Greg Schiano: HC dei Bucs fino a quando? |
Peggio di così, infatti, questo primo spicchio di stagione non poteva andare. e non solo per le quattro sconfitte, che forse sono un aspetto addirittura marginale...
La cosa più grave di tutte è che a Tampa ci ritroviamo adesso con un CS, ed in particolare con un HC, che ha completamente perso il controllo della squadra, che non ha la minima idea di come uscire dalla profondissima crisi in cui i Bucs sono sprofondati e che al tempo stesso non ha alcuna intenzione di farsi, spontaneamente, da parte per "manifesta incapacità" nel gestire la situazione.
Ma cominciamo dall'aspetto strettamente "tecnico", e cerchiamo di evidenziare i tratti salienti di questo primo scorcio di stagione.
QB, Josh Freeman vs Mike Glennon
Inutile ripercorrere qui le tappe che hanno lentamente quanto inesorabilmente portato Freeman e Schiano ai ferri corti; già in offseason si era discusso a lungo se fosse opportuno o meno che "the next franchise QB" entrasse nell'ultimo anno di contratto senza alcuna ipotesi, neanche vaga, di estensione dell'accordo che lo legava a Tampa Bay fino solamente al 2013. Poi, si sono succeduti una serie di episodi che hanno "azzerato" il rapporto tra quarteback e capo allenatore, dalla perdita dei gradi di capitano alla mancata partecipazione alla foto di gruppo, passando per una ripetuta serie di "frizioni" esplose nell'ultima settimana in maniera fragorosa quanto clamorosa...
Freeman, infatti, in una sola settimana è passato da QB titolare a terzo QB, e a questo punto pare inevitabile una trade se non addirittura un suo taglio. Per farla breve, fino a che Schiano sarà l'HC dei Bucs, per Freeman non ci sarà più spazio in squadra, visto che la rottura tra i due è del tutto insanabile. Tra l'altro, sono da registrare le dichiarazioni rilasciate ieri dall'agente di Josh, il quale ha smentito che ci fosse accordo tra HC e QB sul fatto che ieri il giocatore seguisse il match dalla tribuna anziché dalla sideline.
Così si era espresso Schiano:
“It was a mutual decision,'' head coach Greg Schiano said of Freeman viewing the game from the suite. “With all the happenings of the week, it was the best thing for our team.''
L'agente di Freeman, Burkhardt, ha risposto invece:
“Lie,” Burkhardt said in a text message response to The Tampa Tribune.
Freeman, da parte sua, se l'è cavata in questo modo:
“I have no comment at this time,'' Freeman said as a horde of reporters chased him from outside the locker room toward the parking lot.
Insomma, stanno proprio volando gli stracci, dalle parti di One Buc Place...
Davvero peggio di così non poteva finire l'avventura di Freeman in maglia Bucs, e comunque non mi spiego per quale motivo Schiano, che evidentemente non riteneva Josh il giocatore adatto a cui affidare le sorti della sua squadra, non abbia cercato di scambiarlo a febbraio o marzo, quando il ragazzo aveva ancora un certo valore sul mercato, ma lo abbia scaricato adesso, tra l'altro in maniera così "clamorosa" dopo solamente tre partite (perse non per colpe specifiche del QB), non perdendo occasione per dargli addosso e per "umiliarlo" utilizzando qualsiasi pretesto (vedi l'ultimo episodio, e cioè averlo relegato in tribuna nel match con i Cardinals impedendogli di seguire la partita dalla sideline, neanche fosse un appestato...).
Da qui in avanti, dunque, a meno di clamorose sorprese si andrà avanti con Mike Glennon. Che dire del rookie che ha esordito ieri contro Arizona? Il ragazzo sembra avere discrete qualità, ma è inevitabilmente "acerbo", non ancora in grado di guidare un team NFL, come si è visto ieri in maniera fin troppo evidente: nel momento della verità, quando sale la pressione e il pallone pesa tantissimo, sono arrivati i due intercetti che hanno chiuso una partita che sino a quel momento sembrava saldamente in mano ai Bucs. E poi Glennon deve migliorare anche da un punto di vista fisico. Il ragazzo è troppo gracile, basta sfiorarlo per farlo volare a terra; se Glennon vuole "sopravvivere" qualche anno in una lega dura come l'NFL sarà il caso che si irrobustisca un po', perché - come si è visto ieri - al momento basta una leggera spinta di un difensore avversario per abbatterlo...
La scriteriata gestione di Doug Marttin
In queste prime quattro partite stagionali Doug Martin ha portato il pallone per ben 100 volte (primo in NFL per numero dì portate, secondo è Adrian Peterson con 92 e terzo Chris Johnson con 84), con una media di 25 a partita. Ma Doug non è certo un colosso alla Blount, bisognerebbe usarlo poco e bene, alternandolo cioè con altri RB, che peraltro nel roster dei Bucs non mancano visto che oltre a Martin ci sono i vari Demps, James, Leonard...
E invece no: Schiano ha deciso che il RB titolare è Martin e dunque i palloni li porta lui, sempre e comunque! Tra l'altro ieri ha esordito Jeff Demps, un velocista di caratura mondiale, e nell'unica corsa ha guadagnato 14 yards correndo veloce come un missile. Non si poteva fargli portare qualche altro pallone? Alternandolo magari al veterano Leonard e al rookie James? In questo modo si sarebbe potuto far rifiatare Martin, ad esempio nel terzo quarto, per trovarlo più fresco e riposato nel quarto periodo, quando si sarebbe deciso il match....
Davvero, una delle (tante) cose che non capisco di questo CS è come si possa pensare di "spremere" i propri fuoriclasse in questo modo... poi è ovvio che alla fine, stremato, ieri Martin abbia commesso anche un fumble e guadagnato poche yards, in relazione alle tante, troppe, corse tentate. Ripeto, Martin andrebbe centellinato e usato "poco e bene", ma - anche da questo punto di vista - Schiano sembra non intendere ragione...
Difesa: qualche scintilla vanificata da troppe penalità
Eppure, rispetto all'anno scorso, qualche cosa di interessante l'abbiamo anche vista, in queste quattro partite... ad esempio in difesa, un reparto che che rispetto all'anno scorso sembra essere cresciuto grazie agli innesti di giocatori importanti come il rookie Banks e i veterani Revis e Goldson. Inoltre, finalmente!, Gerald McCoy sta diventando un giocatore davvero di "elite", e a livello di LB il duo Lavonte David - Mason Foster costituisce un'accoppiata davvero eccellente.
C'è però anche qui una nota decisamente stonata: sono troppe, infatti, le penalità rimediate spesso per falli inutili e gratuiti, che ci sono costati addirittura la partita (vedi l'episodio di New York, con il fallo di David su Geno Smith) o i ripetuti "fallacci" di Goldson, che non ha ancora capito che il casco non va utilizzato come arma impropria per abbattere gli avversari....
Se proprio vogliamo aggrapparci a qualcosa e ci vogliamo sforzare di trovare qualche elemento positivo nei Bucs di questo avvio della stagioone 2013, diciamo che la difesa potrebbe essere un settore in cui, con pochi e mirati ritocchi e aggiustando le cose alla voce "disciplina", Tampa Bay potrebbe davvero essere competitiva...
Coaching staff
In poche e chiare parole: Greg Schiano ha dimostrato di non essere adatto a guidare un team NFL. Uno che, tanto per dirne una, al secondo anno tra i PRO ancora non ha capito che NON si attacca il QB avversario mentre si inginocchia a fine partita (ieri lo abbiamo rifatto per ben due volte...) non ha capito nulla dell'NFL e di come ci si comporta in questa lega. E a proposito delle "aggressioni" ai QB avversari, ecco un "tweet" di Rick Stroud, del Tampa Bay Times:
Rick Stroud @NFLSTROUD
In case you missed it, Cardinals coach Bruce Arians didn't take well to Bucs attacking Carson Palmer on the kneel down.
Questo, ovviamente, è solo un piccolo quanto emblematico episodio circa l'inadeguatezza di Schiano. Il quale, forse supportato da un CS non all'altezza, alle prime difficoltà è letteralmente naufragato, non riuscendo ad esempio a gestire il rapporto con il suo QB starter, che poteva anche stargli antipatico da morire ma che era però l'unico che poteva fargli vincere qualche partita. Se davvero Schiano ritiene di poter fare strada nei prossimi 12 match con Glennon (o con Orlovsky), ecco, è meglio che torni il prima possibile ad allenare in NCAA, ma con l'NFL è proprio il caso di lasciar perdere...
La speranza è che la Proprietà non rimanga "inerte" di fronte allo sfacelo attuale, ma credo sia difficile che ci possano essere soluzioni drastiche in breve tempo. Sia per la difficoltà di reperire in questo momento un HC affidabile (chissà, magari un sondaggio esplorativo con Dungy o Gruden si potrebbe anche fare...), sia per il fatto che probabilmente si aspetterà il termine del campionato per prendere quella decisione che, al momento, pare inevitabile. Via Schiano e una buona parte del suo staff, e ricominciare (forse) da Sheridan e Wannstedt (coach di difesa e ST), cercando un Head Coach di comprovata esperienza. Ecco, basta con gli esperimenti, però: dopo due esordienti assoluti in NFL come Morris e Schiano, vorrei vedere sulla sideline dei Bucs un allenatore veterano e affidabile, e con tanto buon senso: chiedo troppo...?!
Di cose da dire su questo sciagurato avvio di stagione ce ne sarebbero tante altre, ma lo faremo nei prossimi giorni approfittando anche del "bye". Domenica prossima, infatti, non è prevista alcuna partita per i Bucs. Una domenica tranquilla, finalmente, visto che l'appuntamento - inevitabile... - con la "L" numero cinque è previsto per il 13 ottobre, quando a l RJS arriveranno i Philadelphia Eagles...