Il K Connor Barth |
Quanto sia importante il ruolo del kicker, uno "specialista" che scende sul terreno di gioco in pochissime quanto decisive azioni, credo sia emerso in tutta la sua evidenza proprio lo scorso anno, quando l'incerto sostituto di Barth - Eric Lindell - in tante, troppe occasioni fece rimpiangere la precisione quasi assoluta del kicker con la maglia #10.
Come è noto, Barth si infortunò in maniera davvero banale, nel corso di una partita di pallacanestro disputata per beneficenza nel luglio del 2013. I mesi successivi sono trascorsi molto lentamente per Connor, alle prese con una riabilitazione non semplice, anche considerando che il tendine lesionato era del piede destro, proprio quello utilizzato per calciare.
Di seguito, tratti dal Tampa Bay Times, alcuni ricordi del giocatore relativamente ai giorni successivi all'infortunio:
"The worst part is just not being in the locker room with the guys, and that's one of the biggest things you miss," Barth said. "I got to go down to the field for the pregame stuff and talk to the coaches and joke around with the guys, and after that I would go up in the club level where I would sit with my family and just watch from there. It was tough, but it makes you realize how blessed you are to play this game."
L'obiettivo principale, in questi lunghi mesi, è stato quello di recuperare al 100% dal pesantissimo KO, senza farsi assalire da timori e preoccupazioni:
"You're always going to (have that worry) in the back of your mind, but the main thing for me and my family was first things first, just get healthy, heal up your leg and the rest will take care of itself," Barth said. "That's what I did. The main focus for me was let's just get healthy, because even if I never play football again at least I want to be able to be normal and active again and do the hobbies I have."
Le parole di Barrth sulle sue condizioni di salute attuale fanno ben sperare, a poco più di un mese dall'inizio della nuova stagione:
"Hopefully it's stronger than it was before," Barth said. "My swing's good and I'm hitting the ball well, and that's what's important."
Auguriamoci che sia proprio così e che i Bucs abbiano recuperato al 100% il proprio kicker, e cioè quel giocatore "oscuro" quanto decisivo e a cui magari più di una volta si chiederà - proprio nei secondi finali di una partita - di "concretizzare" tutto il lavoro svolto dalla squadra nei precedenti 59 minuti di football, infilando tra i pali il FG della vittoria...
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