Malcolm Glazer, la notte del Super Bowl |
Glazer divenne proprietario dei Bucs nel 1995, all'epoca uno dei team più "scalcinati" dell'NFL. Il "turnaround" però, da squadra barzelletta a team presente in maniera quasi costante ai playoff, fu pressoché immediato.
Dopo un paio di stagioni di assestamento, i Bucs iniziarono la scalata ai vertici dell'NFL, grazie a campioni del calibro dei vari Brooks, Sapp, Alstott, Lynch, Barber, e all'opera di coach di assoluto valore quali Tony Dungy prima e Jon Gruden poi. E proprio sotto la guida tecnica di Gruden i Bucs di Malcolm Glazer raggiunsero il punto più alto della loro storia: la conquista del Super Bowl n.37, in quell'indimenticabile notte di San Diego del 26 gennaio 2003...
Poi, parallelamente al lento quanto inevitabile allontanamento - per ragioni di età e di salute - del "Patriarca" dalle vicende della squadra, iniziò per Tampa Bay quel declino che ormai da troppi anni caratterizza le sorti della nostra squadra.
E' in effetti abbastanza impietoso, ad esempio, paragonare le prime stagioni di Tampa Bay in cui il timone era saldamento nelle mani di Malcolm, rispetto alle ultime annate, in cui sono stati i vari figli del "Patriarca" (Brian, Ed, Joel) a reggere le sorti dei Bucs.
Rest in peace, Malcolm....
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