domenica 17 dicembre 2017

Contro i Falcons, mezza difesa KO (e riflettori puntati su Jon Gruden)


Nel Monday Night contro gli Atlanta Falcons, saranno molte le assenze importanti nella difesa dei Bucs, a causa di infortuni.

Dirk Koetter ha già ufficializzato che saranno "out" i due giocatori più rappresentativi del reparto difensivo (Lavonte David e Gerald McCoy), mentre il CB Hargreaves salterà la quinta partita consecutiva. In forse anche la presenza di Robinson (DB) e McDonald (DT), nonché di due elementi della OL, Sweezy e D. Smith.

Ma i riflettori, lunedì sera, saranno tutti puntati su quello che sarà il vero protagonista della serata, e cioè Jon Gruden.

L'ex Head Coach dei Bucs, che guidò Tampa Bay alla vittoria nel Super Bowl n.37, verrà infatti introdotto nel Ring of Honor, entrando a far parte della ristretta cerchia di coloro che hanno scritto le pagine di storia più importanti dei Buccaneers.

Gruden, dopo avere vinto il Super Bowl alla sua prima stagione come HC dei Bucs, rimase a Tampa fino al 2008, per venire esonerato (a sorpresa) nel gennaio 2009, quando i Glazer decisero di scommettere sul giovane Raheem Morris (che in origine sarebbe dovuto diventare il nuovo Defensive Coordinator al posto di Monte Kiffin, con Gruden HC), affidando la responsabilità dell'intera squadra, e non solo del reparto difensivo, al giovanissimo ed inesperto Raheem (che, per ironia della sorte, ora fa parte del coaching staff di Atlanta e che dunque lunedì sera assisterà al RJS alla celebrazione dell'allenatore di cui prese il posto).

Ora, considerato che la panchina di Dirk Koetter è più che a rischio, e che Gruden ha più volte manifestato un certo interesse a riprendere ad allenare, chissà che a distanza di quasi dieci anni i Glazer non decidano di tornare sui propri passi, offrendo proprio a Gruden il compito (o meglio, l'impresa) di "ricostruire" i Bucs.

Personalmente non amo le "minestre riscaldate", ed un eventuale ritorno di Gruden sarebbe da ritenersi tale, ma a questo punto, dopo averle provate praticamente tutte (dal coach giovane al sergente di ferro proveniente dal college, dal vecchio drago con tanta esperienza NFL all'ex Offensive Coordinator di talento) con risultati sempre disastrosi, non saprei davvero a quale altro coach affidare il compito di risollevare il derelitto galeone Bucaniere, alla deriva proprio da quando Gruden venne (frettolosamente) allontanato...

3 commenti:

  1. Se da una parte Chucky è intoccabile e ha lasciato segni profondi nei nostri cuori, dall'altra è sempre un ex-HC che non vede una sideline da 10 anni. Il football si è evoluto da allora, e lui?
    Comunque a mio avviso sperare o non sperare serve a poco, è tutto una nuvola di fumo, non se ne farà nulla.

    RispondiElimina
  2. E' vero che Gruden non allena da dieci anni, ma è sempre rimasto "sul pezzo", è comunque ampiamente "dentro" l'ambiente del football, e dovrebbe solo scrollarsi di dosso un po' di inevitabile ruggine accumulatasi in questi anni.

    Questa lunga "pausa" non mi sembra un ostacolo insormontabile; per fare un esempio simile, nel 1999 coach Dick Vermeil tornò ad allenare un team (i Rams, portandoli alla vittoria in un Super Bowl) dopo 15 anni dalla sua ultima esperienza come HC (con gli Eagles).

    Il punto, caro Buc, credo sia un altro: chi ci mettiamo, nel 2018, ad allenare i Bucs?

    Tu lo confermeresti Dirk Koetter, dopo una stagione disastrosa come quella attuale, nonostante un roster onestamente più forte di quanto non dica il nostro record W-L?

    Al di là delle chiacchiere (da bar sport) di presunte frizioni Koetter-Winston (chiacchiere a cui non darei eccessivo credito), è un dato di fatto che i Bucs 2017 si siano rivelati una enorme delusione, e qualcosa bisognerà pur fare, per cercare di evitare che il Galeone affondi del tutto.

    Soluzioni alternative a Gruden (ammesso che Jon fosse davvero disponibile a tornare su una sideline e che i Glazer pensino a lui per l'ennesima "ricostruzione"), quali potrebbero essere?

    Dopo i tentativi falliti con i vari Raheem Morris, Greg Schiano, Lovie Smith e Dirk Koetter, in alternativa a Chucky credo ci siano rimasti solamente Padre Pio o Madre Teresa...! :-)

    RispondiElimina
  3. ...e allora che Chucky sia. Ma se anche fosse che lo vogliano i Glazer, qualche dubbio mi viene su di lui, qualche dubbio bello grosso... sarà disposto a ereditare il disastro degli ultimi 10 anni al posto della franchigia quasi vincente lasciata da Dungy?
    Poi, vedasi i Jaguars, ci vorrebbe una figura potente e capace a GM: Coughlin sta facendo un lavorone, nonostante abbia un HC non di fama mondiale.
    Se guardiamo il front office nel complesso, l'ulitmo draft è stato molto buono, il precedente però un mezzo disastro: tra il Guayo, i tagli ad agosto e il mezzo bust VH3 (dai, ammettiamolo, vale molto molto meno della pick investita) Licht ne ha fatte di cotte e di crude. E Koetter, con un roster che quest'anno DOVEVA puntare in alto, anche peggio. Il guru delle difese Mike Smith poi, quest'anno ha lasciato la defense con un'involuzione pazzesca. Non so, sarei tentato di dare un altro anno e un altro draft al coaching staff, ma non certo per il reale valore quanto per evitare di ripartire da zero... di nuovo... e di nuovo... di nuovo... :(

    RispondiElimina