliere per primi al prossimo draft, essendo una squadra quasi irritante, per questa assoluta incapacità di giocare un football che si possa definire quantomeno "decente".
Ormai l'unica cosa da fare è aspettare il termine di questa stagione da incubo, sperando che, sempre che vengano confermati, HC e GM si diano una svegliata e facciamo le giuste mosse nell'interesse del team e dei fans, e non solo delle loro scelte; come ho già scritto errare è umano, ma perseverare è diabolico! proprio in questi giorni ho rivisto il video della trionfale stagione di Tampa che portò alla conquista del superbowl, e la situazione di quest'anno, se possibile, risulta ancora più tragica!! GO BUCS!!
RispondiEliminaE' stata una stagione davvero pesante, non solo per l'impressionante serie di sconfitte, ma anche per la qualità di gioco espresso (pessima, siamo quasi ai livelli dell'ultimo anno di Morris) e per gli zero progressi fatti registrare in così tanti mesi.
RispondiEliminaOgni partita va leggermente un po' peggio rispetto a quella precedente, e per fortuna ne è rimasta solamente un'altra prima di mandare in archivio la stagione 2014, nata sotto buoni auspici ma naufragata per tante ragioni che analizzeremo con calma a campionato concluso.
Si sapeva che sarebbe stato un anno complicato, di transizione, ma credo che neppure il più pessimista avrebbe pensato che saremmo arrivati al'ultima giornata con il preciso obiettivo di perdere contro i Saints per accaparrarci la first pick overall... che tristezza!