Dopo il brillante exploit di domenica scorsa a Los Angeles (meritata vittoria con 55 punti messi a referto) si sperava in un bis da parte dei Bucs di Bruce Arians, impegnati in trasferta a New Orleans.
Niente da fare, purtroppo: in Louisiana, infatti, Tampa Bay ha giocato davvero un brutto match, opaco e inconcludente, uscendo meritatamente sconfitta dal Superdome, più di quanto non dica il punteggio finale di 24-31.
Imprecisi in attacco, dove peraltro la linea offensiva ha fatto moltissima fatica non lasciando mai a Winston i secondi necessari per cercare i propri WR (Evans ha chiuso il match con 0 ricezioni) incapaci in difesa di limitare Bridgewater, che - a parte un intercetto - non ha fatto rimpiangere l'illustre assente, il QB Drew Brees.
Anche la difesa dei Bucs non ha brillato, nè a livello di linea, non mettendo mai messo sotto pressione Bridgewatrer, nè a livello di secondaria, reparto che peraltro ha perso nel corso della partita il CB Davis, espulso nel primo tempo per un colpo scorretto ai danni di un avversario.
Insomma, i Bucs di stasera hanno confermato la propria pecca più grande, emersa in questa prima fase di campionato, ossia la discontinuità. A una buona e convincente prestazione ne segue una di segno opposto, scialba e incolore, e così facendo, purtroppo, non resta che vivere alla giornata sperando che sia la domenica "buona" (come a Charlotte e a Los Angeles) e non quella in cui i Bucs sono l'ombra di se stessi (come accaduto contro '49ers, Giants e stasera a New Orleans).
I Saints sono lanciatissimi per conquistare l'ennesimo titolo nella NFC South, pur senza il fuoriclasse Drew Brees, i Panthers stanno traendo beneficio dall'assenza di Newton, e purtroppo temo che i Bucs si giocheranno con i Falcons l'ultimo posto in division. Tanto per cambiare, l'impressione è che per i sogni di gloria (i tanto agognati playoff che a Tampa mancano da oltre 10 anni), anche quest'anno se ne riparlerà l'anno prossimo...
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