Brad Culpepper in action! |
Ebbene, adesso Brad Culpepper - appeso il casco al chiodo dopo una lunga carriera che lo ha visto indossare anche le maglie di Minnesota e Chicago - è in questi giorni il protagonista di una causa intentata insieme ad altri 25 ex giocatori contro l'NFL.
Argomento del contendere, la “leggerezza” con cui per troppo tempo l'NFL (non) ha affrontato il problema delle “concussion”, ossia delle commozioni cerebrali sui cui danni a lungo termine si è invece molto parlato nei mesi scorsi, spingendo il commisisoner Roger Goodell a prendere misure importanti proprio per salvaguardare la salute dei giocatori.
Le accuse di Culpepper sono molto gravi e precise. Dal Tampa Bay Times, ecco le parole dell'ex DT:
“Did I know it’s going to potentially cause life-ending problems or dementia? Not like I do now,’’ Culpepper said. “Would that have changed how I feel about playing? I don’t know, I can’t put myself in that situation. Quite frankly, it probably would not have. But it’s like a cigarette. You know they’re bad for you, there’s warning labels all over the cigarettes. Yet, you may choose to do it. There were no warnings. It wasn’t like they sat a player down and said, “Look, if you get a concussion or you get numerous concussions, this could scramble your brain for good.’’
Oggi tutto questo non accadrebbe più, ma per chi all'epoca era trattato come “carne da macello” più che da “giocatore professionista”, è arrivato adesso il momento di far valere le proprie ragioni, in un'aula di tribunale.
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