Tra un mese esatto, il 28 aprile, inizierà a Chicago l'NFL Draft 2016.
Come da tradizione, le scelte dei vari "round" si articoleranno nel corso di tre giorni; oggi prendiamo in esame il primo giro, quello in cui i Bucs sceglieranno con la pick n.9 assoluta ed in cui i principali talenti in uscita dal college si accaseranno presso le varie squadre NFL, cercando di capire quali potranno essere le decisioni di Licht e Koetter.
Come utilizzare, dunque, la pick n.9?
I "need" di Tampa Bay sono molti, soprattutto in difesa. In particolare, occorre rinforzare la secondaria e la linea, senza dimenticare il reparto dei LB, che manca di profondità e che necessita anch'esso di essere irrobustito.
E l'attacco?
Ci sarebbe bisogno soprattutto di un WR, considerata l'attuale situazione dei Bucs che a roster hanno l'ottimo quanto un po' discontinuo Mike Evans, il sempre valido Vincent Jackson che purtroppo però si avvia alla fase finale della carriera, oltre a due reduci da gravi infortuni (Murphy e Bell) e tre onesti mestieranti o poco più (Shepard, Dye e Humpries).
A mio avviso dunque DE, CB e in subordine WR potrebbero e dovrebbero essere i ruoli per i quali utilizzare e la prima scelta del 2016 da parte di Tampa Bay.
Naturalmente molto dipenderà da quali saranno le decisioni prese dalle squadre che sceglieranno prima dei Bucs; se ad esempio il miglior CB disponibile (Hargreaves) o il DE più interessante (Buckner) si fossero già accasati, si potrebbe prendere in considerazione l'ipotesi di rinforzare il reparto dei WR con Treadwell, il prospetto più interessante in questo ruolo in uscita dal college.
Oppure si potrebbe andare su altri CB o DE, i nomi interessanti non mancano, dai CB Apple e Alexander ai DE Bosa e Lawson, sempre ammesso che al punto del draft in cui sceglierà Tampa Bay gli elementi appena menzionati siano ancora a disposizione sul tabellone.
Nei giri successivi bisognerà portare a casa anche una safety e un outside linebacker, need altrettanto importanti per i quali però non credo che GM e HC utilizzeranno la pick n.9 overall.
Infine, bisognerà vedere se la trade che riguarda Mike Glennon si concluderà o meno. Come è noto, Licht e Koetter non escludono uno scambio del QB per una scelta al secondo (difficile) o terzo (più probabile) giro, anche considerando che questo è l'ultimo anno utile per scambiare Glennon, che al termine del prossimo campionato diventerà free agent.
Ecco, al momento, quelle che sono le scelte dei Tampa Bay Buccaneers nel draft 2016:
- Round 1, Pick 9 (9)
- Round 2, Pick 8 (39)
- Round 3, Pick 11 (74)
- Round 4, Pick 10 (108)
- Round 5, Pick 9 (148)
- Round 6, Pick 8 (183)
- Round 6, Pick 22 (197)
lunedì 28 marzo 2016
martedì 22 marzo 2016
Bryan Anger, un nuovo punter per i Bucs
Quello del punter non è certamente il ruolo più decisivo in una squadra NFL, ma avere un calciatore abile nell'allontanare il pallone nelle delicate situazioni di quarto down è comunque importante.
E a proposito di punter, è di oggi la notizia che i Bucs hanno siglato un accordo con Bryan Anger, uno dei principali specialisti dell'intera NFL in questa particolare posizione.
Il 27enne Anger venne scelto dai Jaguars nel draft del 2012, addirittura al terzo giro, evento rarissimo per un P, per cui di solito si utilizza al massimo una pick al sesto o settimo giro.
Nelle ultime tre stagioni Anger è stato stabilmente tra i migliori punter dell'NFL, leader assoluto nel 2014 e secondo nel 2013 e 2015.
E a proposito di punter, è di oggi la notizia che i Bucs hanno siglato un accordo con Bryan Anger, uno dei principali specialisti dell'intera NFL in questa particolare posizione.
Il 27enne Anger venne scelto dai Jaguars nel draft del 2012, addirittura al terzo giro, evento rarissimo per un P, per cui di solito si utilizza al massimo una pick al sesto o settimo giro.
Nelle ultime tre stagioni Anger è stato stabilmente tra i migliori punter dell'NFL, leader assoluto nel 2014 e secondo nel 2013 e 2015.
Dopo quattro campionati a Jacksonville, Angers rimane in Florida trasferendosi però più a sud, a Tampa, sperando di confermare quanto di buono fatto vedere in maglia Jaguars.
Intanto, proseguono i "rumors" relativamente ad una possibile trade che coinvolgerebbe Mike Glennon. Il QB backup di Jameis Winston, che sarà free agent al termine del prossimo campionato, sembra interessi ad alcune squadre tra cui i Denver Broncos, e non è escluso che prima del draft il GM Licht possa scambiare Glennon per una scelta, sperabilmente un secondo giro, più probabilmente una third round pick.
venerdì 18 marzo 2016
Tampa Bay firma il LB veterano Daryl Smith
Nuova acquisizione per la difesa dei Bucs: l'ultima firma riguarda il veterano Daryl Smith, LB 34enne che ha firmato con i Bucs un contratto della durata di un anno.
Scelto al secondo giro del draft 2004 dai Jaguars, Daryl Smith ha disputato nove stagioni a Jacksonville e tre a Baltimore, prima di firmare con Tampa.
Smith è un giocatore di comprovata esperienza, che peraltro ha già giocato per l'attuale DC di Tampa Bay, Mike Smith, che ha avuto Daryl alle sue dipendenze a Jacksonville quando ricopriva per i Jaguars proprio il ruolo di DC.
Dopo il rilascio di Carter e la mancata conferma di Lansanah c'era bisogno di dare profondità al reparto dei LB e l'acquisizione di Daryl Smith va a colmare tale lacuna.
Smith è un veterano in grado di fornire un solido contributo nell'immediato e in carriera vanta cifre di tutto rispetto con oltre 1.000 tackle, 30.5 sack e 11 intercetti. Probabile che Smith, insieme a David e Alexander, vada a comporre il trio di LB titolari per i Bucs 2016, in attesa che - dal draft - arrivi per questo reparto qualche innesto di talento e più "futuribile" di un "veteranissimo" come Daryl Smith, che come detto si spera possa fornire un valido contributo per il 2016 ma che per ragioni di età non può essere una soluzione in prospettiva futura.
Scelto al secondo giro del draft 2004 dai Jaguars, Daryl Smith ha disputato nove stagioni a Jacksonville e tre a Baltimore, prima di firmare con Tampa.
Smith è un giocatore di comprovata esperienza, che peraltro ha già giocato per l'attuale DC di Tampa Bay, Mike Smith, che ha avuto Daryl alle sue dipendenze a Jacksonville quando ricopriva per i Jaguars proprio il ruolo di DC.
Dopo il rilascio di Carter e la mancata conferma di Lansanah c'era bisogno di dare profondità al reparto dei LB e l'acquisizione di Daryl Smith va a colmare tale lacuna.
Smith è un veterano in grado di fornire un solido contributo nell'immediato e in carriera vanta cifre di tutto rispetto con oltre 1.000 tackle, 30.5 sack e 11 intercetti. Probabile che Smith, insieme a David e Alexander, vada a comporre il trio di LB titolari per i Bucs 2016, in attesa che - dal draft - arrivi per questo reparto qualche innesto di talento e più "futuribile" di un "veteranissimo" come Daryl Smith, che come detto si spera possa fornire un valido contributo per il 2016 ma che per ragioni di età non può essere una soluzione in prospettiva futura.
lunedì 14 marzo 2016
Un altro CB per i Bucs: firmato Josh Robinson
Prosegue il tentativo da parte di Tampa Bay di rinforzare al propria difesa, in particolare la secondaria: dopo l'arrivo di Grimes, è infatti di quest'oggi la firma di un altro cornerback.
Il nuovo arrivo è Josh Robinson, 25 anni, scelto al terzo giro del draft 2012 dai Vikings (pick n.66 overall), con i quali Josh ha disputato quattro campionati e che ha siglato con i Bucs un contratto della durata di un anno.
La stagione 2015, in realtà, Josh Robinson l'ha vista quasi tutta dalla sideline, a causa di un serio infortunio muscolare. Nei precedenti tre anni in NFL, Robinson ha giocato 21 partite da starter mettendo a segno 155 placcaggi e 5 intercetti.
Avendo giocato anche come "nickel", Robinson vanta una notevole versatilità nel ruolo, e potrebbe dare una valida mano alla secondaria che a questo punto - se Banks, Adjei-Barimah e Verner rimarranno a roster - con gli arrivi di Grimes e Robinson sembra un reparto quantomeno completo dal punto di vista numerico, considerato che ad oggi a roster ci sono ben 5 safeties e 7 cornerback.
Continua dunque, come si diceva, il tentativo di rinforzare la squadra da parte di Licht e Koetter; i movimenti messi a segno sino ad ora non sono particolarmente "roboanti", mancano i grossi nomi, però mi sembrano (o forse dovrei dire "mi auguro") che quelli di quest'anno siano movimenti che seguono un percorso logico ben preciso, e più che puntare al grosso nome che fa vendere biglietti ma che poi si rivela spesso una delusione, si sia deciso di puntare su giocatori solidi e di rendimento, in grado di fornire un valido contributo alla causa.
Chiaramente mancano ancora molti "pezzi" per allestire un team competitivo, per esempio rimanendo alla difesa c'è bisogno di un buon LB (se non due) e di un DE, ma considerando che la FA non è ancora finita e che abbiamo davanti l'intero draft, mi sentirei di giudicare - molto cautamente, sia chiaro - abbastanza positivo quanto fatto sin qui da GM e HC. Poi, come sempre, giudice supremo e assoluto sarà il campo di gioco, le cui "sentenze" sono inappellabili quanto quelle della Cassazione...
Il nuovo arrivo è Josh Robinson, 25 anni, scelto al terzo giro del draft 2012 dai Vikings (pick n.66 overall), con i quali Josh ha disputato quattro campionati e che ha siglato con i Bucs un contratto della durata di un anno.
La stagione 2015, in realtà, Josh Robinson l'ha vista quasi tutta dalla sideline, a causa di un serio infortunio muscolare. Nei precedenti tre anni in NFL, Robinson ha giocato 21 partite da starter mettendo a segno 155 placcaggi e 5 intercetti.
Avendo giocato anche come "nickel", Robinson vanta una notevole versatilità nel ruolo, e potrebbe dare una valida mano alla secondaria che a questo punto - se Banks, Adjei-Barimah e Verner rimarranno a roster - con gli arrivi di Grimes e Robinson sembra un reparto quantomeno completo dal punto di vista numerico, considerato che ad oggi a roster ci sono ben 5 safeties e 7 cornerback.
Continua dunque, come si diceva, il tentativo di rinforzare la squadra da parte di Licht e Koetter; i movimenti messi a segno sino ad ora non sono particolarmente "roboanti", mancano i grossi nomi, però mi sembrano (o forse dovrei dire "mi auguro") che quelli di quest'anno siano movimenti che seguono un percorso logico ben preciso, e più che puntare al grosso nome che fa vendere biglietti ma che poi si rivela spesso una delusione, si sia deciso di puntare su giocatori solidi e di rendimento, in grado di fornire un valido contributo alla causa.
Chiaramente mancano ancora molti "pezzi" per allestire un team competitivo, per esempio rimanendo alla difesa c'è bisogno di un buon LB (se non due) e di un DE, ma considerando che la FA non è ancora finita e che abbiamo davanti l'intero draft, mi sentirei di giudicare - molto cautamente, sia chiaro - abbastanza positivo quanto fatto sin qui da GM e HC. Poi, come sempre, giudice supremo e assoluto sarà il campo di gioco, le cui "sentenze" sono inappellabili quanto quelle della Cassazione...
domenica 13 marzo 2016
Chris Conte (S) rifirma con Tampa Bay
La 27enne safety Chris Conte vestirà anche nel 2016 l'uniforme dei Tampa Bay Buccaneers.
E' infatti di quest'oggi la notizia della sua conferma; il giocatore, un unrestricted free agent, ha siglato un accordo con i Bucs per la durata di un anno.
Arrivato a Tampa nel corso della free agency di dodici mesi fa, con parecchio scetticismo considerati suoi mediocri trascorsi a Chicago, Conte ha disputato una stagione tutto sommato sufficiente, rivelandosi uno dei meno peggio della disastrata secondaria dei Bucs.
Direi che la conferma di Conte possa essere ritenuta positiva nell'ottica di dare profondità al reparto, ben altra sarebbe la valutazione di questa conferma se il DC Mike Smih intendesse puntare sull'ex Chicago Bears come titolare.
Ad oggi, si nota infatti come tutte e quattro le principali safetis presenti lo scorso anno (Conte, McDougald, Tandy e Wright) siano presenti a roster e sotto contratto; bene per la profondità, ma per elevare la qualità di questo reparto ci sarebbe bisogno quantomeno dell'arrivo di un giocatore di spessore e di valore, chissà se riusciremo a portare a One Buc Place una safety con caratteristiche simili prima della conclusione della free agency o se invece utilizzeremo il draft per rinforzare un settore che - considerato l'insufficiente apporto fornito nel 2015 - non mi sembrerebbe la più brillante delle idee riproporre identico anche nel 2016.
E' infatti di quest'oggi la notizia della sua conferma; il giocatore, un unrestricted free agent, ha siglato un accordo con i Bucs per la durata di un anno.
Arrivato a Tampa nel corso della free agency di dodici mesi fa, con parecchio scetticismo considerati suoi mediocri trascorsi a Chicago, Conte ha disputato una stagione tutto sommato sufficiente, rivelandosi uno dei meno peggio della disastrata secondaria dei Bucs.
Direi che la conferma di Conte possa essere ritenuta positiva nell'ottica di dare profondità al reparto, ben altra sarebbe la valutazione di questa conferma se il DC Mike Smih intendesse puntare sull'ex Chicago Bears come titolare.
Ad oggi, si nota infatti come tutte e quattro le principali safetis presenti lo scorso anno (Conte, McDougald, Tandy e Wright) siano presenti a roster e sotto contratto; bene per la profondità, ma per elevare la qualità di questo reparto ci sarebbe bisogno quantomeno dell'arrivo di un giocatore di spessore e di valore, chissà se riusciremo a portare a One Buc Place una safety con caratteristiche simili prima della conclusione della free agency o se invece utilizzeremo il draft per rinforzare un settore che - considerato l'insufficiente apporto fornito nel 2015 - non mi sembrerebbe la più brillante delle idee riproporre identico anche nel 2016.
sabato 12 marzo 2016
Prende quota la FA dei Bucs, firmato il DE Robert Ayers
Si era parlato nei giorni scorsi di un concreto interessamento da parte dei Bucs nei confronti del DE Robert Ayers, ed è di poche ore fa la notizia che l'ex giocatore di Denver e NY Giants ha siglato con Tampa Bay un contratto triennale, per complessivi 21 milioni di dollari (10 dei quali garantiti).
Ayers ha 30 anni, e dopo essere stato scelto al draft del 2009 dai Denver Broncos al primo giro, con la pick n. 19 overall, ed avere trascorso cinque stagioni in Colorado, negli ultimi due campionati Ayers ha indossato l'uniforme dei NY Giants, giocando sempre un football di buon livello.
Si tratta - finalmente! - di una acquisizione di un certo livello da parte dei Bucs, in una free agency che sino ad ora non aveva fatto registrare movimenti particolarmente elettrizzanti da parte di Licht e Koetter.
Se Brent Grimes rappresenta un buon innesto per la secondaria, ancora di più lo è Ayers per la linea difensiva, i due reparti più in difficoltà in casa Bucs, che grazie a questi due inserimenti hanno già uno spessore diverso rispetto al 2015.
Speriamo che il rafforzamento dei Bucs tramite free agency non sia terminato poiché i "need" da colmare non mancano (safety e linebacker, tanto per fare due esempi, sono due ruoli a proposito dei quali occorre investire), ma con la FA ancora in pieno svolgimento e tutto un draft davanti, chissà che per il 2016 non si riesca finalmente a mettere in campo una squadra minimamente competitiva...
Ayers ha 30 anni, e dopo essere stato scelto al draft del 2009 dai Denver Broncos al primo giro, con la pick n. 19 overall, ed avere trascorso cinque stagioni in Colorado, negli ultimi due campionati Ayers ha indossato l'uniforme dei NY Giants, giocando sempre un football di buon livello.
Si tratta - finalmente! - di una acquisizione di un certo livello da parte dei Bucs, in una free agency che sino ad ora non aveva fatto registrare movimenti particolarmente elettrizzanti da parte di Licht e Koetter.
Se Brent Grimes rappresenta un buon innesto per la secondaria, ancora di più lo è Ayers per la linea difensiva, i due reparti più in difficoltà in casa Bucs, che grazie a questi due inserimenti hanno già uno spessore diverso rispetto al 2015.
Speriamo che il rafforzamento dei Bucs tramite free agency non sia terminato poiché i "need" da colmare non mancano (safety e linebacker, tanto per fare due esempi, sono due ruoli a proposito dei quali occorre investire), ma con la FA ancora in pieno svolgimento e tutto un draft davanti, chissà che per il 2016 non si riesca finalmente a mettere in campo una squadra minimamente competitiva...
venerdì 11 marzo 2016
I Bucs siglano un accordo con il CB Brent Grimes
Dopo la conferma di Doug Martin e l'arrivo di J.R. Sweezy, i Bucs escono dal torpore che ha caratterizzato questa prima fase di free agency Red and Pewter siglando un accordo con il CB Brent Grimes (due anni di contratto per circa 15 milioni di dollari).
Grimes è un veterano di lungo corso (compirà 33 anni a luglio) con ben 10 anni di esperienza in NFL, prima ad Atlanta (2007-12) e poi a Miami (2013-15).
Si tratta di un innesto che aggiunge esperienza e profondità ad un reparto - la secondaria - che nell'ultima stagione ha sofferto moltissimo e che forse più di ogni altro necessita tra draft e free agency di essere decisamente rinforzato.
Oltre a Brent Grimes ci sarà bisogno almeno di una safety di valore, e probabilmente di un altro CB, anche se bisognerà vedere cosa pensa di fare l'attuale DC Mike Smith con i vari Banks e Verner, due elementi sfruttati non al meglio dal precedente coaching staff e forse non così scarsi come sono sembrati agli ordini di Lovie Smith e Leslie Frazier.
Vediamo adesso cosa ci riserverà questo proseguimento di free agency; al momento i Bucs sono tra i team meno agguerriti, avendo in pratica rifirmato un giocatore che già era presente a roster (Martin) e portato a Tampa due elementi (Sweezy e Grimes) che per quanto utili non sono comunque giocatori in grado di spostare gli equilibri. A maggior ragione in un team che di lacune e punti deboli ne ha moltissimi e che - è sempre il caso di ricordarlo - se vorrà finalmente disputare un campionato da protagonista avrà bisogno di ben altri innesti nel corso della rimanente FA nonchè di un draft nel corso del quale a Koetter e Licht sarà concesso un margine di errore pari quasi allo zero assoluto...
Grimes è un veterano di lungo corso (compirà 33 anni a luglio) con ben 10 anni di esperienza in NFL, prima ad Atlanta (2007-12) e poi a Miami (2013-15).
Si tratta di un innesto che aggiunge esperienza e profondità ad un reparto - la secondaria - che nell'ultima stagione ha sofferto moltissimo e che forse più di ogni altro necessita tra draft e free agency di essere decisamente rinforzato.
Oltre a Brent Grimes ci sarà bisogno almeno di una safety di valore, e probabilmente di un altro CB, anche se bisognerà vedere cosa pensa di fare l'attuale DC Mike Smith con i vari Banks e Verner, due elementi sfruttati non al meglio dal precedente coaching staff e forse non così scarsi come sono sembrati agli ordini di Lovie Smith e Leslie Frazier.
Vediamo adesso cosa ci riserverà questo proseguimento di free agency; al momento i Bucs sono tra i team meno agguerriti, avendo in pratica rifirmato un giocatore che già era presente a roster (Martin) e portato a Tampa due elementi (Sweezy e Grimes) che per quanto utili non sono comunque giocatori in grado di spostare gli equilibri. A maggior ragione in un team che di lacune e punti deboli ne ha moltissimi e che - è sempre il caso di ricordarlo - se vorrà finalmente disputare un campionato da protagonista avrà bisogno di ben altri innesti nel corso della rimanente FA nonchè di un draft nel corso del quale a Koetter e Licht sarà concesso un margine di errore pari quasi allo zero assoluto...
giovedì 10 marzo 2016
Un rinforzo per la OL, firmato J.R. Sweezy (OG)
Celebrata la conferma di Doug Martin, da One Buc Place giunge notizia di un'altra firma da parte dei Bucs; si tratta di J.R. Sweezy, guardia ex Seahawks, team con il quale ha disputato gli ultimi quattro campionati dopo essere stato scelto da Seattle al settimo giro del draft 2012.
Sweezy, che aveva iniziato al carriera in tutt'altro ruolo (DE), con i Seahawks ha disputato 59 partite, di cui 49 da titolare. Non stiamo parlando di un fuoriclasse (Logan Mankins - anche quello un po' logoro visto a Tampa - era giocatore di altra categoria, per capirci), ma ad ogni modo l'ex Seahawks è sicuramente un elemento in grado di dare una mano ad un reparto che, dopo la perdita di Mankins, aveva bisogno quantomeno di un innesto per poter contare su un minimo di profondità.
A Seattle Sweezy giocava come Right Guard, mentre ai Bucs dovrà cambiare lato del campo dato che a Tampa dopo l'addio di Mankins occorre una Left Guard a meno che non si intenda spostare a sinistra l'attuale RG starter, Ali Marpet.
Alla fine, è probabile che Sweezy contenderà il ruolo di LG starter a Kevin Pamphile, giocatore che, draftato nel 2014 da Lovie Smith e giunto ormai al suo terzo anno tra i PRO, si spera possa iniziare a fornire un contributo più concreto rispetto a quanto fatto sino ad ora.
Dopo la firma di un giocatore importante (Martin) e di un buon backup (Sweezy), si attendono altri colpi da parte dei Bucs, considerato anche il quasi infinito spazio salariale a disposizione. Tra i possibili giocatori che potrebbero essere firmati si fa il nome di Robert Ayers, DE reduce da un buon campionato con i NY Giants e che sicuramente rappresenterebbe una valida addizione per la linea difensiva di Tampa Bay.
Si rimane dunque in fiduciosa attesa di buone notizie dalla free agency, sperando che i "colpi" di Licht e Koetter per mettere in campo nel 2016 una squadra competitiva non si fermino alla sola conferma (seppur importantissima, sia chiaro) di Doug Martin...
Sweezy, che aveva iniziato al carriera in tutt'altro ruolo (DE), con i Seahawks ha disputato 59 partite, di cui 49 da titolare. Non stiamo parlando di un fuoriclasse (Logan Mankins - anche quello un po' logoro visto a Tampa - era giocatore di altra categoria, per capirci), ma ad ogni modo l'ex Seahawks è sicuramente un elemento in grado di dare una mano ad un reparto che, dopo la perdita di Mankins, aveva bisogno quantomeno di un innesto per poter contare su un minimo di profondità.
A Seattle Sweezy giocava come Right Guard, mentre ai Bucs dovrà cambiare lato del campo dato che a Tampa dopo l'addio di Mankins occorre una Left Guard a meno che non si intenda spostare a sinistra l'attuale RG starter, Ali Marpet.
Alla fine, è probabile che Sweezy contenderà il ruolo di LG starter a Kevin Pamphile, giocatore che, draftato nel 2014 da Lovie Smith e giunto ormai al suo terzo anno tra i PRO, si spera possa iniziare a fornire un contributo più concreto rispetto a quanto fatto sino ad ora.
Dopo la firma di un giocatore importante (Martin) e di un buon backup (Sweezy), si attendono altri colpi da parte dei Bucs, considerato anche il quasi infinito spazio salariale a disposizione. Tra i possibili giocatori che potrebbero essere firmati si fa il nome di Robert Ayers, DE reduce da un buon campionato con i NY Giants e che sicuramente rappresenterebbe una valida addizione per la linea difensiva di Tampa Bay.
Si rimane dunque in fiduciosa attesa di buone notizie dalla free agency, sperando che i "colpi" di Licht e Koetter per mettere in campo nel 2016 una squadra competitiva non si fermino alla sola conferma (seppur importantissima, sia chiaro) di Doug Martin...
mercoledì 9 marzo 2016
Doug Martin rimane a Tampa!
C'era proprio bisogno di una buona notizia, dopo il ritiro di Logan Mankins e dopo che i Bucs sembravano in estrema difficoltà a confermare il loro princiaple free agent, il RB Doug Martin.
NFL.com ha invece appena ufficializzato la notizia che Doug ha siglato con Tampa Bay un nuovo contratto, della durata di cinque anni per un totale di 35,75 milioni di dollari di cui 15 garantiti.
Un bel contrattone, che Martin si è guadagnato giocando un 2015 ad altissimi livelli in una squadra non certo di primo piano.
Vediamo adesso cosa ci riserverà l'avvio della free agency, e se alla bella - ed anche un po' inattesa - notizia della conferma di Doug ne arriveranno altre.
E' noto come ci sia un gran bisogno di rinforzi soprattutto in difesa, in particolare per quel che riguarda la linea (da segnalare che il DE Charles Johnson, in visita nei giorni scorsi a One Buc Place, ha rifirmato con i Carolina Panthers) e la secondaria.
Sarà necessario almeno un innesto anche per il settore dei LB, considerato che dopo il rilascio di Carter occorre dare profondità anche a questo reparto, nonché per la linea offensiva, che in seguito al ritiro di Logan Mankins avrebbe bisogno di inserire un elemento di comprovata esperienza da affiancare a giovani di belle speranze quali Donovan Smith e Ali Marpet.
NFL.com ha invece appena ufficializzato la notizia che Doug ha siglato con Tampa Bay un nuovo contratto, della durata di cinque anni per un totale di 35,75 milioni di dollari di cui 15 garantiti.
Un bel contrattone, che Martin si è guadagnato giocando un 2015 ad altissimi livelli in una squadra non certo di primo piano.
Vediamo adesso cosa ci riserverà l'avvio della free agency, e se alla bella - ed anche un po' inattesa - notizia della conferma di Doug ne arriveranno altre.
E' noto come ci sia un gran bisogno di rinforzi soprattutto in difesa, in particolare per quel che riguarda la linea (da segnalare che il DE Charles Johnson, in visita nei giorni scorsi a One Buc Place, ha rifirmato con i Carolina Panthers) e la secondaria.
Sarà necessario almeno un innesto anche per il settore dei LB, considerato che dopo il rilascio di Carter occorre dare profondità anche a questo reparto, nonché per la linea offensiva, che in seguito al ritiro di Logan Mankins avrebbe bisogno di inserire un elemento di comprovata esperienza da affiancare a giovani di belle speranze quali Donovan Smith e Ali Marpet.
Rifirmato Keith Tandy (S), rilasciato Bruce Carter (LB)
Aspettando l'inizio vero e proprio della free agency, ci sono paio di movimenti dei Bucs da segnalare, benché si tratti di manovre abbastanza marginali.
E' stata rifirmata la safety Keith Tandy, draftato nel 2012 al sesto giro da Greg Schiano e rivelatosi nelle quattro stagioni trascorse a Tampa un elemento utile per lo special team e un discreto rincalzo nel suo ruolo specifico di safety.
Viceversa, non fa più parte dei Bucs il LB Bruce Carter, tagliato dopo una sola stagione in maglia Bucs. Carter fu una delle principali addizioni della scorsa free agency sebbene l'esplosione del rookie Kwon Alexander finì presto per relegarlo ad un ruolo di secondaria importanza.
Il taglio di Carter, che aveva siglato un sostanzioso contratto quadriennale, permette ai Bucs di aumentare lo spazio salariale a disposizione sotto il salary cap, che adesso ammonta a circa 65 milioni di dollari.
Da segnalare infine, nella giornata di ieri, la visita a One Buc Place del veterano 29enne DE Charles Johnson, free agent in forza ai Carolina Panthers per otto stagioni, che potrebbe essere una delle prime addizioni nella free eagncy che inizierà ufficialmente alle 22 di quest'oggi (ora italiana). Sono invece controverse le ultime voci circolate a proposito di Doug Martin: alcune fonti lo vorrebbero vicino a rifirmare con i Bucs, altre prossimo ad un accordo con Raiders o 49ers. Ancora poche ore e sapremo se il RB #22 vestirà anche nel 2016 i colori Red and Pewter oppure no...
E' stata rifirmata la safety Keith Tandy, draftato nel 2012 al sesto giro da Greg Schiano e rivelatosi nelle quattro stagioni trascorse a Tampa un elemento utile per lo special team e un discreto rincalzo nel suo ruolo specifico di safety.
Viceversa, non fa più parte dei Bucs il LB Bruce Carter, tagliato dopo una sola stagione in maglia Bucs. Carter fu una delle principali addizioni della scorsa free agency sebbene l'esplosione del rookie Kwon Alexander finì presto per relegarlo ad un ruolo di secondaria importanza.
Il taglio di Carter, che aveva siglato un sostanzioso contratto quadriennale, permette ai Bucs di aumentare lo spazio salariale a disposizione sotto il salary cap, che adesso ammonta a circa 65 milioni di dollari.
Da segnalare infine, nella giornata di ieri, la visita a One Buc Place del veterano 29enne DE Charles Johnson, free agent in forza ai Carolina Panthers per otto stagioni, che potrebbe essere una delle prime addizioni nella free eagncy che inizierà ufficialmente alle 22 di quest'oggi (ora italiana). Sono invece controverse le ultime voci circolate a proposito di Doug Martin: alcune fonti lo vorrebbero vicino a rifirmare con i Bucs, altre prossimo ad un accordo con Raiders o 49ers. Ancora poche ore e sapremo se il RB #22 vestirà anche nel 2016 i colori Red and Pewter oppure no...
lunedì 7 marzo 2016
Logan Mankins annuncia il suo ritiro dal football
Nella giornata odierna non è stato solamente Peyton Manning ad annunciare il suo ritiro dal football giocato. Anche Logan Mankins, Left Guard e pilastro della offensive line dei Bucs, ha comunicato quest'oggi di avere chiuso con il football e di rinunciare così all'ultima annualità del contatto che lo legava a Tampa Bay sino al termine della stagione 2016.
Arrivato a One Buc Place alla vigilia del campionato 2014, Mankins aveva giocato la sua prima stagione in Florida ad un livello non degno della sua fama e delle tante importanti stagioni in cui era stato brillante protagonista nella linea offensiva dei New England Patriots. Viceversa, nel corso del 2015 Logan era tornato a giocare un football di alta qualità al punto da guadagnarsi una meritata convocazione al Pro Bowl.
L'assenza di un elemento del suo calibro si farà sentire e non poco, sia in campo dove la sua esperienza ben si abbinava alla gioventù dei vari Donovan Smith ed Ali Marpet, sia nello spogliatoio, tra le cui mura Logan era uno dei principali leader.
Dopo la probabile partenza de RB Doug Martin, eccoci ora a dover registrare la sicura assenza nel 2016 di Logan Mankins, il che non fa che aumentare la lunga lista dei tanti "need" che i Bucs dovranno cercare di colmare tra free agency e draft, per cercare di mettere in campo a settembre una formazione più competitiva di quella che abbiamo visto nel 2015.
Dal sito ufficiale dei Bucs, ecco una nota del GM Jason Licht relativamente al ritiro di Logan Mankins:
“It is always difficult losing a player of Logan’s caliber both on the field and in the locker room,” said Buccaneers General Manager Jason Licht, who swung the unexpected trade for the former first-team Associated Press All-Pro on August 26, 2014. “He is one of the toughest, most intelligent and skilled players at his position that I have seen in my years around this game. Logan distinguished himself as the ultimate professional over his 11-year career and he was an unquestioned leader for us over the past two seasons. His leadership, work ethic and selflessness played a key role in the development of our younger players and he set the standard which we use to evaluate all of our offensive linemen.”
domenica 6 marzo 2016
Fumata nera, non è stato raggiunto l'accordo con Martin
Si sperava che Jason Licht, il GM dei Bucs, e l'agente di Doug Martin, il giocatore in scadenza di contratto più importante di Tampa Bay, riuscissero a trovare un accordo prima dell'inizio della free agency, fissato per mercoledì 9 marzo.
Le notizie che giungono da One Buc Place non sono purtroppo confortanti. Rick Stroud, del Tampa Bay Times, segnala infatti che non sono andate a buon fine le discussioni intavolate tra il front office dei Bucs e Brian Murphy, l'agente del giocatore.
In pratica, nella giornata di sabato c'è stato un ultimo incontro fra le parti, il cui esito è stata una sconsolante "fumata nera". Niente accordo, e dunque Doug Martin testerà il mercato, trovando probabilmente altrove il "contrattone" che intende firmare nel corso di questa free agency.
Chiaramente nulla esclude che tra lunedì e martedì le parti raggiungano un accordo in extremis, ma le probabilità sono poche; Martin, tramite il suo agente, chiede un contratto pluriennale decisamente superiore ai circa sette milioni a stagione che - a quanto pare - sarebbe il tetto massimo offerto invece da Jason Licht. La differenza sembra troppo ampia perché da qui al 9 marzo si possa annunciare la conferma di Doug in Red and Pewter.
Nel frattempo, sembra che Lovie Smith sia prossimo a diventare il nuovo Head Coach di Illinois. Un ritorno al college football per un allenatore che nei due anni trascorsi a a Tampa non ha ripetuto quanto di buono mostrato invece nelle tante stagioni trascorse come HC dei Chicago Bears.
Le notizie che giungono da One Buc Place non sono purtroppo confortanti. Rick Stroud, del Tampa Bay Times, segnala infatti che non sono andate a buon fine le discussioni intavolate tra il front office dei Bucs e Brian Murphy, l'agente del giocatore.
In pratica, nella giornata di sabato c'è stato un ultimo incontro fra le parti, il cui esito è stata una sconsolante "fumata nera". Niente accordo, e dunque Doug Martin testerà il mercato, trovando probabilmente altrove il "contrattone" che intende firmare nel corso di questa free agency.
Chiaramente nulla esclude che tra lunedì e martedì le parti raggiungano un accordo in extremis, ma le probabilità sono poche; Martin, tramite il suo agente, chiede un contratto pluriennale decisamente superiore ai circa sette milioni a stagione che - a quanto pare - sarebbe il tetto massimo offerto invece da Jason Licht. La differenza sembra troppo ampia perché da qui al 9 marzo si possa annunciare la conferma di Doug in Red and Pewter.
Nel frattempo, sembra che Lovie Smith sia prossimo a diventare il nuovo Head Coach di Illinois. Un ritorno al college football per un allenatore che nei due anni trascorsi a a Tampa non ha ripetuto quanto di buono mostrato invece nelle tante stagioni trascorse come HC dei Chicago Bears.
mercoledì 2 marzo 2016
Tampa Bay non protegge Doug Martin con il "tag"
Parecchie squadre quest'anno (ben 12) hanno deciso di utilizzare il "franchise tag", per proteggere il loro giocatore più importante giunto in scadenza di contratto ed evitare così il rischio di perderlo nel corso della ormai imminente free agency.
Tampa Bay ha invece deciso di non avvalersi del "tag" per trattenere Doug Martin, il FA di gran lunga più rappresentativo dei Bucs e reduce da una stagione disputata a livelli di assoluta eccellenza.
Utilizzare il "tag" avrebbe comportato una spesa molto alta per trattenere Martin a Tampa nel 2016; il "franchise tag", che avrebbe impedito alle altre squadre di parlare con Martin, sarebbe costato quasi 12 milioni, mentre il meno costoso "transition tag" - che avrebbe cioè consentito ai Bucs di trattenere Doug pareggiando eventuali offerte fatte pervenire al giocatore da parte di altri team - avrebbe comportato un esborso di circa 9 milioni e mezzo.
Cifre altissime, per una sola stagione, ed evidentemente Licht e Koetter hanno deciso di correre il rischio di perdere Martin piuttosto che ricoprirlo di dollari per un solo anno di contratto. La speranza è comunque che alla fine le parti trovino un accordo per un rinnovo a lungo termine (magari prima che inizi la FA) e che il giocatore rimanga a Tampa, perché perdere un elemento del suo valore costituirebbe una perdita molto grave per un team che già deve rifondare l'intero reparto difensivo, e che non può permettersi il lusso di utilizzare risorse da destinare alla FA o preziose pick del draft per un RB, avendone già in casa uno tra i più forti dell'intera NFL.
Tampa Bay ha invece deciso di non avvalersi del "tag" per trattenere Doug Martin, il FA di gran lunga più rappresentativo dei Bucs e reduce da una stagione disputata a livelli di assoluta eccellenza.
Utilizzare il "tag" avrebbe comportato una spesa molto alta per trattenere Martin a Tampa nel 2016; il "franchise tag", che avrebbe impedito alle altre squadre di parlare con Martin, sarebbe costato quasi 12 milioni, mentre il meno costoso "transition tag" - che avrebbe cioè consentito ai Bucs di trattenere Doug pareggiando eventuali offerte fatte pervenire al giocatore da parte di altri team - avrebbe comportato un esborso di circa 9 milioni e mezzo.
Cifre altissime, per una sola stagione, ed evidentemente Licht e Koetter hanno deciso di correre il rischio di perdere Martin piuttosto che ricoprirlo di dollari per un solo anno di contratto. La speranza è comunque che alla fine le parti trovino un accordo per un rinnovo a lungo termine (magari prima che inizi la FA) e che il giocatore rimanga a Tampa, perché perdere un elemento del suo valore costituirebbe una perdita molto grave per un team che già deve rifondare l'intero reparto difensivo, e che non può permettersi il lusso di utilizzare risorse da destinare alla FA o preziose pick del draft per un RB, avendone già in casa uno tra i più forti dell'intera NFL.
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