La notizia era ampiamente nota da alcuni giorni, ora è arrivata anche l'ufficialità. Tom Brady, il fuoriclasse vincitore di 6 Super Bowl con i New England Patriots, è il nuovo QB dei Tampa Bay Buccaneers.
Nei prossimi giorni ci sarà tempo per soffermarsi sui "dettagli" di questo accordo biennale da 25 milioni a stagione garantiti, destinati a crescere con importanti incentivi, e su quale numero di maglia vestirà Tom, anche se sembra scontato che Chirs Godwin, attuale "proprietario" del #12, gli cederà il numero); oggi però, tutto lo spazio è per l'ufficializzazione dell'arrivo di TB a... TB!
Nonostante i suoi 43 anni e una carriera che si avvia ormai alla conclusione, "Brady ai Bucs" è comunque una notizia clamorosa, e non c'è dubbio che dal punto di vista mediatico l'arrivo del #12 sia una vera e propria bomba.
Vendita di magliette e di abbonamenti al RJS sono assicurati, ma al di là di questo è la mentalità stra-vincente la dote più importante che Tom porterà con sè in Florida.
Nella sua carriera Brady di partite ne ha perse davvero pochissime, e sono curioso di vedere se questo "arzillo" 43enne riuscirà a scuotere in senso buono un ambiente "depresso" come quello di Tampa, dove perdere le partite (spesso in malo modo) e chiudere la stagione con un record negativo era ormai diventata un'abitudine a cui un po' tutto l'ambiente si era, passivamente, rassegnato.
E poi sarà bello, almeno due volte a stagione, vedere le sfide tra mostri sacri del calibro di Tom Brady e Drew Brees, tra i QB più forti di sempre dell'NFL.
Detto questo, non sarà l'arrivo di Brady a trasformare i Bucs da "team barzelletta" a "Super Bowl contender", credo però che il sei volte Campione del Mondo porterà a Tampa molto entusiasmo, rianimando un ambiente che aveva bisogno di essere scosso ed elettrizzato.
Adesso Licht e Arians dovranno costruire una OL di primissimo livello per proteggere Brady nel miglior modo possibile; sarebbe un delitto avere firmato un giocatore simile e non tutelarlo adeguatamente.
Nel frattempo, è stato firmato il 27enne Joe Haeg, ex Colts, discreto "jolly" della OL, utile per dare profondità a un reparto che - ribadisco - dovrà essere rinforzato a dovere, a partire dal draft, da parte di GM e HC.
Nessun commento:
Posta un commento