domenica 30 settembre 2012

Bucs, alla ricerca dell'attacco perduto

Uno dei "murales" del RJS: Cannons will fire
Una delle gigantografie che si trovano lungo tutto il perimetro del Raymond James Stadium e che vedete qui a sinistra, affianca alle foto di Josh Freeman, Mike Williams e Vincent Jackson una scritta che recita così:  "Cannons will fire"... e speriamo proprio di sentirla spesso la voce del cannone, questa sera contro Washington, perché quando al RJS partono le bordate dal galeone, vuol dire che ci sono buoni motivi per fare festa e che occorre aggiornare il punteggio sul tabellone a favore dei ragazzi in Red & Pewter...!

Speriamo di sentire spesso sparare il cannone, dicevo, perché per vincere contro Washington non possiamo chiedere anche questa volta alla difesa, che contro Robert Griffin e compagni non avrà vita facile, di risolvere da sola la partita e di regalarci la seconda W stagionale.

Occorre il contributo dell'attacco, e soprattutto dopo l'orrenda prestazione di Dallas vorrei vedere un Josh Freeman (passatemi la quasi autocitazione) "con il coltello tra i denti"... anche perché se non ora, ossia dopo la peggior prestazione per lui in tre anni di NFL, allora quando?! Come ho già avuto modo di dire, senza il miglior Freeman questi Bucs di partite ne vinceranno ben poche, e il match perso contro i Cowboys è stato, in questo senso, esemplare: la difesa ha infatti giocato alla grande, ma in Texas è arrivata ugualmente una sconfitta...

Credo che per cercare di agguantare una W, Freeman e soci dovranno produrre punti e rimanere in campo a lungo, così come sarebbe importante lasciare sulla sideline per il maggior numero di minuti possibile l'esplosivo attacco di Washington, guidato dal rookie di belle speranze Robert Griffin. Affinché tutto questo accada sarà necessario vedere un altro attacco, da parte dei Bucs: diverso da quello molle e deconcentrato di Dallas, e animato dal sacro fuoco della rivincita e dalla voglia di riscattare la pessima prestazione di sette giorni fa.  

E poi, non sarebbe male che Schiano si decidesse a far portare molti palloni a LeGarrette Blount, alternandolo spesso e volentieri a Doug Martin, visto che continuare a mandare il nostro RB rookie a schiantarsi dritto e forte contro la D-line avversaria non mi sembra abbia prodotto grandi risultati, ultimamente, se non un mare di three-and-out.

Per quel che riguarda infine il "fattore casalingo", ormai non mi illudo più di tanto... il RJS sarà come al solito mezzo vuoto, nonostante i prezzi dei biglietti abbordabili e si tratti comunque di un match dai tanti spunti interessanti (ad esempio, si potrebbe andare a vedere il match anche e soprattutto per "salutare" - eufemismo! - l'attuale coach dei DB degli 'Skins, perché no...!).

Certo che è davvero incredibile come qui ci sia gente che attraverserebbe l'oceano per andare a vedersi una partita mentre i nostri "colleghi" tifosi che stanno in Florida non andrebbero al RJS quasi nemmeno se gli regalassero i biglietti... mah, e intanto a Los Angeles hanno deciso di costruire uno stadio per portare in California una squadra di football professionistico, speriamo che a Tampa la tifoseria si svegli e si decida a tornare a gremire il RJS come ai bei tempi....forza ragazzi, anzi...GO BUCS!!!

sabato 29 settembre 2012

Lynch e Sapp tra i candidati per la HoF

Due immensi campioni: John Lynch e Warren Sapp 
John Lynch e Warren Sapp... nomi che solo a sentirli nominare riportano tutti i tifosi dei Bucs ai tempi d'oro, quando la nostra squadra era un team vincente ed una presenza fissa ai play-off, grazie soprattutto a quella insuperabile difesa costruita, stagione dopo stagione, dall'abile lavoro di Monte Kiffin e Tony Dungy.

Ebbene, risale ai giorni scorsi la notizia che proprio Lynch e Sapp, due di quei "cavalieri che fecero l'impresa", se così vogliamo chiamare quel gruppo di giocatori che nel gennaio del 2003 issò Tampa sul tetto del mondo NFL, sono tra i candidati ad entrare nel prossimo mese di agosto nella Hall of Fame di Canton, là dove sono ricordati in eterno i Grandissimi che hanno scritto la storia del football.

John Lynch e Warren Sapp sono i primi giocatori "eleggibili" per la Hall of Fame di quei Tampa Bay Buccaneers che guidati prima da Tony Dungy e poi da Jon Gruden rimasero stabilmente nell'elite dell'NFL tra la fine degli anni novanta ed i primi del duemila, tempi in cui l'obiettivo stagionale era la doppia cifra nella casella delle W e l'approdo alla postseason, e che culminarono nel trionfo del Super Bowl n.37 disputato a San Diego contro gli Oakland Raiders.

Lynch e Sapp sono stati, molto semplicemente, la miglior Safety ed il più forte Defensive Tackle nella ormai quasi quarantennale storia dei Buccaneers. Si potrebbero scrivere libri su giocatori di questo calibro, impossibile riassumere in poche righe il valore assoluto, la classe cristallina, l'insaziabile fame di vittoria che animò quei Bucs di fine anni '90, di cui il #47 ed il #99 furono tra i più illustri interpreti.

John Lynch era un colpitore davvero incredibile, lui che fuori dal campo era ed è un ragazzo intelligente (Stanford, il suo college) e brillante, sul terreno di gioco si trasformava in un feroce quanto corretto placcatore, che non lasciava scampo agli avversari. Draftato al terzo giro del 1993 da Tampa Bay con la pick n. 82 overall, nove volte convocato al Pro Bowl, Lynch chiuse la carriera a Denver, anche se le stagioni migliori le disputò in Florida, dove trascorse i suoi primi undici anni di football professionistico.

E poi Warren Sapp, il mitico QBKilla, una testa calda, caldissima, ma al tempo stesso un muro insuperabile, in grado di fare reparto da solo. Scelto come 12esimo giocatore assoluto nel draft del 1995 (con i New York Jets che, scegliendo prima dei Bucs, decisero di andare sul TE Kyle Brady....) in breve tempo Sapp diventò un giocatore dominante e devastante, che solo a forza di raddoppi si poteva cercare di limitare. Dopo nove anni a Tampa, come Lynch anche Sapp andò a chiudere la carriera in un team della AFC West; Warren approdò ai Raiders, dove giocò per quattro anni non sempre esaltanti.

Riusciranno Lynch e Sapp ad entrare subito nella Hall of Fame? E' difficile, visto che queste prime nomination comprendono tantissimi giocatori, ben 127, tra cui anche altri ex Bucanieri come i due WR Keenan McCardell e Keyshawn Johnson. Tra novembre e gennaio si procederà ad una "scrematura" dei candidati fino al 2 febbraio, giorno in cui saranno ufficialmente resi noti i nomi di coloro che entreranno a Canton.

Ad ogni modo è solo questione di "quando", non di "se". Ma John Lynch e Warren Sapp, come negli anni prossimi - non appena saranno "eleggibili" - anche Derrick Brooks, Mike Alstott e Ronde Barber (solo per citare i più illustri) sono tutti fuoriclasse targati  "Buccaneers" destinati alla Hall of Fame.

Quella HoF dove, ad oggi, si trova solamente un "Buc", l'immenso Lee Roy Selmon, ma come detto è solo questione di tempo: per il semplice fatto che - così come Lee Roy - anche John, Warren, Derrick, Mike e Ronde erano, sono e saranno per sempre campioni assoluti destinati ad entrare tra gli immortali di Canton.

venerdì 28 settembre 2012

Più spazio per LeGarrette Blount

Il RB LeGarrette Blount
I Tampa Bay Buccaneers di Greg Schiano, che fanno (o meglio, che vorrebbero fare...) del gioco sulle corse uno dei propri punti di forza - se non il vero marchio di fabbrica del team - non credo possano permettersi il lusso di tenere a lungo sulla sideline nel ruolo di spettatore non pagante quello che è ad oggi il miglior RB presente a roster, ossia LeGarrette Blount.

Chiaro, il rookie Doug Martin è un eccellente prospetto, e la W contro Carolina porta anche la sua firma, però non si può chiedere all'ex Boise State di reggere da solo il peso dell'attacco, nè lo si può costringere a portare la palla per 20 volte a partita, tra l'altro mandandolo spesso a infrangersi dritto e forte contro la D-line avversaria.

C'è bisogno di un purosangue come Blount, che magari sarà poco costante, e che forse avrà uno stile di corsa meno "pulito" di Martin,  ma che è però un talento purissimo, che mi auguro di non vedere più nel ruolo di spettatore mentre in campo c'è il modesto D.J. Ware, che a livello di classe credo valga circa la metà della metà, del RB #27...

Poi sappiamo tutti benissimo che Blount è un po' una "testa calda", di quelle che Schiano detesta e che, se può, taglia senza pensarci due volte. Ma LeGarrette è un giocatore troppo importante per questi Bucs, e dalle parole del nostro coach riprese dal Tampa Bay Times, sembra che anche lui si sia convinto che Blount debba trovare più spazio ed avere più palloni a disposizione.

Ecco le parole di Schiano circa il RB #27, dal Times:
"I think LeGarrette, we need to get him more involved, but I'm not going to make any changes the way we're doing it, just give him a little more action," Schiano said. "There was the whole thing with the injury and then we weren't sure what it was, and it kind of threw things into flux a little bit. I think he's practicing very well now and he's ready to go, so I think we'll have a good 1-2 punch like we envisioned early on. That's what my hope is."
Dunque Schiano si riferisce a Blount dicendo: "give him a little more action". Beh, speriamo sia qualcosa di più che "a little more" lo spazio per LeGarrette, a partire dal match con Washington... non dico che LeGarrette debba portare gli stessi palloni di Martin (ma perché no, poi...?), però non mi pare che questi Bucs, visto anche il pessimo rendimento di Freeman e il fatto che il gioco su corsa sia necessariamente la prima opzione offensiva, possano permettersi il lusso di utilizzare Blount come un rincalzo qualsiasi e di farlo correre quattro o cinque volte a partita. Coach...give him the damn ball!

giovedì 27 settembre 2012

Jeff Charleston, un innesto per la D-line

Il DE Jeff Charleston
Si parlava ieri della difficoltà di sostituire un giocatore importante come Adrian Clayborn, infortunatosi gravemente al ginocchio ed inutilizzabile per tutto il resto della stagione.

Ed è proprio di ieri la firma del DE Jeff Charleston, 29 anni e sei stagioni di esperienza nell'NFL. Charleston prenderà nel roster il posto lasciato libero da Clayborn, ed è probabile che lo vedremo in campo fin da questa domenica nelle rotazioni con Johnson e Te'o-Nesheim, gli altri due candidati a sostituire il #94.

Jeff Charleston ha giocato per 4 anni con i Saints, con i quali ha vinto un Super Bowl e giocato complessivamente 52 partite, mettendo a segno 8 sack e provocando due fumble, uno proprio ai danni dei Bucs (e di Josh Freeman in particolare).

L'ex DE di New Orleans non è certo un fuoriclasse ma il suo arrivo fornisce alla linea difensiva una maggiore consistenza ed aggiunge un po' di profondità, assolutamente necessaria anche per garantire le normali rotazioni con gli altre tre DE rimasti a roster, ossia Michael Bennett, Daniel Te'o-Nesheim e George Johnson. E a proposito di Defensive End, chissà che tra meno di un paio di mesi, magari proprio in quello che potrebbe essere il momento decisivo della stagione, dalla PUP list non possa saltare fuori una bella sorpresa, a nome Da'Quan Bowers...

mercoledì 26 settembre 2012

I Bucs tagliano Shipley e firmano Parrish

L'ex WR dei Bucs Jordan Shipley
E' costato caro al WR Jordan Shipley il fumble perso nel corso di un tentativo di punt return, domenica scorsa a Dallas. L'ex ricevitore dei Cincinnati Bengals, riapprodato a Tampa da una decina di giorni dopo una breve parentesi già nel corso della preseason, è stato infatti tagliato da coach Schiano.

Al suo posto, un altro WR; si tratta del veterano Roscoe Parrish, sette anni di carriera a Buffalo ed una discreta esperienza anche come ritornatore di punt e kick-off, oltre che come ricevitore.

In pochi giorni dunque sono usciti di scena tre WR - Stroughter, Parker e Shipley - ed al loro posto sono entrati a roster il giovane Owusu, l'ex Rutgers Underwood ed il veterano Parrish. Fermo restando che, a livello di WR, i tre giocatori destinati a vedere il campo sono e saranno soprattutto Jackson, Williams e Benn, con l'auspicio che nei prossimi incontri le loro mani si rivelino un po' più salde di quanto visto a Dallas (dove comunque, a mio avviso, buona parte dei loro drop è stata causata dai pessimi lanci di un Freeman in giornata nerissima).

Passando dai ricevitori alla linea difensiva, bisognerà invece cercare di sostituire in maniera adeguata un giocatore importante come Adrian Clayborn, che potremo rivedere in campo solo nel 2013. Uno dei candidati a prenderne il posto, Daniel Te'o-Nesheim, ammette la difficoltà del compito e l'altro papabile, George Johnson, rincara la dose; queste le loro parole, dal Tampa Bay Times:
"You can't replace that kind of guy," Daniel Te'o-Nesheim said. 
"Adrian Clayborn brought a style to this defensive line that nobody can bring," George Johnson said. "Nobody can really match his intensity."
Così invece coach Schiano, sui due giocatori che si giocheranno il posto di DE titolare:
"George has done well, he's been inactive the last two weeks, but that's more of a numbers thing," Schiano said. "Daniel has done well when we played him."

Ecco, sarà il caso che Te'o-Nesheim, Johnson o chi per essi verrà chiamato a sostituire Clayborn trovi il modo di svolgere il difficile compito nel migliore die modi. La linea difensiva è un reparto di importanza capitale, e visto l'ottimo stato di forma di McCoy e Bennett sarebbe importante mantenere l'intensità, l'aggressività e la "cattiveria" viste finalmente a Dallas, nonostante la perdita per le prossime 13 partite di una pedina importante come il #94. 

martedì 25 settembre 2012

Schiano dà fiducia a Josh Freeman

Greg Schiano con Freeman e Orlovski
La partita di domenica, stando ai commenti di quasi tutti gli addetti ai lavori, è stata la peggior gara disputata dal QB Josh Freeman nei suoi tre anni di NFL.

Impreciso, tanto che fino all'ultimo drive le statistiche impietose parlavano di 6 passaggi completati su 20 tentati per complessive 39 yards e falloso, con un intercetto e un fumble. E poi Josh deve migliorare in mobilità, visto che al nostro QB non mancano mezzi fisici ed atletici di prim'ordine.

Coach Greg Schiano cerca però di tranquillizzare l'ambiente e nella conferenza stampa di ieri ha confermato piena fiducia a Freeman. Queste le parole dell'HC, dal Tampa Bay Times:

"I have a great trust level with him," Schiano said Monday. "There's not a doubt in my mind he's going to do great this year and beyond. The only thing right now is, like I said, two pretty good outings and then one not so good. Why? There are so many reasons: coaching, playing, I.Ds, techniques. We've got to clean it up."

Parole dovute e anche un po' scontate, quelle di Schiano, anche perché non ci sono alternative concrete in casa Bucs. Si va avanti, per forza e per amore, con Josh Freeman, dato che l'alternativa si chiama Dan Orlovski, ossia niente di più che un onesto backup, che potrà essere utile nei momenti di emergenza ma che non rappresenta certo una valida alternativa per il ruolo di QB titolare. 

Speriamo che Josh trovi la forza di reagire e di mettersi alle spalle il prima possibile la brutta domenica appena trascorsa. Adesso arrivano a Tampa i Redskins di Raheem Morris, non sarebbe male dare al nostro ex coach la dimostrazione che aveva visto giusto, quando elogiava in ogni maniera possibile le doti di Freeman, ripetendo in continuazione che il QB da Kansas State sarebbe stato il nuovo franchise QB dei Bucs...

Passando dall'attacco alla difesa, le pessime notizie relative al DE Adrian Clayborn hanno purtroppo trovato conferma. Stagione terminata per Clayborn, e botta pesante per la linea difensiva, proprio quando si intravedevano finalmente confortanti segni di risveglio da parte di questo reparto. Toccherà a George Johnson (toh, un ex Rutgers...) e a Daniel Te'o-Nesheim il difficile compito di non far rimpiangere l'ex Iowa. 

Infine, segnalo che nella pagina Settembre 2012: i Bucs dal vivo! ho inserito gli ultimi aggiornamenti, relativi al match di Meadowlands tra Giants e Bucs... buona visione!

lunedì 24 settembre 2012

Il DE Adrian Clayborn out for season?

Il DE Clayborn in versione "orange"
La notizia - al momento - non è stata ancora ufficializzata, ma l'infortunio al ginocchio destro riportato nel match di Dallas dal DE Adrian Clayborn sembra abbastanza grave; al punto che è molto probabile che per il DE #94 la stagione attuale sia ormai da considerarsi terminata.

Peccato, perché nonostante Clayborn non avesse iniziato il campionato giocando a livelli altissimi, parliamo comunque di un giocatore molto importante,  in una linea difensiva che non è poi così "profonda".

Il posto di Clayborn se lo giocheranno infatti George Johnson e Daniel Te'o-Nesheim, due onesti comprimari chiamati ad un compito non facile.

Oggi però a One Buc Place era presente un altro Defensive End, Da'Quan Bowers, attualmente nella PUP list e alle prese con il recupero dall'infortunio al tendine d'Achille. I giocatori  che si trovano nella PUP list possono essere riattivati dopo sei settimane; e Bowers, a precisa domanda dei giornalisti, si è detto fiducioso circa la possibilità di riuscire a tornare a giocare nel corso di questa stagione.

 Bowers ha parlato addirittura di quattro settimane, come tempo necessario per il suo effettivo recupero. Un termine così breve mi sembra inverosimile, considerando i problemi fisici che questo giocatore si porta dietro dal suo arrivo in NFL ed è difficile credere che tra un mese Da'Quan possa essere di nuovo abile e arruolato. Resta il fatto che, ammesso che Clayborn sia perso per il resto della stagione, poter contare sul rientro di Bowers intorno a metà novembre potrebbe rappresentare una addizione importante, per una linea difensiva che al momento si regge sulle spalle di un Michael Bennett in costante crescita e di un Gerlad McCoy che al terzo anno tra i PRO sta finalmente dimostrando di non essere un clamoroso "bust". Dietro questi due giocatori però - Roy Miller a parte - al momento c'è praticamente il vuoto...

Ad ogni modo, in bocca al lupo ad Adrian Clayborn, e speriamo di rivedere il prima possibile il #94 e i suoi caratteristici dreadlocks su un campo da football!    

domenica 23 settembre 2012

Ma che cosa è successo a Josh Freeman...?

Josh Freeman, una domenica da incubo
In tanti anni che seguo i Tampa Bay Buccaneers, faccio fatica a ricordare una prestazione così modesta da parte di un nostro quarterback. E dire che seguo i Bucs dai tempi di Vinny Testaverde, per cui di QB scarsi, se non di veri e propri brocchi, ne ho visti parecchi...

Proprio ieri auspicavo un risveglio da parte di Freeman, che nelle due partite sin qui disputate mi era parso lontano dai suoi giorni migliori, e più vicino all'opaco giocatore visto nel 2011 che non al brillante atleta che nel 2010 aveva stupito in positivo per precisione, mobilità e capacità di caricarsi il peso della squadra sulle spalle guidandola spesso a vittorie insperate.

Spiace, gettare le colpe della sconfitta addosso ad un solo giocatore, ma onestamente credo che a OL, RB e WR, e soprattutto alla difesa si possa rimproverare ben poco, questa sera. Anzi, la cosa grave è che... i Bucs erano offensivamente più pericolosi quando in campo c'erano Barber e soci, che non l'attacco vero e proprio!

Grazie a un intercetto di Talib, poi convertito in TD da una ricezione di Luke Stocker, la partita sembrava si fosse messa nel migliore dei modi. E invece no. Non si può chiedere a un reparto (la difesa) di giocare per due (anche per l'attacco), e questa sera ogni volta che il pallone veniva messo in aria (quando Freeman non finiva KO piallato dalla difesa di Dallas) si trattava di lanci sbilenchi, imprecisi, e i vari Clark, Williams e Jackson hanno messo insieme cifre ridicole, ma non per colpa loro...

Non so se era il caso di panchinare Freeman; questa sera il ragazzo non c'era proprio, era confuso e sembrava quasi costretto a giocare pur non avendo la minima idea di che cosa fare una volta ricevuto il pallone dal centro... chiaro che questa squadra, senza il "vero" Freeman (o meglio, il Freeman del 2010, chissà se poi era proprio quello il "vero" Josh...) non va da nessuna parte. Orlovski non è niente di  più che un discreto backup, abbiamo sì una buona batteria di WR e di RB (a proposito: ma perché Blount gioca così poco? Questa cosa Schiano la dovrebbe spiegare meglio, perché vedere Ware in azione al posto di LeGarrette grida vendetta...), ma senza un QB di valore nella NFL non si va da nessuna parte.

Da segnalare, in negativo, c'è anche un infortunio per il DE Clayborn, un problema al ginocchio che pare abbastanza serio. Peccato, perché la linea difensiva, in particolare il redivivo McCoy e soprattutto l'ottimo Bennett, oggi avevano anche messo a segno qualche giocata importante, e finalmente si era vista non solo una certa pressione sul QB avversario ma era andato a segno anche qualche bel sack.

Chiudo infine dicendo che - a mio avviso - qualcuno forse glielo dovrebbe far notare a Schiano che probabilmente non è il caso di giocare anche quando agli avversari basta inginocchiarsi per vincere la partita. Non c'è niente di male, nessun regolamento lo vieta, ma questa cosa serve solo a far passare i Bucs per quello che non sono - ossia un team di picchiatori, provocatori e rissaioli - e a creare inutili polemiche di cui proprio non abbiamo bisogno. La scorsa settimana, una delle notizie di cui si è più parlato in ambito NFL è stata la quasi-rissa scoppiata a Maadowlands sull'ultima azione giocata a pieno regime da Tampa Bay nonostante a Manning bastasse inginocchiarsi per chiudere il match.

Ecco, riterrei invece più opportuno utilizzare idee ed energie per ampliare il playbook e per non vedere più chiamare due azioni di corsa con i Bucs sotto di nove a due minuti dal termine (evidentemente anche l'OC Sullivan aveva perso ogni fiducia in Freeman, il che non mi pare proprio un buon segno...), anziché usare questi "mezzucci" di saltare addosso al QB avversario che si inginocchia sperando così di provocare un assai improbabile fumble...

Ad ogni modo, che ci fosse molto da lavorare si sapeva....dispiace constatare che quello che si riteneva uno dei pochi punti fermi della squadra, Josh Freeman, si stia rivelando invece come uno dei principali problemi per coach Schiano....

sabato 22 settembre 2012

I destini incrociati di Barron e Claiborne

Mark Barron in azione vs Carolina
I destini di Mark Barron e Morris Claiborne si sono sfiorati e incrociati, nell'ultimo draft. Quando infatti sembrava quasi sicuro l'approdo del CB Claiborne a Tampa, ecco la mossa a sorpresa dei Bucs, ossia un trade-down con i Jaguars, con la conseguente impossibilità di scegliere Claiborne nel frattempo draftato dai Cowboys.

E dunque, ecco la decisione da parte di Schiano e Dominik di orientarsi su Mark Barron,  safety da Alabama, per cercare di rinforzare quella disastratissima secondaria uscita con le ossa rotte dalla stagione 2011.

Certo, visto come è finita la partita di New York e limitandosi alle statistiche, non ci sarebbe da stare allegri visto che Eli Manning ha riscritto - in negativo - il libro dei record della difesa dei Bucs per yards concesse su lancio a un QB avversario. In realtà, dopo così poche partite è ovviamente ancora impossibile dare giudizi sul rispettivo approdo nel mondo dei PRO tanto per Barron quanto per Claiborne e solo tra qualche tempo si potrà dire se la decisione dei Bucs di bypassare il CB da LSU a favore della safety da Alabama sia stata una mossa azzeccata o un errore grave.

Per ora, il Barron che ho visto contro Carolina a New York mi è parso un giocatore interessante, che deve ancora crescere molto, certo, ma dalle potenzialità notevoli. Soprattutto nell'opener mi ricordo alcune giocate davvero molto buone da parte della nostra prima scelta, oltre ad una mazzata tremenda inferta a Steve Smith.

In quanto al match di domani a Dallas, che dire.... chiaramente i favori del pronostico sono tutti per Romo & co, e se i Bucs vogliono cercare di giocarsela fino in fondo credo sarà importante mettere in campo quello che a New York non ho mai visto: ossia, aggressività nei confronti del QB avversario, metterlo sotto pressione e non fargli trovare fluidità e sicurezza, per non ripetere quanto è avvenuto a Meadowlands con Eli Manning che dal momento dello snap a quello del lancio avrebbe potuto tranquillamente fumarsi una sigaretta e bere un caffè, prima di cercare (e, ovviamente, trovare) il ricevitore più libero e meglio piazzato...

E poi vorrei vedere un Freeman più vivo, determinato e sicuro di sè... e anche più mobile: dove è finito quel QB che tutti noi abbiamo ammirato nella stagione 2010, un giocatore che raramente si faceva mettere a terra dai difensori avversari, bravissimo ad eludere i sack, e spesso in grado di tirarsi fuori dalle situazioni complicate sfruttando la propria forza atletica e le proprie gambe? Non chiedo a Freeman di trasformarsi in Cam Newton, per carità, però mi sembra che per Josh sia ancora in corso quella fase di involuzione che ha caratterizzato la scorsa stagione del nostro QB. E dire che almeno questa, di mossa (Josh Freeman = the next franchise QB) Raheem Morris sembrava averla azzeccata....

Infine, segnalo che nella pagina Settembre 2012: i Bucs dal vivo ho terminato di inserire il materiale relativo al match tra Tampa Bay e Carolina... nei prossimi giorni si passa alla partita (che devo ancora digerire del tutto!) del MetLife, un sogno per tre quarti trasformatosi in incubo nei quindici minuti finali (e, ahinoi, decisivi).

venerdì 21 settembre 2012

Il WR Sammie Stroughter in IR

Stagione finita per il WR Stroughter
Stagione finita dopo solo due partite per il WR Sammie Stroughter, a causa di un infortunio ad un piede. Il suo posto nel roster è stato preso dal WR rookie Chris Owusu, direttamente dalla practice squad dei Chargers.

Come viene spiegato nel sito ufficiale dei Bucs, i giocatori di una practice squad sono di fatto dei free agent, e dunque possono firmare con qualsiasi altro team, nel cui roster dovranno rimanere per almeno tre settimane.

In concreto, saranno più probabilmente i neo innesti Tiquan Underwood e Jordan Shipley i giocatori chiamati a sostituire l'infortunato Stroughter ed il tagliato Parker, e a costituire la seconda linea dei WR, considerato che i titolari indiscussi nel ruolo sono Vincent Jackson e Mike Williams.

Poi ci sarebbe anche Arrelious Benn, rientrato domenica scorsa a New York ma nel ruolo di KR. Un giocatore con le potenzialità (notevoli) di Benn preferirei vederlo impiegato nel suo ruolo naturale di ricevitore; e poi, è già finita la fiducia nei confronti del rookie Michael Smith (inserito per il match con i Giants tra i giocatori non attivi) come ritornatore dei calci? E' vero che nel ruolo di KR/PR sono venuti meno sia Parker che Stroughter, ma forse Smith meriterebbe  un'altra occasione, e poi rischiare Benn per ritornare i kick-off, azioni generalmente caotiche e ad elevato rischio di infortuni, non mi pare un'idea molto saggia.

Per chi fosse interessato, segnalo infine alcuni aggiornamenti nella pagina Settembre 2012: i Bucs dal vivo.

giovedì 20 settembre 2012

Tagliato Parker, firmato Underwood

Il WR Underwood
Ci sono alcuni movimenti da segnalare nel roster dei Bucs, alla vigilia della difficile trasferta di Dallas. E' stato tagliato il WR Preston Parker, abbastanza in ombra e poco utilizzato nelle prime due partite, e al suo posto è stato inserito a roster un altro WR, quel Tiquan Underwood (di scuola Rutgers University) che pur avendo giocato bene in preseason non era stato inserito nel roster definitivo dei 53 giocatori che aveva iniziato la stagione.

Nei giorni scorsi era stato firmato anche un altro WR, Jordan Shipley. Anche Shipley  aveva brevemente fatto parte dei Bucs nel corso della preseason; si tratta di un giocatore senza dubbio interessante ma reduce da un grave infortunio al ginocchio. E' stato contestualmente rilasciato Derek Hardman, una guardia, mossa questa un po' a sorpresa visto che adesso la O-line è davvero ridotta (anche da un punto di vista quantitativo) ai minimi termini.

Infine, segnalo l'inserimento di alcuni nuovi aggiornamenti nella pagina Settembre 2012: i Bucs dal vivo. Buona visione!

Una nuova pagina: i Bucs dal vivo!

Ho iniziato a mettere mano alle tante foto scattate a Tampa e a New York: un vero lavoraccio ;-), mi sa che ho un po' esagerato con il numero degli scatti e non è facile scegliere quelli più interessanti da mettere on-line...

Poiché non sarà un lavoro brevissimo, ho deciso intanto di pubblicare una nuova pagina, e cioè questa:
Settembre 2012: i Bucs dal vivo!
in cui progressivamente, giorno dopo giorno, sarà visibile nuovo materiale. Anziché mettere on-line tutto in una volta sola, in pratica pubblicherò foto e filmati un po' "a puntate"...

Anche perché, altrimenti, rischierei di sistemare le cose più o meno per Natale!

mercoledì 19 settembre 2012

I'm back!

A casa, finalmente! Il viaggio negli States è stata una bella esperienza che ricorderò a lungo, ma dopo parecchi giorni di USA mi fa piacere tornare nella vecchia Europa... e finalmente, utilizzare un PC con una vera tastiera anzichè smanettare un po' a casaccio sul monitor di un tablet!

Cercherò di mettere on-line qualcosa (foto, soprattutto) sulle due partite giocate dai Bucs contro Panthers e Giants, magari prima del match di Dallas... giusto il tempo di smaltire il jet lag!

Ma prima, un brevissimo anticipo con le immagini (per ingrandirle basta cliccarci sopra) di alcuni gadgets provenienti direttamente dal Raymond James Stadium.

Questo è il simpatico zainetto a forma di jersey di Ronde Barber, omaggio a tutti i tifosi presenti al match vs Carolina, per celebrare le 200 partite consecutive da starter del mitico #20

Anche il bicchierone della coca-cola utilizzato nei vari chioschi all'interno del RJS celebrava Ronde (e, a quanto ho capito, per ogni partita viene utilizzata l'immagine di un diverso giocatore per "decorare" questi bicchieri)

Infine, la classica "collanona" (decisamente kitsch, quanto un "must"!) che avrete visto spesso indossare dai tifosi durante le partite, proprio sopra la jersey: le regalavano Captain Fear, la mascotte dei Bucs, ed alcune deliziose fanciulle, direttamente da un mini-galeone (che poi era quello visto l'anno scorso a Wembley, a Trafalgar Square e al tailgating), "parcheggiato" fuori dallo stadio. Questa collana, formata da tanti piccoli palloni da football, è quella che mi ha donato una graziosa biondina abbigliata da piratessa...

Saluti e a presto... GO BUCS!

lunedì 17 settembre 2012

Eli Manning spezza i sogni dei Bucs

Peccato, siamo stati davvero vicini a compiere l'impresa, ma le partite durano quattro  quarti, non tre....

E nell'ultimo quarto Manning ha guidato i suoi alla rimonta, grazie anche a Cruz e Nicks, davvero micidiali.

Che dire, e' stato un pomeriggio davvero ricco di emozioni, addirittura entusiasmante prima che Manning salisse in cattedra. E il viaggio di ritorno da Meadowlands a Manhattan mi e' sembrato molto, molto lungo, circondato com'ero dai tifosi dei Giants belli carichi per una W agganciata all'ultimo respiro.

Va anche detto che Manning ha sempre avuto tutto il tempo necessario per selezionare il WR meglio piazzato, mai una volta la nostra D e' riuscita a metterlo sotto pressione.

Tornando ai Bucs, mi ha invece convinto poco Josh Freeman, che tra l'altro mi pare anche poco mobile, nonostante abbia perso parecchi chili nel corso dell'offseason.

Detto cio', saluti a tutti da NY e a risentirci next week dall'Italia, con impressioni, foto e filmati di questa bella trasferta (nonostante il KO di oggi) in terra americana.

E, ora e sempre, GO BUCS!

domenica 16 settembre 2012

Espugnare il MetLife, sogno o realta'?

Un abbraccio dalla big apple, a tutti i tifosi Bucanieri!

Allora... siamo pronti a prenderci New York? ;-)

Scherzi a parte, per ottenere un'altra W servirebbe davvero un miracolissimo, questa volta. Sara' comunque intetessante vedere come terranno il campo i ragazzi di Schiano, alle prese con i campioni in carica.

Sugli spalti, non credo saremo in molti, a sostenere i giocatori in red and pewter; in questi giorni, in giro per ny ho visto gente con maglie e cappellini di quasi ogni squadra, ma a parte il sottoscritto, di tifosi dei Bucs nemmeno l'ombra... del resto, di gente ce n'era poca anche al RJS, figuriamoci in trasferta, ma sull'argomento avremo modo di tornarci nei prossimi giorni.

Adesso, sotto con i Giants, e speriamo che il ritorno di Schiano in New Jersey ci regali qualcosa di importante, al di la' di quello che sara' il risultato finale, che pare onestamente abbastanza scontato...

Saluti a tutti e... GO BUCS!

mercoledì 12 settembre 2012

Saluti da New York

Approfitto di uno starbucks (con la kappa!) per mandare un saluto a tutti i fratelli di tifo in red and pewter direttamente da New York!

Chissa` se i nostri ragazzi riusciranno a confermare l'ottima prestazione di domenica scorsa anche al MetLife. In teoria non dovrebbe esserci partita, ma anche per Carolina doveva essere una passeggiata e invece...

Anyway, anche dalla grande mela un solo grido: GO BUCS!

lunedì 10 settembre 2012

OH MY GOD... BUCS WIN!

Ragazzi, che partita! E che splendido esordio per coach Schiano e per i rookies dei Bucs: bravissimi tutti, da Barron a David per l'instancabile Martin. E poi Barber, il piu' grande di tutti...

Vista dagli spalti del RJS e' stata un'emozione unica, che auguro di vivere a tutti coloro che hanno questi colori nel cuore: absolutely priceless!

La mia prima W 'live' dei Bucs, finalmente, dopo i due ko di Wembley!

E adesso, si riparte, destinazione New York: pronti a vendere cara, carissima la pelle anche al MetLife....

GO BUCS!

domenica 9 settembre 2012

Una cartolina da Tampa

Un saluto a tutti da Tampa!

Approfitto di un ottimo collegamento wifi per mandare un saluto dalla terra dei Bucanieri!

Fa un certo effetto, qui, vedere tanta gente indossare cappellini e magliette dei Bucs, o leggere il Tampa Tribune in versione cartacea!  :-)

La citta' non e' una metropoli, e si visita volentieri, anche se il clima e' un po' particolare; l'umidita' e' proprio incredibile e quando si esce da un negozio sembra di entrare davvero in una sauna!

In quanto al match con Carolina, servira' una grande impresa per arpionare una W. Speriamo che al RJS ci sia un bel tifo, e che il pubblico aiuti i ragazzi di Schiano a realizzare l'impresa.

Comunque vada...GO BUCS!

giovedì 6 settembre 2012

Il blog chiude per ferie (le mie!): destinazione...

...Tampa e New York!

Ebbene sì, finalmente anche per il sottoscritto è arrivato il momento di andarsene in ferie e quindi, per alcuni giorni, il blog non verrà aggiornato.

Le mie ferie, quest'anno, saranno però un po' particolari e strettamente legate ai Tampa Bay Buccaneers; dunque, vacanze ad elevatissimo contenuto "footballistico", per così dire!

Seguirò infatti "live", dagli spalti del Raymond James Stadium di Tampa e del MetLife Stadium di New York le prime due partite di regular season dei ragazzi in red & pewter.

Non mi faccio illusioni di poter assistere ad una W (Panthers e Giants sono avversari troppo forti per i Bucs attuali) ma sarebbe già tanto vedere una squadra tosta che combatte per tutti i 60 minuti di gioco senza regalare nulla agli avversari; credo comunque, al di là di quello che sarà l'esito dei match, che seguire dal vivo i Tampa Bay Buccaneers, per di più in USA, sia - come si dice in questi casi - “priceless”.

Dopo le due partite giocate a Wembley dai Bucs, sono curioso di vedere quale sarà l'atmosfera che si respira in uno stadio americano, sia in una cittadina dalle medie dimensioni (Tampa), sia in quella che è invece una delle principali metropoli (New York), e se "dal vivo" saranno confermate o meno impressioni e sensazioni accumulatesi in tanti anni di football NFL visto in TV o tramite gamepass.

Dunque, per i prossimi aggiornamenti del blog vi rimando più o meno al venti settembre, diciamo alla vigilia del match con i Cowboys. Non so se riuscirò a postare qualche "cartolina" via-tablet dagli States; se così non fosse, appuntamento a fine mese con foto, impressioni e filmati direttamente dal "vostro inviato" ;-) al Raymond James e al MetLife...
GO BUCS!

mercoledì 5 settembre 2012

Tagliato Hardman (G), rifirmato McDonald (CB)

Il CB Brandon McDonald
Continuano in questi giorni che precedono l'opener di domenica vs Carolina, i movimenti in entrata e in uscita - anche un po' a sorpresa - relativi al roster dei 53 giocatori attivi. E' di oggi la notizia del taglio della guardia Derek Hardman, il cui posto è stato occupato da un CB, Brandon McDonald.

Decisione abbastanza inaspettata, direi, dato che così facendo ci si priva di una guardia e si riduce ulteriormente la "quantità" in un settore - la OL - già nettamente indebolito a livello di "qualità" dalla perdita di Davin Joseph. Tutto questo per firmare un CB, ruolo già ampiamente coperto da un nutrito numero di giocatori; mossa davvero difficile da comprendere, questa, da parte di coach Schiano. Hardman non sarà un fenomeno, ma è comunque un giocatore di una certa esperienza ed in grado di offrire quantomeno un po' di profondità alla OL.

Al momento, in pratica le due guardie titolari Nickse e Larsen non hanno nessun backup se non il centro/guardia Cody Wallace, laddove di CB a roster se ne contano ben sette, più cinque safeties per un totale di dodici giocatori a formare il "gruppone" della secondaria. Mi auguro che da qui a domenica ci siano ulteriori interventi nel roster, perché iniziare la regular season con la offensive line ridotta all'osso non mi pare una decisione con molto buon senso. Va bene rimpolpare la secondaria, ma senza esagerare... e soprattutto senza sguarnire un settore come la OL già duramente colpito dalla perdita di uno dei suoi uomini migliori.

Intanto, sempre in ottica opener, il WR Arrelious Benn dovrebbe essere disponibile per il match vs Carolina, così come dovrebbero recuperare dai rispettivi acciacchi il LB Mason Foster e il CB Eric Wright. Unico assente per problemi fisici - oltre ai lungodegenti Davin Joseph e Da'Quan Bowers - sarà dunque il CB E.J. Biggers.

martedì 4 settembre 2012

Obiettivo numero uno: fermare Cam Newton!

2011, la difesa dei Bucs insegue Cam Newton
Sei Bucs vogliono avere qualche speranza di giocarsela fino in fondo vs Carolina, domenica prossima nell'opener della stagione 2012, l'imperativo categorico è il seguente: limitare il più possibile Cam Newton.

Il QB dei Panthers è infatti il giocatore più talentuoso della squadra che domenica sfiderà Tampa Bay: Newton passa, corre, ha leadership, e la scorsa stagione, sebbene contro quell'orrenda squadraccia che erano i derelitti Bucs della seconda parte di stagione, guidò i suoi a due comode W, giocando due partite di eccellente livello.

"He's an escape artist'', sono le parole usate da Gerald McCoy per definire, in maniera sintetica quanto efficace, il QB di Carolina. Lo scorso anno Newton è stato protagonista di ben 35 TD (21 su passaggio e 14 su corsa), e dunque l'obiettivo numero uno in vista della partita di domenica non può che essere quello di studiare le adeguate contromosse per cercare di limitarne il rendimento.

Queste le parole di coach Schiano, dal Tampa Tribune, a proposito di Cam Newton:
"He adds a dimension to the game that coming from college I'm probably more used to than some of the guys that have been in this league for a while.'' said Schiano "Of course, just because you're familiar with it doesn't mean you can stop him. Not many people have. But it really isn't about stopping him, because players like that are going to get their plays. What you do then is you just try to limit them, because that offense is an explosive offense.

Attenzione però, perché come ricorda giustamente Schiano, oltre a Newton ci sono anche altri giocatori nelle fila dei Panthers in grado di fare la differenza:
"They've got an explosive player in (Newton), two explosive (running backs in Jonathan Stewart and DeAngelo Williams) and explosive players at wideout and tight end. So you have to kind of pick where you're spending your resources and hope the other guys don't get you, which doesn't sound very reassuring, does it?''

Infine, parola a Geraldone McCoy, che lo scorso anno non giocò contro Newton in quanto già infortunato.
"I had to watch him from the sidelines last year and it stunk because of what he did to us,'' McCoy said. "But the thing about it is, we never made him uncomfortable. So our goal this time is to make him uncomfortable and see how he reacts to that. The thing you got to remember is, it's a different year.''

Sempre a proposito della partita di domenica, da segnalare che sono stati definiti i "ritornatori" dei Bucs: sarà il rookie Michael Smith a riportare i kick-off, mentre è il WR Sammie Stroughter il punt returner #1 nella depth chart ufficiale. Il WR Preston Parker è invece il giocatore designato come PR e KR #2, ossia il rincalzo per entrambe queste posizioni.

lunedì 3 settembre 2012

Porte girevoli: dentro Gilberry, fuori Vandervelde

Il DE Wallace GIlberry
Porte girevoli a One Buc Place: il DE Wallace Gilberry è stato reinserito a roster, un paio di giorni dopo essere stato tagliato. E' invece già finita, per la guardia Julian Vandervelde, l'avventura con l'uniforme dei Bucs, senza in pratica essere mai incominciata visto che il giocatore era stato firmato appena sabato scorso.

Premesso che sono movimenti che riguardano comunque le seconde linee della squadra (e dunque relativi a giocatori difficilmente in grado di spostare gli equilibri), in effetti la scarsa profondità della D-line richiedeva l'innesto di almeno un elemento, visto che in quel reparto gli uomini sono davvero contati. Chiaramente servirebbe anche un giocatore importante per la O-line, soprattutto dopo l'infortunio di Joseph, ma non era certo al buon Vandervelde che si poteva chiedere di sostituire un Pro Bowler...

Passiamo adesso ad alcune nostre vecchie conoscenze: si diceva ieri delle sfortunate avventure di Tanard Jackson e Kellen Winslow rispettivamente a Washington e a Seattle. Aggiorniamo la situazione con il taglio di altri due ex Bucanieri: i 49ers hanno rilasciato il QB Josh Johnson, già backup di Freeman per due stagioni, mentre Chicago ha tagliato il DT Brian Price, il cui scambio con i Bears aveva suscitato perplessità anche in alcuni addetti ai lavori; ma anche in questo caso, evidentemente, coach Schiano aveva visto giusto.

E' questione di ore, infine, l'ufficializzazione della "practice squad" di Tampa Bay. Da NFL.com si apprendono già alcuni nomi di coloro che ne faranno parte: il TE Drake Dunsmore, l'OL Brian Folkerts, i 2 WR Dale Moss e Bert Reed ed il QB Adam Weber.

domenica 2 settembre 2012

Bucs, ulteriori movimenti nel roster

Il RB D.J. Ware
E’ stato reso noto venerdì il roster dei Bucs che inizierà la stagione, e già nella giornata di ieri si sono registrate alcune modifiche, relative alla linea (offensiva e difensiva) e al reparto dei RB, con l'arrivo di giocatori appena tagliati dalle altre squadre. Ma andiamo a vedere in cosa consistono le ultime novità nell'organico di Tampa Bay a una settimana esatta dall’inizio della regular season e chi sono i quattro nuovi giocatori sbarcati a One Buc Place.

Corey Irvin, DT - Irvin è stato chiamato in pratica a rimpiazzare Wallace Gilberry, appena tagliato benché fino a ieri fosse alle spalle di Gerald McCoy nella depth chart dei Bucs. Irvin, 27 anni e scelto al terzo giro del draft 2009 dai Panthers, ha tre anni di NFL alle spalle: due stagioni con Carolina (una delle quali trascorsa in IR) e, l'anno scorso a Jacksonville (solo 4 le partite giocate in maglia Jaguars). Non proprio - almeno sulla carta - una acquisizione fenomenale, diciamo così...

Julian Vandervelde, T e Cody Wallace, C/G - Sono due i rinforzi per la linea offensiva, settore che dopo la perdita di Davin Joseph i Bucs stanno cercando di rinforzare almeno da un punto di vista quantitativo. I nuovi arrivati sono il Tackle Julian Vandervelde, al secondo anno dopo una stagione a Philadelphia in cui non è praticamente mai sceso in campo (solo un match per lui) e il Centro/Guardia Cody Wallace, che in tre anni di NFL tra San Francisco e Detroit ha giocato una sola partita e che la scorsa stagione era nella practice squad dei Texans. Anche in questo caso, due arrivi che non sembrerebbero esattamente in grado di spostare gli equilibri...   

D. J. Ware, RB - L'ultimo arrivo è quello del RB D.J. Ware, ex New York Giants, per far posto al quale è stato tagliato il CB McDonald. Ware, 5 stagioni a NY, è un veterano assai noto all'OC dei Bucs Mike Sullivan, che lo ha allenato proprio ai Giants e che evidentemente lo ritiene il giocatore adatto alle spalle di Martin e Blount per completare il reparto dei RB, insieme al rookie Michael Smith.

Infine, qualche aggiornamento su due vecchie (per nulla rimpiante) conoscenze...

Tanard Jackson – Ve lo ricordate, il Tanardo, quello che per ben due volte era risultato positivo all’uso di sostanze stupefacenti e che era poi stato rilasciato nelle scorse settimane da Schiano e Dominik, per finire immediatamente a Washington alla corte di Raheem Morris? Ebbene, Jackson è risultato di nuovo “positivo”, e adesso per lui – alla terza infrazione – scatta la squalifica a vita...

Kellen Winslow – I Seattle Seahawks lo hanno tagliato, evidentemente la sua etica lavorativa (ne parlammo QUI) era troppo scarsa anche per Pete Carroll o forse le sue malandatissime ginocchia di cristallo sono davvero arrivate al capolinea...

sabato 1 settembre 2012

Underwood, Okoye e Okam i tagli più illustri

I nomi dei 53 giocatori che compongono il roster definitivo dei Tampa Bay Buccaneers che il 9 settembre scenderanno in campo contro i Carolina Panthers li potete trovare direttamente QUI.

Andiamo adesso ad analizzare brevemente quali sono stati i  tagli più importanti operati da coach Schiano, per ridurre a soli 53 elementi il roster della squadra.

ATTACCO
Non ce l'ha fatta il WR Tiquan Underwood, che pure aveva bene impressionato nelle partite di Miami e Washington, così come è stato tagliato l'altro WR Jordan Shipley, quest'ultimo acquisito dai Bucs sul finire della preseason e probabilmente non ancora al 100% dopo un grave infortunio al ginocchio. Fuori anche il TE rookie draftato dai Bucs al settimo giro Drake Dunsmore così come è out anche un altro TE, il secondo anno Zach Pianalto; a entrambi, alle spalle di Clark e Stocker, è stato preferito un rookie, l'undrafted Danny Noble. Solamente due i QB (Freeman e Orlovsky, tagliato Ratliff) e cinque i WR, con Sammie Stroughter che è riuscito ad acciuffare l'ultimo posto disponibile ai danni, come detto, di Underwood. Tra i RB, come da pronostico, il sacrificato è stato Mossis Madu.

DIFESA
Cominciamo dalla linea: i due tagli forse più importanti mi pare riguardino proprio la D-line: sono fuori dal roster sia il veterano Frank Okam che soprattutto Amobi Okoye, una delle acquisizioni più interessanti della offseason ma alle prese con problemi abbastanza seri ad un ginocchio. Tra i LB, sono stati tagliati sia Curran che Cutrera, mentre è stato tenuto il rookie Najee Goode. A livello di secondaria, da sottolineare la conferma della safety Cody Grimm (giocatore importante, se sano e recuperato fisicamente al 100%) ed il taglio di Larry Asante. Sono infine ben sette i CB a roster, tra cui l'undrafterd rookie Leonard Johnson e il veterano Brandon McDonald.

Di seguito, infine, ecco la "depth chart" dei Bucs 2012:

Offense


WRVincent JacksonArrelious Benn
LTDonald PennDemar DotsonBradley Sowell
LGCarl Nicks

CJeremy Zuttah

RGTed LarsenDerek Hardman
RTJeremy TruebloodJamon Meredith
TEDallas ClarkLuke StockerDanny Noble
WRMike WilliamsPreston ParkerSammie Stroughter
QBJosh FreemanDan Orlovsky
RBDoug MartinLeGarrette BlountMichael Smith
FBErik Lorig


Defense


LDEMichael Bennett

DTGerald McCoyWallace Gilberry
DTRoy MillerGary Gibson
RDEAdrian ClaybornGeorge JohnsonDaniel Te'o-Nesheim
SLBQuincy BlackDekoda Watson
MLBMason FosterAdam HaywardNajee Goode
WLBLavonte David
LCBAqib TalibE.J. BiggersMyron Lewis, Brandon McDonald
RCBEric WrightAnthony GaitorLeonard Johnson
SSMark BarronCody Grimm
FSRonde BarberAhmad BlackKeith Tandy

Special teams
P: Michael Koenen; PK: Connor Barth; KO: Michael Koenen, Connor Barth; H: Michael Koenen; LS: Andrew Economos; PR: Preston Parker, Sammie Stroughter; KR: Preston Parker, Sammie Stroughter