Johnthan Banks e Leonard Johnson |
Il rookie Johnthan Banks o il secondo anno Leonard Johsnon, chi tra loro vincerà la "sfida" per scendere in campo da "starter" l'8 settembre al MetLife Stadium contro i Jets?
Il Tampa Bay Times si è soffermato nei giorni scorsi su questi due giocatori, sottolineando come, al di là di una sana competizione, tra i due ci sia anche un rapporto di amicizia e di sano "cameratismo". I due sono coetanei (23 anni) ma Johnson, che tra i PRO ha già disputato una stagione, ha preso sotto la sua protezione la matricola Banks, aiutandolo ad inserirsi in un mondo per lui del tutto nuovo.
E la seconda scelta dei Bucs dell'ultimo draft riconosce l'aiuto importante che quotidianamente riceve da Leonard Johnson; così Banks, dal TB Times:
"LJ is everything," Banks said. "He's one of the most positive guys I've been around through high school, college and here (in the NFL). And I'm competing with this guy for a job, but he's there every step of the way."
E se l'anno scorso il rookie Johnson era stato preso sotto la protezione di un veterano come Ronde Barber, quest'anno tocca a lui, fare da "mentore" al suo coetaneo Banks. Ad ogni modo, e al di là di chi sarà scelto per affiancare Revis, non mancheranno le occasioni in cui tutti e tre (Revis, Banks e Johnson) saranno contemporaneamente in campo, e proprio Johnson è stato utilizzato spesso nel ruolo di "nickel" in questi giorni di training camp.
Da parte sua, coach Schiano sottolinea il comportamento di Johnson, un giovane ma per certi versi già un veterano, che con il suo comportamento si sta guadagnando la stima di allenatore e compagni di squadra:
"That's how tradition is built," Schiano said. "Ronde did that for Leonard. I think what Leonard sees is that's the way you take care of each other. When you get your whole organization saying that is the norm, that's when you have a tradition. Tradition isn't touching a statue, tradition isn't a flag. It's the way people act in our organization, and that's great to have."
Infine, parola proprio a Leonard Johnson, il ragazzo di casa (originario di Clearwater, località marittima a due passi da Tampa) che si sta ritagliando un ruolo sempre più importante in questi Bucs:
"I have a lot of learning to do," Johnson said. "But I was in this position last year and it makes it a little easier the second time when you know what to expect."
Speriamo che - Johnson oppure Banks che sia - la secondaria dei Bucs grazie anche al supporto delle safeties riesca a far dimenticare gli orrori visti in serie nella scorsa stagione, quando i QB avversari facevano festa ogni volta che si trovavano ad affrontare la peggiore secondaria dell'intera NFL. Lo slogan utilizzato dai Bucs quest'anno, per segnalare come le cose siano cambiate laggiù nella difesa, è "No fly zone", scritta che ad esempio appare in una gigantografia appesa sugli spalti del RJS... auguriamoci che sia di buon auspicio, e che i vari Brees, Ryan e Newton si divertano davvero poco, anzi pochissimo, quando si troveranno ad incrociare Revis & soci...
La secondaria dei Bucs edizione 2013... NO FLY ZONE! |
Nessun commento:
Posta un commento