Lawrence Tynes, il nuovo K dei Bucs |
Ma andiamo con ordine: le "conseguenze" tecniche sono state "tamponate" con l'ingaggio del miglior K ancora disponibile su piazza, e cioè Lawrence Tynes. Il kicker di origine scozzese è un veterano (35 anni) di grande esperienza, che può anche vantare alcuni record personali di un certo rilievo (è l'unico kicker ad aver segnato due FG vincenti nell'overtime di gare di playoff e detiene anche il record per il più lungo FG segnato nella storia del Lambeau Filed in un match di playoff).
Tynes vanta anche due Super Bowl vinti con i Giants nel 2007 e nel 2011, insomma diciamo che pur essendo nella parabola discendente della sua carriera (altrimenti a questo punto della stagione non sarebbe stato ancora alla ricerca di un contratto) lo scozzese dovrebbe comunque rappresentare una discreta alternativa a Connor Barth. Sono stati 33 i FG realizzati su 39 tentati, queste le cifre registrate da Tynes nel corso del 2012 indossando la casacca dei New York Giants.
Passando alle conseguenze dell'infortunio da un punto di vista strettamente economico, qui le cose per Connor Barth potrebbero farsi davvero molto pesanti. Il Tampa Bay Times chiarisce che il giocatore non potrà finire nella IR, visto che si tratta di un infortunio avvenuto mentre Barth NON stava nè giocando nè allenandosi con i Bucs. Ben diverso, dunque, da quanto accaduto lo scorso anno con Da'Quan Bowers, il quale subì il medesimo infortunio di Barth al tendine d'Achille, ma (ecco la differenza fondamentale) mentre si stava allenando a One Buc Place...
Ora, proprio a causa di questo fatto Connor Barth verrà invece inserito nella "non football injury list", il che consentirà ai Bucs di non pagare il giocatore. E non stiamo parlando proprio di "spiccioli" visto che Barth nella scorsa offseason ha siglato un contratto di quattro anni con Tampa Bay per complessivi 13,2 milioni di dollari, di cui 2,3 M per la stagione 2013.
Ma il contratto collettivo parla chiaro (sempre dal Tampa Bay Times): “A player who is placed on a Non-football Injury or Illness list ("N-F /1") will not be entitled to any compensation under his contract while on such list.”
Riassumendo e sintetizzando: se Barth si fosse fatto male giocando a football con la maglia dei Bucs (allenamento o partita che fosse), sarebbe finito nella "Injured Reserve" e sarebbe stato regolarmente pagato. Ma essendosi infortunato nel corso di una attività che nulla ha a che fare nè con i Bucs nè con il football, Tampa Bay non è obbligata a versare a Barth neanche un dollaro. Sia chiaro, nulla vieta ai Bucs di onorare il contratto fino all'ultimo centesimo, ma niente lascia trapelare che da parte di Tampa Bay ci sia l'intenzione di fare beneficenza, anche perché ogni cent risparmiato sul salary cap è di importanza vitale per ogni team NFL.
Diciamo che, alla fine, la partitella di basket di beneficenza è costata non cara, di più!, al povero Barth... il quale però è stato anche un po' "ingenuo": un professionista, titolare di simili contratti a sei zero, mai e poi mai nel corso dell'off-season dovrebbe mettere a rischio la propria integrità fisica, sia per rispetto nei confronti del Team che lo riempie di dollari, sia per un proprio tornaconto personale. Infatti, nel caso specifico, a causa di una partitella di pallacanestro Barth rischia seriamente di perdere non solo i due milioni di dollari previsti dal suo contratto per il 2013, ma ha messo in serio pericolo la sua intera carriera, visto che il KO del tendine d'Achille al piede con cui si calciano FG ed XP è uno degli infortuni più gravi che possano capitare a questo tipo di giocatore...
Nessun commento:
Posta un commento