Il nuovo Galeone |
Un paio di giorni fa sono state infatti introdotte alcune importanti novità: un nuovo logo, con la bandiera dei pirati non più della ormai classica tinta rosso/granata ma di colore rosso/cremisi, più chiara e luminosa. Nuovo anche il "teschio", più aggressivo, che stringe un pallone da football, e nuovo il casco, con la griglia argentea (o "cromata") e con un logo molto più ampio del precedente, in versione XXL, forse anche troppo largo visto che a causa della la sua estensione viene in pratica "forato" dai buchi del casco...
Ma c'è un altra novità, su cui ci soffermiamo oggi; si tratta del cosiddetto "logo secondario", ossia del galeone dei pirati, che compariva - e comparirà anche nelle nuove uniformi - sulla maglia che any given sunday i giocatori di Tampa Bay indossano per scendere in campo.
Ma quali sono i cambiamenti più rilevanti apportati al vascello pirata?
Di seguito, ecco le due immagini a confronto. Cambia il colore delle vele, da nere a rosse, e la nuova imbarcazione appare più definita, più curata nei dettagli e meno stilizzata. Aumenta anche il numero delle vele mentre la chiglia del vascello fende le onde del mare, dando l'impressione di solcare l'oceano a tutta velocità, destinazione: nuove vittorie (si spera...!).
Vascelli Bucanieri a confronto |
Al Raymond James Stadium una "curva" dello stadio è in buona parte occupata proprio dalla riproduzione di una nave pirata, i cui cannoni "sparano" ogni qual volte Tampa Bay mette punti sul tabellone. E anche al di fuori dello stadio, prima delle partite dei Bucs, una riproduzione di dimensioni minori del galeone gira intorno al perimetro dello stadio, "guidata" da Captain Fear e con le cheerleaders dei Bucs intente a omaggiare i tifosi delle classiche "plastic beads", le collane con le perline di plastica colorata che sono una delle caratteristiche della tifoseria locale.
Appuntamento ai prossimi giorni con altri approfondimenti sulle novità introdotte in casa Bucs; non capita spesso di vedere simili cambiamenti - anche se non clamorosi comunque di un certo rilievo - su maglia, casco, logo e uniforme della propria squadra... personalmente rimango un po' perplesso di fronte a simili operazioni di "restyling" (magari anche non sgradevoli, ma di cui non si avvertiva un particolare bisogno), ed il cui unico scopo effettivo e concreto mi pare sia quello di "spremere" qualche dollaro dalle tasche dei tifosi, "inducendoli" a comprare magliette e gadgets freschi di maquillage...
Anch'io sono perplesso, caro Starbucs....e tremo all'idea che la nuova uniforme sia "multicolore"...
RispondiEliminaSarò un conservatore ma rimpiango le vecchie e care divise di una volta, semplici ed essenziali, senza troppe fantasiose "variazioni sul tema"...
Italian Bucco
Visto cosa ha combinato la Nike di recente con le uniformi dei Seahawks, credo che l’ultima cosa che possiamo aspettarci dal 5 marzo è proprio quella di vedere delle "jersey" classiche, e cioè a tinta unita, senza tanti fronzoli e "inserti" inutili... già il fatto che il galeone rosso sarà presente sulla maglia anch’essa di colore rosso, credo renda quasi inevitabili delle maniche di altro colore, un po’ come quelle della maglia nera dei Falcons, quasi del tutto "black" ma con le maniche rosse su cui spicca, appunto, un "falcon" nero. Ecco, speriamo almeno che ci venga risparmiato qualche "obbrobrio" come potrebbero essere, che so, dei fiammanti calzoncini rosso fuoco...!
RispondiEliminaPenso che quasi sicuramente potremo scordarci lo stile dei numeri utilizzato per le maglie (classico, squadrato, massiccio: bello!) e anche il font semplice quanto chiaro e funzionale usato sul retro delle jersey per i nomi dei giocatori. Molto probabile che numeri e font vengano sostituiti con qualche segno grafico più, come dire, "alla moda"...
In conclusione, si torna sempre allo stesso punto di partenza: "se una cosa non è rotta perché aggiustarla?". In altre parole, dato che le uniformi dei Bucs erano già ottime così com’erano (logo e casco compresi), che bisogno c’era di questo cambiamento? Avrei quasi più compreso, al limite, una radicale modifica come quella che avvenne nel 1997, mentre questi "ritocchini" mi ricordano da vicino la politica commerciale che c’è qui in Europa con le maglie delle squadre di calcio, che ogni anno cambiano alcuni irrilevanti dettagli (un anno righe verticale larghe, quello dopo strette, ecc...) al solo ed unico scopo di "spennare" il povero tifoso...
La vostra analisi mi lascia alquanto spaventato... Anche a me piace molto il red&pewter di adesso, jersey rossa e calzoncini grigi. Spero anche io che non tocchino i nostri colori distintivi e soprattutto che non inventino uniformi da "astronauti futuristici zimbelli"; visto che proprio le uniformi di Seattle con tutti i fronzoli colorati e i triangolisi sparsi per le divise sono le più brutte dell'NFL....
RispondiEliminaQuanto a me, continuerò ad acquistare jersey Reebok in svendita col (migliore!) logo vecchio, sono contrario anche io a tutti i minimi restyling per spillare soldi ai tifosi più affezionati!
Tra una decina di giorni vedremo i risultati degli "stilisti" della Nike, io comunque darei quasi per scontata, purtroppo, la presenza di inutili inserti o comunque di maglie non a tinta unita, anche perché altrimenti non avrebbe senso un galeone rosso su maglia rossa (e il fatto che il galeone rosso sarà presente sulla jersey è al momento l'unica anticipazione uscita direttamente da One Buc Place, e dunque attendibile).
RispondiEliminaPurtroppo dobbiamo anche constatare che non tutte le squadre permettono alla Nike di "modificare" le proprie uniformi con cambiamenti di cui non si avvertiva alcun bisogno. Ma questo dipende anche dalla “forza contrattuale” e dal peso della tradizione che Tampa Bay al momento non ha (e forse mai avrà).
Voglio dire che difficilmente - credo - la Nike potrà pretendere di modificare logo, casco e soprattutto le uniformi di team quali Chicago, Dallas, Green Bay o Pittsburgh mediante inserti, losanghe e ghirigori inutili, sebbene da decenni le uniformi di tali squadre siano sempre (meravigliosamente, sottolineerei...) uguali e identiche a se stesse.
E dunque vai con le modifiche per Jaguars, Seahawks e Buccaneers, guarda caso tre dei team con la minore tradizione e la cui militanza in NFL è la più recente… e comunque ci è andata anche bene: se non altro, ci siamo scampati quella roba da museo degli orrori che è il casco bicolore di Jacksonville...! ;-)