L'HC Lovie Smith. |
Inoltre, cifre alla mano, Tampa Bay rischia seriamente di battere svariati record negativi (di franchigia e non solo), se ad esempio la difesa continuerà ad incassare oltre 30 punti a partita (al momento, gli avversari mettono in media 34 punti sul tabellone, cifre mai viste nemmeno nei tragici anni '80...).
Lovie Smith però non perde la calma e anzi, dalle colonne del Tampa Tribune, cerca di risollevare il morale della truppa e dei tifosi, manifestando un ottimismo forse anche un po' esagerato, sul futuro prossimo della squadra.
Considerata la situazione di classifica all'interno della NFC South, e con 10 partite ancora da disputare, il buon Lovie sostiene addirittura chela situazione non è affatto chiusa per i Bucs, in ottica playoff. Ecco a questo proposito le parole dell'HC di Tampa Bay:
"It’s like there’s 7 1/2 minutes left in the second quarter and we’re behind," Smith said. "But games aren’t decided until the end. You have to play it out. That’s what we’re going to do".
E poi, rivolto direttamente ai tifosi:
"And I would tell the fans, just look at the overall picture of where we are. We’ve been very disappointed in our play (in a 56-14 loss to Atlanta and a 48-17 loss to Baltimore). There’s no way to sugar coat that. But in the other four games, that was a decent football team that hasn’t found out how to win consistently — yet. So we’re disappointed right now, but things will change".
Infine, la richiesta di un po' di pazienza: al momento non siamo pronti, ma quella attuale è una fase di ricostruzione e per adesso stiamo gettando le fondamenta...
"It’s not ready right away. You have to build that foundation and that’s what we’re doing right now. I said last week that we’re a better football team. That game didn’t say that. But we are doing some good things, some better things behind the scenes. Hopefully, we’re going to put it together and we’re going to see it eventually in one of the games".
Credo che Lovie Smith meriti fiducia e supporto sino al termine della stagione, chiaramente però sarà indispensabile - al di là di racimolare ogni tanto qualche W - che la squadra mostri qualche concreto ed evidente segnale di miglioramento e soprattutto una certa continuità nel rendimento.
Non è possibile alternare partite toste e determinate (Pittsburgh, New Orleans) ad altre francamente indecenti (Atlanta, Baltimore); ad ogni modo, come dice Lovie Smith, ci sono altre 10 partite per dimostrare che i "veri" Bucs 2014 non sono quelli impresentabili visti contro Falcons e Ravens, e la speranza è che questa settimana di "bye" possa servire per ricaricare le batterie nel modo migliore, in vista del match contro i Minensota Vikings. Guai, il 26 ottobre, a riproporre una prestazione molle e senza capo nè coda come quella di domenica scorsa contro Baltimore...
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