Con la sconfitta di ieri sono andate in archivio le prime dodici partite della stagione 2014 e dunque, con i primi 3/4 di campionato alle spalle e con solo altre 4 partite da disputare, viene da chiedersi cosa sia possibile salvare (ammesso che qualcosa da salvare ci sia) di questa sin qui disastrosa annata.
Capisco che il termine "disastrosa" sia un po' pesante, ma i fatti parlano chiaro: al di là delle sconfitte, che pure sono tantissime, quello che sconforta è che domenica dopo domenica questa squadra non lascia intravedere nulla che possa far sperare in una inversione di tendenza.
Si sapeva che questo sarebbe stato un anno di "ricostruzione", con l'intero coaching staff rinnovato e con tanti volti nuovi anche tra i giocatori. E credo che nessun tifoso dotato di un minimo di buon senso chiedesse a Lovie e al suo staff una stagione da protagonisti o un posto ai playoff.
Però quando ogni domenica – nessuna esclusa – si vede in campo una squadra che non solo difende male e attacca peggio, ma che anche dal punto di vista della disciplina è in pianta stabile tra le squadre più fallose dell'NFL, raggiungendo anche limiti surreali come i 12 uomini schierati ieri in campo nell'azione decisiva del match, ecco, si fa fatica a guardare al futuro con un sia pur moderato ottimismo.
Ad ogni modo, da dove ripartire nel 2015?
Purtroppo di giocatori veramente importanti ne abbiamo solo una manciata (McCoy e David in difesa, i rookie Evans, ASJ e Sims in attacco) perché è noto che anche i pochi veterani di valore presenti a roster (Doug Martin e Vincent Jackson, i primi che mi vengono in mente) difficilmente faranno ancora parte della squadra nel 2015 considerato che Lovie ha cercato di liberarsene sino alla scadenza del termine ultimo previsto per le trade.
Posto che non ci sono dubbi - almeno per me - sul fatto che free agency e draft dovranno essere utilizzati per rinforzare innanzi tutto le due linee (in primis la OL ma anche la DL necessita di elementi di talento da affiancare a McCoy), coach Smith dovrà fare chiarezza su un'altra posizione chiave della squadra, quella del QB.
A Smith, è evidente, Glennon non piace affatto e dunque il giocatore verrà tagliato a meno che qualcuno non ci elemosini il solito piatto di lenticchie, ma ad ogni modo è lontano da Tampa il futuro del Giraffone. Più complessa la situazione di McCown, che ha confermato quanto già era noto a chiunque seguisse il football da qualche anno (giocatore mediocre, utile al massimo come backup) ma la cosa assurda è che anche per il 2015 il giocatore ha un contratto di 5,2 milioni di dollari, davvero uno sproposito.
Sono curioso di vedere come Smith risolverà la questione QB (acquisiremo il nuovo starter tramite FA o draft?) perché mi pare ovvio che non sia ipotizzabile la riconferma come titolare di McCown anche l'anno prossimo.
Sistemate le posizioni chiave (OL, DL e QB) bisognerà poi cercare di rattoppare alla meno peggio gli altri settori, perché non è che anche reparti come linebacker e secondaria, tanto per citare i casi più evidenti, non abbiano bisogno di rinforzi, anzi...
Insomma, dopo tre quarti di stagione si fa fatica a intravedere anche un tenue spiraglio di luce, alla fine del tunnel imboccato anche da questi Bucs "targati" Lovie Smith. Non ci resta che sperare che, dotandosi di un vero offensive coordinator e agendo con maggiore oculatezza nella prossima offseason evitando firme illogiche come quelle di veterani non solo di modesto valore ma anche a fine carriera (McCown) o trade dell'ultimo minuto spinti dalla disperazione più che da una sagace pianificazione (Wright + quarta scelta per Mankins) si possa intraprendere la strada giusta per uscire dalle sabbie mobili.
Una cosa però direi che è da sottolineare: nessuno gode di credito illimitato, per cui anche il buon Lovie Smith dovrà iniziare a far giocare a questa squadra un football decente, a partire dal prossimo campionato. Un anno di bonus lo si dà volentieri al buon Lovie, dubito però che l'ex HC dei Bears potrebbe uscire indenne da una stagione 2015 fallimentare come quella attuale. Auguriamoci dunque che l'anno prossimo sia – finalmente – l'anno del riscatto per i Bucs, perché un ulteriore fallimento porterebbe all'ennesima rifondazione, e sinceramente sarei anche un po' stanco di ritrovarmi sempre a discutere delle stesse cose: ormai, da quando ho aperto il blog tre anni fa, non facciamo altro che parlare di sconfitte, disastri, debacle e figure ridicole assortite....!
Che poi nessuno pretende i playoff o stagioni da 10 vittorie, ma solo di vedere un football decente, giocato da una squadra tosta che scende in campo – per tutti i 60 minuti – dando il 100% e con il classico "coltello tra i denti". Evidentemente, è chiedere troppo.
Guarda quest'anno ho visto alcune gare di Tampa Bay e sono fermamente convinto che abbiate raccolto meno di quanto meritato. Rams, Falcons, Bengals... Mi sembra che i casi in cui la squadra si sia ritrovata con un pugno di mosche per questione di sfighe tragiche o errori banali non siano pochi. Sicuramente come dici tu la questione QB ma soprattutto il rinforzo delle linee è vitale, soprattutto quella offensiva che in molti casi è stata totalmente insufficiente. Quando partì Dietrich-Smith da Gb ero preoccupato, ma ora ho Linsey e per come sta giocando Evan... Meglio così per noi!
RispondiEliminaPurtroppo i Bucs di quest’anno sono una squadra pressoché allo sbando, non solo con tanti punti deboli (QB, OL, DL, DB...) ma anche incapace di giocare per tutti i 60 minuti con la concentrazione e la cattiveria necessarie per uscire dal campo con una W.
RispondiEliminaPer limitarci alla partita di ieri, non esiste che nell’azione più importante, quella che decide la partita, scendano in campo 12 giocatori anziché gli 11 consentiti, con conseguente penalità, arretramento del pallone e impossibilità di calciare il FG della vittoria.
E’ vero che forse avremmo potuto arraffare un paio di W, dato che più volte quest’anno i Bucs si sono trovati in vantaggio nell’ultimo quarto; ma questa è una squadra incapace di mantenere i nervi saldi e il sangue freddo nei momenti cruciali, e un modo per perdere la partita lo trova sempre. E quindi - ahinoi - non possiamo che prendercela con noi stessi se a questo punto ci ritroviamo (meritatamente) con solo 2 vittorie e ben 10 sconfitte.