McCown e Glennon, una poltrona per due. |
Josh McCown, il QB che aveva iniziato
il campionato da titolare e che era finito fuori squadra per un
infortunio alla mano rimediato nel corso della debacle di Atlanta, si è ormai ristabilito dal problema fisico che lo ha tenuto fuori dai campi per un mese.
L'ex QB dei Bears è tornato ad allenarsi a
One Buc Place senza particolari limitazioni, e tutto lascia pensare
che domenica prossima potrà prendere parte al match contro i
Vikings. Resta da vedere – e non è un dettaglio – se l'ex QB dei
Bears sarà o meno il titolare...
Aspettando una presa di posizione
ufficiale e definitiva sull'argomento da parte di Lovie Smith,
anticipo il mio punto di vista: credo che sarebbe un errore, e anche
abbastanza grave, riconsegnare la guida della squadra a McCown e "panchinare" Mike Glennon.
E' vero che – nel caso specifico –
McCown è stato messo da parte per problemi fisici, ma il suo
rendimento nelle due partite e mezzo che ha disputato è stato
onestamente mediocre, con poche luci e molte ombre.
Il che poi è anche normale ed in linea
con lo standard di rendimento di questo giocatore, un veterano di
lungo corso che in oltre dieci anni di carriera ha sempre giocato
così, e cioè non brillando mai in maniera particolare. Con
l'eccezione, è vero, dello scorcio di stagione disputata lo scorso
anno a Chicago, ma credo facciano più testo i precedenti dieci anni
(giocati malino) piuttosto che una manciata di partite (dal buon
rendimento) del 2013.
Soprattutto, non avrebbe alcun senso in
prospettiva far "marcire" sulla sideline Mike Glennon, un
giocatore giovane di cui sarà il caso di comprendere l'effettivo
potenziale; e visto che ormai la stagione, per i Bucs, è andata (al
di là delle profezie ottimistiche di Lovie Smith) a mio avviso
sarebbe opportuno utilizzare le prossime dieci partite proprio per
cercare di capire se nel prossimo draft dovremo cercare un franchise
QB oppure se ne abbiamo già uno in casa...
McCown, dal canto suo, va benissimo
come backup (sebbene strapagato, ma il contratto faraonico fattogli
firmare in offseason è un errore ascrivibile a Lovie Smith) e un
giocatore di esperienza è quello che ci vuole per coprire le spalle
a Glennon e per entrare in campo anche a freddo, in caso di
emergenza.
Spero dunque che presto Lovie Smith
nomini Glennon titolare da qui a fine anno e faccia chiarezza nel
reparto più importante del team, quello del quarterback. Già i Bucs
sono un team modesto, e di tutto abbiamo bisogno tranne che di
scatenare una "battaglia" settimanale per decidere chi sarà, di
volta in volta, il QB starter.
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