Josh Freeman e Greg Schiano |
Nei giorni scorsi l'HC dei Bucs, Greg Schiano, è stato ospite di NFL
Network. Ovviamente gli analisti del network della NFL non si sono
lasciati sfuggire l'occasione per fare chiarezza su un argomento (chi sarà il QB starter dei Bucs?) relativamente al quale, nei mesi scorsi, erano circolate un po'
troppe "versioni"...
Nel draft, infatti, i Bucs avevano scelto al terzo giro proprio un
QB, e Schiano non aveva perso occasione per ribadire un concetto: e cioè come fosse importante mantenere una accesa competizione tra i giocatori, in tutti i ruoli di un
team (QB compreso).
La domanda, dunque, non poteva che essere questa: sarà Josh Freeman
il QB starter dei Bucs edizione 2013?
Ebbene, la risposta del coach sembra non lasciare molti dubbi:
“I believe in competition” Schiano said “Mike Glennon is
going to be a tremendous quarterback in his time. But we have a
quarterback and it's Josh Freeman.”
Queste parole, pronunciate direttamente dal coach, mettono fine alla
questione, sebbene soltanto nel mese di maggio lo stesso Schiano
avesse rilasciato affermazioni assai meno "nette", come ad
esempio quelle riportate da "nationalfootballpost.com", quando, a
proposito del rookie Glennon, Schiano affermava così:
“If Glennon wins the job, look, I'm not against that, we have a
starting QB. It's not like we're looking to find a starter. But
competition is competition. Mike Glennon is a fierce competitor. I
knew that when he was coming out of high school. Now being able to
work with him a little, you can see it on the practice field”.
Adesso, invece, il coach sembra dare piena fiducia a Josh, in un certo senso
“a prescindere”, ossia i due QB non si giocheranno il posto da
titolare nel training camp, e a Meadowlands, per l'opener, il
quarterback titolare sembra sia stato già designato (a parte
infortuni o eventi ad oggi imprevedibili).
Tutto sommato mi sembra giusto
così, gettare nella mischia Glennon sarebbe un rischio eccessivo, e
probabilmente si otterrebbe un solo risultato, quello di "bruciare" un ragazzo promettente ma nulla di più. Freeman invece è giunto nel
pieno del maturazione, si accinge a disputare l'ultimo anno previsto
dal suo contratto e anche per questo avrà una motivazione
supplementare per giocare al massimo tutte le partite: e cioè potersi sedere al tavolo delle trattative, nella prossima
off-season, potendo dettare lui le condizioni del rinnovo, cosa possibile questa solo se il 2013 sarà una stagione giocata ad alto livello dal nostro QB.
"Continuità", come ho già detto altre volte, è la "parola magica". Freeman
dovrà riuscire a mantenere nel corso del 2013 uno standard di
rendimento elevato, con l'obiettivo (molto difficile, ma non
impossibile) di condurre i Bucs a quei play-off da cui Tampa Bay è
assente da troppi anni. E perché ciò possa accadere Josh dovrà evitare di alternare
partite buone se non ottime ad altre onestamente orrende (come
dimenticare i match di Dallas e New Orleans dello scorso
anno, tanto per fare un esempio ancora fresco nella memoria).
Se tutto andrà bene, Freeman potrà brindare al contrattone che
siglerà nella offseason 2014, se invece tutto andrà male, beh,
arrivederci e grazie a quello che doveva essere "the next franchise
QB"... ma per il 2013, a meno di cataclismi, io andrei avanti con
Josh; per vedere all'opera Mike Glennon non c'è alcuna fretta...
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