E nell'ultima azione del match, anziché inginocchiarsi e portare a zero il cronometro, il coaching staff ha deciso per un passaggio di Mayfield a Evans, per consentire a Mike di guadagnare quelle 5 yards che gli mancavano per entrare nella leggenda, uguagliando il record di Jerry Rice di 11 stagioni consecutive con oltre 1.000 yards ricevute.
Da quando è entrato nell'NFL, nel 2014, Mike ha sempre ricevuto più di 1.000 yards nelle 11 stagioni da lui disputate tra i PRO, tutte quante in Red and Pewter.
Campione assoluto e futuro Hall of famer a mani basse, il nostro Mike...
Ma torniamo alla partita: primo tempo da museo degli orrori, con la difesa che concedeva di tutto al modesto Rattler (che nei primi due quarti abbiamo fatto sembrare Joe Montana) e con un attacco impacciato e poco produttivo, peraltro quasi sempre relegato sulla sideline.
Nel terzo quarto, la difesa è riuscita a limitare l'attacco avversario, ma errori e penalità hanno impedito ai Bucs di prendere in mano il match.
Solo nel quarto periodo il vento ha iniziato a soffiare davvero a favore di Tampa Bay, con un generosissimo Baker Mayfield che si è caricato la squadra sulle spalle, correndo personalmente le yards necessarie per chiudere cruciali terzi down e per consentire ai Bucs di rifarsi sotto.
McMillan ha confermato di essere un giocatore con qualità importanti, e prima un suo TD e poi uno su corsa di Irving hanno portato i Bucs avanti di 8 punti.
I Saints hanno cercato nel drive finale, con due minuti a disposizione sul cronometro, di trovare l'endzone dei Bucs ma senza riuscirci. La fallita conversione del quarto tentativo ha dato a Tampa Bay la vittoria con ancora una trentina di secondi sul cronometro.
Di norma, in questi casi, ci si inginocchia e si lascia che il cronometro arrivi a zero... ma oggi era diverso, vincere senza consentire a Mike di entrare nella leggenda avrebbe comunque lasciato uno sgradevole amaro in bocca a tutti: tifosi, compagni di squadra, staff, oltre che a Evans.
E quindi, rischiando l'inosabile, dato che un turnover in quella situazione avrebbe potuto costare una stagione, a trenta secondi dalla fine Baker ha trovato Mike per quella manciata di yards che mancavano al WR #13 per riscrivere la storia.
Un finale più epico di questo, avendolo scritto a tavolino, non lo si sarebbe potuto immaginare...
Benissimo così, peraltro i Falcons sono stati sconfitti in casa dai Panthers in overtime, rendendo ancora più netta la vittoria dei Bucs nella NFC South.
Agguantare la postseason sull'onda di una vittoria così sudata e sofferta, ai danni dei Falcons guidati da Raheem Morris, non ha prezzo, e la reazione di orgoglio vista nel secondo tempo, in cui pur giocando male è prevalsa la voglia di vincere, è valsa il prezzo del biglietto (o dell'abbonamento al game pass!)
Vedremo nelle prossime ore chi saranno gli avversari dei Bucs nel match di wild card; sarebbe importante recuperare qualche infortunato, soprattutto a livello di secondaria siamo davvero ai minimi termini, con l'infortunio odierno di Edwards, l'incidente automobilistico di ieri che ha chiuso anzitempo la stagione di Whitehead e con Winfield alle prese con un infortunio al ginocchio che lo tiene da tempo lontano dai campi di gioco.
Stasera, comunque godiamoci il titolo di NFC South Champions e la bellissima gioia per un giocatore che ha scritto la storia non solo dei Bucs ma dell'intera NFL, l'immenso WR #13 Mike Evans...
GO BUCS!
All'inizio della stagione tutti gli addetti ai lavori davano come vincitrice dell'nfc South gli Atlanta falcons. Credo che aver sovvertito questo pronostico non sia stato cosa da poco
RispondiEliminaVerissimo, tutti gli analisti ritenevano Atlanta la favorita alla vigilia della stagione (Raheem Morris come HC, però, qualche sospetto doveva farlo venire).
EliminaAnche i Saints, dopo le prime due roboanti vittorie con quasi 100 punti segnati godevano di molto credito.
Il Bucs, invece, non li considerava nessuno, benché campioni in carica della NFC South.
Ma va bene così, l'importante è scendere in campo a gennaio, e lasciare ad altri lo scomodo ruolo di spettatori dei playoff dai rispettivi divani.