I Tampa Bay Buccaneers iniziano oggi la stagione 2020 con un obiettivo molto chiaro e preciso da raggiungere: quello di agguantare i playoff e di tornare a giocare a football anche nel mese di gennaio, sperando di recitare un ruolo non di semplice comparsa in quella postseason che si concluderà con il Super Bowl n.55 (che, tra l'altro, si disputerà proprio al Raymond James Stadium...).
La squadra costruita da Licht e Arians non ha particolari basi per il futuro nè progettualità a lungo termine. E' stata architettata per ottenere tutto adesso, affidandosi al QB più vincente degli ultimi vent'anni, che nonostante i 43 anni suonati ha deciso di rimettersi in gioco lontano da Boston per un ultimo guizzo e per chiudere la carriera con una missione ben più difficile di rivincere l'ennesimo anello con i Patriots, e cioè riportare in alto i Bucs dopo davvero tanto, troppo tempo.
L'ultima apparizione di Tampa Bay in un match di postseason risale infatti al 6 gennaio 2008, quando i Bucs vennero sconfitti in casa piuttosto nettamente in un Wild Card Game dai New York Giants, che avrebbero poi vinto il Super Bowl proprio ai danni degli strafavoriti New England Patriots di Tom Brady (che quell'anno erano arrivati ai playoff con l'incredibile record di 16-0).
A quell'ultimo campionato che portò Tampa ai playoff, il 2007, sono seguite 12 stagioni più o meno fallimentari, in cui vorticosi avvicendamenti di giocatori, capi allenatori e relativi coaching staff non hanno mai prodotto risultati degni di nota.
Adesso sono arrivati i veterani di lungo corso che sanno come si fa ad arrivare fino in fondo, da Tom Brady al suo "socio" Gronkowski, passando per l'ultima acquisizione Leonard Fournette, senza dimenticare i tanti giocatori di esperienza che i Bucs annoverano tra le proprie fila, da Mike Evans a Lavonte David passando per Suh e Barrett.
E' una scommessa che ci può stare quella dei Bucs edizione 2020, del resto dopo un decennio abbondante di batoste l'idea di affidarsi a Tom Brady (con tutto quello che ne consegue) è un'idea un po' pazza ma tutto sommato anche affascinante.
Se la scommessa sarà vincente, potremo finalmente ridurre i consueti consumi domenicali di Maalox; male che dovesse andare, non sarà altro che l'ennesima stagione perdente, quantomeno in grado di riportare in Bucs in "prime time" ed al centro dell'interesse generale, Tra parentesi, la jersey di Brady è la più venduta dell'intera NFL ed è un peccato che per le prime partite il RJS sarà chiuso al pubblico, perché un sold-out - dopo anni e anni di spalti semivuoti - sarebbe stato sicuro al 100%.
Vediamo cosa succederà a partire da questa sera, con una delle partite più impegnative dell'intero campionato, la trasferta a New Orleans in casa dei Saints guidati da un altro vecchietto terribile, Drew Brees.
Comunque vada, come sempre.... GO BUCS!!!
Nuova stagione.... Vecchi Bucs!
RispondiEliminaPurtroppo ieri sera abbiamo assistito alla solita partita dei Bucs, con un attacco che gira ad intermittenza e con una difesa che prende penalità sanguinose in momenti chiave della partita.
Poi aggiungiamoci un Brady stranamente poco preciso e un Donovan Smith che non l'ha aiutato e la frittata è fatta.
Il secondo TD di NO non ci sarebbe mai stato se Vea non avesse fatto offside tenendo vivo il drive e dopo un paio di giochi se la secondaria non avesse fatto un pass interference evitabilissimo..
Comunque tutto sommato la D non mi è neanche dispiaciuta, considerando il fatto che aveva davanti uno dei migliori attacchi della Lega.
E senza quel pick six......
Ormai è andata, adesso testa ai Panthers.
Senza preseason e con una squadra con tanti elementi nuovi era difficile già in partenza, ora ci sono gli elementi da studiare per fare le dovute correzioni.