lunedì 27 ottobre 2025

Grande prova della difesa, i Bucs espugnano New Orleans

Grazie ad una prestazione dominante del reparto difensivo Tampa Bay espugna New Orleans con il punteggio di 23-3, senza particolari affanni ed al termine di una partita sempre condotta dai Buccaneers.

La settimana prossima i Bucs avranno il turno di riposo, ed essere arrivati al "bye" con un record di 6-2, da soli in vetta alla NFC South, è un risultato da considerare ampiamente positivo, a maggior ragione in quanto raggiunto con  una squadra che a causa degli infortuni ha preso per strada tantissimi dei suoi elementi migliori.

Tornando al match di New Orleans, non è stata una partita particolarmente spettacolare, da un lato i Saints sono un team davvero in grande difficoltà, dall'altro i Bucs hanno faticato in attacco (e non potrebbe essere altrimenti, non potendo contare sui primi 3 WR, il miglior RB e 2/5 della OL) ma per fortuna ieri ci ha pensato la difesa a mettere al sicuro il risultato.

Palle recuperate, sack, addirittura uno spettacolare "INT+TD" messo a segno dall'OLB Nelson, ieri il migliore in campo (ma siamo sicuri che Reddick, il titolare, sia migliore di Nelson?), e se gli arbitri non avessero negato a Winfield un sacrosanto TD dopo un fumble recuperato, il divario tra i due team sarebbe stato anche maggiore.

Da sottolineare anche la prestazione, davvero concreta, del kicker McLaughlin, che ha infilato a ripetizione calci da oltre le 50 yards, preziosi per allargare il divario e tenere i Saints a distanza.

I prossimi impegni dei Bucs, dopo il "bye", saranno contro Patriots, Bills e Rams, incontri molto difficili, con avversari forti e anch'essi in corsa per i playoff. 

Speriamo di recuperare alcuni degli infortunati e che Mayfield, anche ieri un po' sottotono, possa recuperare le energie e tornare quello dei primi match di stagione. Per continuare la galoppata verso i playoff serve il Baker in versione "MVP", non sempre sarà sufficiente una super prestazione della difesa per portare a casa la W (e non tutti i prossimi avversari saranno dello stesso livello degli assai malmessi Saints di ieri sera...).

martedì 21 ottobre 2025

Monday night, tutto facile per Detroit (e Mike Evans finisce KO)

Finisce male il Monday Night per i Bucs, superati nettamente a Detroit dai Lions con il punteggio di 24-9.

Praticamente non c'è mai stata partita, con Detroit sempre in vantaggio e con Tampa Bay in continua difficoltà e incapace a rimanere in scia degli avversari, una squadra molto forte e tra le favorite a raggiungere il Super Bowl.

Oltre alla sconfitta, c'è da registrare il serio infortunio per Mike Evans, che rientrava ieri e che dopo pochi snap si è rotto la clavicola; questo KO pone fine alla sua storica "striscia" di stagioni consecutive con oltre 1.000 yards ricevute, anche se forse potrebbe essere possibile rivedere Mike sul terreno di gioco, se a gennaio i Bucs fossero ancora in gioco per i playooff.

Sul match di Detroit, non c'è molto altro da dire; contro una squadra forte come i Lions, non ci si possono permettere errori e, per esempio, avere consentito al RB Gibbs un big play da 78 yards concluso con un TD ha un po' chiuso le speranze circa il sogno di sbancare Detroit.

Non sono mancate alcune buone giocate da parte della difesa, ma ieri sarebbe servito un attacco in versione stellare e invece questa volta a Mayfield non sono riusciti i "miracoli" delle scorse partite. Pazienza, intanto cerchiamo di vincere la prossima contro i Saints e poi di sfruttare nel migliore dei modi il "bye" per recuperare i tanti infortunati.

Triste nota a margine: nella giornata di domenica è venuto a mancare Doug Martin, 36 anni, ex RB dei Buccaneers che lo scelsero al primo giro del draft 2012 con la pick n.31. Dopo Vincent Jackson e Mike Williams, ci lascia con troppo anticipo un altro giocatore di quel periodo, sfortunato sul terreno di gioco con i Bucs quasi sempre perdenti e "maledetto" anche fuori, con tanti giocatori che ci hanno salutato tragicamente. Riposa in pace, Doug.   

lunedì 13 ottobre 2025

Gli infortuni non frenano i Bucs: superati i Niners 30-19

Gran bella vittoria per i Bucs, che pur decimati dalle tante assenze hanno superato per 30-19 i San Francisco '49ers, avversario storicamente ostico per Tampa Bay, sebbene ieri anch'esso limitato dai molti infortuni. 

Questa vittoria porta in maniera molto chiara e netta la firma di un giocatore, il QB Baker Mayfield.

Pur senza i primi 4 WR (Evans, Godwin, McMillan e anche Egbuka dopo pochi snap), il RB titolare (Irving) e metà della OL titolare ( edurante il match si è infortunato anche Luke Haggard), Mayfield si è fatto andare bene le seconde e terze linee.

I due WR "Johnson & Johnson" (Kam e Tez), due giocatori interessanti finché si vuole, ma destinati in un mondo normale a fare parte della "practice squad", non hanno fatto rimpiangere i ben più illustri titolari; il WR Shepard e il TE Otton si sono rivelati utili e preziosi, e poi come non citare quella incredibile giocata dello stesso Mayfield che probabilmente ha deciso la partita? 

Inizio del 4° periodo, Bucs avanti solo di un punto, e un complicatissimo "Third and 14" da affrontare: situazione ai limiti della disperazione viste le condizioni dell'attacco, e allora che fa Baker? Evita un sack sgusciando via a tre difensori, e si mette in proprio: corre lui, si rifiuta di venire placcato dai difensori dei '49ers, e conquista un primo down cruciale, da campione con la "C" maiuscola. E non è la prima volta, quest'anno, che Baker fa giocate simili, che alla fine si rivelano decisive per vincere o meno una partita.

Ma ieri anche la difesa ha fornito il suo contributo per portare a casa la W: 6 sack, 2 intercetti, e anche se è giusto ribadire che San Francisco era priva di tanti titolari, la nostra difesa ha comunque disputato un match attento e puntuale, concedendo davvero il minimo agli avversari.

Una bella vittoria, in vista del prossimo (impossibile?) impegno, la trasferta a Detroit di lunedì prossimo. Ma le 6 partite fin qui disputate dovrebbero avercelo insegnato: per Mayfiled e soci non esistono limiti, si può vincere o perdere ma si lotta fino all'ultimo secondo, sempre "con il coltello tra i denti". Ecco, se poi l'infermeria si iniziasse un po' a svuotare e recuperassimo qualche titolare, saremmo tutti un po' più contenti... 

lunedì 6 ottobre 2025

I Bucs non perdonano, espugnata Seattle 38-35

Ancora una vittoria entusiasmante per i Bucs, che espugnano per 38-35 Seattle all'ultimo secondo, grazie ad un FG di McLaughlin!

Partita bella e ricca di emozioni, con Tampa Bay che nonostante le tantissime assenze ha disputato davvero un match solido e grintoso, arpionando con merito la 4 W stagionale (su 5 match disputati).

Cominciano bene i Bucs, che vanno avanti per 13-0 giocando in maniera precisa in attacco ed attenta in difesa, ma tra il finale del primo tempo e l'inizio del secondo si fanno superare dai Seahawks, che mettono la freccia e sorpassano, portandosi sul 14-13.

Da qui alla fine è un continuo susseguirsi di touchdown. A un TD di Seattle ne segue uno di Tampa Bay, fino alla fine, quando Seattle ha la palla in mano e poco più di un minuto sul cronometro: tantissimo tempo a disposizione per arrivare in zona FG e invece...

Darnold, in un tentativo di passaggio, colpisce il casco di Logan Hall e la palla viene deviata direttamente tra le mani di Lavonte David: intercetto e possesso per i Bucs, la situazione si ribalta ed è Tampa Bay ad avere il match-ball a disposizione.

White guadagna su corsa le yards necessarie per consentire a McLaughlin di tentare il FG della vittoria, il nostro kicker non  sbaglia e Tampa Bay ritorna in Florida con una vittoria davvero emozionante.

Prestazione ai limiti della perfezione per Baker Mayfield, che non sbaglia nulla (29/33 per 379 yards, 2 TD e 0 INT), un po' di fatica nel gioco su corsa (mancava Irving, non a caso), ed ennesima stellare partita per il rookie Egbuka, che chiude con 7 palloni ricevuti per 163 yards, 1 TD e una conversione da due punti. Candidato a mani basse per l'offensive rookie of the year, il #2 da Ohio State. Bene anche il TE Otton e sempre prezioso il WR Shepard, autore nel finale del TD del pareggio.    

La difesa ha tenuto nel primo tempo e ha fatto fatica nel secondo tempo, concedendo molto a un Darnold preciso fino all'intercetto (da segnalare un altro intercetto messo a segno da Winfield ma vanificato per una flag), ma vanno sottolineati i due palloni recuperati (un fumble e il decisivo intercetto di David), per un reparto in cui hanno dovuto giocare tante seconde linee, soprattutto nella secondaria.

Bene anche, va detto, lo special team, con punter e kicker che non hanno fatto registrare nessuna sbavatura (e nessun calcio bloccato!), e soprattutto con McLaughlin che dopo un avvio di stagione incerto sembra essere ritornato l'infallibile cecchino dello scorso anno.

Che altro dire, se non un sincero "grazie" ai ragazzi che ieri, nelle splendide divise "throwback" white and orange edizione 1976, hanno vinto una partita difficilissima e contro pronostico, che nel finale sembrava davvero essersi messa nel peggiore dei modi possibili.

Adesso sotto con San Francisco, altro avversario ostico e tradizionalmente difficile da affrontare per i Bucs. Si giocherà domenica prossima al RJS, sperando di svuotare un po' l'infermeria, ancora affollatissima.