lunedì 22 ottobre 2012

Freeman, tutto (o quasi) inizia e finisce con lui...

Josh Freeman in azione nel throwback game
Come ha giocato Josh Freeman, nel throwback game disputato ieri e perso all'ultimo secondo contro i New Orleans Saints? La prestazione del nostro QB, limitandosi alle cifre, sembrerebbe essere stata di assoluta eccellenza: oltre 400 yards lanciate (record di carriera) ben 3 TD messi a segno e nessun intercetto. Si può dunque parlare di prestazione favolosa da parte di Josh? Uhm, sì ma fino a un certo punto, a mio avviso....

Perché al di là delle ottime cifre, si è anche visto in campo un giocatore che a lunghi tratti, soprattutto nella parte centrale dell'incontro, ha latitato proprio mentre il suo "dirimpettaio" Drew Brees guidava i Saints ripetutamente verso la endzone dei Bucs, mettendo a segno i punti rivelatisi poi decisivi per espugnare Tampa.

Sia chiaro, con questo non sto affatto dicendo che Josh ieri abbia giocato male, anzi!, però vorrei che il nostro QB – che a mio avviso ha ottime potenzialità, nonostante alcuni episodi sconcertanti come la recente orribile partita a Dallas... – facesse un ultimo decisivo passo, quello che distingue i veri campioni nel ruolo (Brees, Brady, Rodgers, i Manning...) da coloro che aspirerebbero ad entrare nel "Club" dei fenomeni (Rivers, Cutler, Ryan...) e dal "gruppone" dagli onesti mestieranti (da Palmer a Sanchez, ma qui la lista è molto lunga...).

Vorrei anche sottolineare come le statistiche siano importanti ma come ancora più importante sia leggerle e interpretarle. Freeman ha lanciato bene soprattutto ad inizio match, quando non c'era pressione, e nella rimonta a fine partita, quando invece la pressione era sì altissima ma al tempo stesso si giocava "liberi" dato che ormai da perdere non c'era più nulla visto che NO sembrava avere già conquistato la vittoria; ma il nostro QB è mancato in quella fase centrale (e cruciale) di partita in cui Brees ha costruito la W dei Saints, e Josh invece era un po' uscito (anche mentalmente) dal match. Forse Freeman non riesce a mantenere la concentrazione a livelli massimi per tutti i 60 minuti, quel che è certo però che il nostro QB è il giocatore chiave della squadra, ed è con lui, con le sue prestazioni, che tutto inizia e finisce...

Se Freeman gira, è concentrato, e non si innervosisce, la squadra stessa gira a pieno regime; il problema è quando viene a mancare quella fluidità che invece Brees (tanto per citare un esempio "fresco") riesce a mantenere per l'intera partita. Poi, è chiaro che non è colpa di Freeman se su quattro tentativi sulla 2 yard line, l'OC chiama 3 corse centrali e una bootleg assurda, questo è evidente... però un Manning o un Rodgers, in casi analoghi, magari avrebbero cambiato il gioco sulla linea di scrimmage con un audible, anche se per fare certe cose capisco che occorra una personalità decisamente molto, ma molto forte...

Freeman a parte, la voglia di parlare del match di ieri è poca, la sconfitta nel "throwback game" (una partita del tutto speciale, per chi si è avvicinato al football proprio grazie al white & orange e a Bucco Bruce) brucia ancora moltissimo, e tra l'altro non c'è nemmeno il tempo per metabolizzare il KO, dato che ormai è quasi tempo di giocare di nuovo.

Giovedì sera infatti i Bucs saranno di scena nell'anticipo del "thursday game", in quel di Minneapolis, laddove oltre un anno fa Tampa Bay ottenne l'ultima vittoria in trasferta, prima di iniziare un striscia aperta di sconfitte "on the road" arrivata a quota nove. Un anno fa si espugnò Minneapolis con una classica rimonta "pazza" di Freeman (e la gentile collaborazione dei Vikings).

Quest'anno sarà durissima tornare in Florida con una W, Minnesota è una delle sorprese positive dell'intera NFL e viaggia a ritmi da play-off inanellando una vittoria dopo l'altra. E per vincere, mai come giovedì servirà un Freeman concentrato e "cattivo" per tutti i 60 minuti.

Del resto - come dicevo ieri - nel corso della prossima off-season Freeman dovrà discutere dell'eventuale rinnovo del contratto, e se vorrà strappare un accordo con molti zeri sarà il caso che si presenti al tavolo delle trattative con un bel numero, nella unica voce che conta veramente: che non è tanto quella dei TD lanciati o delle yards guadagnate, ma quella delle W ottenute dalla squadra. Just win, Josh!

2 commenti:

  1. ...La domanda mi sorge spontanea: il Josh che nella sciagurata era Morris, nel suo primo e secondo anno (quando ha giocato bene) risolveva le partite spesso e volentieri nell'ultimo quarto, possibile che si sia tanto smarrito?? Facendola semplice: c'è chi dice che Morris chiamava giochi osceni per 3 quarti di gioco salvo poi dare carta bianca (o quasi) a Freeman nell'ultimo quarto nel tentativo di raddrizzare il match. Vero o no? Vorrei conoscere la tua opinione Star, se ne hai una.
    ...E vorrei vedere Freeman con un altro playcalling prima di giudicarlo. E' vero, forse manca la concentrazione per lunghi periodi, ma caspita, NON SI PUO' sapere giocare alla grande all'inizio e alla fine e poi non riuscire a farlo per tutto il resto della partita. Quando siamo in palla non abbiamo niente da invidiare a nessuno, abbiam marcato 14 punti con una facilità impressionante nel 1° quarto. Io non ho visto errori grossolani di Josh nel 2° e 3° quarto, ho visto un playcalling misero e ripetitivo, non ho visto nessuna giocata fantasiosa, nessun Flea-Flicker, nessun lancio a Underwood, nessun lancio a un TE, tutte giocate "diverse" e imprevedibili che nel 1° quarto ci han fatto spiazzare la difesa dei Saints. Io mi accanisco per questo contro Sullivan. Che ne pensi Star??

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sai, è difficile dare un giudizio in qualche modo "definitivo" su Freeman, anche perché credo che – a oggi - nessuno sappia quale sia il "vero" Freeman. Era "vero" quello che nella prima partita in carriera da starter ci fece vincere in maniera entusiasmante il primo throwback game contro Green Bay? O era "vero" quello che nel secondo anno tra i PRO giocò con la freddezza di un veterano e fu in grado di portare i Bucs a 10 W, quasi tutte ampiamente merito suo? O ancora, era "vero" quello che lo scorso anno mostrò preoccupanti segni di involuzione giocando sempre peggio, partita dopo partita? Infine, nella stagione attuale, è "vero" il Freeman che a Dallas vagava per il campo come un fantasma o è "vero" quello che nelle ultime due partite ha lanciato per quasi 750 yards e 6 TD pass?

      Freeman, per me, è ancora un enigma dalla non semplice soluzione. Gli ho visto giocare tutti gli snap da quando è entrato in NFL, al buon Josh, e credo che il ragazzo la stoffa ce l'abbia per diventare un giocatore importante. Il che non vuol dire che possa arrivare ai livelli di un Brady o di un Rodgers, ma credo che abbia tutte le carte in regola per stare nel "secondo gruppo" dei QB, quello con i vari Ryan, Romo, Rivers e Cutler anziché in quello dei "mestieranti" alla Carson Palmer (tnato per fare qualche nome e per capirci meglio).

      Ecco, tutto questo però sempre che il ragazzo dimostri di possedere, oltre a un buon talento, anche un'etica lavorativa importante e di primo piano. Nella NFL di oggi, senza spaccarsi la schiena sul campo di allenamento di strada se ne fa poca, anche se si possiede il dono naturale di saper mettere il pallone in aria nel migliore di modi. E poi, la mia impressione è che proprio "mentalmente" Freeman debba ancora lavorare parecchio, per raggiungere quella "solidità" di testa che fa rimanere concentrati al 100% sulla partita per 60 minuti su 60, senza quei cali di tensione e concentrazione che mi pare affliggano un po' troppo spesso Josh, che talora sembra uscire dalla partita, con il caso limite di Dallas, match in cui Freeman non è mai nemmeno entrato...

      Sarà molto interessante valutare le prossime dieci partite di Josh, dopodiché Schiano e Dominik dovranno prendere una decisione da cui dipenderanno buona parte dei destini della nostra squadra: ossia, prolungare o meno il contratto al nostro QB, contratto che scadrà al termine della stagione 2013? Poiché non credo che si deciderà di fargli iniziare la prossima stagione senza sapere se al termine della stessa il ragazzo diventerà o meno free agent, presumo che la prossima estate ci sarà da divertirsi - si fa per dire - nel vedere come HC e GM decideranno di gestire il tutto... ossia, dare ragione a Morris e fare firmare a Freeman il contrattone a lungo termine e dai tanti zeri che lo incoronerebbe davvero come il nostro "franchise QB" o salutarlo senza nemmeno troppi rimpianti magari scambiandolo con qualche scelta alta del prossimo draft? Tra dieci partite ne sapremo sicuramente di più, nel frattempo speriamo che fin da giovedì prossimo a Minneapolis il buon Josh riprenda ad avere confidenza con la lettera più bella dell'alfabeto, la W...

      Elimina