domenica 2 gennaio 2022

A New York succede di tutto, compresa l'incredibile rimonta dei Bucs

Incredibile al MetLife Stadium... succede davvero di tutto nel match tra Jets e Bucs, concluso con la rocambolesca e vittoriosa rimonta di Tampa Bay, che per la prima volta nella sua storia vince in casa dei New York Jets, imponendosi con il punteggio di 28-24.

Parliamo in primo luogo della partita (a seguire, ci soffermeremo sul triste "show " di Antonio Brown): Bucs davvero inguardabili per buona parte dell'incontro, contro una delle peggiori squadre di questa stagione.  

Malissimo in difesa, concedendo davvero di tutto, anche se ottimi nell'impedire la chiusura, nel momento cruciale del match, di un quarto down rischiato dai Jets nei pressi dell'endzone dei Bucs, che, se convertito, avrebbe chiuso la partita in favore di NY. 

Le assenze di JPP, Barrett e David si avvertono, soprattutto sulle corse Minter non è paragonabile a un fuoriclasse come Lavonte David, e la pressione che Pierre-Paul e Barrett portano sui QB avversari è altra cosa da quello che riescono a produrre i loro rincalzi, per quanto Nelson si stia rivelando un giocatore più che valido.

In attacco, Bucs fuori giri per quasi tutto il match, ma poi... con due minuti sul cronometro e 80 yards da percorrere, senza timeout, Tom Brady ha mostrato per l'ennesima volta, non che ce ne fosse bisogno, perché è lui il più grande giocatore di ogni tempo nella storia di questo sport: pur in una giornata in cui nulla - nulla! - ha funzionato, in una situazione pressoché disperata, sfoggiando una calma olimpica si è mangiato il campo in 120 secondi, utilizzando non proprio il meglio del suo corpo ricevitori (Grayson, Johnson...) ed è andato a vincere una partita che tutti ritenevamo persa, come se fosse la cosa più normale del mondo... semplicemente The G.O.A.T., niente altro da aggiungere.

E adesso, due parole sullo "psicodramma" che ha visto per protagonista l'ormai ex (presumo verrà tagliato a breve, se già non è accaduto) ricevitore dei Bucs, Antonio Brown. 

Panchinato da Arians (pare sia questo il motivo della "crisi"), AB ha "sbroccato", si è tolto l'uniforme gettandola sulla sideline ed è andato di corsa negli spogliatoi, salutando il pubblico nell'uscita dal campo (vedi foto...). Una roba mai vista in un campo da football, un giocatore che nel mezzo di un match, peraltro compromesso, abbandona i compagni perché a suo dire (o almeno così pare...) sottoutilizzato... roba da appenderlo alle pareti dello spogliatoio. 

Ad ogni modo, che AB avesse noti problemi a livello di tenuta mentale era noto, peccato averne avuto la definitiva conferma questa sera, in cui dunque termina la sua avventura a Tampa. Avremmo avuto bisogno del suo talento, ma non si può fare affidamento su un elemento che, nel mezzo di un match, si toglie l'uniforme e abbandona la nave che sta affondando.

Tanti saluti a Brown e avanti con Grayson, Perriman, Johnson, sperando che Evans torni il campione che conosciamo (anche stasera poco utilizzato e con qualche incertezza di troppo, per un giocatore del suo calibro). E poi cerchiamo si sfruttare di più i TE, oggi Brate ha segnato un fondamentale TD, Gronk ha ricevuto per più di 100 yards e se O.J. Howard tornasse a giocare il suo football migliore si potrebbero arginare almeno in parte le gravi perdite a livello di WR (Godwin e AB sono due assenze comunque molto pesanti in ottica playoff, c'è poco da dire).

Adesso cerchiamo di chiudere in bellezza la stagione superando domenica prossima i Panthers, cercando di vincere in maniera meno sofferta di stasera e, possibilmente, archiviamo in fretta la "farsa" andata in scena al MetLife Stadium con protagonista Antonio Brown. Dobbiamo concentrarci sui playoff, ormai ci siamo, e di perdere tempo con inutili psicodrammi da parte di (presunte) "dive" isteriche come AB non è davvero il caso.  

5 commenti:

  1. Hai scritto tutto Star.
    Triste vedere come un giocatore spreca probabilmente l'ultima chance della sua carriera. Poteva correre per un altro anello ed essere ricordato come parte dei Bucs di Brady, invece ha preferito fare la diva e questo è il ricordo indelebile che lascerà di lui. Spiace vedere come a volte la gente si rovina con le sue stesse mani. Spiace che lasci la squadra in un bel guaio, essere a corto di 2 top WR a gennaio è un bel problema, visto e considerato il fatto che soffriamo con squadre da fondo classifica. Quest'anno i PO non saranno una cavalcata trionfale come nel 2021...

    RispondiElimina
  2. Articolo impeccabile, Star!!

    Aggiungo solo che credo molto nella capacità di Brady di:
    a] utilizzare giocatori veloci che corrono bene le tracce come Grayson, Perriman e Johnson
    b] trovare sintonia con un RB come Bell sui 3rd downs.

    È chiaro che molto dell'attacco passerà per il trio Evans, Fournette, Gronk; e che anche Brate darà il suo contributo. (Howard sembra destinato ad un ruolo marginale.)

    Go Bucs!!!

    – Fire the Cannons! –

    RispondiElimina
  3. Se sul 4° e 2 La Fleur avesse chiamato l'handoff su Berrios (come pare avesse chiesto Saleh) anziché far fare una QB sneak probabilmente adesso staremmo parlando di una L clamorosa contro una delle peggiori squadre dell'intera Lega!
    La W che abbiamo portato a casa, però, non fa cambiare il mio stato d'animo perché in tanti momenti vedo la squadra davvero poco solida e poco fluida (contrariamente allo scorso anno dopo la bye)!
    Anche ieri gli stimoli erano pressoché nulli, division vinta, playoff già acquisiti e partita che non aveva niente da dire e quindi è palese che l'approccio è stato davvero pessimo contro una squadra che non aveva niente da perdere e niente da chiedere alla stagione con una bella figura di cioccolato servita su un piatto d'argento.
    Loro hanno giocato la partita della vita come è giusto che sia, noi ci siamo limitati al compitino giocando seriamente gli ultimi 2 minuti col drive da 93 yds.
    Anche ieri la difesa mi ha lasciato alquanto perplesso e abbiano avuto la dimostrazione, se mai ce ne fosse bisogno, che non possiamo fare a meno di gente come David, Barrett e JPP perché Nelson a parte i sostituti si stanno dimostrando degli onesti mestieranti, Tryon compreso.
    Ora avanti con l'ultima di regular per poi buttarci in post season dove confido di veder rientrare tutti i nostri pezzi da 90 e dove spero vengano ritrovate tutte le motivazioni necessarie per andare fino in fondo.
    Nonostante tutto sono ancora convinto che con tutti i titolari e con le giuste motivazioni possiamo divertirci...

    Per quanto riguarda AB che dire.. Ennesima figura di palta, grande perdita a livello tecnico ma per il resto... a non rivederci mai più!
    Ora da Gronko, Brate, Miller & c. ci si aspetta uno step in più e viste le ultime 2 non credo avremo grossi problemi su questo.

    Dai Bucanieri non ci siamo scoraggiati negli anni bui e tantomeno adesso che siamo lassù...

    RispondiElimina
  4. Intanto AB rilascia uno statemen in cui spiega la sua versione dei fatti... se fosse vero sarebbe quantomeno curioso ed allo stesso tempo inquietante...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. AB è stato finalmente rilasciato dai Bucs, che nel comunicato ufficiale, sottolineano come il giocatore nel corso della partita di NY non abbia MAI segnalato al personale medico di avere problemi ad una caviglia (sulla quale poi ha "ballato" allegramente nella sua inqualificabile uscita dal campo).

      Nel lungo comunicato di Brown di ieri, sicuramente ben confezionato da parte dei suoi avvocati, credo ci sia un 20% al massimo di verità, e mi tengo largo. Che Arians, ad esempio, gli abbia fatto il gesto del "throat-slashing", farei fatica a crederci anche se vedessi il filmato (che però ad oggi non esiste, ed è curioso viste le decine di telecamere e le migliaia di smartphone che hanno ripreso tutto quello che è accaduto sulla sideline).

      Ad ogni modo, questa triste vicenda mi appassiona quasi quanto fissare l'acqua uscire da un rubinetto.

      AB è stato un giocatore importante, anche se non decisivo, per la conquista del Super Bowl LV, e così voglio ricordarlo. Mi dispiace per i suoi seri problemi mentali, ma adesso credo sia opportuno dedicarsi ad altro, anche se i media americani da giorni non fanno altro che parlare di questa vicenda, di cui credo sia il caso che se ne occupino i rispettivi legali nelle aule di un tribunale.

      Mi pare più interessante cercare di capire come si stia evolvendo la nostra situazione a livello infortuni in vista dei playoff, quando per fare strada sarà decisivo recuperare i vari Barrett, David, JPP, Fournette. Nel frattempo, dagli ultimi bollettini medici arrivano buone notizie (la secondaria pare tutta in discreta salute, Jensen e Vaughn dovrebbero farcela per domenica) ad altre meno confortanti (Ronald Jones è alle prese con problemi non lievissimi ad una caviglia).

      Elimina