Ennesimo tracollo casalingo di Tampa Bay anche contro i Carolina Panthers, con i Bucs che ormai si avviano ad eguagliare il record di 13 KO consecutivi interni stabilito negli anni '70: siamo arrivati a quota 11, ancora 2 L e ci siamo...
Sotto un diluvio tropicale alternato a momentanei squarci di sole, anche oggi i ragazzi di Lovie Smith ne hanno combinate di tutti i colori.
Errori su errori, a ripetizione, uno dietro l'altro, un ciclo continuo di negatività che non sembra esaurirsi. E l'esito di tutto questo non poteva che essere il solito: vittoria netta per gli avversari di turno ed ennesimo KO in archivio per i nostri colori.
Nel frattempo, mentre scrivo queste righe, l'auspicio è che Kyle Brindza sia già parecchie miglia lontano da Tampa... anche oggi Brindza ha sbagliato due FG da distanze assolutamente alla portata di qualsiasi kicker NFL, impedendo di fatto ai Bucs di riaprire la partita, ancora in bilico sino ai suoi decisivi errori.
Questo giocatore non è in grado di giocare tra i PRO, avrà anche una gamba potente che gli ha permesso ad inizio stagione di infilare tra i pali alcuni calci da oltre le 50 yards, ma è del tutto inaffidabile ed altamente dannoso. Lo si licenzi, subito, senza perdere altro tempo, e si riporti a One Buc Place Connor Barth, giocatore di tutt'altro livello.
Per il resto, mille episodi sfavorevoli hanno caratterizzato questa partita, dal fumble dei Panthers trasformato in assist e riportato in endzone da Carolina, all'intercetto incredibilmente mancato da Lavonte David che aveva già il pallone in mano, ai tanti intercetti sparacchiati da Winston (ben 4, più 1 fumble), tutti episodi che uniti agli errori di Brindza hanno di fatto impedito ai Bucs di giocarsi questa partita fino alla fine.
Winston - detto dei troppi quanto inevitabili errori tipici di un "rookie", sia pur talentuoso come l'ex FSU - ha mostrato anche alcuni lampi di classe, come quando ha trovato in endzone Charles Sims, nonostante la pressione della D-line dei Panthers. E poi, unica nota lieta, Doug Martin: ottima la sua prestazione, sembrava davvero di rivedere il #22 nel suo (eccellente) anno da rookie.
Per il resto, tributato il doveroso omaggio al grandissimo Mike Alstott entrato a far parte del "Ring of Honor" dei Bucs e celebrato durante l'intervallo, c'è poco da dire sull'ennesima sconfitta di Tampa Bay. Ormai sembra sempre di vedere la stessa identica partita, rarissime eccezioni (il match di New Orleans) a parte. Infine, domenica prossima arriveranno al Raymond James Stadium i non proprio irresistibili Jacksonville Jaguars: riusciranno i nostri eroi a perdere anche questa?
Purtroppo dobbiamo abituarci a prestazioni del genere; Winston, anche se ha ottime prospettive, è ienvitabile che commetta gli errori tipici di un rookie. E lo dice chi è ancora convinto che si sarebbe dovuto investire su Glennon come QB e utilizzare draft (compresa la 1st overall) e trade per rinforzare le due linee, offensiva e difensiva.
RispondiEliminaRipeto purtroppo dobbiamo abituarci, sperando che questa stagione serva da viatico ad un QB dalle ottime qualità, ma non possiamo sperare che diventi da subito affidabile ed efficace. Per quanto riguarda Brindza, dopo ottime cose viste nelle prime partite non si sta dimostrando affidabile, perchè non affidarsi ad un ottimo K nostrano ?? (vedi Giorgio Tavecchio)
Il kicker Brindza rilasciato dai Bucs. Se fossero tutti qui i problemi di Tampa........
RispondiEliminaPurtroppo il kicker è solo uno dei mille problemi che ha questa squadra; e la cosa più grave è che colui che dovrebbe risolvere questi problemi (il buon Lovie) mi sembra sempre più confuso ogni domenica che passa. Ad ogni modo, se le cose non cambiano, e anche in fretta, non credo ne rimarranno molte per Smith di domeniche da trascorrere sulla sideline di Bucs...
RispondiEliminaIn effetti Smith non riesce a cavare un ragno dal buco. Sicuramente i Bucs non sono da playoffs, ma da qui a essere ormai la barzelletta della Nfl ce ne passa. Vediamo come va contro i Jaguars e poi, se fossi nella famiglia Glazer, se le cose rimanessero invariate, mi congederei da Lovie per dare una scossa all'ambiente e partire con un nuovo progetto
RispondiEliminaPurtroppo nom sono riuscito a vedere la partita. O forse per fortuna.
RispondiEliminaMa gli int di winston? Come sono stati?
La OL come è andata?
Qualche nota positiva oltre a Doug c'è stata? Grazie
Freeman 80
Beh direi che anche solo accostare la parola "playoff" a Buccaneers, per qualsiasi motivo significa non avere ben chiara la situazione in cui ci si trova da anni.
RispondiEliminaSiamo discretamente scarsi in generale, con qualche sprazzo di talento disseminato qua e la, ma decine di carneadi che vanno bene a stento come contorno non certo come base del roster.
Allenati molto male da almeno 6 anni in ognununo dei reparti, e gestiti altrettanto male da Dominik prima e Licht poi.
Se non è una barzelletta questa...
Mettiamoci poi che David da quando ha firmato il contrattone fa letteralmente schifo, 3 partite immonde intervallate dalla sufficiente gara di NO.
L'operazione Brindza è ai limiti del TSO, indipendentemente da chi hai ceduto in cambio di un K undrafted, come puoi pensare di affidarti a lui dopo 1 sola gara di pre season come test??
Operazione ovviamente criticata all'istante, e della quale ora stiamo pagando le conseguenze.
L'enorme problema è che invece di imparare dai vari errori fatti negli anni e migliorare, riusciamo addirittura ad inventarne di nuovi ed andare ancora peggio.
Sinceramente inizio a convincermi che stiamo diventando come i Jaguars o i Browns, ovvero franchigie assolutamente inutili e marginali negli ultimi 20 anni.
Molta molta tristezza.
La parola “playoff” accostata ai Bucs mi fa sempre venire in mente Jim Mora, e il suo celebre “Playoffs? Don’t talk about — playoffs? You kidding me? Playoffs? I just hope we can win a game! Another game”.
RispondiEliminaIn quanto a Winston, è vero che è stato un po’ un “pollastrone” nel match con i Panthers ma è normale che sia così dato che parliamo di un rookie alla quarta partita tra i PRO, e comunque da questa stagione aspettiamoci molti "alti e bassi" da Jameis, il quale ha senz’altro talento, non difetta di faccia tosta, mentre gli manca chiaramente l’esperienza e quella astuzia che in certi casi ti fa lanciare un incompleto anziché un intercetto spracchiando il pallone in mezzo al traffico.
Ma onestamente Winston mi preoccupa poco, non credo sia lui il problema di questi Bucs, anzi, forse rappresenta una delle poche luci positive in fondo al tunnel.
Purtroppo gli stessi "cattivi pensieri" di Luca1983 a proposito di Lavonte David sono venuti anche a me: una brutta coincidenza, che dopo avere firmato un ricco contratto (peraltro meritatissimo, avendo giocato da campione a cifre irrisorie nei primi anni di carriera tra i PRO), questo giocatore sia ora l’ombra del fuoriclasse ammirato nelle scorse stagioni. Speriamo bene, e che il suo appannamento sia solo momentaneo, perché David è una delle pochissime certezze su cui possiamo contare.
Sulla situazione dei Bucs, mi sembra ci sia poco da dire: se non che sarebbe il caso che Lovie Smith inizi a vincere qualche match; cioè, ci rendiamo conto che dopo quasi un anno e mezzo questo HC deve vincere ancora la prima partita in casa? E raramente ci è andato vicino, dato che spesso al RJS è finita in un "bagno di sangue"?
Anche perché non credo che i Glazer continueranno a tollerare una situazione come questa, che francamente sta diventando insostenibile, con i Bucs indiscusso "team barzelletta" della Lega e ormai abbonati ad essere i candidati principali per la "first pick overall" del draft dell'anno successivo...
L’auspicio di tutti è che prima della fine di questa seconda stagione si inizino a vedere i frutti del lavoro di un coach referenziato come Smith, intanto il primo quarto di 2015 se ne è andato in archivio e i risultati (al di la di W e L, parlo proprio della qualità del gioco) sono identici a quelli - sconfortanti - dello scorso anno.
Naturalmente anch'io penso che le parole "Bucs" e "playoffs" attualmente siano incompatibili. Intendevo che tra playoffs contender e squadra barzelletta Ci sono delle tappe intermedie che Tampa ha il dovere di perseguire anche se non sono sicuro che con l'attuale coaching staff sia possibile.
RispondiEliminaDa quanto scrive Roberto emerge un quesito interessante, e cioè: che cosa sarebbe opportuno fare, con questo coaching staff?
RispondiEliminaIo lo confermerei sino a fine anno ed eviterei soluzioni tipo quella di Miami (non credo servirebbe a granché un esonero in corsa), anche perché stiamo parlando di un CS comunque referenziato (Smith, Frazier e Koetter, sulla carta, sono nomi più che rispettabili... o forse avrei dovuto scrivere "erano"...), rimandando qualsiasi decisione al termine del campionato.
Poi, come è inevitabile che sia, oltre alle W e alle L anche le tante decisioni assurde (la trade del kicker rookie Brindza per il più che affidabile TE Wright, che in questo periodo in cui ASJ e Stocker sono out ci sarebbe servito tantissimo) o comunque discutibili (è un’idea lungimirante "panchinare" il CB Verner?) o i tanti giocatori draftati e poi tagliati, saranno tutti elementi su cui i Glazer faranno le loro valutazioni a fine anno.
Chiaramente, nulla di personale contro Lovie – a cui auguro di cuore di vincerle tutte da qui alla fine – però questo HC reduce da così tanti anni di football magari non scintillante ma comunque efficace e solido a Chicago, sin qui ha deluso tantissimo una "fan base" che lo ha accolto con estrema fiducia riconoscendogli un credito illimitato dopo gli anni negativi di Schiano, il quale venne cacciato da Tampa con infamia dopo un record, in due anni, di 11-21 (per Lovie siamo a 3-17... and counting!).
Concordo su tutto Star, tra l'altro Verner era se non sbaglio l'ultimo superstite della faraonica (o presunta tale) FA dello scorso anno, panchinato anche lui risulta evidente che siano state sconfessate totalmente tutte le scelte fatte.
RispondiEliminaA mio avviso una situazione del genere non può rimanere impunita, quindi credo che Licht sia GM ad interim, traghetto di se stesso fino al termine della stagione già da ora, ne ha combinate troppe.
Penso che anche Lovie sia molto ben avviato in questa direzione, anche se per quanto lo riguarda una convincente seconda parte di stagione potrebbe forse anche portare a delle valutazioni, ma la vedo molto molto dura perchè Tampa in questo momento difetta di tutte le basi, e se dopo un anno e mezzo non hai fissato nemmeno quelle non vedo come possa esserci un cambio di tendenza.
Kotter invece è tutto da valutare, ad oggi secondo me non sta facendo male, ma la sua situazione dipenderà da 1000 fattori, partendo dallo sviluppo di Winston fino alla filosofia di gioco e l'eventuale compatibilità con il nuovo HC.
Ciò che più mi preoccupa è che il dopo Gruden ha visto sulla side line 3 allenatori totalmente differenti, ovvero un ex collaboratore che conosceva bene l'ambiente alla prima esperienza, un sergente di ferro proveniente dal college ed un allenatore solido e di grande esperienze e tutti hanno fallito miseramente, anzi peggio hanno proprio fatto ridere.
A questo punto non ho neanche idea di che tipo di HC abbiamo bisogno ed inizio ad avere dubbi ce ne possa essere uno che ci tiri fuori da questa situazione (ripeto a Cleveland e Jacksonville si è alterato di tutto ma non mai cambiato nulla..)