Questa vittoria porta in maniera molto chiara e netta la firma di un giocatore, il QB Baker Mayfield.
Pur senza i primi 4 WR (Evans, Godwin, McMillan e anche Egbuka dopo pochi snap), il RB titolare (Irving) e metà della OL titolare ( edurante il match si è infortunato anche Luke Haggard), Mayfield si è fatto andare bene le seconde e terze linee.
I due WR "Johnson & Johnson" (Kam e Tez), due giocatori interessanti finché si vuole, ma destinati in un mondo normale a fare parte della "practice squad", non hanno fatto rimpiangere i ben più illustri titolari; il WR Shepard e il TE Otton si sono rivelati utili e preziosi, e poi come non citare quella incredibile giocata dello stesso Mayfield che probabilmente ha deciso la partita?
Inizio del 4° periodo, Bucs avanti solo di un punto, e un complicatissimo "Third and 14" da affrontare: situazione ai limiti della disperazione viste le condizioni dell'attacco, e allora che fa Baker? Evita un sack sgusciando via a tre difensori, e si mette in proprio: corre lui, si rifiuta di venire placcato dai difensori dei '49ers, e conquista un primo down cruciale, da campione con la "C" maiuscola. E non è la prima volta, quest'anno, che Baker fa giocate simili, che alla fine si rivelano decisive per vincere o meno una partita.
Ma ieri anche la difesa ha fornito il suo contributo per portare a casa la W: 6 sack, 2 intercetti, e anche se è giusto ribadire che San Francisco era priva di tanti titolari, la nostra difesa ha comunque disputato un match attento e puntuale, concedendo davvero il minimo agli avversari.
Una bella vittoria, in vista del prossimo (impossibile?) impegno, la trasferta a Detroit di lunedì prossimo. Ma le 6 partite fin qui disputate dovrebbero avercelo insegnato: per Mayfiled e soci non esistono limiti, si può vincere o perdere ma si lotta fino all'ultimo secondo, sempre "con il coltello tra i denti". Ecco, se poi l'infermeria si iniziasse un po' a svuotare e recuperassimo qualche titolare, saremmo tutti un po' più contenti...
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