Claiborne e Richardson: quale dei due arriverà a Tampa? |
I Bucs si presentano al draft che inizierà il prossimo 26 aprile con due reparti su tre della difesa interamente da rifondare; se infatti la linea non necessita di ulteriori “investimenti”, dopo che nei due scorsi draft sono arrivati i vari McCoy, Price, Bowers e Clayborn, ben diversa è la situazione di linebackers e secondaria.
Praticamente, entrambi i reparti avrebbero bisogno dell’innesto di un paio di giocatori di un certo valore; due LB, una safety e un CB - tutti in grado di tenere il campo fin da subito - sarebbero essenziali per la squadra di Schiano. Ma diventa tutto terribilmente complicato, a maggior ragione senza avere la possibilità di scegliere al quarto giro.
E poi, c’è la questione del RB: a roster abbiamo in pratica il solo Blount, ma sarebbe una follia affrontare un’intera stagione NFL senza una valida spalla da affiancare a LeGarrette. Ed eccoci al titolo di questo post: come utilizzare la scelta del primo giro, ossia la quinta assoluta? Se i Bucs non faranno trade down, con la pick n.5 potrebbero essere disponibili sia il RB da Alabama Trent Richardson che il CB da LSU Morris Claiborne. Ossia, a detta di tutti gli analisti, i migliori prospetti nei rispettivi ruoli di RB e CB.
Credo che, ubbidendo alla logica e al buon senso, i Bucs alla fine andranno (giustamente) su Morris Claiborne. Considerato che Talib è sotto processo e il suo ritorno sui campi di football è tutto da verificare, non si può correre il rischio di affrontare un intero campionato con soli due CB affidabili, (Wright e Barber), di cui uno più vicino ai 40 anni che ai 30…
Rimarrebbe comunque - se davvero i Bucs drafteranno Claiborne - un po’ di amarezza nel “bypassare” un talento purissimo come quello di Richardson, forse il miglior prospetto nel ruolo di RB dai tempi di Adrian Peterson. Un backfield composto dall'accoppiata Blount + Richardson, oltre a togliere pressione dalle spalle di Freeman, sarebbe il massimo per un coach “run oriented” come Schiano, e garantirebbe ai Bucs una solidità assoluta nel gioco sulle corse.
E chissà che, tra Claiborne e Richardson, non spunti fuori la terza opzione, ossia una “trade down” per raggranellare qualche scelta in più, ed avere quindi la possibilità di draftare un numero maggiore di giocatori, opzione questa da non scartare visto che, come detto, ai Bucs odierni di scelte ne servirebbero almeno una decina, per tappare le mille falle che attualmente fanno assomigliare il galeone dei Bucs più al famigerato Titanic che a un vascello pirata pronto all’arrembaggio...
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