venerdì 29 maggio 2015

Lovie Smith, le prime impressioni su Jameis Winston

I primi allenamenti dei nuovi Bucs edizione 2015 si sono conclusi ieri a One Buc Place e sono stati l'occasione per l'HC Lovie Smith di vedere all'opera il giocatore-chiave scelto da Tampa Bay all'ultimo draft: il QB Jameis Winston.

Il rookie da Florida State University ha preso parte solamente a due dei tre giorni in cui si sono articolati questi primi allenamenti stagionali, dato che nella giornata di giovedì, insieme ad altri rookie, Jameis era in California per l'NFLPA’s Rookie Premiere, un evento riservato alle matricole appena entrate in NFL.

Ad ogni modo, i due giorni in cui Winston si è allenato con i compagni hanno permesso a Lovie Smith di valutare il processo di integrazione del giocatore con il mondo dei PRO, e le parole dell'HC dei Bucs lasciano ben sperare.

Ecco, tratti dal sito ufficiale, alcuni commenti di Lovie, partendo proprio da quanto di positivo mostrato da Winston nel corso degli OTA.
"We are seeing marked improvement, like it should be," Smith told the media on Thursday following the Bucs' OTA practice. "Going from the minicamp to now, he is feeling more and more comfort in the pocket. There is a lot you ask a rookie to do, but Jameis is picking it all up just like we thought he would right on schedule."

Come detto, giovedì Jameis non era presente all'ultimo giorno di questo primo appuntamento con gli OTA, e per questo motivo nella giornata di mercoledì ha lavorato con particolare intensità, e con risultati più che positivi; ancora Smith:
"Yesterday (Wednesday) was his best day," Smith said. "For him, it has been a lot of individual work, but having a chance this week for the first time to go against our best defense and things like that. Again, we have a long ways to go, but we like where he is right now."

Ma in particolare che cosa ha apprezzato l'HC dei Bucs di quanto mostrato da Jameis nella giornata di mercoledì? Ecco la risposta del coach:
"For a quarterback, (it’s) completing passes and knowing what to do," Smith continued. "We ask the guys to do a lot, some things on the line of scrimmage. He didn’t have his training wheels on or anything like that. We kind of threw him out there and he’s handled just about everything we have asked him to."

La prima settimana è dunque andata in archivio con risultati positivi, e con l'unica nota leggermente stonata relativa ad un lieve infortunio - nulla di preoccupante, per fortuna - al WR Mike Evans (hamstirng).

L'appuntamento con gli OTA è fissato per la prossima settimana: a partire dalla giornata di lunedì tutti di nuovo ad allenarsi a One Buc Place, per mettere le fondamenta di quella che speriamo possa essere una stagione in grado di regalarci qualche soddisfazione (e soprattutto qualche vittoria) in più rispetto alle ultime, deludentissime, annate...

mercoledì 27 maggio 2015

Bucs, primi giorni di OTA (Organized Team Activities)


Sono iniziati ieri a One Buc Place gli OTA (Organized Team Activities) per i Tampa Bay Buccaneers edizione 2015.  Si tratta dei primi, blandi, allenamenti per i nuovi Bucs guidati per il secondo anno da Lovie Smith, a cui prendono parte anche i veterani, dopo i mini-camp dei giorni scorsi riservati ai soli rookie.

Sono allenamenti in cui non sono previsti contatti fisici tra i giocatori, dunque è una ripresa "soft" in vista della ripresa a pieno regime che, di fatto, avverrà nel corso del training camp che inizierà come di consueto a fine luglio.

Gli OTA attualmente in corso non saranno aperti alla stampa sino a giovedì, per cui non ci sono molte notizie da segnalare, se non che finalmente fa piacere rivedere su un campo da football i Bucs, in questa lunghissima e noiosissima offseason, in cui peraltro a Tampa è l'hockey NHL a tenere banco, con la squadra locale, i Lightning, in lotta con i NY Rangers per arrivare in finale di Stanley Cup (la serie è sul 3-3, venerdì a New York la decisiva gara 7).

mercoledì 20 maggio 2015

Extra-point, ecco cosa cambia nel 2015

I proprietari delle squadre NFL, riuniti in questi giorni in California, hanno deciso che dal prossimo campionato cambierà qualcosa per quel che riguarda l' "extra point", il punto addizionale che ormai era diventato una semplice formalità dato che il tentativo di trasformazione veniva calciato dalla linea delle 2 yards con una percentuale di trasformazione pari al 99%.

Le cose si complicheranno dunque un po' per i kicker, che dal 2015 dovranno mettere a segno l'XP calciando dalle 15 yards, una decina abbondante di yards più indietro rispetto a quanto accaduto sino ad oggi.

L'altro tentativo di conversione - quello da 2 punti - partirà invece sempre dalla "2 yard line", dato che non è stata accolta una proposta presentata dai Philadelphia Eagles, che proponeva di avvicinare alla "1 yard line" il tentativo di conversione da 2 punti.

Ma in mateiria di "XP" la novità più interessante è che dal 2015 in occasione di un tentativo di trasformazione (sia da 1 che da 2 punti) anche la difesa potrà mettere dei punti sul tabellone. Se infatti la "D" riuscirà a riportare nella endzone avversaria un tentativo da 1 punto bloccato o uno da 2 punti ad esempio recuperando un fumble o mettendo a segno un intercetto, la difesa metterà sul tabellone 2 punti.

giovedì 14 maggio 2015

Un "patch" sulle maglie per i primi 40 anni dei Bucs

La stagione 2015 sarà la n.40 in NFL per i Tampa Bay Buccaneers, e per celebrare questa importante ricorrenza nel corso dell'intero campionato sulle jersey dei Bucs comparirà il "patch" che vedete in foto.

Nel "patch" - oltre ad un grande numero 40 - vengono riportate la prima (1976) e l'ultima (2015) stagione di Tampa Bay in NFL, il tutto con un tocco di "orange" intorno alla scritta "seasons" per ricordare il colore che più di ogni altro caratterizzò Tampa Bay dal 1976 al 1996.

Non è la prima volta che un "patch" commemorativo compare per l'intero campionato sulle jersey dei Bucs.

La prima volta accadde nella stagione 1985, per i primi 10 anni in NFL. Poi nel 2005 (per la stagione n. 30 tra i PRO) ed infine lo scorso anno, quando per l'intero campionato le lettere MG ricordarono il proprietario Malcolm Glazer da poco scomparso ed artefice principale della trasformazione - nella seconda metà degli anni '90 - di Tampa Bay in team vincente.

Per tutto quanto riguarda in maniera dettagliate la storia delle uniformi indossate dai Tampa Bay Buccaneers, vi rimando alla apposita pagine del blog dedicata a questo argomento:
http://italianbucs.blogspot.it/p/le-uniformi-dal-1976-ad-oggi.html

mercoledì 13 maggio 2015

Ring of Honor 2015: Doug Williams e Mike Alstott!


A partire dal 2009, ogni anno i Tampa Bay Buccaneers introducono nel "Ring of Honor" un grande ex del passato, allenatore o giocatore che sia, e l'elenco dei membri di questa esclusiva elìte comprende i nomi di coloro che hanno fatto la Storia dei Bucs:  Lee Roy Selmon (2009), John McKay (2010), Jimmie Giles (2011), Paul Gruber (2012), Warren Sapp (2013) e Derrick Brooks (2014).

Nel corso di una conferenza stampa svoltasi a One Buc Place, è stato annunciato dal co-chairman Bryan Glazer che nel 2015 - in quella che sarà la stagione n.40 che i Bucs disputeranno in NFL - saranno due le introduzioni nel Ring of Honor: la prima riguarderà Mike Alstott (FB), che verrà celebrato nel corso della partita del 4 ottobre contro i Carolina Panthers, e la seconda sarà relativa a Doug Williams (QB) il cui appuntamento con il RoH è previsto per il 6 dicembre in occasione del match con gli Atlanta Falcons.

Si tratta senza alcun dubbio di due grandissimi giocatori, ed entrambi hanno contribuito a scrivere alcune delle pagine migliori della Storia della nostra squadra.

Doug Williams contribuì in maniera decisiva a trasformare i Bucs, appena entrati in NFL, da team abbonato alla sconfitta a squadra vincente, prendendola per mano e - indossati i panni di "franchise QB" - guidandola alla prima vittoria nel playoff nella magica stagione 1979, terminata ad una sola partita dal Super Bowl, con la sfortunata sconfitta nella finale di conference contro i Los Angeles Rams.

E poi l'immenso Mike "A-Train" Alstott, uno dei principali artefici della "rinascita" dei Bucs di metà anni '90, e parte integrante di quel gruppo di fenomeni (Sapp, Brooks, Lynch, Barber) che arrivò a conquistare, nella indimenticabile notte di San Diego del 26 gennaio 2003, il Super Bowl n.37.

Sia Doug Williams che Mike Alstott - più "istrione" il primo, un po' più timido il secondo - nella conferenza stampa svoltasi a One Buc Place hanno voluto ringraziare allenatori e compagni di squadra con i quali hanno condiviso le rispettive esaltanti avventure a Tampa.

E se Mike Alstott ha indossato sempre e solo la maglia dei Bucs nella sua carriera in NFL, Doug Williams lasciò Tampa dopo cinque stagioni per una disputa contrattuale con l'allora proprietario Hugh Culverhouse, con Williams che andò a cercare fortuna nella USFL - l'altra lega professionistica esistente al'epoca - per poi rientrare in NFL con i Washington Redskins, che Doug guidò alla vittoria, nel gennaio 1988, nel Super Bowl n.22.

Doug Williams e Mike Alstott, due giocatori molto diversi sia caratterialmente sia per come si è sviluppata la loro carriera a Tampa, ma entrambi definibili con un'unica - la stessa - parola: Campioni.

Firmati quattro rookie, acquisiti Swearinger (S) e Greene (LB)

Dopo la firma dell first pick overall Jameis Winston, arrivata poche ore dopo il termine del draft, i Bucs hanno annunciato di avere siglato un accordo con altri quattro dei rookie scelti un paio di settimane fa.

Hanno firmato il loro primo contratto da professionisti il WR Kenny Bell, il KR/PR Kaelin Clay, il LB Kwon Alexander e il RB/FB Joey Iosefa. Per tutti la durata prevista è quadriennale e a questo punto tra i rookie scelti da Tampa Bay rimangono da firmare solo i due uomini di linea Donovan Smith e Ali Marpet.

Ma in casa Bucs ci sono altri movimenti relativi al roster da registrare. Sono stati acquisiti due nuovi elementi per la difesa: si tratta della safety D.J. Swearinger e del LB Kasheem Greene, reclutati rispettivamente dai tagli di Houston Texans e Chicago Bears.

Sia Swearingr che Greene sono entrati in NFL nel 2013, il primo scelto da Houston addirittura al secondo giro (pick n.57 overall) ed il secondo al quarto round (pick n. 117 overall) dai Bears.

Si tratta per entrambi questi giocatori di una importante occasione di riscatto e soprattutto alla safety D.J. Swearinger non mancheranno le occasioni per mostrare di possedere il talento che spinse solo un paio di ani fa i Texans a draftarlo al secondo giro, considerata anche la modesta concorrenza nel reparto in questione, "rinforzato" (si fa per dire) solamente dall'arrivo di Chris Conte nel corso della free agnecy. 

lunedì 11 maggio 2015

Bucs, movimenti a roster e dichiarazioni dell'OC Koetter

Si è concluso il primo mini-camp stagionale dei rookie, interessante occasione per vedere per la prima volta all'opera in casacca Red & Pewter i vari Winston, Smith, Marpet, Alexander, Bell, Clay, Ioesefa (e cioè i 7 giocatori scelti al draft), ma anche tutte le altre matricole "undrafted" o appositamente invitate a prendere parte al mini-camp, i cosiddetti "try-out players".

Ed è proprio di oggi la notizia che sono stati firmati dai Bucs alcuni di questi "try-out players" che si sono messi particolarmente in mostra in questa "tre giorni" di football: si tratta di Donteea Dye (WR), Adam Humprhies (WR), Edawn Coughman (OL) e Jared Koster (LB).

Da segnalare anche il taglio di un veterano, il WR ma soprattutto KR/PR Solomon Patton, mossa questa quasi inevitabile considerato che per riportare kick-off e punt è stato appena draftato uno specifico giocatore, Kaelin Clay da Utah.

Una notizia particolare riguarda invece un altro veterano dei Bucs, Matthew Masifilo; sino a ieri DT, da quest'anno Masifilo cambia non solo ruolo ma addirittura reparto e da uomo di linea difensiva cercherà di trasformarsi in offensive lineman, più precisamente in Guardia. Esperimento atipico, ma in effetti il settore dei DT è decisamente affollato e a fatica Masifilo avrebbe potuto trovare spazio considerato che per due posti il reparto vede già a roster i vari McCoy, McDonald, Spence e Melton.

Ma veniamo a Dirk Koetter, il nuovo Offensive Coordiantor dei Bucs che nell'appena trascorso fine settimana ha potuto condurre i primi allenamenti con i rookie dell'attacco, a partire dalla prima scelta assoluta Jameis Winston.

Quali sono gli obiettivi principali per l'attacco dei Bucs edizione 2015? Ridurre palle perse e sack incassati, sottolinea Koetter (dal Tampa Bay Times):
"(For) Lovie, Coach Smith, the No. 1 thing is turnover margin. We can't turn it over," Koetter said. "Whether it be the Bucs or any other team, turning it over at the quarterback position is the fastest way to lose games. There are some throws we have to be afraid of."

E a proposito die 18 intercetti lanciati lo scorso anno da Winston? Ne ha lanciti 17 di troppo, ha replicato  Koetter!
"17 too many. We can't have unforced errors," Koetter said. "We give away possessions, it's no good. Our defense is going to do a great job of taking it away and we've got to do a great job of protecting it."

Ma sarà importante anche fornire una adeguata protezine al QB riducendo ilnumero di sack subìti. Ancora Koetter:
"Way too many sacks given up last year," he said. "I'm not criticizing anybody by saying that. It's just a fact. Where the Bucs, where we have to improve is first and foremost our quarterback play, and second we have to improve our o-line play. ... We can't have that many sacks. We can't have that many turnovers. Period. That's not a promise. I'm just saying we've got to improve if we want to be competitive, and we plan on being competitive."

sabato 9 maggio 2015

Primi giorni di scuola per Winston & co.

Jameis Winston è stato tra i primi ad arrivare a One Buc Place venerdì mattina, per il mini-camp dei rookie della classe 2015 che terminerà domenica, ed ha accolto così le altre "matricole" in Red and Pewter:
"Get better," Winston told them. "We can’t be 2-14 again."

La prima scelta assoluta del draft si è dunque già calata nei panni di leader, e del resto non era certo a proposito di personalità o carisma che c'erano dubbi relativamente all'ex QB di Florida State University.

Per quel che riguarda invece quanto si è visto sul campo, i lanci di Winston non saranno stati tutti quanti perfetti, ma del resto questi sono davvero i "primi giorni di scuola" per i rookie dei Bucs, alle prese per la primissima volta con il mondo NFL e con tutte le grandi pressioni che questo comporta, soprattutto per quei ragazzi (gli undrafted e i tryout players) che a One Bucs Place stanno cercando di farsi notare per trovare spazio nel roster di Tampa Bay.

Lovie Smith, dal Tampa Bay Times, si è espresso così circa il primo giorno di mini-camp di Jameis Winston:
"I thought he had a typical first day,'' Bucs coach Lovie Smith said. “There were some balls he'd like to have back but we saw a lot of good things he did today.''

Sempre a proposito di Winston si è pronunciato anche il WR Kenny Bell, scelto al quinto giro del recente draft, il quale ha sottolineato il contagioso entusiasmo di Jameis:
"Love that dude. He's just infectious," said receiver Kenny Bell, a fifth-round pick from Nebraska. "His personality - he's actually my roommate for camp - you want to be around him. He's a great, positive dude. He lifts you up when you've made a bad play. He's just positive. He's an infectious personality that guys want to be around. Personality-wise, it doesn't get too much better. It's actually refreshing, because all the negative you've heard surrounding him, with everything that's happened, it's been awesome to get to know him and be his teammate."

Anche il RB Domonique Brown, un undrafted rookie messo sotto contratto dai Bucs al termine del draft, ha sottolineato le doti di leadership del nuovo QB dei Bucs:
"He's a great leader. When we first came to the complex, Jameis was outside, greeting all the rookies, himself just a rookie, just telling us 'Get better. We can't go 2-14 again." 

Infine, parola anche a Donovan Smith, scelto al secondo giro del draft e probabile nuovo Left Tackle titolare,  in pratica colui che sul terreno di gioco sarà la "guardia del corpo" di Winston:
"He makes light of every situation and makes you comfortable and everything," Donovan Smith said of Winston. "As a quarterback, that is his job and he’s doing a hell of a job already."

Per ora, dunque, un Jameis Winston praticamente perfetto: leader indiscusso e in grado di trasmettere entusiasmo agli altri rookie e desideroso di guidare la squadra verso un futuro diverso da quello disastroso degli ultimi tempi ed in particolare dell'ultima stagione. Speriamo che anche fuori dal campo da football la prima scelta assoluta confermi di avere intrapreso la strada verso la piena maturità, lasciandosi definitivamente alle spalle errori e sciocchezze che ne hanno sin qui "macchiato" la reputazione off-field, facendogli acquisire la fama di testa calda e ragazzo problematico.

giovedì 7 maggio 2015

Inizia domani il primo mini-camp dei rookie

Inizia domani e si concluderà domenica il primo mini-camp dei rookie (sia quelli scelti al recente draft che gli "undrafted" oltre ad alcuni 'tryout players' appositamente chiamati in prova per l'occasione) dei Tampa Bay Buccaneers.

Sarà quindi presente a One Buc Place anche la fist pick overall del draft, il QB Jameis Winston, dalle cui dichiarazioni presenti sul sito ufficiale emerge come l'ex QB di FSU sia già ben calato nel ruolo di leader di quei giocatori che da domani inizieranno la loro avventura nel mondo dei PRO.

"One thing about being a good leader is you have to have good followers too," Winston said after being drafted. "I look forward to just getting involved in everything and just serving everyone I can.”

A proposito di Jameis Winston, l'ex Head Coach di Tampa Bay Tony Dungy ha dato infine la sua "benedizione" alla decisione dei Bucs di draftare l'ex QB di Florida State con la pick n.1, sebbene egli fosse un forte sostenitore di Marcus Mariota, come emerge dalle seguenti dichiarazioni tratte dal Tampa Bay Times.

"I talked to Lovie (Smith) way back a couple of months ago - Dungy said - and I know they were going to research those two guys,'' Dungy said. "And I told them about Marcus and the experience I had with him and they looked at everything and were very thorough and got the guy they felt was the best for their offense and their attack. I feel good about it because I know how much they researched. I’m a Mariota guy because I saw him up close for three years and I saw what he did in that program and I know him personally. He’s the kind of kind of guy I would bet on. I was selfishly hoping it would be Marcus but I think Jameis is going to do well and I’ve talked to Marcus. I  know he’s excited about going to Tennessee.''

Sempre a proposito di Jameis, si è detto molto contento che i Bucs abbiano scelto lui anziché Mariota uno dei giocatori più interessanti dei Bucs, e cioè il WR Mike Evans.

Leggendo le parole di Evans tratte dal Tampa Tribune, è evidente l'apprezzamento di Evans per il gioco di Winston, un QB che - a differenza di Mariota - è un vero pocket passer e non ama così tanto correre come invece il suo "rivale" draftato dai Titans. Così Mike Evans:

"Out of him and Mariota, I like Winston more," Evans said Tuesday when asked if he had a preference regarding the quarterback the Bucs planned to take with the first overall pick in the 2015 NFL draft. "(Winston) doesn’t run as much. He can sit in the pocket and deliver the ball, and that’s more opportunities for the receivers. I mean, Mariota can play ball as well. But I did my time with a mobile quarterback. And it was fun. It got me more opportunities for balls with the scramble rules and stuff like that. But in this league, it’s tough to scramble. So I think Jameis will be fine."

mercoledì 6 maggio 2015

Il centro Evan Dietrich-Smith si accorcia il cognome

Negli Stati Uniti non è così infrequente assistere a cambiamenti di nome e/o di cognome da parte di giocatori professionisti: rimanendo in casa Bucs, alcuni anni fa il DE Greg White decise di cambiarsi il nome di battesimo in Stylez G., traendo ispirazione da un personaggio del film "Teen Wolf" con Michael J. Fox....

E' di oggi la notizia che un altro giocatore di Tampa Bay, il centro Evan Dietrich-Smith, ha apportato un cambiamento anagrafico relativamente al proprio cognome. Da oggi, niente più "Dietrich" per lui, che si chiamerà molto semplicemente "Evan Smith".

Abbondano quindi adesso in casa Bucs gli "Smith", a partire dall'Head Coach (Lovie), passando appunto per il centro (Evan), senza dimenticare il DE (Jacquies) e il rookie appena draftato al secondo giro da Penn State (Donovan).

Passando dai cognomi ai numeri di maglia, ecco quelli che indosseranno i 7 rookie scelti da Tampa Bay la scorsa settimana:

- QB Jameis Winston: #3
- LT Donovan Smith: #76
- RG Ali Marpet: #74
- LB Kwon Alexander: #58
- WR Kevin Bell: #80
- WR Kaelin Clay: #14
- FB Joseph Iosefa: #33

Anche agli undrafted rookie sono stati assegnati i numeri di maglia, anche se difficilmente ne rivedremo molti di questi elementi nel roster definitivo dei 53 giocatori che andranno ad iniziare la stagione. Ecco comunque anche i numeri che indosseranno gli "undrafted" firmati dai Bucs:

- LB Quinton Alston: #59
- RB Dominique Brown: #36
- DT Quayshawne Buckley: #77
- LS Courtland Clavette: #44
- DE Ryan Delaire: #75
- CB Deshazor Everett: #38
- S Chris Hackett: #35
- WR Rannell Hall: #16
- LB Josh Keyes: #49
- DT Caushaud Lyons: #68
- WR Josh Reese: #19
- LB Michael Reynolds: #71
- DE Jamal Young: #67

martedì 5 maggio 2015

Doug Martin, i Bucs non esercitano la “5th year option”

Era noto che Lovie Smith non stravedesse per il RB Doug Martin, arrivando al punto di draftare nel 2014 proprio un RB (Charles Sims) con una scelta al terzo giro.

Arriva adesso la conferma di come le strade dei Buccaneers e di Doug Martin siano destinate, a breve, a separarsi. Tampa Bay non ha infatti esercitato l'opzione di prolungare di un anno il contratto di "the muscle hamster", in scadenza al termine della stagione 2015.

Scelto da Greg Schiano al primo giro del draft 2012, Doug Martin siglò con i Bucs un contratto quadriennale, con l'opzione da parte di Tampa Bay di estendere di un anno al durata dell'accordo.

Il fatto che i Bucs abbiano deciso di non avvalersi di tale clausola, è segno evidente che per quel che riguarda il gioco sulle corse Lovie Smith ha deciso di puntare tutto su Charles Sims (con Rainey e James come backup), e non è a questo punto da escludersi una trade, ipotesi questa di cui peraltro si parlava già con insistenza oltre un mese fa (vedi link).

Sinceramente, dal poco che si è visto lo scorso anno con entrambi i RB – sia Sims che Martin – alle prese con vari infortuni, non mi è sembrato che Sims fosse così superiore a Martin (anzi...), ma è chiaro che Lovie preferisce dare fiducia al giocatore che ha draftato appena dodici mesi fa rispetto al veterano portato a Tampa dal suo predecessore.

Sono curioso di vedere Doug Martin in un altro contesto, dove magari troverà un head coch intenzionato a dargli fiducia e a valorizzarne tutto il talento, emerso in grande evidenza nella sua stagione da rookie e poi affievolito sia per l'uso indiscriminato fatto di questo giocatore da parte di Schiano (che gli faceva portare il pallone troppe, decisamente troppe volte a partita) sia per vari problemi fisici dai quali però il RB da Boise State dovrebbe essersi ripreso ormai del tutto. 

Credo che a 26 anni – che comunque non sono pochissimi per un ruolo logorante come quello di un RB – il buon Doug Martin possa ancora scrivere pagine importanti della sua carriera in NFL anche se lo farà, ormai è quasi una certezza, lontano dal Raymond James Stadium.

domenica 3 maggio 2015

Le prime impressioni sul draft (firmati anche 10 undrafted)

Si è dunque concluso il secondo draft condotto dal duo Smith-Licht, un draft con luci e ombre direi, perché se alcune pick sembrano molto interessanti, altre paiono scommesse un po' azzardate soprattutto considerando che per il secondo anno consecutivo il draft ha riguardato quasi esclusivamente un reparto, l'attacco, trascurando del tutto -  a parte il LB Alexander - il settore difensivo.

Riassumendo, ecco nella tabella i giocatori scelti al draft 2015 dai Tampa Bay Buccaneers:

RD.
PICK
PLAYER
POS.
COLLEGE
1
1
Jameis Winston
QB
Florida State 
2
34
Donovan Smith
OT
Penn State
2
61
Ali Marpet
OG
Hobart & William Smith
4
124
Kwon Alexander
LB
LSU
5
162
Kenny Bell
WR
Nebraska
6
184
Kaelin Clay
WR/KR
Utah
7
231
Joey Iosefa
FB/RB
Hawaii

Una volta deciso di puntare sul QB Jameis Winston con la first pick overall, nel rispetto del pronostico di un po' tutti gli addetti ai lavori, la strategia di Smith e Licht è stata dunque quella di fornire alla prima scelta adeguata protezione (i due OL chiamati al secondo giro) e ulteriori bersagli (i due WR al quinto e sesto), oltre alla fantasiosa chiamata di un RB al settimo giro (OK, al settimo giro si può fare qualsiasi cosa perché difficilmente si troverà un elemento valido, e a quel punto si sarebbe anche potuto scegliere un punter per tagliare finalmente Koenen, che ad oggi è ancora a roster - e a libro paga - dei Bucs...).

E la difesa? Se ne riparlerà l'anno prossimo, dato che per la "D" c'è da registrare una sola acquisizione, quella del LB Kwon Alexander.

E' più che evidente che per colmare i tanti need dei Bucs sarebbero state necessarie almeno il doppio di scelte, ripensandoci "a freddo" continuano a lasciarmi un po' perplesso alcune chiamate come il doppio WR (anche se Clay sarà per lo più usato come KR/PR) e il RB al settimo giro, e anche se difficilmente a quel punto del draft si sarebbero potuti trovare validi elementi per la difesa, anziché portare a Tampa il RB samoano - il buon Iosefa - che nel migliore dei casi sarà impiegato nello ST si sarebbe potuto comunque andare su una safety o un defensive end, i due reparti che escono peggio dal draft o al limite - come dicevamo prima - un punter tanto per liberarsi finalmente dell'assurdo contratto di Koenen...

E se per i DE si può se non altro registrare l'arrivo in free agency di George Johnson, che un minimo di profondità e talento a questo reparto dovrebbe portarlo, preoccupa la situazione a livello di safety, reparto in cui McDougald dovrà dimostrare di meritare il ruolo di starter, con Chris Conte - che oltre a essere modesto tecnicamente è spesso KO per infortunio - a dargli man forte (si fa per dire) e con Wright, Jennings e Tandy a completare il settore.

Ecco, diciamo che in una division in cui le nostre avversarie (Saints, Falcons e Panthers) sono tutte caratterizzate dall'avere ottimi QB (Brees, Ryan e Newton) e fanno del gioco aereo il loro punto di forza, avere DE in grado di mettere pressione ai QB e safety abili nella copertura non mi sembrerebbe una pessima idea. Che dire, speriamo che Lovie abbia visto giusto e che, ad esempio, il DE Jacquies Smith prosegua nel suo percorso di crescita e Chris Conte ci faccia rimangiare lo scetticismo con cui abbiamo registrato il suo arrivo...

Ma al di là delle scelte al quinto, sesto e settimo giro - che spostano gli equilibri fino a un certo punto - la chiave di tutto sarà comunque Jameis Winston: inutile girarci intorno, questo draft sarà ricordato come quello in cui i Bucs hanno avuto la grande occasione di chiamare per primi in assoluto, decidendo di puntare tutto su un giocatore ritenuto in grado di rivestire i panni di "franchise QB".

Sarà da questa scelta che si deciderà il destino dei Bucs (ma anche di Lovie Smith e di Jason Licht) piuttosto che dall'aver pescato al settimo giro un simpatico RB samoano che ha giocato ad Hawaii e che in NFL sarà impiegato come FB (anche perché corre più lentamente di Winston, dando un'occhiata ai suoi tempi sulle 40 yards....).


Undrafted rookie 

Passando dai rookie scelti a quelli "undrafted", i Bucs non hanno perso tempo mettendone sotto contratto ben 10. Ecco - tratto dal Tampa Bay Times, mancando ancora una nota ufficiale sul sito della squadra - di chi si tratta (e questa volta, se non altro, safety e soprattutto defensive end non mancano!)

- S Chris Hackett, TCU

- LB Josh Keyes, Boston College

- LB Quinton Alston, Iowa

- DE/OLB Michael Reynolds, Kansas

- CB DeShazor Everett, Texas A&M

- DE Ryan Delaire, Towson

- DE Caushaud Lyons, Tusculum

- WR Rannell Hall, UCF

- WR Donteea Dye, Heidelberg

- RB Dominique Brown, Louisville

sabato 2 maggio 2015

Il draft dei Bucs termina con un RB/FB (!): Joey Iosefa

Il draft 2015 dei Tampa Bay Buccaneers termina con l'arrivo, al settimo giro, di un... RB/FB!

No, non è uno scherzo, l'incredibile Lovie ha davvero scelto un RB (che in NFL pare giocherà come FB), il samoano Joey Iosefa.

La scelta di un giocatore del genere (un RB... non ci posso credere!) non la commento neanche, non tanto per il valore di Iosefa in sè (se va bene, troverà spazio nello special team), quanto perché mi pare assurdo un draft in cui 6 scelte su 7 siano state utilizzate per l'attacco, con un solo rinforzo (il LB Kwon Alexander) per la difesa.

Niente safety, niente defensive end, in compenso due WR (di cui uno giocherà per lo più come PR/KR) e un non commentabile FB/RB per chiudere un draft iniziato bene (Winston, i due OL) ma terminato in maniera che faccio fatica a comprendere.

Speravo che dopo gli errori della scorsa stagione Smith e Licht avrebbero condotto un draft "lineare", con l'obiettivo di rinforzare i ben noti punti deboli della squadra, e invece anche quest'anno ci troviamo a commentare decisioni  a dir poco bizzarre, mentre i need che - soprattutto in difesa - dovevano essere colmati con il draft si trovano allo stesso identico punto in cui erano prima che il draft iniziasse.

E meno male che Lovie Smith era un coach "difensivo": in due anni ha draftato solo ed esclusivamente giocatori per l'attacco, con l'unica eccezione di un LB al quarto giro...!

Quinto e sesto giro: presi Bell e Clay, due... WR!


E' ufficiale: i Bucs hanno una difesa fortissima, considerato che al quinto e sesto giro il sempre più immaginifico Lovie ha deciso di puntellare ulteriormente l'attacco, draftando ben due WR!

Ne avevamo davvero così bisogno, di rimpolpare il settore dei ricevitori? No, i need erano (e, purtroppo, sono rimasti...) ben altri. Ma Smith e Licht hanno proprio deciso di costruire questo draft intorno a Jameis Winston, e dopo avergli draftato 2 OL nella giornata di ieri, oggi hanno regalato all'ex QB da FSU due nuovi bersagli, i WR Kenny Bell da Nebraska e Kaelin Clay da Utah, quest'ultimo anche abile ritornatore di calci.

Mi sembrava che un reparto di ricevitori composto da Jackson, Evans, Murphy, più un TE che in pratica è un WR aggiunto come Seferian-Jenkins fosse più che sufficiente, e se poteva starci l'idea di scegliere comunque un WR al sesto o settimo giro, suscita perplessità questa doppia chiamata di un ricevitore sia al 5° che al 6° round.

Questa chiamata mi ricorda un po' quella del RB Charles Sims lo scorso anno, come idea di fondo: abbiamo già un reparto forte (l'anno scorso i RB, quest'anno i WR)? Sì? Allora rinforziamolo ulteriormente, con tanti saluti ai settori in difficoltà (dodici mesi fa la OL, oggi DE e S).

Poi l'anno scorso ci siamo ritrovati alla vigilia dell'opener costretti a intavolare la maldestra trade per acquisire Logan Mankins, vedremo quest'anno, a settembre, quale pick del prossimo draft cederemo per portare a Tampa un DE decente e una S migliore di quelle (mediocri) attualmente a roster.

Rimane adesso un ultimo giro, il settimo: io prenderei un altro WR, anzi, un RB.... !

Quarto giro, i Bucs draftano il LB Kwon Alexander

E finalmente, dopo un draft e mezzo, Lovie Smith ha deciso di scegliere un giocatore per il reparto difensivo!

Poiché i Bucs avevano un bisogno estremo sia di un defensive end che di una safety, nel dubbio il sagace Lovie ha deciso di draftare... un linebacker!

Certo, anche nel reparto dei LB non c'era grande abbondanza a roster, ma senz'altro questo settore non necessitava - a differenza di DE e S - di innesti così urgenti e importanti.

E invece niente, evidentemente il nostro HC ritiene Jacquiez Smith un mezzo fenomeno e un reparto di DE composto, oltre che da J. Smith, da Gholston, English, Fatinikun, Sidbury e il neo arrivato G. Johnson (e meno male che è arrivato almeno lui!) gli offre garanzie più che adeguate.

In quanto alle safeties, stando così le cose temo vedremo molto spesso in campo Chris Conte, davvero un'ottima notizia... per i nostri avversari!

Che altro dire, speriamo che alla fine abbia ragione il nostro HC, visto che - tornando al discorso della linea difensiva - è di cruciale importanza mettere pressione ai QB avversari, a maggior ragione in una division come la NFC South nella quale i quarterback che Tampa Bay dovrà incontrare rispondono ai pericolosissimi nomi di Brees, Newton e Ryan.

Per acquisire il LB Alexander i Bucs hanno fatto una trade con i Raiders, scambiandosi le pick al quarto giro e cedendo a Oakland una pick al settimo. Non è un gran sacrificio perdere una scelta all'ultimo round, speriamo comunque ne sia valsa la pena e che questo LB da Louisiana State University (un outside LB, per la precisione) si riveli una addizione valida ed in grado di rappresentare un interessante upgrade per il reparto in questione.

Dal draft arrivano due OL: Donovan Smith e Ali Marpet


Dalla seconda giornata del draft sono arrivati a Tampa due giocatori della linea offensiva; bene ma forse non benissimo, potremmo dire, soprattutto in riferimento al secondo OL scelto, quello draftato alla fine del secondo giro e per prendere il quale i Bucs hanno deciso tra l'altro di fare una trade con Indianapolis. Perché va bene rinforzare la OL, ma per arrivare a Marpet non è stata fatta alcuna acquisizione per l'altra linea, quella difensiva, che invece necessitava di rinforzi tanto quanto la OL.

Ma andiamo con ordine.

Al secondo giro del draft 2015 Tampa Bay ha probabilmente fatto la scelta migliore, pescando l'OL più interessante ancora a disposizione: Donovan Smith da Penn State. Si tratta di un Left Tackle, ed è probabile che l'anno prossimo i Bucs schiereranno proprio due rookie (Winston e Smith) nei cruciali ruoli di QB e LT.

Scelto Winston al primo giro, Lovie Smith ha dunque deciso di prendergli la miglior "guardia del corpo" ancora draftabile, e Donovan Smith dovrebbe dare buone garanzie; giocatore solido, proveniente da un buon college, e come detto, molto probabilmente a questo punto del draft il miglior uomo di linea offensiva tra quelli rimasti.

Veniamo invece all'altra pick della giornata. In primo luogo, c'è da sottolineare la "trade" che ha visto protagonisti i Bucs e i Colts. In pratica, Tampa Bay è salita di 4 posizioni, scambiando la propria pick del terzo giro (65 overall) con quella dei Colts al secondo (61 overall). Inoltre, Tampa ha ceduto a Indy una scelta al quinto giro (109 overall) ricevendone dai Colts una al sesto round (128 overall).

Perché questa "trade" da parte di Licht e Smith? Non per portare a casa un DE (come la logica e il buon senso avrebbero imposto), ma per acquisire Ali Marpet, un OL (che nei Bucs sarà impiegato come RG) proveniente da Hobart & William Smith, college di Division III, giocatore salito alla ribalta nel corso del Senior Bowl.

Lo stesso HC Lovie Smith ha detto come non conoscesse benissimo questo giocatore prima di vederlo brillare al Senior Bowl, ma a quanto pare c'è molta fiducia nei confronti di Marpet, stando alle parole pronunciate dal GM Licht: 
"Perhaps my favorite guy, and (coach) Lovie (Smith) will tell you the same thing, in the draft from O-line was Ali Marpet," Bucs general manager Jason Licht said. "Just a guy we rooted for. … Our scouts did an excellent job of digging him out early."
Non discuto tanto il valore di Marpet, che spero si riveli un fuoriclasse e mi auguro possa contribuire a fornire solidità alla OL, nè che provenga da un piccolo college, quanto il fatto che se adesso la OL ha ricevuto una discreta "sistemata", c'è una linea difensiva nello stesso identico stato in cui si trovava prima che iniziasse il draft, e cioè nella precarietà più assoluta.
Non era forse meglio utilizzare la scelta del terzo giro per acquisire un buon DE? Sarebbe stato disponibile - senza dover fare alcuna trade - l'interessante DE Owamagbe Odighizuwa da UCLA, tanto per far il primo esempio che mi viene in mente. 
Da segnalare, infine, come nell'intero draft del 2014 e in metà di quello del 2015, Lovie Smith (coach con la fama di esperto della difesa) abbia sinora chiamato solo ed esclusivamente giocatori dell'attacco. Se magari oggi si portasse a casa qualche elemento della difesa (DE, S, LB, i need non mancano), magari non sarebbe proprio una cattivissima idea...

Winston e i Bucs, contratto già firmato


Il GM Jason Licht non ha perso tempo e nella giornata di ieri, poco dopo l'arrivo di Jameis Winston a One Buc Place, ha provveduto a far firmare alla prima scelta assoluta del draft 2015 il contratto che legherà il giocatore a Tampa Bay per i prossimi quattro anni, commentando così la celerità con cui si è giunti a firmare l'importante accordo: "It's unbelievable," Licht said. "It shows us that he wants us as much as we wanted him."

Il contratto siglato tra Jameis e i Bucs prevede una durata quadriennale con la possibilità da parte di Tampa di esercitare un opzione per allungare di un anno l'accordo, sino alla stagione 2019 compresa, per una cifra pari a 25,35 milioni di dollari.

Sempre nella giornata di ieri, Winston ha poi tenuto la prima conferenza stampa come giocatore dei Bucs, e nelle sue primissime dichiarazioni ha innanzi tutto cercato di "rassicurare" circa la sua fama di ragazzo "problematico":
"I can't really speak on that," Winston said when told not everyone in Tampa Bay is on board with him joining the Bucs. "I just want to tell everybody that I'm going to work my tail off in the community and on the football field. Just give the perception that, 'Hey, this guy's our quarterback, and he's a good guy.' "

Da segnalare infine che Jameis, nella foto qui sotto ritratto insieme alla sua famiglia, indosserà un'abbastanza inedita maglia con il numero 3, anziché il previsto #5 vestito nel corso degli anni trascorsi a Florida State.

venerdì 1 maggio 2015

Grande entusiasmo di Licht e Smith per l'arrivo di Winston


I primi a rilasciare dichiarazioni ufficiali alla stampa, dopo la chiamata di Winston con la pick n.1, sono stati proprio gli artefici principali dell'arrivo dell'ex QB di FSU a Tampa, e cioè il GM Jason Licht e l'HC Lovie Smith.

Davvero grande entusiasmo da parte dei due, convinti (e speriamo davvero che sia così!) di avere portato a casa un giocatore importante, in grado di ricoprire nel migliore dei modi il ruolo (quasi "mitico") di "franchise QB", una posizione che nemmeno nei tempi d'oro dei Bucs era stata occupata da interpreti di altissimo valore (tanto che per risalire all'ultimo vero e proprio "franchise QB" si deve in pratica tornare alla notte dei tempi, e mi riferisco a Doug Williams e ai Bucs di fine anni settanta).

Ma torniamo a Winston, e andiamo a sentire cosa hanno detto GM e HC subito dopo avere effettuato la prima scelta assoluta.

Tratte dal Tampa Bay Times, ecco le dichiarazioni del GM Jason Licht:

"It's not often that a general manager gets a chance to draft (a player) that he and coach thinks is a franchise quarterback," Licht said. "Somebody asked me if it was like Christmas and I said, 'No, it's more like your wedding day.' "

Licht parla dunque di "matrimonio" e utilizza un'analogia abbastanza indovinata, speriamo che la luna di miele tra Tampa e Jameis sia lunghissima, anzi, infinita...! ;-)

Lovie Smith ha invece voluto spendere parole rassicuranti su Jameis Winston anche dal punto di vista "off field", ben sapendo che a questo proposito era alto lo scetticismo intorno al ragazzo. Ma Lovie non ha dubbi ed eccole sue parole, sempre tratte dal Times:

"I can't even think of a word right now," Licht said when announcing Winston as his choice. "I'm beyond excited. I would just ask our fans to give him a chance," Smith said. "We've done a lot of research. We want what is best for our football team. … Don't have any preconceived opinions about him. Just let him show us who he is as a man and as a football player."

Se dopo averlo esaminato per mesi e mesi Smith e Licht hanno deciso di fidarsi di Wnston, mi auguro e spero che i due abbiano avuto ottime ragioni per farlo, e cioè che il giovane talento da FSU abbia "davvero" intenzione di mettere la testa a posto. Del resto, se così non sarà sarebbero proprio GM e HC i primi a pagarne le conseguenze per cui voglio credere che Jameis abbia capito che è il caso di smetterla con le "cretinate", capendo l'enorme opportunità che gli si è presentata davanti.

Ma il draft non si esaurisce certo al primo giro. L'appuntamento è per questa notte, quando - con il secondo e terzo giro - i Bucs dovranno cercare di rinforzare in maniera adeguata i reparti (in primis DL e OL) che più di ogni altro necessitano di iniezioni di talento. E quindi, buona continuazione di draft a Lovie e Jason, sperando di non dover commentare l'inatteso arrivo di un RB o di un TE...! ;-)

E' Jameis Winston la prima scelta assoluta!


Pronostico rispettato: è Jameis Winston - QB da Florida State University - il giocatore scelto dai Bucs con la first pick overall del draft 2015!

Solo il tempo potrà dire se Smith e Licht abbiano o meno fatto la cosa giusta: sulla carta è una scelta che ci può stare, se davvero questo talentuoso quanto problematico ragazzo dimostrerà anche tra i PRO di avere la stoffa del campione e di poter essere quel "franchise QB" in grado di risollevare Tampa Bay dalla mediocrità di questi ultimi anni.

Speriamo bene e....welcome to Tampa, Jameis: good luck!