lunedì 25 giugno 2012

Earnest Graham verso il ritiro dal football?

Earnest Graham in action!
La partita disputata a Wembley lo scorso 23 ottobre tra Bucs e Bears rischia seriamente di essere stata l'ultima gara di NFL disputata dal RB Earnest Graham. In quell'incontro infatti Graham si infortunò seriamente al tendine d'Achille, chiudendo anzitempo una stagione che da quel match in poi anche per i Buccaneers sarebbe stata un vero e proprio calvario, visto che – proprio iniziando dalla partita di Londra – Tampa Bay inanellò una serie impressionante e tutt'ora aperta di ben dieci sconfitte consecutive.

Nessuno può sapere se con Graham abile e arruolato i Bucs avrebbero concluso il 2011 in maniera diversa, fatto sta che senza poter contare su un giocatore versatile quanto importante nell'economia della squadra, da Wembley in poi fu solamente un disastro. Laddove, la settimana prima del match di Londra, i Bucs avevano sconfitto nientemeno che i New Orleans Saints grazie soprattutto ad una prestazione eccellente da parte di Graham, con 109 yards guadagnate sulle corse in sole 17 portate.

Earnest è ora fisicamente in buone condizioni ed ha pienamente recuperato dall'infortunio, ma a 32 anni per un RB reduce da un grave KO non è facile trovare posto in un team NFL. Ed è un peccato, perché credo che questo giocatore potrebbe ancora essere utile a parecchie squadre. Utilizzato da Morris sia come RB che come FB, Graham - che approdò ai Bucs nel 2004 come undrafted FA da Florida – ebbe con Jon Gruden la sua stagione migliore, dal punto di vista delle cifre. Nel 2007, con Carnell Williams out for season, fu proprio lui a guidare i Bucs ai play-off correndo per 898 yards e segnando 10 TD.

Poi, con Raheem sulla sideline ed in seguito all'esplosione di un altro undrafted RB, LeGarrette Blount, Graham vide ridursi progressivamente lo spazio a sua disposizione, finendo per lo più per essere (sotto) utilizzato come FB, con il compito di aprire varchi nelle difese avversarie proprio per Blount e Cadillac Williams. Lo scorso anno, prima dell'infortunio al tendine d'Achille, le sue quotaizoni come RB erano in rialzo grazie ad alcuni problemi fisici di Blount e all'inconsistenza degli altri RB a roster Madu e Lumpkin, ma tutto finì in quell'infausto pomeriggio di Wembley...

Adesso, pare che il tempo per Graham in NFL sia scaduto. In bocca al lupo per la sua vita extra-football a questo giocatore, che non sarà ricordato come un campione, ma a cui credo vadano riconosciuti meriti e qualità importanti, e non solo da un punto di vista tecnico: ottima etica lavorativa, irreprensibile fuori dal rettangolo di gioco, mai un problema o una polemica, anche quando il suo impiego venne "limitato" a quello poco gratificante di bloccatore, lasciando ad altri la gloria di portare il pallone e segnare TD. E soprattutto, speriamo che i Bucs – che per rinforzare il backfield si sono affidati a due rookie, Doug Martin e Michael Smith – non debbano rimpiangere la duttilità, la versatilità e l'esperienza del veterano che indossava la maglia numero 34...

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