Mancano ormai solo poche ore al match del Georgia Dome contro gli Atlanta Falcons, e in casa Bucs si perfeziona il roster dei 53 giocatori con gli ultimi ritocchi.
E' stato tagliato il TE Alan Cross, un undrafted rookie che a sorpresa si era guadagnato un posto nel roster definitivo, ed al suo posto è stato promosso dalla Practice Sqaud il LB Josh Keyes.
La promozione di Keyes è dovuta in buona parte all'infortunio che quest'oggi impedirà al LB rookie Devante Bond di essere a disposizione di coach Koetter; era dunque necessario rinforzare il reparto dei LB e dunque ecco la chiamata dalla PS del secondo anno Josh Keyes.
Ma al di là di questi marginali ritocchi dell'ultim'ora, è finalmente arrivato il momento tanto atteso in questi lunghi mesi di offseason: è tempo di opener!
Che stagione sarà il 2016, per i Tampa Bay Buccaneers di coach Dirk Koetter?
Se è vero che non mancano le incognite, a cominciare da un Head Coach che per quanto bene abbia lavorato lo scorso anno come OC (e soprattutto abbia contribuito alla crescita di Jameis Winston) è comunque all'esordio assoluto su una sideline NFL nei panni di Capo Allenatore, non mancano nemmeno i motivi per essere fiduciosi, e per sperare di vedere finalmente la nostra squadra recitare un ruolo se non da protagonista comunque non più da "squadra barzelletta", come troppo spesso è accaduto negli ultimi anni.
Qualche cifra: negli ultimi 5 campionati i Bucs hanno vinto 23 partite perdendone 57 (più del doppio) e sono sempre arrivati all'ultimo posto della NFC South, nonostante si siano alternati sulla sideline di Tampa Bay ben 3 HC diversi (Raheem Morris, Greg Schiano, Lovie Smith).
Ma la squadra sembra finalmente avere trovato un leader giovane e dotato di talento, in quello che è il ruolo decisivo in un team NFL, cioè il QB. Se il ragazzo da FSU proseguirà nel percorso di crescita iniziato dodici mesi fa, non dico che sarà possibile assistere a chissà quale "turnaround" da parte dei Bucs, ma credo che sarà possibile raggiungere l'obiettivo di centrare una stagione "non perdente".
Un record finale di 8-8, nonostante un calendario non facile, deve essere l'obiettivo da raggiungere nel 2016 per Winston e soci, un obiettivo a mio avviso alla portata di questa squadra nonostante le sempre temibili e forti rivali di division (Carolina, New Orleans, Atlanta).
Ma soprattutto, l'auspicio per il 2016 è quello di non vedere più quella squadra che negli ultimi campionati - al di là di chi fosse l'Head Coach - scendeva in campo con un atteggiamento troppo spesso molle e sfilacciato, incapace di reagire alle prime avversità e quasi mai in grado di lottare fino alla fine con gli avversari.
Insomma, vogliamo una squadra con il coltello tra i denti, dal primo all'ultimo snap. Chiediamo troppo? Dopo dieci anni di batoste e umiliazioni, direi che sarebbe anche arrivata l'ora di invertire la rotta... magari a cominciare dall'opener di questa sera al Georgia Dome: iniziare la stagione con una prestazione "sostanziosa", in trasferta e contro una rivale di division, sarebbe già un segnale importante.... GO BUCS!
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