Il WR Vincent Jackson in azione |
E invece no, proprio per niente. Perché - al di là della sconfitta - è il modo in cui ieri i Tampa Bay Buccaneers sono scesi in campo ed hanno giocato per buona parte dell'incontro a non essere in alcuna maniera nè scusabile nè ammissibile.
L'impressione che ho avuto è che l'approccio alla partita sia stato del tutto sbagliato. i Bucs sono entrati in campo deconcentrati, sicuri di fare a pezzi un avversario che un po' tutti descrivevano come un team ormai allo sbando, reduce da otto sconfitte consecutive, e che si sarebbe consegnato senza troppi problemi a Freeman e soci.
Ma nella NFL di oggi, senza la "belvaggine", ossia quella sana cattiveria che potremmo anche chiamare "killer instinct" non si vince mai, contro nessuno. E si rimediano invece figure ridicole come quella di ieri, in cui siamo riusciti a scrivere una ulteriore "pagina della vergogna", come se nella storia dei Bucs non ce ne fossero già sin troppe di sconfitte brucianti e umilianti.
Chi salvare, ieri? Nessuno, a partire dallo staff tecnico. Se quella (non) vista ieri è la carica che Schiano riesce a infondere ai giocatori, beh...auguri! Al di là poi di errori gravissimi proprio dal punto di vista della gestione della partita, come quello di non lanciare nel terzo down cruciale del match, preferendo la corsa di Martin solo per far sprecare a Phila l'ultimo timeout; "mezzucci" simili forse funzionavano nel football degli anni ottanta, non certo in quello di oggi. Soprattutto, con la difesa che ci ritroviamo e con una secondaria che concederebbe 400 yards a qualsiasi QB avversario, che senso può avere quello di giocare un terzo e otto solo allo scopo di... riconsegnare la palla agli avversari?!
E poi, le imbarazzanti prestazioni di attacco, difesa e special team (come si fa a calciare un punt in quel modo, nel momento più importante della partita...).
Da un lato, in attacco, abbiamo giocato solo per un quarto. Un po' pochino, dato che mi risulta che le partite siano articolate su ben quattro, di quarti.... e in quanto alla difesa, ci siamo fatti massacrare nientemeno che da Nick Foles (chi?), che nell'ultimo quarto ha irriso la nostra secondaria, incapace persino di tenere in mano i palloni che Foles gli tirava in mano (vero, Gorrer?). Abbiamo concesso anche a Foles di banchettare ai danni delle nostre secondarie, facendogli lanciare per quasi 400 yards e 2 TD... roba da matti!
Ecco, sia poi chiaro che la prestazione offerta da chi ieri è sceso in campo non merita alcuna scusa: non voglio sentire parlare di infortuni o chiamate arbitrali dubbie.... tutte le squadre a questo punto della stagione hanno perso giocatori importanti e di errori degli arbitri ieri non se ne è vista l'ombra; purtroppo, siamo stati noi a commettere penalità assurde, tipo rimanere in campo in 12 o farci fischiare un'holding dietro l'altro.....
Spiace, infine, dover constatare come da ormai un mese si debbano registrare passi indietro giganteschi, da parte della squadra. Dove è finito l'attacco che funzionava alla perfezione? L'abbiamo lasciato in California, all'Oakland Coliseum? In quanto alla difesa, ormai è inutile avere un muro insuperabile contro le corse, se tanto poi anche l'ultimo arrivato, il Foles di turno, può lanciare contro i nostri DB con la disinvoltura di un Dan Marino o di un Brett Favre.
Tutto questo, nel giorno in cui sono tornati a Tampa i Campionissimi del 2002, e l'inevitabile paragone tra i giganti di ieri e le mezze cartucce di oggi, è davvero triste e impietoso.
Chiudo proprio con una carrellata delle foto più belle degli "eroi" del 2002, un modo come un altro per cercare di allontanare il ricordo del match con gli Eagles, davvero una delle partite più allucinanti mai viste in tanti anni di football...
Cominciamo da sabato sera: il team del 2002 si ritrova a One Buc Place: Jon Gruden "chiama" il brindisi...
...e come sempre, c'è il grande John Lynch nel cuore dell'huddle: one, two, three BUCS!
Foto di gruppo, dieci anni dopo, dei "reduci" del 2002
Forse, i due più grandi di tutti e di sempre: Derrick Brooks e Warren Sapp!
Brad Johnson, Simeon Rice, Keyshawm Johnson... eh (sospirone...) che tempi!
Probabilmente la scena più bella dell'intero pomeriggio: Jon Gruden e Keyshawn Johnson, all'epoca spesso protagonisti di litigi furiosi e feroci, si abbracciano sul prato del Raymond James Stadium!
L'Head Coach dei Tampa Bay Buccaneers corre stringendo tra le mani il Vince Lombardi Trophy... quando i Bucs erano Leggenda!
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RispondiEliminaciao star...complimenti per il blog che leggo sempre appena posso. sono d'accordo su tutto: come ho già scritto nel topic di playit credevo che dallas fosse stato il punto più basso della stagione, che peggio di quella gara non si potesse fare, ed invece mi sono dovuto ricredere....al peggio non c'è mai fine. siamo stati vomitevoli e vergognosi, indecente concedere il career high nei lanci al carneade foles. secondaria da rivoluzionare e mi riferisco ai CB, al prossimo draft spero che le prime 2 scelte siano 2 grandi cornerback perchè di questa situazione ne ho le scatole piene ed onestamente mi sono stufato che ogni QB avversario ci mangi in testa per 400 yard a partita. poi bisogna veramente prendere una decisione su freeman perchè è troppo incostante: alterna gare epiche a partite totalmente confusionarie. un grande QB deve essere principalmente costante e lui non lo è purtroppo. col ragazzo spero si instauri un bel discorso su questo aspetto perchè se non cambia registro sarà meglio lasciarlo andare e puntare su qualche altra soluzione. magari la prospettiva di essere accantonato potrebbe sbloccarlo e farlo esplodere. non è bastato neanche mettere a segno 5 sack (roba che non vedevo davvero da tantissimi anni in un singolo game dei bucs) per vincere. credo che i PO ormai siano andati e perciò anche se a malincuore spero che vengano perse le ultime 3 gare in modo da avere una posizione di scelta favorevole al prossimo draft (magari riusciamo a piazzaci nella decima posizione di scelta) con la prospettiva di fare una grande stagione il prossimo anno (anche se ogni campionato alla fine ha una storia a sè e non ci vuole nulla dal passare dalle stelle alle stalle e viceversa). resta la convinzione che la base su cui lavorare è ottima, speriamo in un bel futuro servono buoni acquisti in free agency, scelte oculate al draft e il recupero dei nostri campioni dagli infortuni. sono convinto che poi ne vedremo delle belle.
RispondiEliminaP.S.: stupende le immagini di coach gruden, non so cosa darei per riaverlo nuovamente sulla sideline!!!! spero che schiano possa ripeterne le gesta. sempre forza bucs. SLEVIN
Che sospironi a vedere queste immagini !! Chissà se si riesce a trovare un filmato dei festeggiamenti al RJS !!
RispondiEliminaOra vado a guardare su youtube !!
Sono passati 10 anni ma il ricordo è indelebile. Che nottata che fu !! Grandi Bucs !!