martedì 29 settembre 2015

Tagliato il RB Mike James

Da segnalare un movimento - sia pure marginale - nel roster dei Bucs. E' stato infatti tagliato il RB Mike James, scelto da Tampa Bay al sesto giro del draft 2013.

Nei suoi primi due anni a Tampa l'ex RB dei Miami Hurricanes aveva raramente visto il campo, anche se le poche volte che era stato impiegato le sue prestazioni erano state tutt'altro che negative.

Tra queste, ricordiamo la partita che i Bucs persero in overtime a Seattle contro i futuri World Champions dei Seahawaks. In quell'occasione, il rookie James corse per 28 vole guadagnando 158 yards, trascinando la squadra ad un passo da una vittoria che sarebbe stata clamorosa.

Anche alcuni infortuni, tra cui una caviglia fratturata, hanno impedito a questo prospetto di trovare spazio, e dopo essere stato "inattivo" per i primi tre incontri del 2015 Lovie Smith ha deciso di tagliarlo, limitando la batteria dei RB al trio Martin-Sims-Rainey, anche se in realtà a correre ci pensano solamente Martin e Sims, con Rainey chiamato a svolgere le mansioni di ritornatore di punt e kick-off.

Per quel che riguarda altri tagli, coach Lovie Smith ha detto che - "per ora" - il kicker della squadra continuerà ad essere Brindza, al quale chiaramente un'altra prestazione come quella di Houston costerebbe il posto. Che dire di Brindza... la W di New Orleans porta anche la sua firma, la potenza non gli difetta, ma a Houston la sua prestazione è stata clamorosamente disastrosa, peraltro dopo avere iniziato la partita nel modo migliore infilando tra i pali un FG dalle 58 yards. Vedremo se il ragazzo recupererà, dal punto di vista psicologico, o se a breve tornerà Murray a calciare i FG per Tampa Bay. In quanto a Barth, in questi giorni è in prova proprio a Houston, evidentemente anche i Texans non sono molto soddisfatti del proprio kicker...

Infine, da segnalare che il LB Kwon Alexander è tra i candidati al riconoscimento di rookie of the week, dopo l'ottima partita disputata a Houston, l'ennesima per il prodotto da LSU. 10 tackle, 2 passaggi difesi e 1 intercetto, questo il tabellino del sorprendente rookie scelto al quarto giro dell'ultimo draft.

domenica 27 settembre 2015

Troppi errori per i Bucs, alla fine vince Houston

Troppi errori, le solite mille penalità, e alla fine la vittoria va giustamente agli Houston Texans. I quali giocano una partita tutt'altro che eccezionale, si limitano a svolgere il "compitino", ma tengono il campo con un minimo di continuità in più rispetto ai Bucs pasticcioni di questa sera, continuità sufficiente a fare la differenza tra una W e una L.

Troppi errori si diceva, anche se non tanto, a mio avviso, da parte di Jameis Winston, molto ben protetto dalla linea, autore di una prestazione più che sufficiente e "colpevole" solo di un brutto errore, un intercetto nel primo tempo.

Decisivi sono stati invece i tanti calci sbagliati da Kyle Brindza, un XP e ben 3 FG, tra l'altro due dei quali da distanze tutt'altro che impossibili, considerato che Brindza aveva infilato tra i pali il primo FG della serata, un "siluro" dalle 58 yards.

Poi, i troppi palloni non trattenuti da Mike Evans, cercato ripetutamente da Winston e ancora indietro di condizione. Evans è appena rientrato da un infortunio e di ruggine deve scrollarsene di dosso ancora parecchia, perché tutti quei drop un Evans al 100% non li commetterebbe neanche in sei partite. Infine, le tantissime, sanguinose, penalità che spesso nei momenti cruciali hanno vanificato ottime azioni, contribuendo non poco a determinare il risultato finale, una vittoria per i Texans che, spiace constatarlo, ci sta tutta.

In difesa da segnalare alcuni inediti passaggi a vuoto di Lavonte David, di solito impeccabile, autore di tentativi di placcaggi mancati, decisamente non da lui. Ma che questa fosse una serata storta per Tampa Bay lo si era capito anche da tanti episodi, come ad esempio il fumble incredibilmente non ricoperto dallo special team dei Bucs, quando il #59 Josh Martin aveva già la palla in mano e l'endzone spalancata davanti a lui a poche yards e si è incredibilmente fatto sfuggire il pallone di mano...

Brutta sconfitta, anche perché contro un avversario non irresistibile come quello affrontato oggi si poteva fare di più e meglio, e poi non sono ammissibili tutti gli errori visti questa sera. Già i Bucs sono un team "modesto", se poi ci mettiamo anche a fare generosi regali agli avversari, beh... buonanotte!

Domenica prossima arriveranno a Tampa i lanciatissimi Panthers; sarà il caso di aumentare - e non di poco! - il grado di concentrazione e di limitare errori, penalità e sciocchezze, se contro Newton e soci vogliamo evitare il replay della opaca e confusionaria prestazione di questa sera, con inevitabile sconfitta annessa.

venerdì 25 settembre 2015

E' Jameis Winston il "rookie of the week" della 2° giornata

L'NFL ha reso noto che è stato attribuito al QB dei Bucs Jameis Winston il riconoscimento di "rookie of the week" relativamente alla seconda giornata della stagione.

Un bella soddisfazione per il rookie da FSU, "massacrato" forse oltre le sue effettive colpe dopo il brutto esordio con i Titans, ma in grado di riprendersi prontamente dal pessimo "opener" e di guidare i suoi compagni nella apparentemente proibitiva impresa di espugnare il Superdome.

Domenica scorsa Winston ha lanciato per 207 yards (14 su 21), con un TD pass recapitato a V. Jackson ed un altro TD segnato direttamente su corsa. Una partita solida, senza sbavature, in cui Jameis ha anche chiuso importanti primi down correndo in prima persona.

Si tratta solamente della sesta occasione in cui il riconoscimento di "rookie of the week" viene assegnato ad un giocatore dei Bucs. Prima di Jameis, erano stati "matricola della settimana" Doug Martin (2012), Cadillac Williams (in tre diverse occasioni nel 2005) e Michael Clayton (2004).

giovedì 24 settembre 2015

Bucs a Houston, alla ricerca di un'altra impresa

Espugnata New Orleans, il calendario prevede ora un'altra insidiosa partita per Tampa Bay, che domenica prossima dovrà affrontare in trasferta gli Houston Texans.

E' possibile ipotizzare una nuova impresa, per la squadra di Lovie Smith?

In realtà, al di là che dal Texas si torni in Florida con una W o con una L, la cosa più importante sarebbe vedere una certa continuità con quanto di buono mostrato al Superdome.

A New Orleans è parso evidente che se le due linee svolgono il loro dovere fino in fondo, lasciando da un lato  a Winston il tempo necessario per scegliere il ricevitore meglio piazzato e dall'altro mettendo sul QB avversario la giusta pressione, questa squadra può tenere il campo in maniera dignitosa anche contro avversari più quotati, come erano i Saints domenica scorsa e come saranno i Texans tra pochi giorni.

Perché è vero che Houston è ancora alla ricerca della prima vittoria, ma si tratta comunque di un team con ottimi giocatori e che vorrà senz'altro riscattare la falsa partenza di questa stagione. Se Tampa Bay riuscirà a replicare la prestazione del Superdome, credo che ce la giocheremo fino ala fine, se invece la concentrazione e l'impegno saranno quelli dell'opener, beh... buon Maalox a tutti!

Da segnalare la presenza in campo, tra le file dei Bucs, della safety D.J. Swearinger, giocatore molto interessante che proprio a Houston ha disputato le sue due prime stagioni in NFL; i Texans lo draftarono al secondo giro del 2013 (pick n.57 overlall) per rilasciarlo poi - abbastanza a sorpresa - nel corso della scorsa estate.

Dall'infermeria, appurato che il TE Seferian-Jenkins ne avrà per almeno un mese per problemi alla spalla, si apprende che i giocatori più a rischio per domenica sono il centro Evan Smith e la safety Major Wright, mentre per Gerald McCoy, uscito dolorante ad un braccio nel finale del match di New Orleans, non dovrebbe trattarsi di nulla di particolarmente grave.

Infine, una breve comunicazione di servizio: se avete voglia di dare un'occhiata a qualche foto scattata dal sottoscritto a New Orleans, nel corso della vittoriosa trasferta dei Bucs di domenica scorsa, segnalo che è on-line la nuova pagina "BUCSLIVE! - 09/2015: at Saints" in cui ho appunto pubblicato alcune immagini relative a questa bella impresa dei ragazzi in Red and Pewter. Per vederle è quindi sufficiente cliccare sul link della riga qui sopra (mentre per ingrandire le foto, occorre cliccarci sopra). Buona visione!

mercoledì 23 settembre 2015

Il TE Seferian-Jenkins fuori oltre un mese per infortunio

Spiace sempre quando un giocatore, soprattutto se uno di quelli "importanti", è costretto a saltare delle partite a causa di un infortunio.

E' il caso del TE Austin Seferian-Jenkins, che per un guaio alla spalla dovrà rimanere fuori dalle quattro alle sei settimane di gioco. In pratica, lo rivedremo a inizio novembre, se non ci saranno complicazioni e il giocatore riuscirà a recuperare pienamente da questo KO.

ASJ è un elemento dal grande potenziale, ancora in buona parte inespresso, e che (per quanto ci ha fatto vedere sin qui) può alternare ricezioni eccellenti come ad esempio i 2 bei TD messi a segno nell'opener contro i Titans, ad altre brutte giocate, quali penalità banali o passaggi droppati malamente per un TE dotato del suo talento.

Fuori ASJ, vedremo più spesso in campo - per forza di cose - Brandon Myers e Luke Stocker, oltre a Cameron Brate, prontamente rifirmato oggi proprio in seguito al forfait di Seferian-Jenkins.

Non dovrebbero essere invece gravi le conseguenze dell'infortunio riportato da Gerald McCoy ad un braccio, nel finale di partita domenica scorsa a New Orleans. L'elemento più importante dei Bucs dovrebbe dunque essere in campo regolarmente sin dal match di domenica prossima ad Houston.

Infine, tutte da valutare le condizioni del centro Evan Smith, che contro i Saints è stato costretto a saltare le ultime 28 azioni dell'attacco dei Bucs per un infortunio alla caviglia.

martedì 22 settembre 2015

Back to Italy, con una gran bella W in più!


Appena rientrato dagli USA, ecco le immagini di un paio di T-shirt che mi riporto a casa come "souvenir" di questa vacanza in terra americana (la "Red" l'ho trovata a New York dalle parti di Times Square, la "Pewter" nel quartiere francese di New Orleans).

Seguiranno nei prossimi giorni foto e impressioni della più entusiasmante partita dei Bucs a cui abbia avuto la fortuna di assistere. Una W emozionante, giunta al termine di una gara forse non bellissima da un punto di vista strettamente tecnico considerati i tanti errori e le troppe penalità, ma in tutta onestà non siamo andati al Superdome per giocare del "bel football". L'obiettivo, in Louisiana, era quello di cercare l'impresa contro ogni pronostico per dimostrare che i Bucs non erano la squadra barzelletta vista nell'opener.

Missione (che sulla carta era "impossibile", o quasi) compiuta!

Dopo le tante batoste in serie degli ultimi anni c'era proprio bisogno per i Buccaneers di una W di questo tipo, in grado di ridare fiducia e positività ad un ambiente piuttosto giù di corda dopo l'avvio terrificante anche di questo campionato. E avere ottenuto questa importante vittoria in trasferta, sul campo degli acerrimi rivali dei New Orleans Saints al termine di un match mozzafiato con Brees che per due volte (a 8 e a 2 secondi dalla fine) ha avuto l'occasione di cercare l'endzone, è stato davvero molto, ma molto bello... anzi, di più!

Personalmente, questa W mi ripaga della enorme delusione di dodici mesi fa, quando al Georgia Dome assistetti all'indimenticabile (in senso negativo) 14-56 contro i Falcons, con Atlanta che demolì Tampa Bay in un match che era già terminato dopo nemmeno un quarto di partita ... ecco, diciamo che questa volta è andata a finire in maniera un po' (tanto) diversa, gli Dei del football hanno sorriso a Jameis e soci, e il cielo era tutto Red and Pewter, domenica 20 settembre, sopra New Orleans! ;-)

lunedì 21 settembre 2015

E' tutto vero: espugnata New Orleans!

Miracolo a New Orleans: Bucs win...!
Sì, è andata proprio così, con Tampa Bay che ha espugnato il Superdome con pieno merito e contro ogni pronostico, rovinando la festa ai tifosi locali stra-sicuri di vincere facilmente contro quei Bucs che nell'opener erano stati travolti dai Titans.

Ma oggi i Buccaneers erano i lontani parenti di quelli, orribili, di soli sette giorni prima. E grazie a una prova di squadra importante, in cui ciascuno ha fornito il proprio contributo, alla fine Tampa Bay ritorna in Florida con la prima W stagionale, vittoria che peraltro vale doppio poiché ottenuta contro una rivale divisionale.

In assoluto, non si può dire che il match odierno sia stata una bella partita di football: tanti gli errori, tantissime le penalità, con i Bucs incapaci di chiudere il match a proprio favore nonostante, a un certo punto, sembrasse possibile per Tampa Bay quello che nessuno avrebbe mai immaginato e cioè mettere in ghiaccio la partita con un certo anticipo.

Ammettiamolo: con due minuti da giocare e palla in mano a Drew Brees, tutti quanti pensavamo che alla fine i Bucs avrebbero trovato il modo di perdere anche questa partita, condotta con merito fino a quando la paura di vincere e alcune decisioni un po' troppo conservative avevano riportato i Saints a stretto contatto.

E invece, per una volta, a sorridere siamo stati noi e vi assicurò che uscire dal Superdome a testa alta con la W in tasca, mentre la marea nero-oro sfilava via mogia rimuginando su questa inattesa L, beh, lo definirei un momento impagabile, di quelli destinati a rimanere impressi nella memoria e ad essere ricordati a lungo... 

Eravamo in pochi, al Superdome, a indossare i colori dei Bucs, e alla fine vincere è stato ancora più bello, proprio perché le W inattese e insperate - quelle "soli contro tutti" - sono le più dolci da assaporare....e questa sera, a Bourbon Street, a festeggiare siamo noi, quelli in Red and Pewter!

domenica 20 settembre 2015

Saluti da New Orleans!

Un saluto a tutti da New Orleans! Qui è ancora mattina ma c'è già un bel sole a riscaldare Bourbon street e dintorni. Ieri sera, girando per il French quartier, mi sono imbattuto in qualche raro supporter dei Bucs, mentre qui i tifosi sono entusiasti per la bella vittoria, in NCAA, di LSU che ieri ha demolito Auburn.

Tanti tifosi giallo viola dei Tigers di LSU ma anche tantissimi i fans dei Saints. Qui è un tripudio di nero-oro, molti negozi, anche non sportivi, espongono vessilli dei Saints e indubbiamente l'attaccamento della gente del posto alle squadre locali è molto forte e percepibile a prima vista.

Tra l'altro, per caso, ho visto l'arrivo dei Bucs all'albergo in cui risiedono a New Orleans (il Ritz in Canal Street, si trattano bene i nostri!) e il tutto è stato molto scenografico, con motociclette della polizia a scortare sino all'ingresso i ben 5 pullman con dentro giocatori e staff di Tampa Bay.

Che partita ci attende, alle ore 12 locali (qui sono un'ora indietro rispetto alla east coast)?

Sarà il preannunciato massacro, o per una volta Winston e soci ci regaleranno qualche emozione di segno positivo, senza costringerci a dare fondo alle scorte di Maalox? Lo sapremo tra poche ore, nel frattempo godiamoci questi momenti di attesa - in cui siamo ancora sullo 0-0...! - e mai come oggi, direttamente dalla tana dei Santi, un bel GO BUCS non ce lo toglie nessuno!

sabato 19 settembre 2015

Sperare in una sconfitta dignitosa: a questo siamo ridotti?

Nuvole minacciose si addensano sui Bucs...
C'era un tempo in cui Tampa Bay, pur non essendo più lo squadrone dei tempi d'oro, aveva comunque una sua dignità, e nulla veniva regalato alle altre squadre.

Negli ultimi anni, da Raheem Morris in poi, la parabola discendente dei Bucs sembra invece essere inarrestabile.

Al punto che adesso, per quanto assurdo possa sembrare considerando che a questa squadra non mancano elementi di talento e che a guidarla dalla sideline c'è - più in teoria che in pratica - un coaching staff di comprovata esperienza, adesso dicevo siamo ridotti a sperare in una sconfitta onorevole, e in tutti noi c'è il timore che quello che dovrebbe essere un equilibrato confronto tra due squadre della stessa division si possa trasformare nell'ennesimo massacro.

Riuscirà Lovie Smith a uscire dal letargo in cui sembra essere piombato sin dal suo arrivo a Tampa e a trasmettere qualcosa ai suoi giocatori, per indurli a reagire dopo le tremende mazzate ricevute nell'opener con Tennessee? Chissà...

Non mancano peraltro molteplici motivi di interesse per il match di domenica, anche se con la linea difensiva che ci ritroviamo è probabile che Drew Brees abbia già messo in ghiaccio la W per i suoi colori dopo nemmeno la prima metà partita. Comunque vada, sarà interessante vedere come giocherà, ad esempio, Jameis Winston dopo il difficile esordio di domenica scorsa e se la linea offensiva riuscirà a fornire al QB rookie una adeguata protezione.

Speriamo bene, anche se - come detto - nel caso specifico del match con i Saints è davvero difficile possa realizzarsi il miracolo di giocarsela alla pari con NO sino alla fine, per non parlare del 'miracolissimo' di tornare a Tampa con la prima W stagionale....

giovedì 17 settembre 2015

Evans migliora, firmato il centro Joe Hawley

Un gadget dei BUCS trovato a NY...
Anche da New York (dove ho inaspettatamente trovato una t-shirt dei Bucs!) cerco di seguire le vicende di casa Tampa Bay, e mi sembra ci siano un paio di news da sottolineare.

Pare che il WR Mike Evans stia migliorando dall'infortunio muscolare che domenica scorsa gli ha impedito di scendere in campo nell'opener, ed un suo eventuale recupero sarebbe davvero un'ottima notizia.

Winston - se Evans dovesse farcela - avrebbe infatti a disposizione uno dei suoi bersagli più affidabili, il che dovrebbe dargli maggiore sicurezza dopo il complicato esordio con i Titans. 

L'altra notizia riguarda la firma di un veterano, ex degli Atlanta Falcons, il centro Joe Hawley. I Bucs hanno sottoscritto un biennale con questo giocatore, che vanta cinque anni di NFL alle spalle.

La domanda sorge spontanea: ma invece di "raccattare" adesso i veterani senza contratto, non sarebbe stato meglio cercare di rinforzarla prima, ad esempio durante la free agency, la sgangherata OL che si ritrovano i Bucs?

Detto ciò, un saluto in Red and Pewter dalla Grande Mela e a presto. GO BUCS!

martedì 15 settembre 2015

I Bucs a New Orleans, a caccia di una impresa impossibile


Archiviato l'orribile opener con Tennessee, è tempo di guardare avanti, al prossimo difficile impegno in trasferta che attende i ragazzi in Red and Pewter.

New Orleans è sempre un campo ostico, e sempre lo sarà fino a quando sul terreno di gioco ci sarà Drew Brees, il QB fuoriclasse dei Saints in grado - quasi da solo - di caricarsi la sua squadra sulle spalle e di condurla alla vittoria.

Mai prendere sottogamba i Saints, dunque, e sbaglia chi li dipinge come una squadra in difficoltà, anche perché se New Orleans non attraversa un momento brillante cosa dire allora dei Bucs, "piallati" dai Titans in uno degli opener più amari nella 40ennale storia della franchigia?

E quindi anche quest'anno, per cercare di superare New Orleans, servirà una prestazione di altissimo livello da parte di tutti e tre i reparti dei Bucs (attacco, difesa e special team), e chissà se questa volta i nostri Bucanieri ci regaleranno la grande gioia di espugnare NOLA o se invece il tentativo di riscattare l'umiliante sconfitta con i Titans si infrangerà contro le maglie nero-oro dei "Santi"...

...e a proposito di Saints-Bucs....ecco l'ormai classica "comunicazione di servizio" di metà settembre! ;-)

Sarà proprio la partita che andrà in scena al Merrcedes-Benz Superdome di New Orleans il match dei Bucs che quest'anno seguirò "live", nel rispetto della recente tradizione di abbinare una vacanza in USA all'opportunità di assistere ad almeno un incontro dei Buccaneers dagli spalti di uno stadio americano.

Di conseguenza, per circa una decina di giorni il blog sarà aggiornato solo sporadicamente tramite smartphone e tablet; magari, utilizzando l'account Twitter, cercherò di postare qualche foto, ad esempio proprio dalle gradinate del SuperDome... sperando che il risultato finale del match sia un po' diverso (anzi, molto, ma molto diverso!) da quello dell'ultima partita dei Bucs a cui ho assistito "live", l'indimenticabile Falcons-Buccaneers dello scorso settembre, un 14-56 che ancora brucia!

Detto ciò, a risentirci in maniera "classica" con ampi resoconti anche fotografici del match di New Orleans tra una decina abbondante di giorni, anche se - come detto - cercherò comunque di postare qua e là qualche foto o commento....

A presto, e – ora e sempre – GO BUCS!

lunedì 14 settembre 2015

"Turnaround"? Sì, ma per i Tennessee Titans...

Si era parlato molto di "turnaround" in questi giorni, cioè della possibilità da parte di Tampa Bay di disputare una stagione opposta a quella andata in archivio nel 2014, in cui i Bucs potessero realizzare una "svolta" importante e disputare una stagione all'altezza, dopo anni bui caratterizzati unicamente da delusioni e sconfitte.

Ecco, meglio non parlarne più di "turnaround", da qui sino al termine del campionato, perché i Bucs visti in campo nell'opener sono, nè più nè meno, sempre i soliti Bucs: mediocri, mai in partita, pasticcioni in attacco e molli in difesa, sempre in balìa dell'avversario, nel caso specifico i certamente non irresistibili Titans, che pure, di fronte a questi Bucs, sono parsi uno squadrone.

Incredibile come da anni e anni i Tampa Bay Buccaneers riescano a regalare solo atroci delusioni e umiliazioni di ogni tipo ai propri tifosi, sono davvero insuperabili i Bucs, in questa particolare specialità...

L'inizio del tanto atteso opener è stato, a dir poco, allucinante: Titans avanti per 21-0 nemmeno a metà primo quarto, Mariota che gioca ben protetto dalla sua linea e lancia TD pass a ripetizione in estrema scioltezza, mentre Winston battezza il suo esordio in NFL con un passaggio intercettato e riportato in endzone da un difensore avversario...

Un incubo, insomma...

Poi le cose sembrano migliorare, Jameis - sia pure protetto in maniera non del tutto adeguata dalla linea - trova il suo primo TD pass per il TE Seferian-Jenkins, mentre la difesa sembra poter prendere le misure a Mairota e all'attacco dei Titans. Ma l'illusione è durata davvero poco, e dopo una brutta fischiata arbitrale che ha negato a Martin la conversione di un quarto e uno, la secondaria dei Bucs è tornata a concedere di tutto, compreso il terzo TD pass lanciato dall'ex QB di Oregon.

E' notte fonda al RJS, Winston si fa intercettare nuovamente e Mariota mette a referto il quarto passaggio in endzone per un suo ricevitore. Si va all'intervallo sul 35-7 per i Titans, credo che nemmeno il più pessimista dei tifosi avrebbe potuto ipotizzare un simile, quasi irreale, scenario dopo i primi 30 minuti di football di questa nuova stagione.

Il secondo tempo è puro "garbage time", inutile parlarne. Da segnalare solamente il secondo TD pass di Winston, sempre per il TE Seferian-Jenkins.

Ad ogni modo, se questi sono i veri Bucs, possiamo metterci l'anima in pace e andare sereni incontro all'ennesima stagione che (tanto per cambiare!) non potrà che essere caratterizzata unicamente che da umiliazioni e sconfitte.

Unica soddisfazione (si fa per dire, eh...), è quella che anche nel 2016 avremo scelte altissime al draft (di nuovo la first overall?) e soprattutto nel 2016 saranno tantissime le facce nuove sulla sideline dei Bucs, magari - se non è chiedere troppo - avremo anche un vero Head Coach, al posto di quel signore che, impassibile, da oltre un anno segue senza la minima reazione (sveglia, Lovie, sveglia!) le umilianti prestazioni della squadra che inopinatamente gli è stata affidata....

domenica 13 settembre 2015

2015: sarà l'anno del "turnaround" per i Bucs?


Ancora poche ore, e poi finalmente avrà inizio la stagione 2015: al Raymond James Stadium i Tampa Bay Buccaneers guidati dal QB rookie Jameis Winston affronteranno i Tennessee Titans, anch'essi alla ricerca di un "turnaround" dopo la pessima stagione 2014 e - proprio come i Bucs - pronti ad affidare le proprie sorti ad un QB matricola, Marcus Mariota.

Ma Bucs-Titans non sarà solamente Winston vs Mariota, e l'esito finale del match dipenderà da tantissimi fattori; in primis, dal rendimento dei reparti più importanti in una squadra di football, e cioè le due linee. Se quella offensiva riuscirà a proteggerà Jameis, e quella difensiva a mettere la giusta pressione al "papero" da Oregon, questa sera i Bucs potrebbero brindare alla prima W del 2015; viceversa, se l'OL collasserà dopo mezzo secondo e McCoy e soci concederanno a Mariota tutto il tempo necessario per selezionare i propri ricevitori, sarà la solita lunga, lunghissima serata da trascorrere davanti al Game Pass...

Ma al di là dell'esito di Bucs-Titans, il 2015 sarà comunque una stagione importante per i Bucs, e - credo - decisiva per quelle che saranno le sorti di Lovie Smith e del suo staff. Dopo l'orribile 2014 in cui Tampa Bay è stata di gran lunga la peggiore di tutte e 32 le squadre NFL, non credo che a Smith verranno concessi dalla Proprietà ulteriori "bonus". E quindi, o sarà "turnaround" o a gennaio saranno tante le facce nuove a One Buc Place...

Ovviamente, la speranza è che i Bucs 2015 dimostrino di essere una vera squadra di football e non quella triste armata brancaleone che lo scorso anno giocava più per limitare i danni, che per cercare di vincere le partite. Nel football odierno - purtroppo o per fortuna, dipende dai punti di vista - le programmazioni a lungo termine non sono più possibili, e - al di là di rare eccezioni - due anni credo siano il tempo massimo che si possa concedere ad un coaching staff per produrre risultati.

E' chiaro che nessuno esige dai ragazzi di Lovie una stagione vincente o l'approdo ai playoff. Quello che ritengo però si debba pretendere da questi Bucs è un impegno assoluto e totale, quella voglia di conquistare con tutte le proprie forze anche solo una mezza yarda e giocare ogni singolo snap come fosse quello decisivo. Del resto, solo con una simile "ferocia" agonistica sarà possibile mascherare gli evidenti limiti tecnici che ha questa squadra, che ad esempio proprio nelle due linee - i reparti più importanti di un team, si diceva prima - ha lacune e carenze abbastanza evidenti, che si spera di non pagare a caro prezzo.

L'obiettivo massimo per i Bucs 2015? Evitare la doppia cifra alla voce "sconfitte" sarebbe una gran bella impresa, anche se un record da 7-9 dopo una stagione come quella appena trascorsa sembra un traguardo molto difficile da poter raggiungere. Ad ogni modo, comunque vada e al di là di quante saranno le W, la speranza è quella di vedere per 16 partite un team che giochi sempre "con il coltello tra i denti" anziché - come i Bucs 2014 - con le gambe molli...

Sarà possibile il tanto auspicato "turnaround", per i nostri amati Bucanieri? Alla vigilia dell'opener "sperarlo" è un obbligo - mentre "crederci" davvero è un atto di fede! - ma al di là che la tanto auspicata "svolta" si verifichi o meno, di sicuro non mancherà il sostegno e l'incitamento - anche da questa parte dell'Oceano - per i nostri colori: ora e sempre, GO BUCS! 

sabato 12 settembre 2015

Il WR Mike Evans in dubbio per l'opener, out il DE Fatinikun

Il QB rookie Jameis Winston, per il match del suo debutto in NFL, potrebbe non avere a disposizione domenica contro i Titans uno dei suoi principali "bersagli", e cioè il WR Mike Evans.

Il secondo anno da Texas A&M ieri è tornato ad allenarsi con i compagni, ma la sua presenza in campo è in forte dubbio e comunque, anche qualora Evans dovesse farcela a recuperare, è evidente che il suo impiego sarebbe limitato e parziale.

A livello di WR il roster dei Buccaneers non appare proprio profondissimo, considerato che oltre ai due fuoriclasse Vincent Jackson e Mike Evans gli altri tre WR in squadra sono Louis Murphy, Russell Shepard e Adam Humpries. C'è curiosità soprattutto per vedere all'opera quest'ultimo, messosi in luce in preseason e simile, nel fisico e nelle movenze, al WR dei Patriots Julian Edelman. Speriamo gli assomigli anche nel rendimento...

Altro giocatore la cui presenza è in forse è il CB Mike Jenkins (hamstring), mentre dovrebbe farcela ad essere presente il DE George Johnson, alle prese con un attacco influenzale. Certamente out sarà invece il DE T.J. Fatinikun, a causa di problemi ad una spalla. Fatinikun non è certo un fuoriclasse, ma anche nel reparto dei DE la profondità è limitata, visto che oltre a Fatinikun gli altri DE a roster, oltre al già citato George Johnson, sono i soli William Gholston e Jacquies Smith. Non proprio un reparto fortissimo, almeno sulla carta, e se poi viene meno anche la profondità non è chiaro chi andrà a mettere pressione sul QB avversario...

mercoledì 9 settembre 2015

Annunciati i "Capitani" per la stagione 2015

Nella giornata di oggi è stato coach Lovie Smith, nel corso della conferenza stampa di metà settimana, a rendere noti i nomi dei 6 giocatori dei Bucs che nel 2015 ricopriranno il ruolo di "Capitano".

Tre elementi della difesa, due dell'attacco, ed uno dello Special Team avranno quest'anno l'onore di indossare la lettera "C sulla propria jersey. Da sottolineare che, come da tradizione, sono stati gli stessi giocatori ad eleggere e a scegliere i propri capitani.

I tre "C della difesa sono due nomi "scontati" ed ampiamente prevedibili quali Gerald McCoy ("The face of the franchise", lo ha definito Lovie Smith) e l'altro fuoriclasse Lavonte David, mentre abbastanza inaspettato, invece, è il nome del terzo capitano di questo reparto.

Si tratta di Clinton McDonald, evidentemente uomo-spogliatoio di un certo spessore nonché uno dei pochi giocatori dei Bucs ad avere vinto in carriera un Vince Lombardi Trophy (con la maglia di Seattle).

Per quel che riguarda l'attacco, i due capitani sono i veterani Logan Mankins e Vincent Jackson; per Jameis Winston ci sarà tempo, speriamo, nei prossimi anni di impreziosire la propria uniforme con la lettera "C". Infine, sarà Russell Shepard, un WR che di fatto è uno dei principali elementi dello ST, il capitano di quest'ultimo reparto.

In chiusura, relativamente alla situazione infortunati in vista dell'opener di domenica, da segnalare che il rookie Donovan Smith ha pienamente recuperato dall'infortunio alla caviglia e dovrebbe quindi essere regolarmente in campo. Più complicata la situazione di Mike Evans e T.J. Fatinikun, che oggi non si sono allenati e la cui presenza sul terreno di gioco per il match contro i Titans non è invece sicura al 100%.

domenica 6 settembre 2015

I Bucs acquisiscono 5 giocatori, tagliato Kadeem Edwards

Era probabile che accadesse, e infatti il roster definitivo dei 53 giocatori che andranno ad iniziare il campionato è stato già modificato dai Bucs, che dai tagli delle altre squadre hanno acquisito 5 giocatori, rilasciandone altrettanti.

A sorpresa, tra i giocatori tagliati da Tampa Bay c'è anche la guardia Kadeem Edwards, scelto al quinto giro dello scorso anno e su cui sembrava che Lovie Smith avesse deciso di puntare per questo campionato.

Controdine: anche Edwards - come Iosefa e Clay - rientra quindi tra le pick "sprecate", ed è un peccato perché a livello di linea offensiva si pensava che questo giocatore, dopo l'anno da rookie di "apprendistato", potesse dare nel 2015 un contributo di un certo rilievo, e invece la sua avventura con i Bucs, brevissima, è già arrivata al capolinea.

Ecco comunque l'elenco delle nuove acquisizioni e dei nuovi tagli in casa Bucs:

Giocatori acquisiti:
  • DE Kourtnei Brown (da Houston)
  • LB Jeremiah George (da Jacksonville)
  • QB Ryan Griffin (da New Orleans)
  • LB James-Michael Johnson (da Kansas City)
  • C Eric Kush (da Kansas City)

Giocatori rilasciati:
  • TE Cameron Brate
  • G Kadeem Edwards
  • T Reid Fragel
  • WR Rannell Hall
  • LB Jason Williams

Infine, da segnalare la firma di sei giocatori per la Prctice Squad, quattro dei quali dai propri tagli (il WR Donteea Dye, il WR Kaelin Clay, il LB Josh Keyes e il DB Jude Adjei-Barimah) a cui si aggiungono il LB/DE Howard Jones (dagli Steelers) e il CB Imoan Claiborne (dai Rams).

La guardia Demar Dotson verrà invece inserita nella specifica lista "IR designated to return", per creare nel roster lo spazio necessario per proceere alla firma del CB Tim Jennings, prevista per la giornata di lunedì.

Definito il roster finale, tagliato il WR rookie Clay

E' stato raggiunto dai Bucs il limite dei 53 giocatori a roster, anche se da qui all'opener contro i Titans non è escluso che vi possano essere ulteriori "aggiustamenti", circa la composizione finale della squadra.

Iniziamo dai giocatori che, a causa di infortuni di una certa gravità, saranno costretti a saltare l'intera stagione e sono stati pertanto inseriti in IR.

Oltre al WR rookie Kenny Bell, di cui avevamo parlato ieri, l'altro infortunato di lungo corso è il DE Larry English, che nel 2015 non rivedremo sul terreno di gioco. L'OL Garrett Gilkey, anch'egli infortunato, non è invece stato inserito in IR ma tagliato.

Tra gli altri giocatori tagliati spicca il nome del WR rookie Kaelin Clay, che effettivamente nella preseason appena conclusa aveva offerto un rendimento mediocre, nonostante fosse stato draftato pochi mesi dai Bucs al sesto giro, con l'obiettivo di fare di questo elemento il ritornatore di punt e kick-off. Una scelta sprecata (come quelle dell'altro rookie Joey Iosefa) visto che sono bastate poche amichevoli precampionato per rendersi conto dell'inadeguatezza di questo giocatore a fornire un rendimento accettabile tra i PRO.

Gli ultimi tagli riguardano i seguenti giocatori: il CB Isaish Frey, l'OT Edawn Coughman, il LB Josh Keyes, il DE Lawrence Sidbury, il CB Jude Adjei-Barimah, il DE Ryan Delaire, il WR Donteea Dye, il CB Isaiah Frey e il DT Caushaud Lyons.

Risultano dunque  ancora presenti a roster due interessanti undrafted rookie, i WR Adam Humphries (Clemson) and Rannell Hall (UCF).

sabato 5 settembre 2015

Stagione finita per il rookie Kenny Bell, inserito in IR

In questi giorni che precedono l'avvio del campionato a tenere banco sono i tagli e la definizione del roster, che a breve dovrà raggiungere la fatidica quota dei 53 elementi.

Chi - causa problemi fisici - nel 2015 non farà parte del roster dei Bucs, ed assisterà dalla sideline all'intera stagione è il WR rookie Kenny Bell, inserito ieri in IR a causa di un infortunio (hamstring) la cui gravità non gli consentirebbe di rientrare in squadra in tempi sufficientemente brevi.

Per la sfortunata matricola, draftata dai Bucs al quinto giro (pick n. 162 overall) e messosi in mostra più che altro per la "straripante" capigliatura, un grosso in bocca al lupo e appuntamento al 2016.

Passando ai tagli, da segnalare che a quelli di Bowers e Barth se ne sono aggiunti altri; non sono più giocatori dei Bucs il QB Seth Lobato, il LB Kasheem Greene, il CB Brandon Dixon, il K Patrick Murray, l'OT Patrick Omameh, il LB Larry Dean, il WR Tavarres King e la S Chris Hackett.

venerdì 4 settembre 2015

Le riserve dei Bucs prevalgono su quelle di Miami

L'ultima partita di preseason, di solito, vede impegnate sul terreno di gioco le seconde e terze linee delle squadre, essendo di primaria importanza preservare i titolari in vista dell'imminente avvio della regular season.

Il match tra Miami e Tampa Bay ha confermato questa tendenza, al punto che i migliori elementi a disposizione di Lovie Smith (da McCoy a David, da Winston a V. Jackson) non hanno praticamente messo piede in campo.

In compenso, è stata l'occasione per vedere impegnati a lungo alcuni giocatori meno conosciuti ma comunque interessanti, come il WR Humpries (per lui 4 ricezioni per 62 yards e 1 TD), e soprattutto il kicker appena arrivato da Detroit, Kyle Brindza.

L'ex K dei Lions ha messo tra i pali due FG da lunghissima distanza (uno dalle 57 e l'altro dalle 55), guadagnandosi - di fatto - i galloni di K starter.

Da segnalare, poi, alcune belle giocate della difesa, in particolare i tre intercetti di cui uno da 98 yards e riportato in endzone da l LB K. Greene e due - decisivi per la W - messi a segno nel finale di match da Keith Tandy ai danni dii una nostra vecchia conoscenza, Josh Freeman. Un peccato vedere Freeman (impiegato con le terze linee di Miami e rilasciato dai Dolphins al termine del match) sparacchiare intercetti in serie, ma purtroppo la strada in discesa imboccata da questo giocatore che nella stagione 2010 ci aveva illuso tutti, e tanto, sembra non conoscere inversione di tendenza.

Alla fine, il match l'ha vinto Tampa Bay per 22-17, e speriamo che questa bella quanto poco significativa vittoria sia di buon auspicio per la partita che darà già un'impronta alla stagione dei Bucs, e cioè l'attesissimo opener contro Tennessee, o se preferite "Winston vs Mariota", visto che non capita spesso che i primi due giocatori scelti in un draft, peraltro entrambi QB, si trovino uno contro l'altro proprio nel match inaugurale della loro stagione da rookie.

TAGLI
Si sta avvicinando il termine ultimo per definire la composizione delle squadra, e anche i Bucs dovranno passare da 75 a 53 elementi nel proprio roster. Tra i tagli dell'ultim'ora, da segnalare quelli del DE Da'Quan Bowers e del K Connor Barth (è durato davvero poco il suo ritorno a Tampa!),

FIRMATO IL CB TIM JENNINGS
Infine, come ampiamente previsto considerata anche la "connection" tra coach Lovie Smith e il CB free agent Tim Jenninsg (allenato a Chicago per tre anni proprio da Smith), i Bucs hanno quest'oggi siglato un contratto con il 31enne CB, che andrà dunque a rinfoltire (e a rinforzare, si spera) la secondaria di Tampa Bay.

martedì 1 settembre 2015

Rilasciato il punter Michael Koenen

"Meglio tardi che mai", verrebbe da dire, nel leggere la notizia che oggi - con quasi un triennio di ritardo... - i Bucs hanno finalmente rilasciato il punter Michael Koenen, firmato nel 2011 all'assurda cifra di quasi 20 milioni dollari per complessivi 6 anni.

Il taglio di Koenen, si diceva, era inevitabile sia per il rendimento del giocatore davvero modesto, sia perché era inconcepibile che un simile pesantissimo contratto continuasse ad appesantire la situazione salariale in casa Bucs per altri due anni.

Si spiega meglio, alla luce del taglio di Koenen, la trade che ieri ha portato a Tampa il K/P Kyle Brindza in cambio di Tim Wright. Evidentemente si ritiene che l'undrafted rookie Brindza possa avere i requisiti per essere utilizzato anche come P, in alternativa all'altro punter rimasto a roster, Jacob Schum.

ROSTER A QUOTA 75 
Da segnalare inoltre che i Bucs hanno provveduto a ridurre il numero dei giocatori presenti a roster a 75 unità.

Ai 10 tagli di ieri, tra cui quello del rookie scelto dai Bucs al settimo giro Joey Iosefa, si aggiungono oggi quelli di altri 5 giocatori.

Ecco l'elenco dei giocatori rilasciati oggi per arrivare a quota 75:
- Micheal Koenen, P, released
- Josh Allen, G, waived/injured
- Robert Herron, WR, waived/injured
- Leonard Johnson, CB, waived/njured
- Akeem Spence, DT, Reserve/PUP list