Pessime notizie in arrivo da One Buc Place, relativamente al RB Doug Martin.
Il giocatore è stato infatti sospeso dall'NFL per quattro partite (quella di domenica prossima e le prime tre del 2017) per utilizzo di sostanze vietate.
Ecco spiegato dunque il "mistero" del suo non utilizzo a New Olreans sebbene Doug non fosse alle prese con alcun infortunio. Evidentemente la società ed il giocatore sapevano che stava per arrivare questa squalifica ed hanno ritenuto opportuno non utilizzarlo al Superodme.
Tra l'altro, anche l'altro RB Charles Sims non potrà scendere in campo contro Carolina (è stato inserito in IR a causa di un infortunio rimediato nel match contro i Saints) per cui domenica il gioco sulle corse graverà tutto sulle spalle di Jacquizz Rodgers, Peyton Barber e l'appena arrivato Russell Hansbrough.
Tornando a Doug Martin, il giocatore ha rilasciato una dichiarazione, pubblicata sul sito ufficiale dei Bucs, in cui dichiara che non intende presentare appello contro la squalifica:
"My initial instinct was to appeal the suspension and finish the
season with my teammates," Martin said. "However, after numerous
discussions with people close to me, including coach (Dirk) Koetter, I
am starting the suspension immediately so I can enter a treatment
facility and receive the help I truly need."
Anche il GM Jason Licht ha rilasciato una dichiarazione in cui dà il suo appoggio alla decisione del giocatore di "accettare" la squalifica e di cercare di uscire il più rapidamente possibile da questa situazione:
"Doug has been a valued member of our
organization for the past five seasons and we respect and support his
decision to seek help. Right now, he is working through issues that are
much larger than the game of football. Our primary concern is that he
takes the time to focus on getting the help that he needs in order to
move forward with his persona and professional life."
Davvero una brutta storia, tra l'altro simile a quella in cui incappò lo scorso anno Kwon Alexander, anch'egli sospeso per quattro partite per uso di sostanze vietate. Speriamo che anche Martin, come ha fatto Kwon Alexander, riesca a venire fuori da questa spiacevole situazione nel modo migliore, e l'auspicio è quello di rivederlo quanto prima su un campo da football.
Che altro aggiungere, se non sperare che questo episodio negativo non rappresenti l'inizio della fine della carriera di un giocatore ancora abbastanza giovane (compirà 27 anni a gennaio) e che in queste stagioni in maglia Bucs, infortuni a parte, ha fatto veder lampi di ottimo football.
In bocca al lupo, Doug!
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