Secondo KO consecutivo in casa per i Bucs, superati dai Kansas City Chiefs con il punteggio di 27-24.
Non tragga però in inganno il risultato finale, di soli 3 punti a favore dei Chiefs, uno "score" che farebbe pensare ad un match in equilibrio e combattuto.Purtroppo, non è stato così.
Mahomes e compagni hanno letteralmente dominato il primo quarto - chiuso avanti per 17-0 - archiviando di fatto la partita, dopodichè si sono limitati a controllare il match, senza che i Bucs dessero mai l'impressine di poterlo riaprire sul serio.
Tampa Bay ci ha anche provato a rifarsi sotto, ma nei momenti cruciali Brady ha continuato a sparacchiare intercetti, anche se finalmente ha azzeccato qualche completo sul profondo, e il gioco su corsa è stato per l'ennesima volta utilizzato poco e male, vanificando la serata di un Ronald Jones in discreta vena.
Che dire della difesa? La secondaria, peraltro priva del CB con più talento (Jamel Dean, out per concussion), è stata smembrata dal duo Mahomes-Hill, e a poco serve azzerare il gioco su corsa degli avversari se poi si concedono loro praterie infinite...
Adesso i Bucs devono cercare di vincere le rimanenti partite, e se anche gli avversari che andremo ad affrontare sembrano abbordabili, sono convinto che sarà tutt'altro che facile portare a casa 4 W, contro Minnesota, Detroit e soprattutto Atlanta, che ieri ha disintegrato i Raiders.
Nell'ultimo quarto Brady ha sistemato un po' le sue statistiche, ad ogni modo il confronto con Mahomes è stato abbastanza impietoso: da un lato forse il miglior QB attualmente presente in NFL, abile nei passaggi quanto decisivo ad andare a prendersi le yards necessarie su corsa nei minuti finali del match per chiudere i down. Dall'altro un vecchio drago, che è stato un giocatore immenso ma che oggi gira a un cilindro in meno rispetto a chi era un bambino quando Tom festeggiava il primo anello. Le leggi del tempo, purtroppo, non risparmiano nemmeno le leggende.