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Bowers, McCoy, Price e Clayborn: la (teorica) DL titolare dei Tampa Bay Buccaneers |
Nel corso degli ultimi anni Tampa ha investito moltissimo, soprattutto in termini di scelte, sulla propria defensive line. Tanto è vero che (in linea teorica) la DL titolare dei Bucs dovrebbe essere costituita proprio dai quattro giocatori arrivati in Florida tramite i draft del 2010 e del 2011.
McCoy e Price nel 2010, e Clayborn e Bowers nel 2011 rappresentano infatti le scelte principali di questi due recentissimi draft, e i quattro avrebbero dovuto essere i pilastri della linea difensiva dei Bucs quantomeno per un lustro abbondante...
Sono state rispettate le attese? Beh, al momento la risposta non potrebbe che essere negativa, visto che a causa di una lunga serie di avversità, il loro potenziale è rimasto in buona parte inespresso. Ma andiamo con ordine e vediamo, uno per uno, cosa hanno prodotto sino ad ora e quali sono le prospettive per la stagione che sta per iniziare.
Prima però, sempre a proposito della DL, va segnalata l'addizione a roster di due nuovi Defensive Ends, Wallace Gilberry e Jayme Mitchell, entrambi firmatari di un contratto annuale. Gilberry è reduce da quattro stagioni a Kansas City, mentre Mitchell è un veterano con sette anni di esperienza, lo scorso anno titolare nella DL dei Cleveland Browns.
Ma torniamo ai quattro giovani giocatori che in teoria dovrebbero comporre l'ossatura della nostra DL, e cerchiamo di capire che contributo potranno dare nel corso del 2012:
Gerald McCoy, DT:
Geraldone nostro, draftato con la terza scelta assoluta nel 2010, rappresenta - a due anni di distanza dal suo ingresso in NFL - davvero una grandissima delusione. Il giudizio non è ovviamente definitivo, McCoy ha avuto problemi muscolari che in entrambe le stagioni ne hanno limitato il rendimento, ma anche nelle occasioni in cui l'ex Oklahoma è sceso in campo sano come un pesce, se ne sono accorti in pochi della sua presenza sul rettangolo di gioco. Lento, impacciato, incapace sia di mettere le mani addosso al QB avversario che di fermare il gioco su corsa, ha spesso fornito un rendimento che ci si potrebbe aspettare da un rookie undrafted, non certamente dalla third pick overall. Il 2012 sarà per lui la stagione decisiva, è cambiato il coaching staff, gli infortuni sono alle spalle, e adesso non ci sono più scuse: McCoy dovrà dimostrare di essere un "vero" giocatore di football, non la sbiadita, e talvolta inguardabile, comparsa vista sino ad ora.
Brian Price, DT:
Draftato, come McCoy, nel 2010, il rendimento di questo interessante giocatore chiamato con la pick n.35 assoluta è stato sino ad ora al di sotto delle aspettative, ma nel suo caso lo scarso rendimento è attribuibile ai serissimi problemi fisici che Price ha dovuto affrontare fin dalla sua prima stagione tra i PRO. Le poche volte che il ragazzo ha potuto giocare in condizioni fisiche quantomeno decenti, Price ha fatto vedere numeri notevoli, peccato che in questi due anni sia stato quasi sempre KO, e abbia trascorso più tempo in infermeria che sul campo... la speranza è di recuperarlo al 100% per l'inizio di questa stagione, anche se gravissimi problemi familiari (l'improvvisa scomparsa della sorella che in pratica lo aveva cresciuto, dopo che in passato già due fratelli di Price erano morti per scontri a fuoco tra gang) hanno ulteriormente colpito l'ex Ucla, costretto ad alcuni giorni di ricovero ospedaliero per riprendersi dal trauma e a saltare alcuni OTA. In bocca al lupo allo sfortunato Brian, e che possa finalmente iniziare per lui un periodo sereno, sia sul campo da gioco che fuori.
Adrian Clayborn, DE:
Scelto al primo giro dello scorso draft, Clayborn è stato una delle poche note liete degli orrendi Buccaneers 2011. Titolare in tutte e 16 le partite, 7,5 sack e 3 fumble forzati, e soprattutto l'impressione di una crescita, magari lenta però costante, nel corso della stagione. Del "quartetto" in esame, forse Clayborn è quello con meno talento puro, ma alla prova del campo è stato lui - sino ad ora - ad avere mostrato le cose più interessanti. Bene così, e speriamo che sotto coach Schiano il giocatore possa proseguire il suo sviluppo e magari, perché no, elevare di un ulteriore gradino il suo rendimento.
Da'Quan Bowers, DE:
Purtroppo, un po' come per Brian Price, la sfortuna continua ad accanirsi contro questo giocatore. Lo scorso anno, il suo ingresso in NFL fu caratterizzato da un infortunio al ginocchio che gli costò tantissime posizioni al draft. Alla vigila, si pensava che Bowers sarebbe stato scelto tra i primi dieci rookie, e invece scivolò sino al secondo giro, proprio a causa di problemi fisici che poi di fatto ne limitarono notevolmente l'impiego da parte dei Bucs nel suo primo anno tra i PRO. La stagione 2012 doveva essere per lui l’anno del riscatto, ma un grave infortunio al tendine d’Achille lo costringerà sula sideline per buona parte della stagione (se non per l’intero anno…). Insomma, per ora a Bowers va l’oscar per la sfortuna, l’augurio è che possa recuperare al 100% anche da questo ultimo, pesante, infortunio e ritrovarlo sano e finalmente pronto per il 2013.